HO SCRITTO AL PAPA: INVOCARE IL SIGNORE PER FERMARE L’EPIDEMIA E’ UN PASSO INDIETRO
Caro Francesco, scusa per il tono confidenziale con cui mi rivolgo alla tua persona.
Lo faccio però perché sei un papa fuori dagli schemi del gerarchico e dell’autoreferenziale. Avverto verso di te per fortuna, che è difficile usare i toni dell’ufficialità. Ho nella mente ben chiaro la rivoluzione che stai portando avanti in Vaticano. Un ambiente chiuso da 2000 anni. Dentro quelle mura secolari, al riparo da occhi indiscreti, si sono consumati crimini, intrighi da famiglie cinquecentesche. La congiura della famiglia dei Pazzi contro Lorenzo il Magnifico de Medici, quelle pratiche consumatesi con gli stiletti del Signore, sono ancora ben in uso sotto il cupolone. Così come affari, amori proibiti, anche incestuosi, gli sfarzi, i mega attici dove vivono agiati porporati, di tutto di più insomma. Sbaragliare questo mondo dove si maneggia il potere vero quello da papa Re, in modo del tutto disinvolto e spregiudicato e riportarlo, come dite sempre voi, all’interno del messaggio evangelico, sarà un’impresa molto ardua, non priva di rischi. Tu per quanto se ne sa, per prudenza non dormi in Vaticano, ma sul territorio dello Stato Italiano.
Ti giunga quindi un mio grande augurio affinché l’impresa di rigenerazione della Chiesa ti riesca. In questa opera di rinnovamento ti ha preceduto un altro grande papa, Giovanni XXIII, con notevoli risultati, che ancora oggi si fanno notare. Io quegli anni lì li ho vissuti da adolescente credente e praticante. Lo dico con orgoglio, ora non sono un uomo di fede, ma in molte mie prese di posizione ti ho sempre portato ad esempio. Come quando finalmente hai detto in forma chiara, che la chiesa non deve perdere tempo a discutere, a sentenziare e indicare su come ci si deve comportare sotto le lenzuola.
Tu hai avuto la forza di spostare l’attenzione della chiesa prigioniera di un moralismo che tanti drammi, angosce, ha creato nell’animo degli uomini e delle donne. Un perbenismo intransigente che ha strangolato per secoli e che ancora oggi prova soffocare il Diritto sacrosanto di vivere una propria vita senza essere giudicato. Hai avuto l’intelligenza e la volontà, di iniziare a far discutere questa tua chiesa su temi molto più importanti, pregnanti, che condizionano nel bene e nel male, a secondo del punti di vista da cui li si guardano, la vita di ognuno. Temi come l’economia, l’ambiente, il lavoro, la dignità dell’essere umano. Questi sono i grandi problemi che ha dinnanzi l’umanità. Altra cosa e senza dubbio molto più appassionante, dal come ci si deve comportare a letto. Hai gridato forte che le guerre tutte, servono a una certa economia che non ha, è assodato, a cuore il bene dell’umanità. Hai rotto con l’omertà, facendo venire sempre più allo scoperto l’odiosa e criminale pratica della pedofilia. Mi trovo ora in un Paese dell’America latina, Brasile per l’esattezza. Nel corso di serate conviviali, mi è capitato più volte doverti difendere dagli attacchi di certi cattolici tradizionalisti di qua. L’ho fatto con entusiasmo, con argomenti semplici ma forti nei contenuti, come quelli che ti ho appena menzionato. Ti garantisco che quei cattolici li ho messi in forte imbarazzo, alla fine delle serate, rallegrate da buoni vini cileni, avevano di che meditare, sulla globalizzazione, sulla rapina delle ricchezze da parte del Nord del mondo nei confronti dei continenti africano e Sud Americano.
Poi all’improvviso vedo riemergere in te, come in molti altri prelati più o meno dignitari, il segno della stregoneria. “Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: Signore, fermala con la tua mano. Ho pregato per questo”. E’ una frase che proprio per le cose che vai sostenendo, non mi sarei mai aspettato di sentirtela dire. E’ una frase che appartiene a un altro cattolicesimo, quello medioevale oscurantista, ha dello stregonesco. Siamo tornati alla madonne piangenti, alle pastorelle che vedono la vergine un po’ dappertutto. Metti, come tutto fa presagire, che questa pandemia non finisca presto, ma duri per mesi e mesi, la religione cattolica per la frase che hai pronunciato così impegnativa, ne esce con le ossa rotte. Delle due l’una: o il Padreterno, penseranno in molti, non ti ha ascoltato, quindi ripone in te scarsa fiducia (se fosse così, ne dovresti trarne le dovute considerazioni e dovresti dimetterti), oppure questo Padreterno non c’è.
Io propendo per quest’ultima ipotesi, lo avrai certamente capito. Lo sappiamo benissimo entrambi che il Dio unico è un’invenzione, come lo era prima il Panteon delle divinità pagane. Per questa ragione non si affaccerà nessuno dalle nuvole per redarguirti. Dunque un’ideazione, come le altre fedi e credenze. Ovviamente non nego che soprattutto quel cattolicesimo di periferia, penso a Don Gallo, che con le sue parole senza mediazioni, riusciva a far intravedere il messaggio rivoluzionario del Vangelo. A Don Puglisi che ha viso aperto combatteva la Mafia e per questo fu ucciso da quei criminali. E poi a tanti altri che tutti i giorni si trovano a misurarsi con la disperazione degli ultimi, dei sofferenti.
Proprio per questo mio pensare a queste figure che ritengo che sia molto più utile cercare di spostare questa energia che dite voi da la fede, verso la formazione di un movimento che appunto, si rifaccia sempre più al pensiero e all’agire delle figure sopra citate. Poi credere o non credere, è un fatto intimo, frutto di mille esperienze, sensazioni che possono andare e venire nell’animo di ognuno di noi nel corso della propria vita. In quanto al virus, speriamo che la scienza, un dei stupendi frutti della nostra intelligenza, sappia trovare al più presto la soluzione. Processioni con crocefissi e statuette, appartengono oramai ad altre epoche, che non è proprio il caso di andarle a rispolverare.
Renato Casaioli
Grazie per questo lungo articolo, io che la penso come lei,.più brevemente mi sono detto ma se Dio può fermare questo non poteva anche evitare che iniziasse? Se Dio ha questi poteri perché ci sono miliardi di persone che ogni giorno non sanno se riusciranno a mangiare almeno una volta? Se Dio ha questi poteri perché ci sono ospedali pediatrici pieni di bambini che soffrono? Sono.domande che mi pongo, chiaramente con grande rispetto verso chi crede che Dio abbia questi poteri.
Sono domande semplici, che tutti si possono fare. Si capirebbe in un baleno che è tutta una sceneggiata, dietro alla quale si nascondono da secoli interessi colossali. Purtroppo la fede non è razionale e ceca per definizione. La logica non è contemplata.
Innanzitutto grazie Renato di ciò che hai scritto perchè forse come immaginavi da ciò che anche io ho scritto e che avrai letto in tutti questi anni sul tema,anch’io la penso come te.Precisamente come te.Nella mia riflessione che credo sia lapalissiana ed anche conseguente al significato delle tue parole, vorrei aggiungere una cosa che si evince sia a complemento delle tue esortazioni a Papa Francesco.Le modalità con cui si rivolge al prossimo al riguardo dell’argomento che hai fatto bene a sollevare,sono strumentali perchè anche la stessa chiesa che è vicina alla sua linea crede di aver bisogno di rivolgersi a coloro che la contemplano nel modo in cui si rivolgeva tutto l’establishment ecclesiale secoli fa, e nemmeno tanto lontano dai tempi nostri e soprattutto come sappiamo e vediamo anche oggi. Questo credo che insegni qualcosa sul modo di come loro concepiscono che possa servire nella materialità della situazione e sempre il ”peso della truppa” e come si debbano rivolgere a coloro che da secoli hanno ereditato un modus pensandi per concepire quella che gli hanno riferito fosse la salvezza di quella truppa.Ed è chiaro che ci siano anche nel loro linguaggio certe manifestazioni che sono il retaggio di loro fondamentalità ancestrali.E’ per la presenza di tali fondamentalità che nei secoli hanno impedito per quanto potevano il divenire della scienza arrivando anche a piegare la volontà non solo dei singoli ma anche delle masse dalle quali ricevevano un ascolto incondizionato ed a cui lavavano il cervello a cominciare dalla nascita degli individui.Mi fermo perchè andrei oltre e nel caso di Papa Bergoglio voglio dire che credo che possa rappresentare il valore dei suoi atti un ulteriore stimolo a tutta la chiesa per essere vicino all’etica della correttezza verso tutti, credenti e non credenti. Resta però fermo un fatto che quello fra credenti e non credenti sia un solco profondo,superabile solo con la volontà della contribuzione al benessere dell’umanità con atti concreti e con esempi, perchè le interpretazioni del mondo da parte della chiesa non sono davvero quelle della razionalità umana perchè rimettono tutto quanto possa accadere nelle mani di una entità superiore alla quale l’uomo almeno nei due millenni-che nulla rappresentano nel suo percorso evolutivo e cognitivo beninteso- ha fatto si che si genuflettesse essendo garanti che loro -uomini come noi- fossero il tramite con ciò che loro dicevano essere divino.Tutto questo ancora è duro a morire soprattutto nelle menti abituate a pensare sin dalla nascita che devono sentire tale necessità di rivolgersi a loro.Ed è chiaro che le famiglie su tale argomento diventino un ganglo portante su cui appoggiarsi E’ questo che occorre che possa cambiare e pur essendo il capo di una chiesa,Bergoglio credo che abbia iniziato a seminare.Ma tale seminare-fermo restando ciò che ho detto sin’ora-lo interpreto molto di più con l’esigenza di sopravvivenza e di aggiornamento che quella loro struttura deve assumere nei confronti del mondo, anche per continuare a salvarsi dalla materialità che loro considerano alla fine un germe in negativo.Personalmente non l’ho mai intesa come tale perchè l’uomo essendo un essere limitato nei confronti del creato ha anche i suoi bisogni che riguardano il poter credere,ma una cosa è credere e contemplare e sublimare i concetti universali,esistenziali, cosmologici ecc ecc ed una ben diversa è credere a ciò che raccontano i nostri simili,limitati come noi e dell’uso che ne viene fatto del loro propagandare la lor verità che secondo loro dovrebbe essere quella di tutti.Le storielle e ciò che tu chiami ”stregoneria” lasciamole al popolino perchè a queste la gente si mette in un cospetto diverso anche riguardo a decadi or sono.Hanno durato per secoli, poche decine di anni non sono nulla, ed ecco la volontà di aggiornarsi che contiene soprattutto un principio ineluttabile che è quello che fa vedere che se si nasca e si venga educati con certi concetti, quelle storielle non attecchiscono più.Ma lui è un prete e di questa consistenza della truppa ha necessità e lui stesso osserva bene che debba essere ”rifocillata” per pesare, ma lo sà-e si capisce dalla sua azione- che quando gli dà in pasto quel cibo che dicevi tu e che non condividi- gli dà in pasto un cibo artefatto che semprepiù mette in evidenza le credenze ancestrali con la realtà odierna ele persone lo capiscono che c’è un solco profondo.E’ anche per questo che insistono nell’essere distributori di tale novella. E come lui, lo sà anche la maggioranza di quelli come lui e che condividono anche i suoi pensieri di rinnovamento.Oh Renato, ma l’hanno scelto loro per vocazione oppure per altre ragioni personali e molto spesso anche per materialità di bisogni di vita materiale che hanno di fronte di far parte di quell’ordine di dispensatori di cibo dell’anima degli altri eh? Ancora tutti in quella casa pensano e propagano il fatto che tu come individualità non morirai in eterno perchè ti hanno detto che hai l’anima e l’anima non muore. Pensa solo a questo che elemento di ricatto morale che possa essere nella limitatezza umana e quali siano i bisogni che ti evochi.Concludendo credo che tu abbia fatto proprio bene a rivolgerti a lui in quei termini e col rispetto dovuto.
Oggi a Città della Pieve, comunità colpita da un lutto legato all’epidemia coronavirus, hanno fatto una messa in Duomo a porte chiuse, ma in diretta Fb, per esorcizzare il virus e “infondere speranza”. La diretta fb è per il popolino, come lo chiami tu? A Chiusi hanno fatto la stessa cosa due settimane fa esponendo addirittura l’urna con le spoglie della santa patrona… Il “popolo della rete” non era quello più libero, più informato, quello dell’uno vale uno, delle piattaforme Rousseau, della democrazia diretta tutte cose propagandate dal movimento che piaceva tanto anche a te? Certamente meglio – dicevano – della solita melassa mediatica main stream ecc ecc.. Ecco spiegami la differenza e poi ne riparliamo… Che certe uscite della Chiesa, anche in questo momento siano “stregoneria” l’ho scritto anche io e più volte, su questo non ci piove. Ma di stregonerie se ne vedono tante, in giro… e non tutte dalla stessa parte.
Pro memoria:
https://www.primapaginachiusi.it/2020/03/chiusi-messaggi-di-speranza-dei-commercianti-intanto-ce-chi-scomoda-santi-patroni-2/
https://www.primapaginachiusi.it/2020/03/comunione-superstizione-riti-mistici-dei-neocatecumenali-che-hanno-fatto-mettere-quarantena-4-comuni/
Condivido il tuo ragionare attorno alla fede e ai suoi effetti sociali. Quello che non perdono ai preti, che hanno usato sempre il loro sapere non certo per fare opera di promozione, tranne che pochi casi, che pure io ho ricordato, ma per dominare. A un mio amico ingegnere che mi faceva notare che affidarsi ciecamente alla scienza ho risposto così:
Che la scienza non sia perfetta, ma perfettibile, lo sanno tutti. Ma è l’unico modo che abbiamo per risolvere i problemi. Ed è ampiamente dimostrato. Invocare un entità superiore, perlopiù sapendo che è un’invenzione, per fermare la pandemia, è un atto di assoluta disonestà intellettuale. Un ritorno al passato più oscurantista, che portò milioni di persone, soprattutto donne, al patibolo, ai fuochi purificatori allestiti su tutte le piazze europee. Oggi questo revanscismo antiscientifico, va combattuto a muso duro. Ci potremmo trovare di nuovo a Galileo Galilei.
Ad un altro amico che sollevava la questione che se la chiesa è divenuta una istituzione millenaria, una ragione ci sarà. Poi sollevava la questione delle tante opere d’arte che indubbiamente il vaticano ha saputo promuovere nel corso dei secoli, anche a lui rispondevo in questo modo:
Ha giocato sull’egoismo dell’uomo, che accompagnato a tanta ignoranza, produce questi effetti. La sete di immortalità che è tipica dell’essere umano, perché pensante, viene appagata con un artificio: il paradiso. Per il patrimonio artistico sono d’accordo. Loro sono stati gli unici per molti secoli, a pagare gli artisti. I Raffaello li pagavano bene, anche premiandoli con orge in Vaticano a cui partecipavano pure gli alti prelati.
Sinceramemnte penso che tu butti dentro la pentola la polenta, gli dia diverse rimestate poi estragga quello che ti pare posssa far più comodo al pensiero che vorresti veicolare.E ci provi.Se scendiamo in politica come vedo fai riferimento a questa, il Mov.5 Stelle ha evidenziato ed usato il sistema mediatico a cui tu fai riferimento perchè lo ha interpretato come il sistema più semplice da usare per raggiungere la maggior quantità di gente possibile in un lasso di tempo veloce. Di questo ne ha fruito ma il problema qui non è questo ma nemmeno dell’uso che se ne faccia in questo caso la stessa struttura religiosa per diffondere il messaggio che si ritenga utile al pubblico verso il quale si rivolge.Punto. La questione in tal caso delle cerimonie religiose trasmesse via facebook o simili non riguarda affatto la politica o le sue appartenenze ma è solo un mezzo di diffusione in occasione per la quale non possa esistere una alternativa plausibile di investire un pubblico che voglia fruire in questo caso di una cerimonia.Vorresti portare in evidenza che siccome la politica di quel partito si sia appoggiata alla valutazione di detta natura di veicolazione sarebbe anche questo da classificarsi come ”popolino”? Non ho capito la similitudine ed i probabili accostamenti che tu vuoi mettere in evidenza.Mi sembrerebbe che se le cose da dimostrare siano queste che ho detto, tutto questo non sia che un pensiero strampalato che non abbia nè capo nè coda.Se invece vuoi la mia definizione di popolino perchè ti sembra di natura ”offensiva”, ti rispondo subito dicendoti che questo non è identificabile per ceto sociale, reddito, quantità o meno di ricchezza posseduta,alla stessa stregua di come si possa definire il sottoproletariato, proletariato, ceto medio od altri, ma le basi per la sua definizione con l’accezione detta appunto ”popolino”, riguardano le idee, la cultura ed il modo di esplicare i propri bisogni,soprattutto quelli riguardanti ”la sovrastruttura” e di cui anche la cultura dello spettacolo nella sua storia ha potuto mettere in evidenza celebrandone i mondi di appartenza( questo per essere più chiari se per esempio pensiamo alla prima cosa che mi viene in mente al teatro di De Filippo ma non solo a quello ).Mi sembra che tu faccia dei parallelismi e degli accostamenti che sono di pura fantasia,anche difficili a farli combaciare con metodi di valutazione politico-sociali che potrei definire unità di misura e di accostamento strampalati.Perchè coloro che pregano davanti le reliquie e credono che pregando si possano realizzare gli scopi per i quali il santo interceda per risolvere le problematiche del genere umano come li chiameresti anche se vengono veicolati via Facebook od altra via che è stata anche maggiormente usata da un partito politico? Io li chiamerei come li ha chiamati Casaioli, ma non per il mezzo di diffusione che è solo un mezzo,ma per le idee, la cultura ed i concetti che esprimono.Se per te la similitudine che hai portato ad esempio possa essere un fatto calzante allora mi arrendo.
Comunque questo papa ha fato un passo avanti. Nei secoli passati questi avvenimenti li etichettavano come punizioni divine, castighi di Dio adirato a suo insindacabile giudizio, per i peccati dell’umanità. ( Anche con la comparsa dell’HIV, provarono a ritirare fuori questo armamentario , ma capirono subito che i tempi erano cambiati).
Poi a pensarci bene, i peccati si riducevano a uno: il sesso. Tutto questo mentre i porporati sopra i loro catafalchi appagavano le mille fantasie che popolavano le loro menti.