CHIUSI, TRE GIORNI SENZA CASI DI COVID 19… MA BETTOLLINI INVITA A NON ABBASSARE LA GUARDIA

CHIUSI, TRE GIORNI SENZA CASI DI COVID 19… MA BETTOLLINI INVITA A NON ABBASSARE LA GUARDIA
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CHIUSI – Non lo ha detto esultando come al terzo gol del Montallese, ma con un pizzico di soddisfazione sì. Con il volto più sereno almeno: “Oggi è il terzo giorno che a Chiusi non si registrano nuovi casi di positività al Covid 19. Lunedì, martedì e mercoledì: zero!” (i dati sono aggiornati a ieri). Così parlò Bettollini. Che non sarà Zarathustra e neanche Batman, ma ce la sta mettendo tutta per  vincere la battaglia contro il coronavirus. E soprattutto per far rispettare le regole e far stare a casa la gente. Perché questa è l’unica medicina disponibile al momento per affrontare e fermare la pandemia. Il vaccino non c’è. I farmaci che possono aiutare nella terapia sono ancora in fase di sperimentazione, alcuni hanno dato risultati incoraggianti, ma è presto per dire che sono la soluzione. Anche perché il Tocilizumab e altri possono aiutare, ma non sono la soluzione. La soluzione è evitare i contatti umani e sociali, isolarsi per impedire o limitare al massimo le possibilità di contagio.

Questo ha detto, ancora una volta il sindaco di Chiusi nella sua diretta, facendo presente che Chiusi non è più il comune della provincia con più casi di positività. La città di Porsenna è stata infatti superata da Siena. Che è intorno ai 50.

Però la Provincia si Siena, nel complesso registra oggi un -6 casi rispetto a ieri. Arezzo +3 e Grosseto +6. Insomma, secondo Bettollini, si può cominciare a parlare di lieve rallentamento dell’epidemia. Di un trend finalmente in calo… Ovviamente ciò non significa che si possa abbassare la guardia. Anzi è adesso, in questi dieci giorni da qui al 3 aprile, che si dovrà alzarla la guardia, fermandoci e stando in casa ancora di più. Le banche hanno annunciato la chiusura degli sportelli (che rimarranno in funzione con i bancomat e sportelli automatici o per cose urgenti, ma solo su appuntamento), molti supermercati e negozi hanno dato disponibilità a fare consegne a domicilio, sia della spesa alimentare che d altri generi, questo per limitare al massimo gli spostamenti. Una novità su quest fronte è che da oggi sarà possibile farsi portare la spesa a casa anche da negozi fuori comune, se questi fanno tale servizio… Questo per limitare al massimo gli spostamenti. Maglio che si spostino gli addetti di negozi e supermercati  che i cittadini, perché sono di meno e sono attrezzati con le protezioni del caso.

Quanto ai casi positivi, sono come è noto 28: di questi solo 3 sono ricoverati in ospedale a Siena. Uno in terapia intensiva, con respiratore. Gli altri 25 sono tutti a casa.  Ma la battaglia è lunga. E oltre alle difficoltà dovute all’infezione le persone colpite e i loro familiari debbono fare i conti anche con la paura. I racconti dei malati, anche di quelli guariti, che si ascoltano in Tv fanno venire i brividi. Normale che ci sia apprensione e preoccupazione.

“Resistere, resistere, resistere“, questo il motto scelto da Bettolini quasi come un grido di battaglia. Il richiamo al Borrelli di Mani Pulite (omonimo del capo della Protezione Civile, ma altra persona) evoca anche una sorta di scelta di campo. “Resistenza, pazienza (perché ci vorrà tempo) e autodisciplina, queste sono e uniche armi che possiamo mettere in campo” dice il primo cittadino chiusino, ricordando a tutti che se a Chiusi il trend dei contagi sembra rallentare, e se è vero che restano alcuni comuni ancora non attaccati dall’epidemia (San Casciano Bagni, Cetona, Fabro per esempio.) è anche vero che in alcuni comuni limitrofi invece il trend sale (Città della Pieve e Castiglione del Lago) e in altri il virus si affaccia adesso (Panicale). Dunque rischiare qualche “scappatella”  fuori comune, in un senso o nell’altro, adesso, può essere molto rischioso e potrebbe anche riaprire di nuovo la ferita.

Nella diretta odierna Bettollini ha ringraziato pubblicamente le opposizioni, con le quali ha tenuto una videoconferenza nel pomeriggio, per la condivisione degli obiettivi e della “resistenza”… Quanto alle ripercussioni dell’emergenza coronavirus sull’economia e sui bilanci familiari, il sindaco di Chiusi non ne ha parlato nella diretta, ma interpellato in proposito si è detto del tutto d’accordo con l’ex presidente della Bce Mario Draghi e con la ricetta molto kennesiana e roosweltiana che ha proposto per aggredire la crisi che si sta determinando e che rischia di diventare devastante sul piano dell’occupazione, della coesione sociale e della sussistenza delle famiglie… “Draghi non è un pericoloso bolscevico, ma ciò che propone è una strategia politico-finanziaria per una uscita a sinistra e non a destra… Nei periodi di crisi acuta un intervento massiccio dello Stato nell’economia è l’unica strada percorribile per farsi meno male possible”, dice Bettollini. Chissà se Podemos e 5 Stelle, nella chiacchierata di oggi, si sono detti dello stesso avviso.

Ora c’è ba battere il virus, quella è la priorità, ma presto, anzi prestissimo bisognerà porre attenzione anche gli effetti della pandemia su economia e società, perché le persone senza lavoro, e senza futuro rischiano di rimanere senza risorse vitali anche per il presente, cioè per le prossime settimane, non solo per il futuro che verrà. Da qui l’urgenza di misure shock, rapide, evocata anche da Draghi. Qualcosa andrà fatto anche a livello locale.

m.l.

 

 

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