TEATRO: AL “POLIZIANO” GIULIETTA E ROMEO SECONDO PASQUINI

venerdì 01st, marzo 2019 / 19:19
TEATRO: AL “POLIZIANO” GIULIETTA E ROMEO SECONDO PASQUINI
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MONTEPULCIANO – Romeo e Giulietta anche nella versione originale di Shakespeare non è una commedia romantica, ma un dramma tragico moderno. Si assiste alla corruzione della città, alla faida tra due famiglie, all’epifania dell’amore, all’inno allo splendore della  giovinezza e alla morte violenta e beffarda che alla fine travolge tutto.

Ma con “Giulietta e Romeo, come me li immaginavo prima di leggerli” il regista Carlo Pasquini ha messo in piedi uno spettacolo centrato sui protagonisti e i loro amici lasciando gli adulti sullo sfondo. Un dramma di giovani “che deve essere recitato da giovani, perché essi stessi sono travolti dal ciclone naturale dell’innamoramento”, scrive il regista nella presentazione.

Il dramma è ambientato nella Verona di oggi o in una Verona di là da venire. I personaggi nondimeno si portano addosso tracce del passato, dell’ambientazione originale. La trama è integrale, ma rapida o esitante come in un sogno.

Tanti attori: due esperti come Emanuela Castiglionesi e Francesco Storelli e molti giovani attori che seguono il regista Carlo Pasquini dagli anni dei più recenti laboratori condotti presso i Licei Poliziani. Due anni fa la decisione di formarsi in compagnia ma senza legami associativi. L’anno scorso furono il Teatro degli Arrischianti a sostenerli nel loro debutto assoluto. Per questo impegnativo Giulietta e Romeo hanno il Patrocinio dall’Accademia Renana, quello della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e il supporto di alcuni sponsor che sostengono convinti i progetti per i giovani.

Carlo Pasquini, che in estate firmerà insieme a Roland Boer uno spettacolo in Piazza Grande, per il Cantiere, è convinto che il teatro può diventare “un mezzo educativo eccezionale, in grado di far crescere umanamente e emozionalmente ogni singolo”. “Quello che i compositori Abreu in Venezuela e Henze a Montepulciano fecero con la musica lo si può fare tanto più con il teatro in quanto lo strumento siamo noi stessi”, dice Pasquini che ha rielaborato e riscritto il testo di Shakespeare in  un atto unico che trova in sé la forza e la volontà per sfuggire e combattere il nichilismo distruttivo delle giovani generazioni. “Nel titolo pasquiniano  i nomi dei due protagonisti sono invertiti rispetto all’originale. Ed è una scelta, perché anche la forma viene sovvertita. Il teatro classico riletto con l’occhio di oggi. E da un’ottica non proprio usuale.

L’appuntamento è al Teatro Poliziano di Montepulciano, sabato 2 alle 21,30  e domenica 3 marzo alle 17,30. Biglietto 12 euro, pensionati e ragazzi 10.

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