MONTEPULCIANO: IL CENTRO DESTRA LANCIA IL GIANFRANCO MACCARONE, VOLTO GIOVANE DI AREA CASAPOUND. E I 5 STELLE?

giovedì 21st, marzo 2019 / 14:37
MONTEPULCIANO: IL CENTRO DESTRA LANCIA IL GIANFRANCO MACCARONE, VOLTO GIOVANE DI AREA CASAPOUND. E I 5 STELLE?
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MONTEPULCIANO – Dopo Michele Angiolini che sarà il candidato del Pd (o meglio del centro sinistra)  e Alberto Biagi candidato per il Partito Comunista, è ormai sicuro anche il candidato del Centro destra per le Comunali del 26 maggio: si tratta di Gianfranco Maccarone.
Il P.C. non vuole confondersi con il Pd e con il centro sinistra e si presenta come forza alternativa e antagonista: “l’unica in grado di portare i lavoratori e le classi popolari alla loro liberazione, all’abbattimento dell’oppressione capitalistica, alla costruzione di una società socialista”.  La terminologia e l’enfasi appaiono un po’ datate. Addirittura richiamano tempi precedenti al Pci di Togliatti e soprattutto di Berlinguer. Ma  il Pc con la Falce e Martello nel simbolo è una forza che in Valdichiana ha anche linfa giovane. Si presenterà anche a Sinalunga. Non si pone il problema di vincere le elezioni o di fare alleanze per stare coi vincitori. Vuole esserci. Stop. E ormai sembra anche l’unica presenza a sinistra del Pd con un minimo di organizzazione.
Quanto al centro destra, a Montepulciano si presenterà unito e compatto: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e perfino l’Udc di cui si erano perse le tracce da tempo. A presentare la candidatura di Maccarone  si sono presentati la Sen. Tiziana Nisini, Commissario Provinciale Lega; Gianni Martinucci, Presidente Provinciale Fratelli d’Italia; Lorenzo Lorè, Coordinatore Provinciale Forza Italia; Alberto Lucioli, Consigliere Nazionale UDC . Quasi a dire che in loco i 4 partiti non hanno granché da mettere sul piatto. E infatti anche il candidato Gianfranco Maccarone non è esattamente espressione di uno dei quattro. E’ giovane, ha 27 anni, ed è stato uno dei fondatori e leader del Circolo Casaggì Valdichiana, con sede a Montepulciano. Casaggì è un circolo di estrema destra, vicina alle posizioni di Casapound. Nel 2016 la sede poliziana dell’associazione fu imbrattata durante il convegno nazionale di Casapound a Chianciano.
Quindi a Montepulciano il centro destra sceglie un volto giovane, ma della sua parte più estrema e radicale. Anche se in doppiopetto come si diceva un tempo.
Nel 2016 Casaggi Valdichiana festeggiò il suo 4° compleanno con un concerto del cantante Skoll a Montepulciano. E Skoll all’epoca era una delle voci del “rock identitario” dell’ultra destra.
Dal 2012 in poi è stata una delle associazioni politiche giovanili più attive e se si eccettua un volantino offensivo nei confronti dell’allora ministro Kienge non ha mai dato – va detto – problemi di ordine pubblico, né ha mai mostrato la faccia feroce…  Neofascisti sì, ma tranquilli.
Adesso il loro leader è in corsa per la poltrona di sindaco della cittadina più importante della Valdichiana, la “Perla del 500″… . Una città in forte sviluppo dal punto di vista turistico, ma con qualche problema di crescita…”Rompere l’egemonia e la continuità dei governi locali di sinistra” questo l’obiettivo dichiarato di Maccarone, presentato dai suoi sponsor come “un ragazzo giovane e brillante che ha dimostrato negli anni di essere in grado di portare avanti le proprie battaglie in autonomia senza mai cedere ad alcun compromesso”. Un ragazzo “tutto d’un pezzo” insomma, come amava dire quello con la mascella volitiva…
Tutto ci sta, la politica è cambiata, sono cambiati gli scenari, non c’è più il voto per appartenenza e “fede”, ma se Montepulciano dovesse ritrovarsi con un sindaco di area Casapound, quindi di chiaro orientamento neofascista sarebbe davvero la fine del mondo. Con tutto il rispetto per il giovane e brillante Maccarone. E poco sposta il fatto che Maccarone (ma anche il circolo Casaggi) si sia man mano avvicinato a Fratelli d’Italia
Il centro sinistra ha fatto una scelta di totale continuità con l’era Rossi. E l’ha fatta senza scosse e senza fibrillazioni.  Forse anche troppo placidamente. Probabilmente Pd e soci sono convinti di aver amministrato bene e che i risultati ottenuti siano un buon viatico anche per il prossimo mandato e dunque per Michele Angiolini cui Rossi ha affidato il testimone.
L’assenza dalla scena elettorale dei 5 Stelle (ad oggi nessuna iniziativa dei pentastellati per una propria lista) potrebbe però favorire, oggettivamente, il centro destra, cioè l’alternativa al potere costituito. I voti in libera uscita dei 5 Stelle potrebbero insomma andare a Maccarone. Non tutti, magari, ma una buona parte sì, perché ormai l’asse 5 Stelle-Lega sembra una formula consolidata, e potrebbero spostare l’equilibrio. Una lista 5 Stelle in campo andrebbe infatti a contendere al centro destra lo spazio alternativo al Pd, più che i voti al Pd. Se i 5 Stelle resteranno fuori dalla contesa sarà una precisa scelta di campo anche quella.
m.l.
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