SIENA, IL DIVORZIO DI PINASSI DAI 5 STELLE. MA NEI COMUNI CHE VOTERANNO A PRIMAVERA I 5 STELLE SI PRESENTERANNO O DARANNO FORFAIT PER FAVORIRE LA LEGA?
SIENA – Pentito? No, storia d’amore finita. Perché uno dei due non è più lo stesso… E’ questo il succo, in sostanza, del messaggio che l’ex capogruppo dei 5 Stelle al comune di Siena Michele Pinassi ha affidato ai social, per dire addio al Movimento. Certo, dopo la mancata certificazione da parte dello Staff nazionale della lista 5 Stelle per le comunali senesi della primavera scorsa, il rapporto si era fatto teso. E non sono mancati altri momenti di tensione. Con Pinassi sempre più lontano con a testa e con il cuore dal suo vecchio amore. Ora il divorzio è conclamato. E l’ex capogruppo parla apertamente di un Movimento 5 Stelle che “è la brutta copia” di ciò che era ed è in mano ad “un esercito di tifosi”…
Scrive Pinassi: “L’offesa, l’insulto, la shitstorm sono l’arma preferita dell’esercito dei tifosi a 5 stelle. L’altro giorno una persona con cui ho condiviso per anni le battaglie dentro il M5S mi ha apostrofato dicendo “non accetto pentiti del 5 stelle”! Beh, chiariamoci che non sono affatto un PENTITO. Non sono pentito proprio di niente, anzi! Ho investito 12 anni della mia vita a far crescere, in una città come Siena, una forza politica che ha saputo portare avanti delle tematiche importanti, che ha saputo rompere gli schermi e l’establishment. Che ha saputo portare semplici cittadini ad occuparsi della cosa pubblica. Semplicemente, oggi questa forza politica non c’è più. E’ stata sostituita, con una serie di abili colpi di mano, da un qualcosa che non gli assomiglia neanche lontanamente, a malapena nel simbolo. Un simbolo che significava molto, ad iniziare dalla coerenza, dalla partecipazione, dalla trasparenza e dalla democrazia. Oggi quel simbolo (ed un giudice a breve deciderà chi può usarlo) è stato stravolto ed usato come una clava per distruggere i pilastri del nostro m5s. Quindi, come non ho accettato di farmi prendere per i fondelli dal PD e dal PDL e da tutti gli altri partiti che hanno contribuito allo scempio morale, economico e sociale del nostro Paese, oggi non accetto di farmi prendere per il culo da questa brutta copia di 5 stelle. Ed esattamente come ho combattuto ieri, combatto oggi. Combatto per gli ideali in cui credo, sempre gli stessi: democrazia, trasparenza e partecipazione. Sic et simpliciter”.
Ecco, di sicuro adesso qualcuno dirà che tutto ciò altro non è che l’epilogo naturale di una frattura ormai incancrenita. Ma è anche il segnale inequivocabile di un malessere diffuso nel popolo a 5 Stelle. E soprattutto tra coloro che per anni ne sono stati i rappresentanti e i militanti nei territori e che si trovano spiazzati dalle posizioni attuali del Movimento. Le recenti espulsioni del comandante De Falco e altri deputati ne sono la conferma… Quanti Pinassi ci sono in giro per l’Italia, tra i 5 Stelle? E l’acredine con cui il dissenso e i dissidenti come Pinassi vengono trattati dalle truppe e da quelli che egli definisce “tifosi” fa capire che il grillismo e la dialettica interna, siano due cose poco compatibili, due rette parallele.
Si mormora che l’opzione Siena, ovvero la mancata certificazione della lista locale, con conseguente impossibilità di partecipare alle elezioni comunali, potrebbe ripetersi in più di un Comune tra quelli che andranno alle urne a primavera. Sia in Toscana che in Umbria. E ciò non perché il Movimento non si fida o non riconosce rappresentatività ai suoi esponenti locali, ma in ossequio al “contratto di governo” con la Lega. Tradotto: i 5 Stelle non si presenteranno per favorire il pieno di voti anti Pd della Lega di Salvini.
E’ un’ipotesi questa che circola a Montepulciano ad esempio, dove c’è già stato qualche screzio interno ai 5 Stelle, ma anche a Sinalunga, a Castiglione del Lago e a Città della Pieve, dove si sta lavorando ad un listone trasversale, ma fortemente destrorso, del tipo “Tutti contro il Pd”.
Non sappiamo al momento se i militanti locali dei 5 Stelle siano favorevoli o meno ad una tale eventualità o se ci siano altri Michele Pinassi nei vari comuni pronti a “divorziare” da Di Maio & C. Certo è che il cielo non è limpido e le stelle sono un po’ offuscate. Al suolo c’è pure la nebbia. Navigare è arduo in questo mare…
Scrivi come se gli anni passati a interessarsi, discutere e fare politica non ti avessero lasciato niente.
Ricordo di un vecchio compagno, si chiamava Di Gioia, che all’assemblea cittadina del Psiup in cui dovevano decidere cosa fare, dopo il tracollo elettorale (PSIUP=Partito Scomparso In Un Pomeriggio) se ne uscì dicendo: “Cari compagni, l’esito del voto ci impone una scelta precisa: sciogliere questo partito e confluire in un grande partito a noi affine, il Pci. Per il quale io ho già votato in queste elezioni”.
Non fu preso solo a male parole ma gli misero le mani addosso, come usava in quei tempi.
Vuoi dire che tra un po’ i 5 Stelle decideranno di confluire tutti nella Lega, visto che la funzione originaria sdel Movimento si è smarrita e qualcuno tra i militanti non la riconosce?
No, ma hai capito benissimo che intendevo dire.
X Marco. A Napoli dicono: ”Te piacesse…” Non a caso il tanto denigrato Salvini è usato per levare di mezzo i 5 Stelle.Salvini non ti sembra che sia più organico al sistema chè i 5 Stelle ? Chiediti perchè,visto che si invoca il paragone Antigone nel caso dei sindaci che seguono Orlando e gli si appioppa un sentimento di giustizia,e che siano i 5 Stelle coloro che invece facciano più paura all’establishment.In quel caso Antigone va bene perchè impersonifica un criterio di ribellione se si riconosce che in cuor nostro che le leggi a cui ci si oppone siano ingiuste, in questo caso invece di contrasto con l’establishment parlando dei 5 stelle, bene non va.In pratica,non sarebbe bene vi metteste d’accordo su cosa portare a paragone per poter dimostrare che non esista il fatto mediatico nuovo che designi che tutti i media siano schierati contro il governo,dal primo all’ultimo, cosa questa mai vista nella storia dell’italia repubblicana? Anzi abbiamo visto il contrario da sempre. O anche questo pensi che non dimostri un bel nulla ? Io invece penso che solo da questo-che non è una cosa piccola davvero- si possa evincere di quanto profondamente il sistema economico-mafioso sia radicato nel costume politico italiano.Basta vedere le giravolte dei giornalisti in trasmissioni del tipo Piazza Pulita che fino a pochi mesi fa avevano rappresentato l’equidistanza e la critica anche feroce per il sistema senza esclusione di colpi e che oggi invece fanno a gara a domandarsi quanto durerà questo governo non vedendo l’ora che le contraddizioni fra i due tenutari si allarghino e provochino la caduta. Anche per loro voglio sperare che duri, non solo per quelli che facevano gli schifittosi quando si nominava il PD o Forza Italia e che oggi a questo governo fanno la guerra.Il potere è una brutta bestia anche e soprattutto quando si corre il rischio di perderlo e si venderebbe la mamma per non entrare in quelle peste e sinceramente non c’è da stupirsene perchè il riciclarsi per sembrare diversi quando si è fallito e nonostante si è sostenuti è lì a dimostrarlo.E per finire con la napoletaneità, che si sappia che ”accà nisciuno è fesso”….
Carlo, in questo articolo si parla semplicemente di una persona che pet anni ha rappresentato i 5 stelle in una città e adesso dice di non sentirsi più rappresentata dai 5 Stelle. Perché il movimento non è più quello che era. Punto. Siccome Pinassi non è l’unico, in questa condizione, mi pare che qualche problemino ci sia. E mi pare che l’ipotesi che i 5 stelle non si presentino alle comunali nei 4 comuni citati sia piuttosto concreta. Lo dicono i 5 stelle e lo fanno anche capire… qualcosa vorrà dire, o no? Che c’entrano i media?
Marco intendiamoci bene, i problemi ci sono e non si devono nascondere ma qui si entra anche in un fatto di strategia politica,sempre con i problemi a cui accennavo che non diminuiscono.Perchè dico questo e parlo di strategia politica? Pensi che se avessero votato a Siena i 5 stelle avrebbero preso il Comune? Io credo proprio di no, ma è stata sufficente quella strategia che poi si possa criticare quanto la si voglia e sono d’accordo con te perchè inficia anche espressioni di democrazia rappresentativa questo lo sò da me) ma intanto ha prodotto un bel cretto nell’establishment che c’era da sempre.La politica non l’ho ineventata io e quante volte abbiamo assistito che i partiti dell’establishemt hanno lavorato ai fianchi i probabili alleati per mantenersi gli scranni. Ed allora? Si grida allo scandalo dopo tutta l’acqua che è passata sotto i ponti se pur riconoscendo che questi sono problemi tipici di un territorio dove per decadi hanno pesato percentuali bulgare alle quali non c’era materia da contrapporre ed anche se ci fosse stata non avrebbe raggiunto il risultato che le opposizioni si proponevano? Al punto in cui siamo non si può invocare l’appartenenza se l’alternativa è rompere granitiche alleanze che ci hanno portato a quello che abbiamo dovuto sopportare in tutti questi anni e da sinistra io ti dico che vista l’impotenza ed il rigirarsi accartocciato del PD-se vado a valutare cosa ha prodotto nell’ultimo decennio- anch’io in mancanza dei 5 stelle avrei votato lega perchè almeno per il momento lo identifico come il danno minore.Perchè quello maggiore è il fatto che le resistenze all’alternanza producano quello che vediamo, compreso il riciclarsi e nelle nostre zone il terreno si vorrebbe preparare per arrivare a questo e tanta gente ci cascherà purtroppo, perchè manca la predisposizione a fare una seria analisi politica delle situazioni e delle condizioni.Pensa un momento a questo cosa significhi invece di allisciare da lontano progetti politici falliti. Che poi all’interno dei 5 stelle ci siano persone che non gli vada tanto bene tutto questo lo posso capire ma credo-questo è solo un mio pensiero-che al punto in cui siamo gli sportelli della gabbia siano aperti ma chi è dentro si fa legare alle sbarre per non uscire.Ed allora meglio che quella corda di sicurezza che usa e che è consumata,sia ancora più consumata fino alla rottura e bada bene non è questo come lo si definirebbe ”un tanto peggio tanto meglio” ma è un tanto peggio per loro e tanto meglio per la gente.Ed i fatti sono lì a dimostrarlo.Poi c’è anche chi dice che tale discorso non sia un discorso politico ma ne dovremmo discutere fino a domattina su questo, perchè si ritorna sempre lì ad arrivare all’esempio dei sindaci dissidenti delle grandi città al decreto sicurezza che è-se lo si voglia osservare- un dispiegamento di forze politiche ed un cammino prettamente politico-che fanno partire da un umanitarismo perchè sanno bene che lì dietro c’è il sistema dei soldi che la fà da padrone.Fra l’altro, prendo l’occasione col dire-e lo dico dalle pagine del tuo giornale- che ogni tanto-quando gli articoli di risposta nel dibattito delle idee-non aggradi ad altri blog,i miei interventi vengono censurati e non appaiono. Avevo risposto per esempio a Roberto Pacchieri ed il mio articolo era in attesa di essere pubblicato. L’hai visto tu ? Io no, ed allora come tante volte è successo,quando si parla di valori il dibattito deve essere paritario e prendo atto che non lo sia. Almeno il tuo giornale pubblica tutto, questo lo devo riconoscere, anche le critiche che possono sembrare più feroci.Si vede che la ”teoria del dubbio” tanto cara alla sinistra lì di cittadinanza ne ha poca.Uno scrive e non è offensivo nè trucido, poi si vede censurato.Ti sembra normale che sia costretto a dire questa cosa dalle colonne di un altro giornale? A me non sembra.