ERA DI MONTALCINO IL SOLDATO ITALIANO CHE MORI’ PER SALVARE LA VITA AD HEMINGWAY
SIENA – Tra i giganti della letteratura del ‘900 c’è senz’altro Ernest Hemingway, premio Pulitzer nel 1953 per” Il vecchio e il mare” e Premio Nobel nel ’54. Ma se abbiamo avuto la fortuna di leggere Il Vecchio e il mare, Per chi suona la campana, Addio alle armi, I 49 racconti, Fiesta (o Il sole sorge ancora), Di là dal fiume, tra gli alberi e altre opere, molte tradotte in italiano da Fernanda Pivano, e se abbiamo avuto la fortuna di avere avuto… Hemingway, si deve ad un soldato italiano, che durante la Prima Guerra Mondiale, gli fece da scudo e, immolandosi, gli salvò la vita. Nella battaglia del Piave, in quella circostanza, morirono 18 soldati italiani. Lo scrittore rimase ferito.
Il biografo di Hemingway James Mc Grath Morris, ha finalmente identificato il milite che salvò la vita ad Ermest Heminguay, al prezzo della propria. Si chiamava Fedele Temperini ed era di Montalcino. Un eroe sconosciuto fino ad ora, cui non solo la comunità letteraria, ma l’umanità intera deve essere grata. Aveva 26 anni Temperini e non tornò più a casa. Hemingway come il suo amico e collega John Dos Passos facevano gli autisti di ambulanze, partiti volontari con le truppe statunitensi. Hemingway in seguito, nel 1936-37 seguì la Guerra di Spagna come reporter di una rivista americana, parteggiando appassionatamente per i repubblicani antifascisti.
A Fossalta, sull’argine del Piave c’è una stele che ricorda la presenza di Hemingway nella Grande Guerra, ma su di essa non vi è cenno al nome del militare italiano che gli salvò la vita. Mc Grath Morris scrive: “Adesso che abbiamo trovato il suo nome, Fedele Temperini merita di essere ricordato nelle biografie dello scrittore e sul monumento sull’argine del Piave”.
A Montalcino, il sindaco ha già dato mandato all’ufficio anagrafe di iniziare le ricerche per scoprire se esistono discendenti. E con tutta probabilità metterà in campo iniziative per ricordare il sacrificio del giovane ilcinese che ci ha consentito di conoscere poi le opere di uno dei più grandi scrittori del secolo scorso.
Gli americani amano molto la Toscana, le terre di Siena e la Valdorcia. Soprattutto gli americani che amano la bellezza, l’arte, il paesaggio, la letteratura. Con il cinema hanno spesso tributato onori e gloria la territorio che sta tra il Monte Cetona e il Monte Amiata. Ora, avranno anche un motivo in più. Se quel ragazzo non si fosse immolato, durante quell’attacco notturno nel luglio del 1918, oggi gli Usa avrebbero un premio Nobel in meno.
Nella foto: Hemingway con le stampelle, insieme ad altri commilitoni, dopo il ferimento nella battaglia del Piave durante la Grande Guerra
Dos Passos, Ernest Hemingway, GRANDE GUERRA, Montalcino