CASTIGLIONE DEL LAGO: PRIMARIE, MELONI ACCUSA BURICO E CHIEDE L’INTERVENTO DEGLI ORGANI DI GARANZIA DEL PD
CASTIGLIONE DEL LAGO – Non abbiamo fatto in tempo a scrivere che il confronto fra i tre candidati alle primarie Pd di Castiglione del Lago si stava svolgendo, almeno fino ad ora, con toni civili, che subito la pentola si è scoperchiata, provocando l’effetto di un vulcano. Dopo l’accordo unilaterale tra uno dei tre candidati (Burico) e l’Associazione Progetto Democratico che siede sui banchi dell’opposizione dal 2009, uno degli altri due candidati, Alessio Meloni, parla di “spregio della logica e del buon senso e soprattutto delle regole” e individua nel patto-Burico-Nuccioni “un fatto più unico che raro, grave e tale da mettere in discussione lo stesso svolgimento delle primarie”. Meloni non contesta l’accordo in sé, dicendo che anche lui avrebbe auspicato un accordo tra Pd e Progetto Democratico, ma dopo che i vari tentativi in tal senso sono falliti, vede nell’iniziativa personale di Burico una fuga in avanti, che contrasta con la linea stessa del Pd.
Per queste ragioni, scrive Meloni “ho chiesto un intervento immediato da parte delle commissioni congressuali provinciali e regionali del partito. Va, infatti, scongiurata la messa in discussione delle primarie e devono essere fermamente stigmatizzati atteggiamenti personalistici del tutto sganciati dalle ordinarie dinamiche di questo movimento politico”.
Più o meno dello stesso tenore la reazione della terza candidata Mariella Spadoni e dei suoi sostenitori alle primarie, alcuni dei quali accusano Burico di voler sconfessare la linea e le cose fatte negli ultimi dieci anni dalle amministrazioni Batino, sposando invece le posizioni di una parte dell’opposizione.
La situazione si sta facendo effettivamente e improvvisamente rovente. E c’è anche chi dice di sentire puzza di bruciato…