MONTEPULCIANO-TORRITA, AD OTTOBRE IL REFERENDUM PER LA FUSIONE. PARTE LA CAMPAGNA ELETTORALE
MONTEPULCIANO – Ieri, i sindaci di Montepulciano e Torrita di Siena, Rossi e Grazi hanno firmato l’istanza congiunta con cui i due Comuni chiedono alla Giunta della Regione Toscana di avviare il procedimento che consentirà al Consiglio Regionale di pronunciarsi sulla proposta di legge per la fusione tra Montepulciano e Torrita di Siena. La proposta di legge prevede naturalmente la consultazione della cittadinanza attraverso un referendum. Il processo di fusione quindi registra un altro “importante passaggio” così lo ha definito Andrea Rossi. Il quale, rispondendo ad alcune domande e sollecitazioni sui social, ha anche spiegato e ribadito che se dal referendum dovesse uscire una maggioranza contraria alla fusione, questa non si farà. “Saranno i cittadini ad avere l’ultima parola e quindi a decidere se i due comuni dovranno/potranno fondersi oppure no”. Ma intanto, mentre i due sindaci e gli stati maggiori del partito di maggioranza (il Pd) sembrano sempre più convinti e unanimi nel portare avanti la decisione, tra la cittadinanza monta il fronte del NO, soprattutto a Torrita, dove lo scorso 28 marzo, Mercoledì di Pasqua, il comitato NO Fusione ha organizzato un sit-in di protesta in piazza, nel corso del quale molti cittadini hanno espresso la loro perplessità e contrarietà al progetto, accusando anche le due amministrazioni di non aver promosso la necessaria informazione e il necessario coinvolgimento della popolazione. Non solo, anche all’interno del Pd torritese c’è un’area che non è convinta della fusione e accusa i vertici del partito di non aver coinvolto la totalità degli iscritti e di aver deciso in maniera verticistica…
Il referendum dovrebbe tenersi nel mese di ottobre e le delibere approvate nei rispettivi consigli comunali per indizione della consultazione popolare, stabiliscono che se al referendum vinceranno i sì, dal 1 gennaio 2019 nascerà il Comune unico. Ma quelli del Comitato del NO che hanno accolto la delibera citata al grido di “vergogna! vergogna!”, sono sicuri che il Sì non vincerà e dunque la fusione salterà. Ma in pratica è già campagna elettorale per il referendum. Il Comitato chiede la massima collaborazione a tutti i cittadini delle comunità interessate (che sono Montepulciano e Torrita, ma anche tutte le frazioni, alcune anche molto popolose. I toni del confronto restano piuttosto aspri e le stesse rassicurazioni del sindaco di Montepulciano Rossi sul fatto che a decidere sarà in ogni caso la volontà popolare non sembrano rassicurare granché. Anche alcuni colleghi di Rossi e Grazi sono titubanti e meno convinti che quella della fusione sia la strada giusta.
Andrea Rossi, Giacomo Grazi, montepulciano, pd, Torrita di Siena
”….se dal referendum dovesse uscire una maggioranza contraria alla fusione,questa non si farà”….questa cosa è strana…..proprio strana e difficile a capirsi…….E come conclude il Post c’è da comprendere che il comitato del No e quanti si oppongano alla fusione non siano molto rassicurati.Li capisco, se si guarda a chi ci governa ed alle conseguenze dei referendum che ci sono stati quali iniziative abbiano fatto prendere..Ma sbaglio o tutta questa esigenza ha le proprie basi nella semplificazione e riduzione della spesa pubblica e gli accorpamenti quindi devono anche loro essere visti una irrimandabile esigenza sotto questa luce?E cosa reciti tale ”luce” non è che ci voglia molto ingegno a capire dopo un esame anche semplice di quello che possono essere i costi delle amministrazioni pubbliche.Quando un partito che dice che in Europa occorra battere i pugni sul tavolo per allargare le maglie da dove transiti quel flusso di soldi che dovrebbe raggiungerci e consentirci una maggiore spesa pubblica ma che evidentemente non lo fa grazie ai risultati negativi che cionostante declama come positivi sulla ripresa e sui conti,allora la riflessione su chi sia ”rivoluzionario in periferia” ( ed in tal caso più che rivoluzionario si dimostra adenguatesi ai suddetti dettami impostici dall’Europa ) e conservatore al centro dovrebbe essere fatta da parte della gente anche di quello stesso partito:forse ancora tutto questo non è chiaro al suo elettorato il fatto di fondo sulla natura della materia della qualei si parla.Ed allora chi si oppone è stato ed è ancora considerato come ”estremista e populista”( non passa giorno che non lo dicono dalle tv di Stato) mentre non ci si accorge del danno che si possa causare con le decisioni interventiste che si auspicano in periferia ….ogni riflessione è superflua se non si ragiona sul meccanismo inventato e portato pervicacemente avanti che risponde alla creazione a tavolino di un partito che molto più ancora delle tessere è stato quello delle esigenze di una classe politica sconfitta ieri ed oggi.Ed ancora si insiste……ma dico io….e come si fà alla fine affinchè la gente si possa rassicurare? Non ne vedrei i motivi se gli spettacoli sono questi…..e forse ha ragione Martina-che si guarda bene però da riconoscere gli errori tattici e strategici dell’equipe renziana-a dire che sia bene che il PD stia all’opposizione.Lo dice a dentri stretti paventando sicumera ma parecchi di coloro che lo votavano e che ne sono usciti lo sperano,perchè senza bagno nell’olio bollente purificatore,si ripropone pari pari all’interno la situazione che ha fatto sì che il PD sia stato il primo perdente, mentre a sentirli ragionare dicono che ci sono state falle sulla spiegazione alla gente dei loro risultati.Mica su ciò che hanno prodotto,ma falle sul portare a conoscenza la gente sui loro risultati di governo capito ? Ed allora come si mette codesto fatto ? E se non s’impara dalle batoste domani sarà un altra di queste ancora più forte.Ormai anche se è il secondo partito rischia davvero che gli si possa applicare la canzoncina che girava sui cellulari dopo le elezioni dal titolo ”è furnuta a’ fessenella”….ma per restare alle battute sentendo parlare parecchi esponenti del PD alla TV mi viene in mente il livornese che pedalando in bicicletta lungo il Camp Darby viene schiacciato da un carro armato americano in manovra lungo la strada.Il carrista sente un sussulto e per vedere cosa fosse successo si ferma, ingrana la retromarcia e ripassa un altra volra sopra al disgraziato già ridotto in poltiglia.Del corpo di questo c’erano rimasti solo un dito ed un occhio che avevano conservato le loro funzioni, tutto il resto era una frittata….Il guidatore ferma il carro, esce dalla torretta e vede un dito ed un occhio che lo guardano e lo indicano e nel contempo sente la voce che proviene dalla frittata:” Oh bimbo, e tu ti se’ripulito vai…e ora ti costo n’a lira e via……….”. Ecco, a me uomo della strada sentendo le parole che provengono dall’establishment PD mi sembra di vedere la scena del Camp Darby, soprattutto quando parecchi giornalisti interpretando sia l’attesa sia quella che potrebbe essere una salutare presa di coscenza guarnita da un bell’antipasto di autocritica,dicono che probabilmente la prossima strategia sia quella di sedere sulla sponda del fiume aspettando che passi il corpo del nemico. Ma in effetti- pensandoci bene -alla fine cosa dovrebbero dire se il loro nemico sono loro stessi e non sanno vedere nemmeno la materia dentro di loro dove alberghi ? E’ quella che li ha portati alla sconfitta ma il tragico è che si rifiutano di riconoscerlo dicendo che non si faranno spaccare da Di Maio….E’ di questi lottatori indomiti e del loro seguito che ha bisogno l’italia…..