CITTA’ DELLA PIEVE: IL PD FA QUADRATO INTORNO AL SINDACO
CITTA’ DELLA PIEVE – Dal segretario dell’unione comunale del Pd di Città della Pieve riceviamo una replica all’articolo relativo alla convocazione da parte del sindaco del gruppo ecologista Il Riccio. La pubblichiamo volentieri.
Eccola:
Seguiamo sempre con interesse la cronaca ed i commenti politici pubblicati dalle testate giornalistiche locali tra cui Primapagina e speriamo che anch’essa continuerà a dare un positivo contributo allo sviluppo di una puntuale e corretta informazione, accrescendo la dialettica politica ed il confronto delle idee tra i cittadini del nostro territorio. Abbiamo però il dovere di commentare alcune congetture, prive di ogni serio riscontro oggettivo, più consone a chi legittimamente svolge un’attività politica e non giornalistica. Ci riferiamo all’articolo che Primapagina ha pubblicato il 18 gennaio u.s. che tratta di un incontro tra il Sindaco di Città della Pieve ed una associazione ecologista. Si evoca un “clima da caserma”, di “atto di forza”, di “dissidenti” e si descrive il Primo Cittadino come colui che “si è trovato a fare il Sindaco suo malgrado”, un Pd “sfaldato” che lo ha “lasciato solo”.
Il Pd comunale di Città della Pieve non ha lasciato solo nessuno sostenendo l’azione di governo locale costantemente, così come l’idea di sfaldamento che si vuole far passare è assolutamente priva di fondamento, in quanto proprio in Direzione comunale e nella Segreteria si è perseguita una logica di rinnovamento, inserendo nuovi soggetti senza mai rinunciare al contributo di coloro che continuano a mettere a disposizione le proprie esperienze e competenze in ogni occasione. Infine più della fantasia o la paura al potere crediamo sia utile per tutti i nostri concittadini evocare la competenza e la serietà.
Mario Fattorini, Segretario Pd Unione Comunale di Città della Pieve
Come si può notare la replica del segretario Fattorini non riguarda la convocazione dell’associazione il Riccio, o i motivi che hanno indotto il sindaco a farla (e a noi sembra normale che un Comune voglia discutere dei rapporti con le associazioni quando queste percepiscono dei finanziamenti o gestiscono dei servizi in affidamento), ma solo l’opinione espressa da questo giornale. E la lettura che abbiamo dato di quella convocazione, che – lo ripetiamo – secondo noi era del tutto legittima, ma sbagliata nella forma. Tanto da evocare il sospetto di ritorsioni per le posizioni assunte dall’associazione in questione su alcune vicende, vedi il ricorso al Tar sulla centrale a biomasse di San Donnino. E questo è scritto nella lettera di convocazione, non è una nostra invenzione. Secondo noi il sindaco aveva le sue ragioni legittime, ma ha sbagliato la comunicazione. Così un Pd che nega “lo sfaldamento” del partito nega l’evidenza dei fatti. Il Pd è “sfaldato” a tutti i livelli, la scissione che ha portato alla costituzione di Mdp e poi di Liberi & Uguali, le diatribe su certe candidature ingombranti come quella di Casini, non le inventiamo noi. Su questioni come quelle dell’ospedale o di San Donnino qualche “sfaldamento” c’è stato anche a livello locale. Che Fausto Scricciolo si sia trovato a fare il sindaco suo malgrado, dopo aver vinto a sorpresa le primarie contro il sindaco uscente è un fatto. E che una parte del Pd quel fatto non lo ha mai digerito idem.
E nel caso specifico, oggetto della replica di Fattorini, un Pd unito e compatto e attento avrebbe dovuto a nostro avviso consigliare a Fausto Scricciolo una convocazione de Il Riccio più asettica e formale, quei precisi riferimenti alla sede da pagare, alla gestione del museo e dei percorsi del Perugino e soprattutto quel richiamo al ricorso al Tar presentato dall’associazione potevano essere evitati, almeno nella lettera di invito a comparire. Proprio per evitare di apparire e essere additato come un sindaco autocratico e vendicativo (cosa che in realtà Scricciolo non è).
Comprendiamo la preoccupazione del partito di maggioranza di dare un’immagine di compattezza e di sostegno al primo cittadino e alla giunta. E’ normale. Siamo pure in campagna elettorale. E in questo senso prendiamo atto della replica. Che sia chiaro però che si tratta di una replica e non una smentita. Le opinioni e le chiavi di lettura possono essere contestate, ma non possono essere oggetto di rettifica o smentita. Ognuno si tiene le sue… E ce lo lasci dire Fattorini: la fantasia è importante, non è un optional. Senza fantasia, la politica è una cosa da ragionieri…
Marco Lorenzoni
fausto scricciolo, MARIO FATTORINI
Allora fra politica da ragionieri e fantasia applicata all’interpretazione della politica cosa ne esce ? La risposta non è un giuoco di parole: non ne esce nulla, perché purtroppo tutte e due le tendenze applicate fanno si che nulla venga prodotto.Nessuno dei due interventi contribuisce a qualcosa di nuovo.Da una parte si interpreta un comportamento,dall ‘altra si decide di intervenire dicendo e ribadendo che dietro al Sindaco ci sia tutto il partito coeso.Dopodiche’ cosa succede? Vengono forse risolti quei problemi? Sul tema della fantasia al potere sembra essere come al solito di fronte al detto sulla psicologia,quando la si definiva come quella scienza con la quale o senza la quale il mondo rimarrebbe tale e quale….
Il PD e’ solidale con il Sindaco,ma non si dice su cosa ed il perche’.Exusatio non petita………
Di fantasia, il Segretario pare averne molta, invece…
Eh ma si, sono i giuochetti dai quali si fanno imbrigliare gli italiani i quali talvolta sembrano decidere ed essere ” schierati per”, ma poi se una parte non combacia con l’altra- e come potrebbe combaciare?- sono pronti a rinnegare ”il loro schieramento” ed essere solidali sempre col potere, che poi a Città della Pieve credo che mai come adesso si sia verificata una corrispondenza di amorosi sensi con potere pubblico del renzismo e le parrocchie e relative organizzazioni. Ma dico io, non farebbero prima ad esserlo dall’inizio poichè mi sembra chiaro chi si sostenga e come, senza cercare di intorbidire le acque senza proclami? Almeno si darebbe una impressione più diretta alla gente di serietà direzionale e politica.Eh, ma non è facile per chi rimesta nella cosa pubblica io lo capisco…..e ci rimesta tutta la politica o quasi e non solo una parte.Se ne uscirà da tutto questo? Ebbene, io da esterno credo di no.Gli ostacoli e gli interessi sono troppi perchè alla fine questi ultimi sono pari pari quelli a livello nazionale.Sono tutti di quella natura e non dovrebbe essere tanto difficile a capirlo che chi ha tirato su l’acqua dai pozzi per servirsene ora si trovi ad aver sete e non sia più possibile attingere al pozzo.Ma ancora la rete delle condutture ha così tanta acqua di riserva che nel pozzo o nelle sue vicinanze vedrete che accorrerà gente a dissetarsi.Tutto questo non avrà chè l’approvazione di ”quegli stati generali della sottocultura” che sono stati fin’ora in diretta connessione con gli odori che provengono dalle sagrestie…..altro che stato laico….tutto il contrario.Ma a casa propria ognuno fa col suo….esattamente un po’ più di un secolo fa una parola d’ordine turbava gli equilibri del caposaldo della curia e rasentava il terrore della rivoluzione francese,quasi si dovesse immaginare che in Piazza Plebiscito avrebbe ballato il popolo dei sanculotti: ”Arrivano i Moianesi” si diceva, ma dopo qualche anno che l’Amministrazione Comunale vide un volto nuovo e che fece toccare anche in periferia anche risultati di fatto e di tutto rilievo,contribuendo a scuotere la massa immobile di quei contadini che per Natale e Pasqua portavano in regalo al padrone i capponi consumati insieme al prete invitato alla stessa tavola affinchè doveva essere chiara l’dea che doveva passare per il loro ammansimento,tutto dopo cambiò e dalla fame e dalla miseria gli stessi
ceti popolari ospitarono aprendo le loro braccia ad un nuovo corso che si chiamò fascismo,cioè lo stato autoritario nato per certi aspetti inseguendo il sociale a chiacchiere pagate dai ceti abbienti, si trasformò quasi subito per quel sistema che avesse rimesso a posto le cose.Non voglio dilungarmi oltre. Quindi, con tutto questa filippica,volevo dire che
personalmente non nutro fiducia alcuna che l’andazzo possa cambiare fino a quando i cittadini od una gran parte di essa si scuotano dal torpore in cui versano da parecchio, e l’unico modo di come farlo è quello di andare a votare e non votare per coloro che hanno prodotto principalmente questo stato di cose.Perchè dare il consenso a coloro che hanno prodotto tutto questo pensando di darlo agli stessi intenti che erano portatori di quel grido che eccheggiava ”Arrivano i Moianesi ” non c’è nulla di più sbagliato.Quella gente e quegli intenti non esistono più, il mondo è cambiato ma è cambiato solo sotto l’aspetto materiale in quanto non per la magnanimità del padrone ma per le lotte che quel manipolo di persone conduceva, così’ nel territorio e così come in tutta Italia, oggi un piatto caldo due vole al giorno ce l’hanno tutti e diversi hanno anche il superfluo.ma è quel superfluo che ha dato alla testa alle classi subalterne, che da leva ieri sollevavano il mondo fra il terrore di chi possedeva ma che oggi sono diventati la parte più immobilista e conservatricealla quale bastano poche promesse vuote ed anche irrealizzabili per farli assurgere al ruolo di strumento della conservazione.Ed i capi ed i capetti di loro questo lo sanno- qualcuno per propria responsabilità a non voler vedere ciò che hanno all’intorno-ma tutti uniti per quello che ritengono sia lo scopo principale, che a parole è il benessere del popolo, con i fatti è il benessere di chi stà dietro a loro e forse qualche volta anche il loro.Ma a quest’ultimo anch’io credo poco.Gli avranno promesso il paradiso chissà, anche perchè qualcuno sembra convinto ed in buona fede….ma chiude gli occhi a ciò che ha intorno e sembra che gli resti difficile unire le cause di tutto questo e farle dipendere da princìpi.Forse i ”santi che sono in paradiso” nel capoluogo di Regione che dicono di essere i protettori del bene pubblico,saranno anch’essi pervasi dal terrore di cambiare musica…ma non impauritevi, grazie al popolo ” sovrano e sottomesso” avrete ancora vita lunga.Purtroppo.Eppure sarebbe tanto bello che poter sciogliere i cani non fosse un utopia, ma a renderla utopia sono proprio coloro che per primi insorgono gridando che rischi di cadere nel vuoto, come si sforza ogni giorno a dire Gentiloni.. Sarebbero loro a cadere nel vuoto con tutta sicurezza, non i cittadini vessati.Loro avrebbero solo da creare le basi per migliorare.Anche e solo perchè abbiamo visto chi sia chi si è alternato al governo negli ultimi 25 anni nella nazione( anzi 70 per la verità e sono sempre stati quelli) e con essi anche le periferie del sistema. Bertold Brecht scrisse” Vi verseranno grappa nella gola, ma voi dovrete rimanere lucidi…..”. Fece una finaccia, ma aveva detto la verità.quel genere di ” finacce” oggi non esistono più ma possono ritornare-sembra impossibile ma possono essere veramente spettri che ritornano- ed i presupposti ci potrebbero anche essere.Facciamo in modo che quei fantasmi facciano paura solo a loro visto anche che ” ai fantasmi ” spesso ci credono, ma non perchè abbiano visto i film alla tv, ma i film della loro capoccia cresciuta con quel pane che sà di sagrestia. Quella è l’origine perniciosa ed illiberale che è ed è sempre stata maggioranza silenziosa a Città della Pieve ma anche in tutta Italia senza distinzione di Nord-Sud-Centro. I Moianesi sono tutti morti oggi e nessuno turba più i loro sonni poichè grazie alla loro adesione al sistema dei soldi veicolato si sà da chi, o si sono convertiti o hanno gettato alle ortiche i valori dei loro nonni e dei loro padri.Ed allora la gente non si aspetta più nulla, solo lo squallore del presente che si sà per sua natura rende imbelle l’animo umano. La prendano con loro stessi non con i quali il giuoco conviene e che si comporta con modi tracciabili,logici e prevedibili a mantenere il proprio potere.Lui è normale che si comporti così, gli anormali sono gli altri che per cercare di sopravvivere si sono dimenticati che per detta strada prima o poi sarebbe arrivato l’ufficiale giudiziario.