MONTEPULCIANO, DA PERLA DEL ‘500 A… DISNEYLAND? TRE MEGAPOSTEGGI A RIDOSSO DEL CENTRO STORICO, BUS TURISTICI E MOLTE POLEMICHE
MONTEPULCIANO – La città del Poliziano è definita, anche dagli storici dell’arte “la perla del ‘500”. E’ una prova d’artista collettiva in cui si cimentarono i migliori architetti del Rinascimento. Diciamo tutte la archistar dell’epoca: da Baldassarre Peruzzi al Vignola, da Ippolito Scalza ad Antonio da Sangallo. E’ di sicuro uno degli esempi più rilevanti dell’architettura rinascimentale d’Italia. E siccome il Rinascimento è soprattutto fenomeno italiano, del mondo.
E’ la città più importante e più grande della Valdichiana senese. Da qualche anno è anche la città più “turistica”, grazie anche al vino Nobile, anch’esso tra le etichette più blasonate della penisola e ad una serie, quasi infinita di fiction tv, film e spot pubblicitari di produzione nazionale e internazionale.
In certi periodi Montepulciano fa fatica a contenere il flusso turistico. Quello dei posteggi è un problema serio. Tanto più che la città ha una conformazione urbanistica inconsueta, con la piazza principale in cima al colle e non in fondo a fare da “conca”, da bacino di raccolta. E’ una città in salita. Bella. Anzi bellissima, ma scomoda. I posteggi servono, indubbiamente. E il Comune sembra intenzionato a risolvere il problema.
Sul sito del Comune ci sono tre avvisi per “manifestazione di interesse” relativamente proprio a tre progetti per altrettanti parcheggi. Solo che tutti e tre i progetti non convincono del tutto e suscitano perplessità e, soprattutto in un caso anche una decisa opposizione da parte di cittadini e appositi comitati di protesta. Il progetto più contestato (ma forse perché semplicemente più noto) è quello del Bersaglio, dove l’Amministrazione vuol realizzare un posteggio pluripiano interrato (3 piani) in luogo dell’attuale parcheggio/piazzale, per un totale di 240 posti auto. A destare apprensione e proteste è soprattutto lo “scasso” che verrà effettuato sulla collina, con alterazione della vista da sud ovest e eliminazione delle alberature esistenti tra cui alcuni cipressi quasi centenari… Il posteggio che si trova a poca distanza (sotto) la Chiesa di Santa Maria e le storiche Cantine Gattavecchi, che a loro volta si trovano sotto la Fortezza Medicea, è definito da chi lo contesta come “esagerato e inutile”. L’area in cui dovrebbe sorgere è quella della foto. In basso l’attuale posteggio.
Dovrebbe essere ancora più grande il posteggio da realizzarsi in piazza Don Minzoni (la vecchia autostazione, sotto al muso di Viale Sangallo, la principale strada di accesso alla città: 300 posti auto e almeno 15 posti moto, anche questi interrato e su 4 piani. Attualmente la piazza Don Minzoni è utilizzata come
parcheggio per 66 posti auto, parte a parcometro, parte liberi e parte in uso alla locale caserma Guardia di Finanza, ubicata nella stessa Piazza. Sono inoltre presenti ulteriori 50 posti auto a parcometro sull’adiacente Via Sangallo. “L’area oggetto dell’ intervento si legge nell’avviso comunale – è ubicata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico di cui all’art. 136 del D.Lgs 42/2004.il parcheggio interrato multipiano potrà prevedere una sola parete aperta verso valle, da trattare con uso di materiali di finitura idonei al contesto di riferimento e con copertura
vegetazionale. Il Piano raso su Piazza Don Minzoni dovrà essere ceduto al Comune di Montepulciano che lo utilizzerà per ubicarvi, con propri parcometri, le auto parcheggiate lungo Viale Sangallo. Gli altri piani interrati saranno oggetto di gestione diretta da parte del proponente per un numero proporzionato al costo dell’investimento.
All’interno dei piani interrati da destinare a parcheggio potrà essere prevista anche la realizzazione di box auto chiusi o di locali da destinare a magazzini nel rispetto della normativa antincendio. Dovrà essere prevista la presenza di idonei collegamenti verticali interni(scala e ascensore) in numero tale da rispettare le normative in essere e, comunque, in numero non inferiore a 2. Almeno uno dei due blocchi verticali dovrà collegare direttamente il livello del Viale Sangallo. Numero dei piani: fino ad un massimo di 4 seminterrati, compatibilmente con
la fattibilità geologica dell’area. Ulteriori interventi: (…) riposizionamento dei volumi attualmente esistenti e destinati ad ufficio turistico e bagni pubblici. L’ufficio turistico dovrà essere accessibile dalla quota di Viale Sangallo, mentre i bagni pubblici dovranno essere realizzati al piano inferiore, sull’attuale livello di Piazza Don Minzoni, con accesso anche da Viale Sangallo. Resta inteso che i predetti volumi dovranno essere ceduti gratuitamente all’Amministrazione Comunale.” Prevista anche la pavimentazione della piazza Don Minzoni, la sistemazione della viabilità per consentire un facile accesso…
Il terzo intervento è previsto in zona Collazzi, dove attualmente c’è un posteggio sterrato. L’idea è quella di realizzare un altro grande posteggio per circa 180 posti, di cui 100 a pagamento e 80 liberi, con impianto di risalita verso piazza Grande. In questo caso si tratta di un posteggio a raso, scoperto. In un’area particolarmente panoramica. Per questo motivo il Comune chiede anche opere di mitigazione dell’impatto e uso di materiali idonei compatibili con il contesto…
Per tutte e tre le opere i termini di presentazione delle offerte, da parte di operatori privati interessati scadono il 31 ottobre.
Nel complesso si parla di oltre 700 posti auto. Tutti nelle immediate vicinanze del centro storico. Troppo vicini, secondo alcuni, che intravedono il rischio di trasformare Montepulciano in una sorta di San Marino della Valdichiana. Una “perla” trasformata in una cartolina ad uso e consumo di turisti mordi e fuggi. Meglio sarebbe – dicono in molti – prevedere dei grandi posteggi anche a silos in periferia, nella zona a valle e poi attivare delle navette…
I tre progetti prevedono sbancamenti, svuotamenti della collina, terrazzamenti con cambio o eliminazione della attuale vegetazione, a ridosso della mura del centro storico e di comparti delicati. Questo crea timori, perplessità, dubbi. Compreso quello che i progetti citati possano solleticare gli appetiti di imprese senza scrupoli cui interessa solo la speculazione.
E anche quando si parla di “navette” però si intende un servizio pubblico gratuito o con il costo compreso nel prezzo del parcheggio e non quei bus turistici elettrici rossi, che hanno cominciato a viaggiare da qualche giorno. Fanno tanto San Marino, appunto, però costano di biglietto 8 euro per gli adulti e 6 euro per i bambini…
Il sindaco Andrea Rossi sembra voler spingere decisamente sull’acceleratore su questi temi, vuole lasciare un segno del suo passaggio (è al secondo mandato e potrebbe rimanere in carica solo in forza della fusione con Torrita di Siena), ma secondo il Comitato Il Bersaglio e altri cittadini piuttosto scettici e in qualche caso anche incazzati per questa mole di servizi alle automobili, sta rischiando di snaturare l’immagine e la struttura urbanistica storica di Montepulciano, facendo veleggiare la “Perla del ‘500” verso un futuro che richiama più Disneyland e Mc Donald’s che non il tratto e lo stile dei grandi architetti del Rinascimento che la disegnarono e la vollero così, come possiamo apprezzarla ancora oggi. Loro sì, per lasciare un segno indelebile del proprio passaggio. De resto Montepulciano è sempre stata una città medicea e fiorentina in terra senese. E i Medici, per fare un dispetto a Siena pagavano bene…
Questa sera al teatro Concordi di Acquaviva è in programma la presentazione del Nuovo Piano Operativo. Molti contestano all’Amministrazione di aver fatto poca informazione. Di aver lavorato sottotraccia, escludendo i cittadini dal confronto. Probabile che stasera, qualcuno la questione mega-posteggi la tiri fuori…
m.l.
COMITATO IL BERSAGLIO, montepulciano, RINASCIMENTO
A Chiusi ste problemi non ci sono!! Parcheggi sempre liberi e turisti manco a pagarli (ormai penso che siamo l’ultima città della provincia a livello di presenze turisti).
AHH SCUSATE NOI pensiamo a Cortonicchi & Company!!
X Maurizio Rossi. Secondo lei allora questi problemi non dipendono da tale classe politica che esprime i nomi che lei dice? Posto che non tutte le persone siano euguali e svolgano il loro compito o mandato in maniera diversificata, il problema dell’arretratezza di Chiusi dipende da quali persone abbiano governato( e qui posso essere anche d’accordo) ma a quale scuola tali persone si siano formate o in questo caso secondo me ”NON formate”? A quale istanze di partito obbediscano? Quali diritture siano prevalenti dentro di esse, quelle personali o quelle che i vertici dei loro partiti impongono questo conterà qualcosa oppure no? E se sarcasticamente dice che si pensa ai nomi che lei riporta, quelle persone lì a chi obbediscono ed in nome di cosa governano o si apprestano a governare? Quindi come vede se lei pensa che valgano solo le persone si sbaglia. Le persone possono essere le più positive ed oneste possibili o viceversa, ma il meccanismo per cui lavorano quello sì che produce ingiustizia. In questo caso ” l’abito fà proprio il monaco”.E se Chiusi è un luogo arretrato questo lo è perchè per decenni ha avuto una maggioranza bulgara a governare che non si è mai confrontata con nessuno, ha fatto tutto ciò che voleva con un tipo di cultura che ha fortemente risentito dell’estrazione sociale dei suoi dirigenti, spesso di origine contadina.Ma non è per denigrare la fascia sociale di appartenenza perchè tutti hanno la stessa dignità, ma è stata quella contadina la fascia sociale più esposta alle angherie dei padroni delle terre,che nei nostri luoghi abbondavano e si sapeva bene cosa pensavano e quali fossero le idee che albergavano nelle loro menti.Da quelle si era anche sviluppato il fascismo.ma per natura la fascia sociale contadina è stata una fascia tendenzialmente conservatrice che non si è aperta alle novità della società,anche perchè in questo la sinistra nei nostri luoghi pur insegnando bene quali fossero le direttive politiche da perseguire, spesso la loro cultura è stata una volta al potere quella di parlare bene e di razzolare male,o se non proprio così non è statat una cultura sufficiente a capire cosa andavasi formando nella nostra regione ed anche in italia non ostante i grandi nomi delle loro guide, Gramsci, Togliatti, Berlinguer. oggi quella stessa sinistra ha scavalcato tutto il sistema valoriale creato in anni di lotte e si ritrova a fare i conti con gli stadi di calcio, le piste ciclabili, i marciapiedi, le zone industriali e gli inquinamenti e lo spazio che a Chiusi manca.la direzione in cui tende a marcfiare presa dai loro uomini guida e rappresentanti non è quella giusta, e si trovano male, e per risolvere le questioni sono costretti alle tecniche ormai obsolete del rimando, dello spargimento del fumo,dell’apparire con le fasce tricolori quando si inaugurano i marciapiedi….ed allora secondo lei andrà parlato di quei nomi di cui parla anche lei oppure no.Oppure lei pensa che sono le persone che debbano risolvere i problemi e quelle persone non rappresentano qualla classe politica che purtroppo ha tali problemi e resiste spasmodicamente al cambiamento che le cose imporrebbero?
altra riflessione di taglio squisitamente tecnico,che mi viene in mente leggendo il post ma dico io, immagino si sarà pensato a fare come ha fatto il Comune diPerugia con le scale mobili, o no’.Poi può darsi che non sia una idea che stia in piedi dati i costi, dato probabilmente anche lo spazio fisico per gli impianti, ma tale condizione se potesse essere realizzata(dico ”se potesse”) forse taglierebbe la testa a tutte le altre congetture che si sentono fatte adesso.fare dei parcheggi fuori dell’abitato con una stazione di un impianto di trasporto delle persone del tipo funicolare o cabine di trasporto che dalla pianura salgono verso il centro storico, si risparmierebbe l’inquinamento, lo spazio, i rumori e si renderebbe con una spesa non stratosferica un servizio a coloro che volessero visitare Montepulciano ed il suo centro storico.Ci rendiamo conto che lo spazio non esiste più nei nostri paesi e che spesso dobbiamo assistere al trasporto di una sola persona o due fatto con una automobile? Perchè esiste solo un metodo per purtroppo riuscire ad ipotecare il futuro della viabilità e della qualità della vita per gli abitanti che fa riferimento all’uso dei mezzi privati e delle automobili? Ad orvieto per esempio il problema è stato risolto in gra parte per lo spostamento con la funiclare, così come a Napoli, così come a Rio de Janeiro per accedere al Cristo sul pan di Zucchero, così anche come in Bhutan…c’è una azienda Italiana che è specialista in questo ed è la Leitner,una azienda altoatesina di stampo anche multinazionale,che progetta e realizza impianti a fune per le più svariate esigenze.Non bisogna essere
degli scienziati per approdare a tali considerazioni se il territorio lo permette. E se posso esprimere un parere mi sembra proprio che il territorio lo permetta, per tante ragioni: la circolazione degli abitanti, dei visitatori, il costo di manutenzione, lo spazio che non viene mangiato al territorio, l’uso di mezzi inquinanti ed occupanti spazio che in tal caso viene evitato. Forse la cosa può darsi che cozzi contro l’utilità di qualcuno, contro le ditte facenti i probabili lavori, contro le relazioni economiche e politiche ed i voti.Uno stato democratico, un paese democratico, dovrebbe provvedere a ricercare tutto questo, diversamente è meglio fare come ha fatto il Laos nella costruzione del ponte sul Mekong a Vientiane: alla sua costruzione si opposero i barcaioli che traghettavano merci e persone dall’una all’altra sponda, erano centinaia ed insorsero contro la decisione di costruire il ponte; erano secoli che così vivevano quelle famiglie, ma il principio che doveva vincere era solo uno: l’utilità sociale, non il profitto dei privati.Ed il ponte fu costruito. Forse, ho detto una castroneria ed è quella della impossibilità che tale impianto possa essere costruito per Montepulciano, ma le leggi e le disposizioni ci sono, esistono nella legislatura italiana, basta averevla volontà politica di applicarle: esproprio di terreni e sostanze per dare il via alle realizzazioni.Il pragmatismo cinese su tale aspetti decisionali fa scuola: si ricordi la creazione in un anno e mezzo del nuovo immenso aereoporto internazionale di Hong Kong Chek Lap Kok, creato su un isola artificiale che prima dell’inizio dei lavori non esisteva. Un anno e mezzo per iniziarlo e terminarlo, avete capito bene………e qui stiamo a discutere sui posteggi e di dove mettere Bus o automobili. La ”grande bellezza?”, si la grande bellezza dell’italia col suo patrimonio storico, artistico,culturale, ma accompagnata anche ” dalla grande ignoranza e chiusura” del ceto politico eletto dalla gente che la amministra. E se le cose stanno pressochè così, si potranno fare anche attraverso sforzi, battaglie economiche le scale mobili o le seggiovie, ma c’è caso che tutto questo possa servire anche poco alla gente se non decide di essere amministrata da persone competenti e su quali possano essere i metodi di selezione delle loro classi dirigenti. 30 anni fà se ricordo bene c’erano le scuole di selezione di tali classi sebbene pochi partiti ce le avevano; oggi è stato tutto eliminato o fortemente ridotto, serve più per specchietto per le allodole ai partiti che per altro.La gente comune nemmeno lo sà e non gli interessa più di tanto, anzi per nulla, e gli ”indotti -economicamente parlando-‘ servono solo ad una ristretta casta di persone nelle città, non alla stragrande maggioranza della gente che vi lavora. Parlo di Hotel, ristoranti,negozi.E cioè alla commercializzazione dei prodotti ed ai servizi.Alla creazione di ricchezza estesa a tutti, molto di meno.Come funzionava del resto Chianciano negli anni 50-60-70 dove vi lavoravano uomini e donne stagionali e potevano arrotondare le entrate e lavorare facendo le cuoche, cameriere, baristi.Mentre il profitto e l’entrata più grossa della fetta della torta entrava nelle tasche degli albergatori, agli altri che vi lavoravano 10 ore al giorno entravano le briciole. ecco perchè anche il sistema della fruizione della ricchezza e della cultura deve essere affrontato in maniera moderna, aperta, tenendo presente che una spesa pubblica oggi fatta in un certo modo può portare alla diffusione della ricchezza più equamente ripartita,alla conoscenza ed alla cultura e quindi all’utilità.Spesso molte scelte che hanno grossi impatti con il sociale vengono invece fatte per beneficiare gli amici degli amici, dove intere categorie appoggiano gli enti che decidono dove fare gli investimenti, quando e come. Difatti vediamo che ogni tanto qualcuno riesce a ” giocare a scacchi col sole ”per tante ragioni, fondamentali quelle collegate al sistema dei soldi.Eppure quando li intervistano dicono tutti che non c’entrano nulla…se non riusciamo a ” cambiare verso per davvero” ci estingueremo….e ci esingueremo per tante ragioni ma quella fondamentale è quella che dalla fine della guerra l’italia è stata governata sempre dagli stessi (72 anni in totale; i primi 50 anni si chiamavano in un modo, gli ultimi 22 hanno cambiato nome ma hanno fatto come i loro predecessori chiamandosi di sinistra ).Questo è quello che penso.
Carlo, gli “Impianti di risalita” di cui si parla nell’articolo sono scale mobili.
Tanto per precisare mi dici dove hai detto che debbano essere ” scale mobili?”.Se non sbaglio hai detto che sono impianti di risalita, quello che in parte ho detto io portando prima il paragone con la Città di Perugia e quello ho immaginato quando ho fatto il paragone con la stessa Perugia del come sia stato risolto il problema con le scale mobili che arrivano in centro.ho aggiunto nperò anche l’alternativa che a me sembrerebbe più plausibile, che risolverebbe il problema e che costerebbe di meno. Ma nulla vieta di spaccare in due le case e le strade per far passare le scale mobili che a quanto capisco sarebbero relative solo al posteggio in zona Collazzi,ma non credi che sarebbe meglio soprassedere a tutto questo intervento in un centro storico, non conoscendone l’esito finale ,e cioè se fosse permesso da un terreno idoneo all’impianto di scale mobili e tutte le difficoltà che affronterebbero le case e gli abitanti di dove si insedierebbe la scala mobile e superare la questione con una funivia esterna? Si tratterebbe sempre di un intervento ma senz’altro meno pesante ed impattante in un centro storico che debba essere preservato e che è li da secoli e secoli.E se ci fossero conseguenze come si riparerebbe la cosa?E se nello skyline di Montepulcano si vedranno delle scatole metalliche che si muovono appese ai fili con dentro la gente che viene trasportata mi sembra che l’impatto sulle strutture sia di gran lunga minore. Va bene che il medioevo stia per tornare purtroppo grazie a chi ci amministra ma è difficile che si possa ricostruire una nuova Montepulciano così com’è adesso e che tutti coi invidiano. Ed il bello di questo è il fatto che veramente ha mantenuto e sono state preservate le strutture.Immagini te quanto lavoro e quante difficoltà dovranno essere superate con un intervento via terra? Fogne, cavi, linee elettriche, funzionalità dell’acqua, interventi sulle stesse case e chi più ne ha più ne metta.Ma veramente con la crisi che viviamo si va a cercare di scatizzare il fuoco ? Nelle strutture storiche delle città più grandi all’estero dove non è stato effettuato un intervento radicale come negli Hutong di Pechino o di altre città come Shanghai ,si è costruito fino a sei livelli di strade sopraelevate,affrontando e risolvendo il traffico di decine di milioni di persone che ogni giorno si muovono.La città di Shanghai nella sua area storica non ha strutture medioevali o cittadelle come Montepulciano od altro ,ma strutture al massimo di 3 secoli or sono e gli interventi che sono stati fatti hanno risolto i problemi pur coniugando il moderno con l’antico.Noi siamo maestri quando dobbiamo decidere che occorra riversare immani sostanze pubbliche che potrebbero invece far sviluppare gli abitanti dei paesi minori in misura progressiva, sicura, valutando cultura e strutture.Tutti si sono ricreduti di Perugia una volta che è stato possibile fruire della mobilità intelligente e senza impatto o con un minimo di questo.Prima di quell’intervento le voci erano molto contrastanti e discordanti.Qui caro Marco esiste un sistema socio-economico-morale e culturale che crea sempre le condizioni affinchè siano ingrassati i conti correnti di pochi a scapito di molti.E tale mia posizione non è la solita rottura di coglioni, i soliti ”signor no” che sono o facciano i bastian contrari, il fatto che tutti sanno e che non si vuole vedere è quello di come sia finita nel dimenticatoio la finalità pubblica rispetto a quella prevalente privata e che ”un pubblico che si chiama così solo di nome ma che funziona in maniera privata” alla fine prenda il sopravvento su ogni decisione.E’ tempo che la gente si svegli e spedisca questa generazione fuori dalle stanze del potere.Questa è la sola condizione perchè la vita di chi verrà dopo possa chiamarsi degna di essere vissuta.E tu che sei il titolare di un giornale locale, credo che abbia il sacrosanto dovere di poter scelgliere ed indirizzare l’opinione pubblica affinchè venga fatto il meglio possibile per la gente, soprattutto quella comune. Quella dei quali i governanti a parole dicono di difenderne gli interessi ma nei fatti producono tutto il contrario.
Impianti di risalita, essendo “impianti” e non strutture non possono essere solo scale e neanche skilift perchè a Montepulciano nevica poco. Questo per il posteggio Collazzi come è scritto nell’articolo. Ma credo anche per il Bersaglio. Per quello di piazza Don Minzoni si parla di almeno 2 ascensori.
Guarda che la seggiovia marcia anche senza neve… A Capri per esempio nevica una volta ogni 20 anni e la seggiovia esiste che porta da Capri ad Anacapri così come esiste in tante altre località dove per raggiungere l’altra estremità del percorso le cabine portano anche un notevole numero di persone.Invece che spaccare case, terreno, separare le strade dal passaggio delle scale mobili ed affrontare problematiche di interruzione di forniture8acqua,elettricità, gas e quant’altro) mi sembrerebbe plausibile che la cosa risolva egregiamente un problema del trasporto così da lasciare i bus o le automobili fuori dal centro storico.C’è poi anche il problema dell’handicap ed il conseguenziale fatto di poter spingere la carrozzella in un percorso non facile.Tutte cose che occorrerebbe valutare bene prima di deciderne la partenza, ma spesso in tali decisioni abbiamo visto che la politica non sia tanto propensa a considerare i soldi pubblici come soldi propri e della comunità, ma compie delle scelte talmente al difuori delle regole di buona amministrazione che lasciano la gente interdetta.Fra l’altro è anche la stessa pubblica amministrazione il prodotto di quella gente che poi s’incazza, questo bisogna anche dirlo….
In ogni caso a Montepulciano siamo ancora alla fase delle idee e delle “dichiarazioni di interesse”, i termini non sono ancora scaduti. Dopo il 31.10 si vedrà se qualcuno avrà mostrato interesse. Quanto alle seggiovie o funivie forse sono più impattanti e inaccessibili per i portatori di handicap di ascensori e scale mobili. Chi a Montepulciano contesta i megaposteggi mi pare che non contesti gli impianti di risalita, quanto gli sbancamenti, l’eliminazione di piante e verde, la cementificazione e anche l’ubicazione troppo a ridosso del centro storico, in aree delicate. Montepulciano, per caratteristiche architettoniche è una “città ideale”, una prova d’artista (collettiva), un esempio di scuola… E’ una città che va maneggiata con cura e con cautela…
Anche quei bus panoramici turistici (privati) che potrebbero essere adatti a Capri o a Rimini, sembrano poco adatti a Montepulciano…
Appunto, ma farli arrivare dal cielo i bussini che trasportano le persone io credo che sarebbe di gran lunga meno impattante, meno costoso, più funzionale e se un giorno dopo anche anni lo si voglia, potrebbe essere anche rimosso.La scala mobile dopo il suo impianto si lascia dietro milioni di euro di spesa,incertezza che per piazzarla non si provochi guasti di intervento a terra con tutti i lavori dentro il centro abitato, per non parlare poi dell’impatto estetico.Una volta piazzata è difficile ritornarci sopra.Signori, si parla di storia, di Medio Evo, di Rinascimento, di strutture storiche sottoposte ad un intervento esterno che le modificherebbe senza ombra di dubbio.Ma l’interesse pubblico su questo dovrebbe stare dalla parte della cultura, di cui uno dei compiti principali è quello di non stravolgere l’ambiente e farlo gestire con la massima attenzione.Oppure si chiede troppo?….