MONTEPULCIANO, TEMPO DI “CANTIERE”. SE 42 ANNI VI SEMBRAN POCHI…

martedì 18th, luglio 2017 / 19:31
MONTEPULCIANO, TEMPO DI “CANTIERE”. SE 42 ANNI VI SEMBRAN POCHI…
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MONTEPULCIANO – Dal 14 luglio è in corso a Montepulciano la 42a edizione del “Cantiere Internaziuonale d’Arte” che durerà fino al 30 luglio.

Quarantadue edizioni non sono uno scherzo. E’ un tempo lungo. Eppure il Cantiere resiste. Tra alti e bassi, ma resiste ed è, come sempre, un appuntamento di assoluto rilievo culturale. Come sempre un po’… di nicchia. Roba per palati raffinati e per intenditori. Non proprio per la massa. Per il pubblico generalista. Ma il fatto che dopo 41 anni la rassegna poliziana, che non è un festival, non è esattamente neanche una rassegna, ma come dice il nome, è piuttosto un cantiere dove si costruisce, si assembla, si sperimenta, ci si contamina, sia ancora in funzione è senza dubbio una bella notizia. La prima edizione fu nel 1976. L’idea venne all’eclettico compositore tedesco Han Werner Henze che si era innamorato di Montepulciano. Quelli erano anni tumultuosi, anni in cui la sinistra sembrava sul punto di spiccare il volo e il terreno culturale era il campo principale di sperimentazione di linguaggi nuovi. Henze, che era un innovatore musicale, ma anche un marxista convinto lanciò la sua rivoluzione proprio da quello che riteneva un luogo “ideale”, quella piazza Grande di Montepulciano dove si cimentarono, 400 anni prima e praticamente i contemporanea i più grandi architetti dell’eppca. Con Henze c’era allora Gaston Furnier Facio, oggi direttore artistico del Teatro Regio di Torino e quest’anno presente al Cantiere per presentare il libro “Canti di viaggio”.

Al Cantiere sono passati in questi 40 anni direttori di grande nome, come Gelmetti, Battistelli, Glaenert e grandissimi artisti come Marcel Marceau. Ma il Cantiere non è mai stato un festival per prime donne. E’ sempre stato un evento corale, un’officina e, nonostante il cambiare dei tempi e delle mode, l’affievolirsi della passione politica che animò gli anni ’70, da questo punto di vista non è cambiato.  Lo spirito di Henze, morto nel 2012 a 86 anni, aleggia ancora sul cielo di Montepulciano.

E il Cantiere che ha sempre faticato a far appassionare gli abitanti del luogo ma ha creato nel tempo strutture culturai stabili come la Scuola di Musica, laboratori teatrali, tecnici e anche artisti del territorio cresciuti in grembo alla manifestazione poliziana, è ancora oggi un evento importante, a livello nazionale e internazionale proprio per l’idea di sperimentazione che lo originò…  Ferma restando l’attenzione alla musica classica e all’opera (in particolare quella settecentesca), al teatro spesso d’avanguardia, è la musica contemporanea che ne ha costituito il più delle volte l’ossatura. Senza derogare, mai, ad un certo “impegno” e ad una certa visione politica per quanto riguarda le opere e i testi proposti.

Quest’anno come Opera, il Cantiere ha presentato il 14-15 e 16 luglio “Il mondo alla rovescia” di Antonio Salieri, il rivale di Mozart, con lorchestra e la corale poliziana dirette da Roland Boer, direttore artistico della manifestazione e una delle migliori “bacchette” d’Europa…

Il 21 luglio sarà di scena invece il musical Bernarda Alba, diretto da Saverio Marconi (regia) e Candance Smith (direzione musicale). L’opera è tratta da un testo di Garcia Lorca e si incentra sulla condizione femminile. Da non perdere…

Di sicuro effetto “Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce“, tratto dall’omonimo capolavoro di Haydn reinventato in un concerto multimediale in forma scenica. Una combinazione di musica, video e azione teatrale. In piedi su un ponteggio, come su un pulpito, il narratore Michele Zaccaria declama brani di diversi fonti letterarie. Al contempo sette cortometraggi vengono proiettati, come in una pala d’altare stilizzata: i soggetti sono sette abitanti di Gerusalemme filmati mentre ascoltano per la prima volta la musica di Haydn. Sulla scena del Teatro Poliziano è protagonista il multietnico Montfort Quartett per la parte musicale. Questa nuova versione è basata sulla produzione originale della Fondazione Gulbenkian di Lisbona.

Altro appuntamento di rilievo il 28 luglio con il “dittico” di danza “Nero Giallo Bianco” e “Le sacre du printemps” che combina in Piazza Grande un grande classico e una nuova creazione, entrambi con musiche eseguite dal vivo. “Le sacre du Printemps” di Igor Stravinskij è realizzato in collaborazione con Accademia Nazionale di Danza che ha assegnato la coreografia a Silvia Autorino e Giulia Bean; la versione per due pianoforti vede impegnato il Duo Pianistico Firenze. S’intitola invece “Nero Giallo Bianco” la prima assoluta per computer music commissionata al giovane producer Davide Vannuccini e coreografata da Maria Stella Poggioni che coinvolge i giovani della sua École de Ballet.

Tra Piazza Grande e il Tempio di San Biagio tre grandi concerti sinfonici: il 23 luglio con la RNCM Symphony Orchestra di Manchester diretta da Roland Boer (Piazza Grande), con il soprano Barbara Frittoli; il 26 (San Biagio) sempre l’Orchestra di Manchester diretta da Daniele Giorgi; il 30 concerto di finale in Piazza Grande con le bachette di Hariush Shankar, Marco Angius e Roland Boer che chiuderà con l’ipnotico Bolero di Ravel…

Previste anche serate dedicate ai canti greogiariani e pure al pop-rock. Una mostra allestita nella Fortezza Medicea propone dipinti inediti di Han Werner Henze. Uno di questi è stato scelto come manifesto diu questa edizione.

Come è accaduto spesson nel corso degli anni, anche questa volta il Cantiere esce dalle mura poliziane con iniziative a Sarteano, Cetona, San Casciano Bagni. Tra queste “Tanto rumore per nulla” tratto dall’opera di Shakespeare, allestito alla Rocca di Sarteano dalla compagnia degli Arrischianti, per la regia di Laura Fatini. Una sinergia quella degli Arrischianti di Sarteano con il Cantiere ormai consolidata. Prossime repliche 20, 21, 22,23 luglio.

In programma anche concerti di musiche da camera presso 4 sedi museali e serate che uniscono musica e arte a degustazioni di vino. Che essendo il Cantiere a Montepulciano, che d’ogni vino è il re, non possono mancare…

 

 

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