PD: SCARAMELLI LANCIA LA CAMPAGNA D’AUTUNNO: SPARA CONTRO VALENTINI E PUNTA A FARE L’ASSESSORE IN REGIONE
CHIUSI – La festa de l’Unità o meglio la Festa del Pd di Chiusi ha avuto un sussulto ieri sera. Dopo i primi giorni piuttosto fiacchi, la cena con il consigliere regionale Scaramelli ha fatto il pienone, come ai tempi dei socialisti e di De Michelis che arrivava con l’elicottero e i garofani in mano e poi tutti al Patriarca…
Quando il capo chiama, la truppa risponde presente. E ieri sera a Chiusi, alla festa del Pd, si è ritrovato tutto lo stato maggiore renzista della provincia di Siena: sindaci, assessori, segretari di circolo e anche la segretaria provinciale Silvana Micheli. Strano, ma non troppo, vedere i sindaci di Sovicille, di Asciano o di Abbadia San Salvatore e non quelli più prossimi di Cetona e Sarteano, per dire… Ma era una rimpatriata di corrente. Non esattamente di partito. Questa l’impressione che si è avuta, almeno.
E dopo la cena Scaramelli ha fatto il punto sui suoi due anni in Regione e ha lanciato la “campagna d’autunno”, quella che dovrebbe portare – a sentir lui – ad una verifica sulla giunta e sul governatore della Toscana e probabilmente ad un “rimpasto” nell’esecutivo, ma non alla sfiducia nei confronti di Enrico Rossi, uscito dal Pd e passato con gli scissionisti di Mdp-Art.1. Chi ha interesse tra gli attuali consiglieri a chiudere in anticipo la legislatura e a perdere quindi un paio d’anni di stipendio? Questa è una ragione sufficiente a far stare Rossi piuttosto tranquillo.
Da come ha parlato della verifica e del rimpasto sembra che un pensierino ad un posto da assessore Scaramelli ce lo stia facendo… Così come la “campagna d’autunno” dovrà preparare le elezioni al Comune di Siena previste nel 2018.. “Chiederò a Valentini (l’attuale sindaco di Siena, ndr) di fare un passo indietro, di farsi da parte, perché ha sbagliato alcuni passaggi, primo fra tutti quello relativo al Monte dei Paschi…” ha detto Scaramelli temendo che il Pd dopo aver perso Arezzo, Grosseto, Pistoia e altre città importanti possa perdere anche Siena e per questo chiama i suoi a stringere le fila. “Dobbiamo avere a Siena un candidato nostro”, ha detto, a voce alta. Cioè un candidato renziano. E a tal proposito Scaramelli ha detto che chiederà ai segretari del Pd senese e alla segretaria provinciale l’incarico di guidare lui questo processo. Non ha detto di voler essere il candidato a sindaco. Ma forse anche in questo caso un retropensiero c’è… Chi sarebbe se no il candidato renziano alla guida della città del Palio, se non il leader dei renziani fin dalla prima ora?
Non ha detto che Gentiloni ha fatto il suo tempo e che lui è pronto a prenderne il posto, se Renzi fosse considerato “bruciato”… Ma l’enfasi con cui l’ex sindaco di Chiusi ha arringato la platea dei fedelissimi, è sembrata quella tipica di chi ha un obiettivo alto, altissimo, di chi si sente “unto dal signore” e non si pone limiti nell’ascesa… Poi, certo, come al Tour de France molto dipende dalla gambe, ma anche dalla squadra e da come uno riesce a gestire le forze nelle salite, da come sa scegliere i tempi per l’attacco o per la difesa… Ci si può accontentare anche di una vittoria di tappa e in qualche caso anche di un traguardo volante…
Stefano Scaramelli si sente leader. In passato in più occasioni ha mostrato coraggio. Non ha avuto paura a sparare bordate a destra e a manca. Ma adesso ha un problema: parla solo ai suoi. Anzi ai suoi fedelissimi. Il resto del Pd ieri sera non c’era. E non c’erano quelli coi quali ha detto di voler dialogare (Mdp, per esempio) “pur senza fare accordi preventivi con nessuno”. Quando un capo parla solo alla sua truppa, quando cerca solo l’applauso e svicola di fronte agli scogli e alle possibili critiche, quando evita accurataente e sistematicamente il contraddittorio è un capetto. Non un capo.
Per esempio, ultimamente a Chiusi sono emersi problemi che lo chiamavano pesantemente in causa (vedi il caso Fondazione-festival Orizzonti, per dirne uno), ma Scaramelli non si è fatto vedere né sentire, è rimasto defilato, distante, al riparo e ha lasciato il fedele Bettollini da solo in mezzo al guado. Neanche una parola di conforto… E così anche su altri temi. Certo lui, ormai vola alto e il paesello lo guarda con distacco… Viene al massimo a prendersi una dose di applausi. Che insieme ai pici, però, possono anche risultare indigesti alla fine.
m.l.
Bruno Valentini, chiusi, Juri Bettollini, pd, Stefano Scaramelli
Dicendo così come dici Marco credo che tu possa sottovalutare gli apparati.Perche’ dico questo? Per la semplice ragione che il grosso della migrazione di natura genetica ed effettiva è ormai da parecchio tempo affermato e solidificato.In pratica chi è del Pd oggi è un soggetto che ha gettato da parte i falsi problemi che si pongono Mdp and Co.ed i vari transfughi a sinistra inclusi che raccattano le briciole secondo me è quindi la potenza di un apparato ormai lubrificato consente di pensare ai programmi che dici siano di Scaramelli. Quindi se nel 2018 si terranno ano le politiche noi assisteremo nella nostra regione ad un cambiamento di colore che andrà dal r ose’al bianco continuando ad apparire un soggetto di sinistra.Questa secondo me è la storia per il tempo a venire e sarà così anche se il Pd alle politiche del 2018 possa avere risultati deludenti. La massa d’acqua pompa tra in gir o è tanto a ed in tale massa d’acqua c’è posto anche per un partito interclassista come il Partito Democristiano.Da non sottovalutare poi la spinta del grande trattore che sta’ in fondo a Via della Conciliazione che è’ presente in tutti i paesi in maniera capillare.Dove pensano di andare le truppe di Bersani e di Speranza? Crediamo veramente che quel trattore che tira quel carro sia ininfluente?Gli italiani hanno un buon naso,fiutano il cibo ancor prima che cuocia ed il cameriere lo serve a tavola di chi ha capito che alla domanda di come sia il cibo risponderà “ottimo ed abbondante”.Da che mondo è mondo io non li ho mai visti perdere, hanno perso i poveri,ma loro che dicono di prendersene cura, navigano sempre col vento in poppa….
Non credo che sia come dici… Il Pd che abbiamo conosciuto finora non esiste più. Ormai nemmeno ci prova a definirsi di sinistra. E’ una forza centrista a tutti gli effetti, conclamata e dichiarata. Scaramelli ieri sera ha parlato di “civismo” come alternativa alla destra e al populismo, mostrandosi anche lui poco fiducioso sul Pd… La parola sinistra non l’ha mai pronunciata, neanche sottovoce. Forse pensa a liste civice “personalizzate” sia per Siena che per la Regione… Magari con il suo nome sopra. Ma anche questa opzione avrebbe poco di nuovo: cose già viste con Di Pietro, Pannella, Sgarbi, Grillo e perfino Berlusconi. Ho sentito personalmente gente del Pd dire che Scaramelli ieri sera ha fatto un discorso “delirante”… Secondo me solo molto autoreferenziale e tipico di chi parla ad una truppa irreggimentata, non ad un popolo… Quanto a Bersani, Speranza & C. se riusciranno a presentarsi uniti e magari senza Bersani e D’Alema o lo stesso Pisapia in prima linea, e con “front men” come Montanari, Fratojanni, Civati o Anna Falcone, e magari con Landini e Gino Strada a dare una mano, ma soprattutto se si presenteranno con alle spalle un tessuto fatto di realtà locali radicate nel territorio, non so se raccoglieranno solo le briciole… Si vedrà… Ma intanto il discorso di Scaramelli di ieri sera è un deprofundis per il Pd “aperto e plurale”. Lui pensa alla correnticola renziana. IL suo mondo finisce lì…
Marco, secondo me i nomi che hai fatto rappresentano briciole poichè a validare questo c’è stato già un sondaggio che l’ha collocato nell’ambito dei ”ritagli di pane”-tali nomi sono per coloro che seguono la politica e che sono rimasti col cuore a sinistra,ma l’italia che vota oggi per il PD non è quella, ed è tanta,talmente tanta da rassomigliare alla DC nei numeri, anche con forti cali che avrà immagino io(parlo delle politiche del 2018).Poi se da qui al 2018 cade un meteorite sulla terra e forma onde alte 100 metri che sommergono le isole di tutto il mediterraneo e l’Italia, questo non è dato di sapere, ma lo specchio della realtà e della direzione in cui và tale partito, pensando a chi ci sia dietro, penso proprio che faccia pendere il piatto della bilancia a suo favore.Anche nel caso di maggioranza relativa di Grillo o di Berlusconi.
Se non altro te lo dice il fatto-reale per altro- che tutte le negatività che ha sopportato l’Italia durante il Governo Renzi avrebbero dovuto fare chiarezza agli occhi della gente. Ti chiedo perchè non l’hanno fatta tale chiarezza ed ancora si incischia con i dati e con i discorsi. I fatti mai, e la gente gli crede,non tanto a quello che dice, perchè ormai siamo ai giuochi di prestigio, ma perchè una grande componente psicologica si è impossessata della gente come ”modus ragionandi” ed è quel fatto per il quale occorra negare e sempre negare anche di fronte all’evidenza. Forse la gente spera di salvarsi e crede allo sviluppo che esce dalle labbra di Renzi con un occhio al suadente Gentiloni.Rappresentano un tandem tutti e due, l’uno con la propria specialità ormai ben conosciuta e l’altro di stampo più soft che ricorda il lontano Andreotti.Ma con l’Italia costituita in tal modo tale duo dei” freak brothers” può essere anche un tandem vincente. Ma diventa comunque ed in tutti i casi sempre più difficile ripararsi dietro la macchina spargifumo, anche perchè hanno anche a che fare con l’Europa e l’elastico delle concessioni ha comunque e sempre un fattore di allungamento, ma oltre quello per essere credibili occorre far pagare alla stragrande maggioranza del popolo italiano, che finora ha pagato e che nello stesso tempo li ha votati.Se si dimentica questo si dimentica quasi tutto, o quasi !
Carlo il Pd prende il 27% dei voti sul del 60% degli elettori. Fai due conti, mi pare che rispetto alla Dc ci sia una bella differenza. Anche Corbyn lo davano tutti per spacciato, poi ha riportato a votare centinaia di migliaia di persone che non ci andavano più e ha preso più del 40% sfiorando la vittoria… E anche Grillo e Berlusconi sono più meno sulla stessa soglia del Pd… E la scissione continua (quella ufficiale e quella silenziosa) quanto incide sui numeri del Pd? il 40% delle europee è un ricordo per Renzi & C. Detto questo, l’articolo pone l’accento su una figura e sulla strategia di una corrente, e anche la platea a cui ha parlato ieri sera Scaramelli, da questo punto di vista è emblematica e interessante. Io mi soffermerei su questo…
Si per carità, ma mi spieghi allora perchè si rincorrono da una vita i sistemi di alleanze? Credi che si possa governare un paese od una regione col 30% degli elettori? No sicuramente, ed allora ecco chi diventa importante e che spunta col salvagente in difesa di tale establishment contemporaneamente alla negazione da parte degli elettori di quel partito che il salvagente gli possa venir tirato da un Berlusconi che rincorre il proporzionale come facevano i minatori dell’oro nel Klondike ? Allora si bleffa o si dice la verità quando si parla agli elettori del PD? Oggi credo che chi voti PD indipendentemente da quello che venga detto,non ci sia più alcuna differenza fra questi ultimi e forza Italia.L’uno abbisogna dell’altro anche se con forza si ostenta il fatto che ognuno corra a pro suo.La ragione è quel 30% che non basta.
Se bastasse farebbero come le civette:”tuttomio” ed invece sono costretti alla distribuzione dei pani e dei pesci. Mah…., vedremo, ma almeno per adesso non sò interpretare una altra realtà che non sia quella di cui ho parlato, anche se qualche istanza secondaria sembra andare per la propria strada ultimamente. Ma sai quanto è soggetta al cambiamento…
[…] Il Tony Montana di Chiusi Alcune sere fa, eravamo ospiti del sig. Hanzo e tra i commensali c’erano anche i suoi amici cinesi. Tra un Chianti classico e un Rosso di Montalcino strepitoso, ci siamo dilungati sulla passione cinematografica degli amici cinesi, frequentatori abituali del festival di Locarno. Incuriositi dal blog Lo Stanzino Digitale, pur non comprendendo al meglio le dinamiche politiche degli articoli, sono rimasti colpiti da alcuni personaggi, soprattutto dal consigliere regionale del PD, Stefano Scaramelli. L’ospite cinese, il più ferrato di cinema, ha detto chiaramente che sarebbe interessante fare un remake del famoso film Scarface, e Scaramelli sarebbe perfetto per il ruolo di Tony Montana: un remake dove i protagonisti si combattono a colpi di selfie e non con le armi, come nello Scarface originale. Il cinese ci ha convinto: il piddino Scaramelli da Chiusi, è il nuovo Tony Montana! Nemmeno il tempo di smaltire il Rosso di Montalcino e metabolizzare la nuova possibile avventura cinematografica del nostro Scaramelli che ci siamo imbattuti in un articolo dirompente, pubblicato sul giornale online “primapagina online“, leggete qui. […]
Si, si Marco, sembri gongolare, ma poi ne riparliamo, basta avere memoria…lo scenario non è quello dei cinesi che al digiuno delle tematiche politiche del PD in Toscana ed in generale dell’Italia possono pensare ciò che vogliono ,ma talvolta basterebbe avere davanti ai proprio occhi la fotografia della situazione che secondo me è la seguente e non mi stancherò mai di ripeterla :
Una bella e totalizzante mano di bianco è passata sulla sinistra e questi(il PD renziano) godono di un seguito nei cittadini in generale che è molto più numeroso di quello che aveva il PCI in Toscana poichè a questo dei tempi d’oro della sinistra ,gli si sono aggiunti tutti gli apparati capitanati e guidati da coloro con il collettino bianco con tanto di tonaca che una volta aprivano i conventi delle suore di clausura per mandarle a votare e propaggini relative,e come se non bastassero ci si può contare anche qualche truppa berlusconiana che vista l’esiguità numerica propende per il versante renziano perchè credo non abbia scelta, a meno che il cavaliere faccia qualche buco nell’acqua,ma non lo credo.Detto questo, lo scettro del comando e la linea su cui corre il treno – a Chiusi direbbero ”è bogliola” poichè una gran parte dell’apparato è passato armi e bagagli a Renzi, tranne altri che sono truppa MPd ed affini, ma pochi davvero in confronto a loro.Quindi, secondo te i risultati come saranno ? C’è bisogno di scomodare i cinesi e Tony Montana sapendo che al di qua della barricata non ci sono i tre cavalieri dell’apocalisse ma Don Chisciotte e Sancho Panza sui loro ronzinanti che mangiano biada un giorno si e quattro giorni no, ed il resto mangiano bile senza ragionare sul fatto che avrebbero dovuto già da anni risolvere i loro problemi all’interno ? Pensi che nessuno proprio venga in soccorso dei renziani che rischiano fortemente di scemare? Guarda che il cavaliere non è affatto un piccolo abitante di creta ( anagramma ) ma un lungimirante uomo d’affari che si è servito della politica per rimanere in sella diversamente sarebbe stato spacciato ed una grande quantità di gente è con lui, soprattutto adesso che odorano la possibilità di riconquistare l’Italia.Pensi che davvero uno così possa fare a meno del PD dal momento che si sà è un partito trasversale e non di sinistra? Scusa Marco, ma la fotografia della situazione è questa , io non ne vedo un altra checchè ne dicano i cinesi forse ebbri del Brunello di Montalcino….altro che Tony Montana, Don Chisciotte e Sancho Panza in sella ai due ” ronzinanti” secondo me vanno poco lontano, per il semplice motivo che l’Italia è cambiata, e quella sinistra lì è ininfluente soprattutto a livello mediatico, poichè tuti o quasi i media sono dell’apparato e senza ” bagni di sangue” tale apparato non lo cedono, perchè sanno che da quello loro dipendono alla fin fine.
Don Chisciotte e Sancho Panza andranno a fare le conferenze sull’ ”egemonia gramsciana” ma nell’Italia ignorante e semprepiù votata a guardarsi l’ombelico e che pensa a salvarsi dalla crisi e dagli immigrati e che semprepiù pensa ai soldi, non li ascolta nessuno. Secondo me non hanno scampo.E’ questione di tempo ed il fronte al di là dei discorsi che dall’establishment promanano per il popolo bue (loro ”con Berlusconi mai ,gli altri con Renzi mai…) sarà costituito da una massa di elettori sempre più omogea e sempre minore che difenderanno consapevolmente i loro interessi economici qualsiasi questi siano ed un altro fronte abbastanza disomogeo che anela ad un cambiamento comunque della politica, dello stato e delle istituzioni.In tale fronte personalmente ci metto la sinistra,pochi di MPD( perchè la loro natura è stata fino a poco tempo fa quella di resistere e di insistere pensando che il PD fosse un partito progressista, quando se ne sono accorti che così non era, l’hanno abbandonato, quindi questi secondo me non sono di alcuna affidabilità politica perchè il loro metro di ragionamento è un metro che gli ha fatto ingollare mille boccono amari e puzzolenti ed hanno detto basta quando stavano per essere soffocati), una grossa parte dei 5 Stelle, ed anche altra merce composita. Questi sono i due fronti che si combatteranno per l’Italia e sinceramente vista la situazione Tony Montana ha diverse possibilità.Poi mi posso sbagliare, ma l’indice -anche se sò che non sembra- è sempre quello di chi hanno scelto coloro con il collarino bianco e tonaca.E come ti ho detto loro di sbagli ne hanno fatti sempre pochi.Gli altri a vagoni….
“gongolare”. E chi gongola? (il commento precedente al tuo ultimo l’hanno inviato quelli dello “stanzinodigitale”, non l’ho certo postato io. Ovvio che faccia piacere che qualcuno abbia apprezzato e rilanciato l’articolo di primapagina)…