CHIUSI, MUORE ALL’IMPROVVISO MARIO MARGHERITI, IL RE DEI VIVAI
CHIUSI – La notizia a Chiusi l’hanno data alcuni amici su facebook. Ed è una brutta notizia. E’ morto Mario Margheriti. Il re dei vivai. Aveva 72 anni e da tempo viveva più ad Ardea che a Chiusi. Lì, nei pressi del litorale romano l’azienda Vivai Margheriti ha un grande impianto.
Partiti da un negozio di frutta e verdura nel centro storico i fratelli Mario ed Enzo Margheriti hanno costruito un impero nel campo del florovivaismo. Un’azienda leader in campo mondiale. Chiusi perde una figura nota, ma anche un imprenditore di successo. Una vera e propria “eccellenza” a livello nazionale e internazionale. Classico esempio di self made man arrivato là dove pochi possono aspirare ad arrivare…
L’Azienda Vivai Margheriti, con le sue varie diramazioni e diversificazioni, forse la più nota in Italia nel settore (non a caso una di queste “diramazioni”, con cui Mario aveva poco a che fare però, ha curato il verde all’Expo di Milano un anno fa) pur avendo propaggini in più parti d’Italia e anche all’estero ha sempre mantenuto un legame forte con Chiusi. O quantomeno con le immediate vicinanze.
Recentemente la Vivai Margheriti, ha creato un punto produttivo nei pressi di Porto sulla riva ovest del lago di Chiusi e ha spostato un magazzino e parte dell’attività direzionale appena di là del confine tra Chiusi e Castiglione del Lago, proprio in faccia alle Torri Beccati Questo e Beccati Quest’altro… Un intervento quest’ultimo piuttosto discutibile e discusso (per la vicinanaza alle due torri che sono monumento storico), definito da questo giornale un “ecomostro”, che però è stato decisamente mitigato con un maquillage sullo stile del “bosco verticale” di Stefano Boeri a Milano. Adesso è sempre impattante, ma meno mostruoso…
Mario, come dicevamo all’inizio, ormai curava più che altro l’azienda di Tor San Lorenzo nel comune di Ardea, nel Lazio, e con l’operazione delle Torri c’entra poco o nulla. Roba di altri rami aziendali.
Ultimamente i rapporti dell’azienda Vivai Margheriti con Chiusi, causa alcuni dinieghi a costruire, si erano un po’ raffreddati, ma Mario, il più grande dei fratelli, e piuttosto estraneo a queste vicende, era chiusino doc e non ha mai reciso del tutto il cordone ombelicale con la terra di Porsenna e con la sua città. Negli anni ’80 fu anche presidente della Pro Loco, quando la Pro Loco assunse un ruolo di “contropotere” vero rispetto alle giunte rosse che governavano la città, spesso in versione monocolore Pci..
La morte di Mario Margheriti ha colto Chiusi di sorpresa, proprio alla fine della festa medievale che ha visto il centro storico animarsi per 3 giorni. E la città ne è rimasta attonita. Il decesso pare sia avvenuto a causa di un malore improvviso nella piscina della villa di Ardea…
I funerali si terranno domani, martedì 27 giugno, a Chiusi. La redazione di Primapagina esprime al fratello Enzo e a tutti i familiari sentite condoglianze.
CASTIGLIONE DEL LAGO, chiusi, VIvai Margheriti
Conoscevo Mario dagli anni ’70. Ho avuto il privilegio di vedere il primo veloce consolidarsi dei Vivai di Tor San Lorenzo, nati a fianco di un meraviglioso giardino mediterraneo creato da una appassionata botanica. Rividi il vivaio molti anni dopo e ne rimasi impressionato. Era ormai una realtà internazionale per dimensioni e qualità. Ai suoi familiari le più sentite condoglianze con la certezza che riusciranno a continuare l’opera di Mario.
Recentemente ha creato un punto produttivo nei pressi di Porto sulla riva ovest del lago di Chiusi e ha spostato un magazzino e parte dell’attività direzionale appena di là del confine tra Chiusi e Castiglione del Lago, proprio in faccia alle Torri Beccati Questo e Beccati Quest’altro… Un intervento quest’ultimo piuttosto discutibile e discusso . “cosa tutto ciò con la scomparsa del defunto ? “
Spero abbia letto anche il resto… Una persona, soprattutto se è personaggio noto, è (o è stata) anche quello che ha fatto. Tutto serve a inquadrare e descrivere la figura. A renderne i contorni. Come è giusto che sia. E come un giornale deve fare.
Ho sempre avuto grande stima dei fratelli Enzo e Mario, tra l’altro Mario mi aveva lasciato la presidenza della Pro Loco. Un carissimo abbraccio a tutta la famiglia. Devo però precisare che le opere del Porto e delle torri sono di Enzo, Mario aveva lasciato giustamente la nostra cittadina poiché, non gli aveva dato mai il giusto riconoscimento all’impegno profuso per la sua attività e per la città.
Rip grande uomo
Ho collaborato con Mario al tempo della sua presidenza della Pro Loco. La sua scomparsa mi rattrista molto. Era un Grande, come imprenditore, come amico, come innamorato del proprio paese. Chiusi perde un grande personaggio. Condoglianze alla sua famiglia ed al fratello Enzo.
Ho avuto l’occasione di lavorare con i fratelli Enzo e Mario faccio le mie piu profonde condoglianze a tutta la famiglia
Un altro grande del vivaismo Italiano ci lascia, per un progetto forse il più importante curare il giardino del paradiso un forte abbraccio a tutta la famiglia Margheriti amici di sempre condoglianze da noi tutti
Troiani
Sono passati dieci giorni dalla morte di Mario Margheriti, un grande amico con cui ho passato ore e ore a parlare di politica, argomento su cui naturalmente non ci trovavamo mai d’accordo, di economia, di cose del mondo e di cose di Chiusi, con la massima serenità, che era la sua particolare caratteristica, insieme al suo aspetto, sempre allegro e sorridente, che riusciva a mantenere anche quando cercavo di provocarlo, sapendo bene, però, che da chiusino vero non sarebbe mai caduto nei tranelli.
Solo oggi riesco a vincere la grande commozione suscitata in me dalla sua scomparsa ed è per questo che voglio lasciare un mio ricordo, anche perché non mi è piaciuto il modo in cui la notizia della sua morte è stata data da “Prima Pagina”, con accostamenti a vicende aziendali alle quali lui era completamente estraneo e che hanno dimostrato una scarsa conoscenza della realtà e un’approssimazione che potevano benissimo essere evitate in quanto hanno contribuito a mettere in secondo piano la sua figura di grande appassionato del suo paese, quale egli era, prima ancora di essere un grande imprenditore.
Per anni, infatti, Mario si è impegnato volontariamente e si è esposto personalmente, senza nulla chiedere in cambio, per la crescita sociale e culturale di Chiusi, che lui amava per quello che gli aveva dato, nonostante non fosse molto contraccambiato, essendo stata la base di partenza della sua avventura in giro per il mondo.
Sia come consigliere della Cassa Rurale e Artigiana che come presidente della Pro Loco, ha sempre svolto la sua attività mettendosi al servizio della propria comunità, mantenendosi sempre libero da condizionamenti politici di qualsiasi natura e lavorando sempre per il raggiungimento degli obiettivi condivisi e mai per accreditarsi nei confronti dei poteri della città, dei quali faceva volentieri a meno.
Questo suo “difetto” non gli ha permesso di essere profeta nella sua patria, in un mondo in cui chi non si allinea viene escluso, a prescindere dalle capacità, ed è per questo che si è allontanato sempre di più da Chiusi portando altrove la sua grande vitalità e il suo grande ottimismo.
Mario era per me anche uno di famiglia. Le nostre figlie sono cresciute in simbiosi con le nostre famiglie e le mie figlie trovavano sempre in lui uno zio buono che le consolava quando io le rimproveravo.
Ultimamente ci vedevamo di rado perché lui non veniva quasi più a Chiusi ed io, ormai travolto dagli impegni quotidiani, non ho mai mantenuta la promessa di andarlo a trovare e questo rimorso non mi lascia tranquillo perché mi fa pensare che stiamo perdendo la nostra umanità, schiacciati da un mondo in cui l’umanità non è più un valore da perseguire.
Ciao Mario, ti auguro di trovare un mondo migliore perché sono convinto che anche tu, come me, non ti sentivi più a tuo agio in questa società troppo diversa dai nostri ideali. Quando ti raggiungerò riprenderemo le nostre discussioni e avremo tutto il tempo a nostra disposizione.
L’articolo di primapagina sottolinea chiaramente l’estraneità di Mario Margheriti a certe vicende. Che comunque sono legate al nome e all’esperienza aziendale (grande azienda) della famiglia Margheriti. Il che non può essere sottaciuto (ma non si tratta di accuse) quando si parla della figura di un grande imprenditore. Il quale, come tutti, ha fatto cose buone, cose buonissime e cose meno buone… È così per tutti. Per il resto mi associo al ricordo e al cordoglio…