Hanno inondato per anni la zona del Trasimeno di cocaina: 7 arresti e clienti molto facoltosi
Per anni, almeno dal 2009 al 2015, hanno rifornito, o meglio “inondato” la zona del lago Trasimeno di cocaina. Roba grossa, non piccoli spacciatori di periferia, per un giro di droga fatto di decine di chilogrammi di sostanza stupefacente. I carabinieri della compagnia di Citta’ della Pieve, insieme a quelli di Magione, Passignano sul Trasimeno, Paciano e Perugia, due giorni fa, hanno arrestato sette persone. Tre sono italiani e quattro albanesi. Un altro albanese, destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, risultato al momento irreperibile al momento del blitz è ricercato.
Secondo i risultati delle indagini lo spaccio avveniva nei pressi di bar e attività commerciali del Trasimeno ma anche direttamente a domicilio.
L’attività investigativa è partita proprio dai consumatori. I carabinieri hanno infatti individuato 23 persone coinvolte nel giro della cocaina, tutte “indagate” per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Da lì poi sono risaliti a figure più rilevanti. Diciamo pure ai capi dell’organizzazione. Ma anche tra i “clienti” del giro c’erano dei compratori top: uno, ad esempio, ne comprava anche 30mila euro al mese; un altro, in un anno, ne ha acquistata più di mezzo chilo: altri 30 mila euro, forse anche 40 mila. Il prezzo di una dose al dettaglio oscilla tra i 60 e gli ottanta euro.
Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Capanne a Perugia.
Ovvio che trattandosi di droga non proprio a buon mercato, la clientela fosse costituita da persone che potevano permettersela. Il che riaccende i riflettori sull’uso della cocaina negli “ambienti bene” e più facoltosi del territorio. La coca non è roba da ragazzi. Piuttosto da gente che ama e può fare la bella bella vita, tra macchine di lusso, belle donne (spesso a pagamento anche quelle), locali di tendenza…
La pentola è stata scoperchiata.
citta della pieve, Cocaina, Trasimeno