CASTIGLIONE DEL LAGO, CONTINUA LA PROTESTA DEL COMITATO “NO COMPOSTAGGIO”

CASTIGLIONE DEL LAGO – Hanno scelto l’occasione giusta per protestate e far sentire la propria voce, quelli del Comitato che si batte contro l’ampliamento dell’impianto di compostaggio in località Lacaioli. Sabato mattina infatti si sono radunati davanti al palazzo Comunale, durante lo svolgimento della manifestazione “Yes Trasimeno” dedicata al turismo e alla difesa del lago e dell’ambiente. Non a caso la protesta ha ottenuto la ribalta di tutti i media umbri. Secondo il Comitato, infatti l’impianto di compostaggio, nelle dimensioni che prenderà con l’ampliamento ucciderà il turismo e darà un colpo decisivo anche all’ecosistema lacustre. “Ci chiediamo come un centro di smaltimento rifiuti di tale entità possa essere compatibile con un turismo di qualità e la tutela dell’ambiente” dicono i cittadini scesi in piazza.
L’amministrazione comunale si è detta disponibile ad incontrare il Comitato e a fornire tutti gli elementi necessari a chiarre la questione, ma il Comitato replica che non basta e chiede la convocazione del Consiglio Comunale, in seduta aperta, prima dell’approvazione della Variante che darebbe il via al progetto. Intanto per venerdì 4 dicembre è prevista una cena per la raccolta fondi. Fondi che serviranno a finanziare le varie iniziative e anche eventuali ricorsi legali.
La questione però è già in fase piuttosto avanzata. Ci sono già state tre riunioni della commissione urbanistica, di cui una all’assessorato regionale all’Ambiente, alla presenza di dirigenti regionali, Arpa, Comune e Tsa, e un consiglio comunale nello scorso marzo in cui si è adottata la variante urbanistica (che, ricordano in Comune non ha registrato osservazioni o impugnative). Il Comune ha ribadito anche che, “prima della eventuale approvazione definitiva della variante, saranno effettuati tutti gli approfondimenti tecnici e legali del caso, nella forma più puntuale e di dettaglio, dandone pubblica comunicazione. Nel caso di esito positivo si procederà alla stipula della convenzione urbanistica prevista dal vigente piano regolatore e si provvederà a chiedere non solo la realizzazione di opere pubbliche a servizio dell’area contigua, ma soprattutto le massime garanzie, al di sopra delle strette previsioni di legge, in tema di controlli e verifiche sull’effettivo andamento e sulla gestione dell’impianto”. Insomma il Comune sembra intenzionato ad andare avanti. E il Comitato sembra invece intenzionato a continuare la sua battaglia.
Man mano che il tempo passa, in Italia e non solo a Castiglione del Lago, chi gestisce la cosa pubblica incontra sempre maggiori difficoltà perchè semprepiù un numero maggiore di cittadini si mette di traverso.Questo la dice lunga non solo sulle reali necessità che incontra l’amministrazione di un territorio e sulla loro risoluzione, ma anche della compromissione che ha avuto nel passato lo stesso territorio su una tipologia di sviluppo che non mi sembra che abbia privilegiato i cittadini, anzi ne ha privilegiato pochi di cittadini……Che la soluzione non sia facile è cosa comprensibile poichè si deve passare da una condizione che sempre in tali decisioni ogni volta che sono state ideate e portate avanti sono state definite come necessarie, equilibrate, ecologiche e di rispetto dell’ambiente, ma che poi nell’attuazione- lo vediamo anche nel nostro territorio per una coincidenza quasi mai casuale di motivi- si sono rivelate decisioni contro l’interesse della gente.Un esempio banale ? Diamo un occhiata al territorio cementificato e devastato in 40-50 anni di amministrazioni.Guardiamo i grossi centri lacustri esemplificatvi di Magione per esempio.Vogliamo confrontare le immagini di 50 anni or sono con quelle odierne.Non si durerebbe fatica a smentire chi dicesse il contrario.C’è una logica che non riguarda solo le amministrazioni di un colore politico, anche se in Umbria ne è ricorrente uno solo, ma il colore alla fine o rosso, rosè, bianco-rosa, bianco-nero, il risultato uno solo è. Ed è quello che il meccanismo che sovrasta tutto e tutti è solo uno, ed è quello che dà ragione al sistema del profitto che si ritaglia sempre più spazi facendo sempre più a meno dell’interesse pubblico, che fa vedere come sindaci e giunte siano sensibili ad un certo tipo di sviluppo e per questo venga chi venga è bene accetto.Sulle modalità poi si discute o si fa finta di farlo. intanto la teoria generale è che ci sia sviluppo o sul mattone o su altro ed in questo la conduzione della politica si è accattivata le istanze delle classi più numerose che una volta sostenevano un certo tipo di giunte.Quelle classi numerose a cui spesso basta poco per averne il consenso: scambiare l’etere che narcotizza con la manifestazione di voto o di appoggio di iniziative tutte in quel senso che dicevamo, però con l’illusione di andare verso il meglio.Ed allora finchè la gente non prende coscienza di essere stata gabbata questo giuoco continuerà ma il sistema farà di tutto perchè tutto questo etere non appaia, perchè allo spruzzo dell’etere chi è preposto alla guida ed eletto dai cittadini non può rinunciare, Allora se le lotte debbano servire o no dipende dal potere di discernimento delle singole persone,che prima votano quelle giunte e poi si mettono di traverso.Sappiano costoro- se ancora non l’avessero capito- che votando come hanno sempre fatto, direttamente accettano quel tipo di scelte.Dal momento che oggi sembra che di coloro che si fanno portatori di tali scelte dentro le Pubbliche Amministrazioni i cittadini si fidino sempre di meno e gli esempi di mobilitazione ci sono-,è bene che tutti, comprese anche le Pubbliche Amministrazioni- sappiano e che i diritti non sono mai concessi o garantiti, i diritti sempre conquistati.In questa luce è bene considerare serenamente e pacatamente le cose.Purtroppo per natura di questo genere di cose, in questi ambiti la pacatezza riesce ad avere poco peso e prende piede sempre più spesso il contrario della pacatezza, perchè chi la origina se ne serve per rammollire la parte contraria e far passare le decisioni, mentre chi crede di subirle, non le contempla le respinge con forza.
Tutto vero. Ma per lo stesso ragionamento si potrebbe obiettare che non è escluso che alcune forze politiche o movimenti organizzati collocati all’opposizione delle amministrazioni locali appoggino il malumore dei cittadini, lo cavalchino, lo fomentino non tanto per il problema in sé, quanto piuttosto per avere un po’ di visibilità e per conquistare consenso a buon mercato. E’ già successo, più volte, anche su questioni ambientali, dai tempi delle famigerate ceneri di Fabro ecc. ad oggi. E quanto all’atteggiamento dei cittadini mi pare chiaro che la protesta sale ed esplode solo quando il problema riguarda l’orticello di casa propria. Anche questa è stata una costante negli ultimi 10, 20, 30 anni.. Ci si lamenta e si protesta per l’impianto di compostaggio vicino casa, ma si tace e acconsente su lottizzazioni selvagge, sull’inquinamento delle falde acquifere (vedi il caso nichel a Chiusi-Ponticelli), su fabbriche che avvelenano… E, detto tra noi, se è vero che le amministrazioni e le imprese cercano di piazzare impianti controversi sempre ai confini del proprio territorio, laddove non solo l’impatto, ma anche la resistenza popolare si presume sarà minore, anche il no a prescindere, senza una valutazione sui numeri e sulle caratteristiche specifiche a quegli impianti lascia abbastanza perplessi. Il problema forse è che oggi è abbastanza facile trovare il modo di contrapporsi, ma si fa una grande fatica a discutere e a confrontarsi. Se ne è persa l’abitudine e anche la capacità…
Tutto vero anche ciò che dici, ma nella tua risposta te lo sei chiesto quanto pesa il fatto che il meccanisno che tu dici abbia quasi sempre fatto l’interesse di pochi ed anche dei partiti che governavano? Ed allora è giusto il metodo della discussione ma se spesso come succede la discussione si fa poco prima a decisione prese nelle stanze dei partiti (sei tu stesso a dire che i partiti non esistano più ed allora mi chiedo chi decida se non una macchina così impostata che passa sopra a tutto ed a tutti e la concertazione con i cittadini è spesso fatta per tentare di far passare quello che si è già deciso?).I cittadini reagiscono in quel modo forse con una componente forte a prescindere, perchè sono memori di quello che è successo nel tempo.Anche sul territorio del Trasimeno non mi dirai che si sia fatta la cementificazione in modo corretto,che anche in forza di quelle regole che si dicono rispettate basta guardare le immagini che si hanno e confrontarle con quelle di due o tre decadi or sono e poi dimmi se si arriva ad una condizione di normalità. Ed è chiaro che i cittadini, almeno una parte non si fidino più specialmente poi quando si parla di compostaggio.Siamo in un momento che dura da parecchio tempo però e le regole poi non formano la materia finale ed il risultato che era stato detto in partenza e quando il guaio è fatto è fatto.Di chi si dovrebbero fidare i cittadini? Eppure quelle amministrazioni le hanno elette loro…ma è sempre così e meno male che in tutto questo caos per taluni l’assuefazione non c’è e protestano. Protestare aprioristicamente non è corretto nè bello lo sò da me, ma mi sembra di ricordare-io non ero presente-che lo stesso sindaco Scaramelli intervenne all’assemblea di Villastrada in maniera decisa e sparando che Chiusi fosse d’accordo con il Comitato che protestava perchè il rischio di inquinamento ambientale- se non altro dal puzzo- non fosse giusto nei confronti nè dei cittadini nè del paesaggio, nè della fruizione normale della quotidianità.O no ? Ed allora se ognuno per visibilità tira l’acqua al proprio molino, qui si parla di istituzoni e non mi sembra che quest’ultime godano di tanto credito nella gente, cosa devono fare cittadini per preservare la loro vita? Io non lo sò , è difficile dare una risposta ma me lo chiedo.Forse non votarli o comunque non votare quelle giunte che in nome dello sviluppo e dell’impiego lavorativo è dimostrato che siano pronte a tutto? Codesto è un vizio che viene da lontano e finchè la gente stà zitta ” la macchina produce” e mi sembra che sia sempre dipiù indifendibile.la cura a tutto questo ? Forse incominciare per bene ad andare contro ed invertendo il motto di andreottiana memoria ” il potere logora chi non ce l’ha”, ma finchè non succede io credo che tutto questo sarà in crescita sia che ci siano sempre dipiù i cittadini che si mettono di traverso siano questi ” a prescindere o meno”.
Che segno è questo ? Bisognerebbe rifletterci, ed allora forse tante cose sarebbero diverse,soprattutto per il futuro.