STAZIONE ALTA VELOCITA’: INSEDIATO OGGI IL TAVOLO TECNICO CHE DOVRA’ DECIDERE L’UBICAZIONE, PARE PROPRIO CHE NON SARA’ CHIUSI…

PERUGIA – La politica e le istituzioni, in particolare le Regioni Umbria e Toscana, tornano a parlare della stazione Media Etruria per intercettare l’Alta Velocità. Oggi a Palazzo Donini a Perugia si è insediato il “tavolo tecnico” che dovrà indicare il luogo più idoneo in Valdichiana per la realizzazione della nuova stazione sulla linea dell’Alta velocità Firenze-Roma.Ne fanno parte rappresentanti delle due Regioni, delle Università di Perugia, Siena e Firenze e di RFI. Entro qualche mese dovranno tirar fuori dal cilindro la decisione sull’ubicazione dell’infrastuttura. Quindi, per ora, l’idea di realizzare la nuova stazione intermedia tra Roma e Firenze, resiste, anzi diciamo che comincia ad uscire dalla fumosità per entrare in una fase leggermente più concreta.
“Spetterà ora al Tavolo tecnico determinarne la collocazione ottimale sulla base di valutazioni di carattere trasportistico, di accessibilità generale ed in relazione all’attuale rete ferroviaria, stradale ed alle sue prospettive di potenziamento e sviluppo nell’ambito interessato, tra cui la E78. La soluzione – ha detto la governatrice umbra Marini – dovrà quindi essere compatibile da un punto di vista logico oltre che tecnico“.
Per l’assessore Rometti la realizzazione di Media Etruria rappresenta una delle “idee più importanti di questa legislatura che ora, con l’insediamento del Tavolo tecnico, sta passando alla fase operativa dopo il protocollo sottoscritto tra Umbria e Toscana”.
Nessun cenno all’iniZiativa del 21 novembre scorso al Mascagni di Chiusi. Anzi,a dire il vero, l’assesore regionale ai trasporti dell’Umbria Rometti, qualcosa ha lasciato intendere, ed è un qualcosa che non sembra andare in direzione di Chiusi:
“La nuova stazione sulla direttrice Roma-Firenze, che presumibilmente sorgerà nel tratto tra Chiusi e Arezzo (quindi non “a Chiusi”, ndr), sarà a servizio dell’Alto Lazio, dell’Umbria e della Bassa Toscana, in un’area importante per entrambi i territori. Si tratterebbe di un unico scalo strategico per l’Alta velocità , intermedio tra Roma e Firenze, che andrebbe a servire un bacino potenziale di circa un milione di persone e potrebbe intercettare almeno il 12% dei circa 180 treni che ogni giorno transitano su questa tratta. L’Umbria – ha concluso Rometti – gioca sul trasporto ferroviario il futuro della mobilità, come più volte ribadito dalla stessa Unione Europea“.
Cristian Colaneri e Massimo del Prete di Rfi hanno sottolineato “l’interesse di Rfi a tutti i progetti di sviluppo finalizzati a migliorare la qualità dei servizi ferroviari e a promuovere il riequilibrio del rapporto modale fra gomma e ferro. Per questo – hanno detto – mettiamo a disposizione le competenze tecniche utili a sostenere la realizzazione di questo progetto. I risultati positivi della recente esperienza di Mediopadana, lo scalo intermedio a Reggio Emilia tra le stazioni di Bologna e Milano, lascia infatti ben sperare anche per la nuova stazione a servizio di Umbria e Toscana“. Che poi i risultati di Media Padana siano positivi non pare proprio. Se sono così positivi perché dopo un anno di attività della nuova stazione hanno già “tagliato” alcune fermate, per mancanza di utenza? Ci auguriamo che il tavolo tecnico tenga conto di tutti i rilievi critici, delle incongruenze, delle controindicazioni che pur essendo ancora il tutto in una fase molto preliminare sono già venute fuori.
m.l.
cATIUSCIA mARINI, Media Etruria, SILVANO ROMETTI, vINCENZO CECCARELLI
L’ovvieta’ ed il buon senso non abitano piu’ nella nostra Nazione.
La fermata padana e’ niente altro che una stazione (costata un occhio della testa)sulla linea diretta.
Qui’ parliamo di una stazione ex novo,che a Chiusi non si puo’ fare ,in questi termini,perche’ l’alta velocita’ non passa nella Stazione attuale.
In altri termini.una eventuale stazione nuova non deve comportare svincoli a bretelle ma fermate in linea,pena ritardi di entrata uscita che renderebbero inutile il tutto.
Ne sanno qualcosa a Firenze con la stazione di Santa Maria Novella.
Ne sanno .in positivo a Bologna dove la Stazione e’ passante e non testa binario.
La eventual e Stazione,per questo motivo, si fara’ ad Arezzo ,localita’ Rigutino.,da dove prenderanno origine treni veloci diretti per Perugia -Foligno,od in alternativa vicino a Terontola,dove con una bretellina si colleghera’ Perugia sulla attuale linea.
Chiusi-Citta’ della Pieve e’ troppo a sud e non e’ collegata direttamente a Perugia.
Da Siena fanno prima ad andare a Firenze.
Sig. Genga, anche la fermata in linea presuppone binari di uscita-frenata-fermata a fianco della linea principale. Questo lo hanno detto chiaramente anche i progettisti presenti all’iniziativa del 21 novembre a Chiusi. E quei binari devono essere lunghi almeno 400 metri (ma c’è chi sostiene che non siano sufficienti) per lato… Per questo motivo e anche per altri che abbiamo esposto in altro articolo noi sosteniamo che la nuova stazione sarebbe un spreco e sarebbe più utile, proficuo e opportuno battersi per far fermate qualche treno AV nella stazione di Chiusi attuale. Il tempo perso in più, rispetto alla fermata in linea, sarebbe di meno di 10 minuti…
Probabilmente stiamo parlando del nulla, visto che se la stazione si farà, non si farà a Chiusi. E Allora per Chiusi e dintorni sarà ancora peggio di adesso…
Le segnalo queste considerazioni: https://www.primapaginachiusi.it/2014/11/stazione-alta-velocita-punti-critici-controindicazioni-caro-scaramelli-riflettici/
G.mo Lorenzoni, sono d’accordo con Lei, sempre molto concreto ed intelligente.Mi permetto di dire che in una situazione del genere la possibilits’di una stazione, stando alle volonta’delle 2 regioni, sarebbe solo Ponticelli, perche’ivi i binari corrono parelleli, come a Rigutino.Ma qui’i chiusini fanno orecchi da mercante, per cui essendo tutti in accordo ad Arezzo, il problema e’risolto.Mi stupisce il sindaco pivese ch perde tempo, ingenuamente, dietro i marpioni toscani.
La megastazione de l’alta velocità
Tutti ‘ntorno al tavolone
per fà sta gran megastazione
c’è marina presidente
funzionari e dirigente
de noantri j’asessori
e pu tutti quij de fori
tuttri a dì ch’s’én da taccà
ta la gran velocità
per nì ‘ncontr’ ai nostri usi
la stazion la fonn’ a Chiusi
dua pastura la chianina;
almen fusse più vicina
ma lagiù per arivacce
vedrè tu che fatigacce,
io per me che so’ ‘l Il Bartoccio
cio’ ‘l somaro col biroccio,
ma si tu ce vè col treno
giri tutto ‘l Trasimeno
e per giogne fin a tlà
più del doppio ce vorrà.
Ma bensì dicemme almeno
si ‘l bijetto costa meno!
Ma vedrè col novo prezzo
nun ciarivi manco a Arezzo.
Più lontan, bon po’ più caro,
ce vol più che col somaro,
sto tuquì che pensa e arpensa
nun ce vedo convenienza,
tista è solo n’occasione
pe’ spartì qualche milione!
Io daria tai sapientone
che governon la regione
un consijo straordinario:
no’ ce l’én dagià ‘l binario,
la stazione già ce l’éno,
manca sol che passi ‘l treno!
IL BARTOCCIO (ASS. CULT. PERUGINA)