CAMPAGNA ELETTORALE FINITA: LA PAROLA PASSA AGLI ELETTORI. LE PARTITE INCERTE RESTANO INCERTE
Ci siamo. Domani si vota. Per le Europee, certo, ma anche, in molti comuni per il sindaco e i consigli comunali.
La campagna elettorale è finita tra piazze più o meno piene, porchette, balli e molto “porta a porta”, come ai vecchi tempi.
Per le Europee la battaglia sembra, per quanto riguarda l’Italia, tutta tra Renzi e Grillo, per vedere chi tra Pd e Movimento 5 Stelle sarà il primo partito. Ovviamente la cosa non riguarda solo il parlamento di Strasburgo, ma anche il futuro del governo. Se Grillo fa l sorpasso per Renzie, sarà dura andare avanti… Gli altri sembrano costretti a ruoli di rincalzo. Anche Berlusconi, sempre più “lesso”… Per l’Europa sarà interessante vedere se ce la faranno a superare il quorum la lista Tsipras che è tornata a sventolare le bandiere rosse, cosa che fa sempre un certo effetto, e gli “euroscettici” Lega e destra estrema (Fratelli d’Italia)…
Ieri Grillo ha fatto il pienone a Piazza San Giovanni a Roma, Renzi ha arringato la folla nella sua Firenze ed ha pure abbracciato al termine del comizio il sindaco di Chiusi Scaramelli, ce era lì ad applaudire in primissima fila, insieme all’assessore Bettollini. Probabilmente è la prima volta nella storia che un sindaco di Chiusi abbraccia in piazza come un vecchio amico un presidente del Consiglio in carica… Che al prossimo giro ci scappi un posticino romano anche per il giovane Scara? Vedremo.
Per quanto riguarda i Comuni, nel nostro territorio sono parecchie le partite “aperte a qualsiasi risultato”.
Tra queste, c’è senza dubbio Orvieto, cittadina più importante, dove il centro sinistra con Giuseppe Germani cercherà di riconquistare il Comune perso nel 2009. Non è facile, ma nemmeno impossibile anche perché, in verità la giunta Concina sostenuta da centro destra non è che abbia brillato.
L’altro comune, oltre Orvieto, in cui si voterà con il doppio turno, è Castiglione del Lago. Il sindaco uscente e ricandidato dal centro sinistra Sergio Batino non si è lesinato: ha incontrato tutti, gli agricoltori e i commercianti, i pensionati e gli operatori sanitari, gli albergatori e le associazioni… Sa che non sarà facile prendere il 50% più un voto e vincere al primo turno e si è dato da fare, strappando pure qualche elemento alla concorrenza (Rifondazione che nel 2009 stava con Progetto Democratico adesso sostiene lui, per esempio), ma il risultato resta incerto. Progetto Democratico non sembra avere lo stesso entusiasmo di 5 anni fa e se la dovrà vedere, per la seconda piazza, e quindi per la possibilità di andare al ballottaggio con i 5 Stelle, formazione alla prima apparizione, piena di giovani, ma anche fortemente motivata e agguerrita. La destra, divisa e frantumata, farà solo da contorno.
Situazione ancora incerta anche a Città della Pieve, dove il candidato del Pd Fausto Scricciolo, outsider spuntato a sorpresa dalle primarie, ha perso l’appoggio di Psi e Prc e dovrà rintuzzare l’attacco dell’assessore uscente, Maria Luisa Meo, già Pd anche lei, ma non contenta dell’esito delle primarie. La partita, sulla carta è stra Scricciolo e Meo, ma la divisione a sinistra potrebbe anche favorire i 5 Stelle o la destra di Lorenzo Berna… Particolare non da poco, è che questa volta tutti e 4 i candidati sono espressione del centro storico e nessuno di Moiano e delle altre frazioni. Di Moiano però è candidato il segretario del Pd Marco Cannoni, nella lista Pd e questo, sulla carta dà un minimo vantaggio a Scricciolo. Probabile che la vittoria, chiunque sia il vincitore, avvenga sul filo di lana. E, pur senza avere candidati propri, il voto delle frazioni potrebbe essere decisivo, in un senso o nell’altro.
Sul versante Toscano, si prospetta una vittoria tranquilla per Andrea Rossi e per il Pd a Montepulciano. Troppo frazionata la concorrenza per impensierire la maggioranza uscente. E in generale in giudizio sulla gestione Rossi è positivo, anche tra gli avversari, che sembrano più che altro impegnati a battersi tra loro per conquistare spazi in consiglio, che non a rappresentare una alternativa…
A Chianciano invece il risultato è in bilico. La lista del centro sinistra capeggiata da Massimo Rondoni sembra in rimonta… ma il centro destra con Andrea Marchetti e i 5 Stelle con Fabiano De Angelis gli stanno con il fiato sul collo e ostentano entrambi sicurezza. Nessun pronostico è possibile al momento. Anche se il favorito resta comunque Rondoni.
Incerta anche la sfida a Cetona dove Armandino Bennati dirigente della Confesercenti ed ex Lotta Continua con una lista trasversale cercherà di scalzare la maggioranza Pd che punta sulla più giovane (ma anche meno esperta) Eva Barbanera. Bennati che si è affidato per la comunicazione al guru Angelo Molaioli, già ghost writer di Craxi negli anni ’70-80, ha fatto una campagna elettorale aggressiva, scatenando ovvie reazioni. E in queste settimane si son sentire e scritte cose che nella tranquilla Cetona non si erano mai viste, né sentite… Bennati è certamente più “scafato” di Eva Barbanera, e non può essere accusato di essere uno “di destra”, ma la candidata Pd ha dalla sua il “marchio” della ditta e una forte tradizione familiare che affonda le radici nella storia del Pci e della sinistra cetonese… Che alla fine son cose che contano anche quelle.
Partita da tripla a Pienza, dove la maggioranza uscente, rappresentata dalla Lista Civica La Piazza dovrà difendersi dall’assalto del centro sinistra ufficiale (anche la Piazza non è che sia di destra) guidato da Laura Bassi, e pure a Sinalunga, dove le liste in corsa sono parecchie. La cosa potrebbe favorire la coalizione sulla carta più fort, cioè quella del centro sinistra guidato da Riccardo Agnoletti, ma le divisioni e le polemiche post primarie, e il commissariamento del comune che ha portato alle elezioni, potrebbero giocare brutti scherzi ad Agnoletti e al Pd…
Lunedì sapremo come è andata…