IL VESCOVO DI PERUGIA E CITTA’ DELLA PIEVE IN VISITA AGLI OPERAI TRAFOMEC DI TAVERNELLE
TAVERNELLE – Un gesto di solidarietà dentro un quadro di ritrovata attività pastorale, quello del vescovo di Perugia e Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, alle maestranze della Trafomec di venerdì 24 gennaio, che da anni si battono senza grandi successi purtroppo, affinché la loro azienda torni ad essere produttiva e perché no, magari agli splendori del passato. Un gesto, la visita del vescovo, particolarmente apprezzato e il grande applauso delle maestranze lo ha certificato. Non si può dire la stessa cosa della politica. Nessun segretario regionale, di nessun partito finora ha esternato alcun che in tutti questi anni di lotte. Nessuno mai si è visto davanti ai cancelli dell’azienda.
Solo l’On Verini del PD. Il neo cardinale, visibilmente commosso, ha potuto ascoltare dalla viva voce del rappresentante di fabbrica Leonardo Guazzaroni, tutta la rabbia per il baratro in cui, una gestione aziendale votata alle speculazioni, ha gettato un’azienda leader nel mondo e i suoi 400 dipendenti, oggi rimasti appena una cinquantina. Tutta l’angoscia per un domani di cui al momento non si intravvede un minimo spiraglio. “Sono qui per ascoltare, la chiesa che io rappresento è con voi”, ha esordito il presule. Le sue parole scandite lentamente, non hanno lasciato dubbi, circa la natura di questo capitalismo speculativo finanziario, che il nuoco corso di papa Francesco intende condannare. “Il lavoro – ha proseguito – non è un accessorio. Il lavoro è la persona, la sua dignità. Un valore irrinunciabile”. Se non è Marx, gli assomiglia parecchio. Ha proseguito poi dicendo: “Questa finanziarizzazione dell’economia, questa globalizzazione, non rispettano l’uomo. Non portano la solidarietà. Il benessere è solo per pochi”. Il vescovo, che evidentemente è ben informato della storia della fabbrica, ha sottolineato come una direzione scellerata, abbia fatto ricadere sulle maestranze, sulle loro famiglie e su tutta l’area, una crisi economica, che ha stravolto l’intera economia. Poi ricorda il vescovo Peccia che da papa scrisse l’Enciclica Rerum Novarum, con la quale schierava la chiesa a difesa dei più deboli. Parole dure anche dal parroco di Tavernelle Don Orlando, che ha ricordato che dopo aver sconfitto il comunismo, “ci siamo allevati un serpente bestiale: questo capitalismo che disprezza la vita umana”, ricordando la miseria del terzo mondo, frutto di un certo modo di intendere lo sviluppo e il profitto. Certi concetti, certe denuncie, sono anni che non si sentono più formulare dalla sinistra italiana ed europea. Forse anche per questo che la sinistra non ha più quello smalto, quella forza attrattiva, quella capacità di indicare nuove strade, per uno sviluppo diverso. Una storia quella delle Trafomec che ha segnato per oltre un trentennio l’economia della Val Nestore, contribuendo insieme alla centrale Enel di Pietrafitta, alla CISA e a molte altre aziende medio grandi, a fare del territorio uno dei distretti industriali più qualificati dell’intera regione Umbria. Purtroppo nell’ultimo decennio, a causa di molteplici fattori, il distretto industriale è pressoché scomparso. Oltre mille posti di lavoro ad alta qualificazione, sono praticamente stati cancellati. Nel caso della Trafomec, le cause vanno ricercate in primo luogo nella eclatante incapacità imprenditoriale, che si è sempre più evidenziata, con l’avvento continuo di nuovi “imprenditori”. Alcuni dei quali finiti nella patrie galere per varie truffe perpetrate ai danni dell’azienda e bancarotta. Attualmente la proprietà è di una società finanziaria francese. Alla fine di una serie di giochi finanziari, la fabbrica produttrice di trasformatori, si è ritrovata in braghe di tela. Ma quello che più preoccupa i lavoratori e i sindacati, è che la società finanziaria d’oltralpe Cape Natixis SGR Spa, non sembra avere intenzione di riportare alla produzione l’azienda. La sensazione che genera paura è che vogliano svendere quello che ne è rimasto, per rientrare del loro investimento e chiudere questa loro parentesi legata alla produzione, per tornare a fare quello che è loro più congeniale, speculazioni finanziarie, economia di carta. Quella che ha ridotto il Pianeta in queste condizioni.
Renato Casaioli
Appare un po’ sui generis il discorso riportato di Don Orlando, parroco di Tavernelle relativo alla sconfitta del Comunismo e quanto ne ha conseguito sull’allevarsi la serpe in seno e cioè del capitalismo..Cosa pensava prima e durante che fosse un benefattore dell’umanità il capitalisno ? Il sistema del profitto che ha portato alla nascita del Comunismo in ogni nazione sfruttata dal colonialismo interno ed esterno , si pensava forse che da una parte stessero i buoni e dall’altra i cattivi ? Dopo aver fatto per decenni una politica internazionale tesa al boicottaggio dei movimenti di liberazione in Asia ed in Africa in pieno sostegno della penetrazione del capitalismo e dei governi di quei paesi che si sono sorretti con la forza della corruzione e delle armi per permettere alle multinazionali di eseguire il loro mandato predatorio e ridurre le popolazioni in schiavi moderni tantochè anche tutt’oggi lo sono in gran parte, si viene fuori e ci si accorge di aver allevato una serpe in seno ? Appare codesta una posizione minimo minimo pregnante di ipocrisia bella e buona.Forse si imentica che le guerre di liberazione sono state condotte con l’appoggio politico in piena guerra fredda ed anche dopo da i due blocchi senza esclusione di colpi e che quelle popolazioni in Asia,Africa, America Latina hanno potuto raggiungere la loro se pur relativa indipendenza fidando sull’appoggio e basandosi sulla teoria anti imperialista che era di un colore solo e si deve per dire: quella dei paesi socialisti del blocco dove c’era l’URSS se pur con tutte le contraddizioni.Si potrà dire tutto ma non negare che Cina, Vietnam, Cambogia, Laos ,Sri Lanka poggiavano le loro lotte di liberazione sull’aiuto dei paesi comunisti dichiarato e mai nascosto.Mozambico, Guinea Bissau, Tanzania, Angola, Sud Africa,Zimbawe,Rep.Popolare del Congo sono state investite per anni dalle lotte di liberazione ed alla fine il colonialismo diretto ed economico occidentale è stato vinto. In America Centrale la stessa sorte è toccata a Venezuela,Brasile, e prima a Nicaragua, Honduras,Guatemala ed ancora lì la lotta non cessa.Allora-diversamente si può dire di tutto ed il contrario di tutto con la massima indifferenza-se oggi si riconosce alla fine che il capitalismo è una piovra e lo continua ad essere nella globalizzazione planetaria.Per questi paesi sarebbe bene ricordare che durante il tentativo di ricerca della loro dignità nazionale e della lotta di liberazione la Chiesa in tali paesi ha pesato nella bilancia della conservazione.Solo oggi si accorgono di avere la serpe in seno, ma non convincono perchè come era chiaro allora è oggi ancora più chiaro che tutto questo si chiami ”opportunismo politico”. Affrontino le problematiche da un altro punto di vista e solo quando si saranno cosparsi il capo di cenere per come si erano opposti ed avevano resistito all’opera ed al lavoro di persone come Desmond Tutu, Romero, ed Ernesto Cardenal,solo allora diventeranno credibili.Farlo ” dopo i fuochi” sa tanto di ipocrisia e di tentare di rimestare la storia per chi abbia la memoria corta.Ed oggi per la maggior parte della gente la memoria-quando esiste-è proprio corta.
A me, Carlo, sembra già qualcosa il fatto che qualcuno ne parli adesso. E certe argomentazioni sul capitalismo e la sua natura, sul lavoro, sulle disuguaglianze ormai si sentono solo da uomini della Chiesa. Saranno pure in ritardo il Papa e i preti, vescovi o cardinali che ne parlano, ma a sinistra non lo fa più nessuno e non da adesso. Non sono mai stato e non sono credente, però riconosco che almeno qualche vescovo a far visita agli operai ci va (Mons. Bassetti alla Trafomec,qualche giorno fa, mons. Cetoloni alla Rdb di Montepulciano un anno fa…). Ho l’impressione che di presidenti di regione, di provincia, deputati della sinistra, quei lavoratori ne abbiano visti di meno dentro ai cancelli delle loro fabbriche…
Questa storia che gli uomini di Chiesa sostuitruiscano i politici è una storia ormai che si dipana da anni, da quando la sinistra non è più sinistra, perchè quando lo era sinistra vera, di loro in visita alle fabbriche non si vedeva nessuno. C’erano gente come Don Milani ,La Pira e pochi altri che venivano tirati fuori dal cappello ad hoc da tutto l’establishment governativo e religioso quando serviva loro. Se non ci vanno più i politici a prendere le difese dell’interesse di chi lavora è colpa dei politici.Punto. E se non ci vanno quello spazio deputato alla sinistra viene riempito da altra merce, perchè quella per me, al di la dei discorsi è altra merce, e ti devo dire la verità che il problema me lo sono posto parecchie volte, ma non mi riesce farlo filare diritto per giustificare le prese di posizione che solitramente la stampa prende in maniera semprepiù acritica sull’argomento. Anche perchè sò o credo di sapere o presumo di sapere che dietro a questi c’è tutta una etica che non riguarda il lavoro e la difesa dei posti di lavoro perchè i preti hanno fatto da sempre il loro mestiere e si difendono molto bene da soli e non hanno bisogno di agire direttamente rispetto ai problermi, alla stampa, alle televisioni, ma agiscono sulle coscenze.Guarda caso che ci agiscono così bene che molti comunisti che conosciamo noi adesso vanno in processione con la candela accesa e cantano lodi ai santi ed alle Madonne.Lecito più che mai, ed ognuno col suo ci fa quello che vuole di cervello, ma io penso che la trasformazione della nostra società che per tanti aspetti giudico INVOLUZIONE e che ci ha portato a non mettere più in discussione nulla della politica ed accettarla senza reagire, si deve al fatto anche che il loro peso sia su questa terra e lavorano molto meglio dei politici, ma lavorano per loro,e questo succede in tutti gli altri paesi al di fuori dell’Italia che hanno una cultura religiosa spinta al massimo grado(paesi islamici per esempio), Succede invece diversamente che da noi e con modalità diverse in paesi laici del tipo Francia, Inghilterra,Stati Uniti ecc..dove lo Stato esiste ma è forte.Noi, forse tendiamo a non ragionare molto bene, perchè pensiamo di essere in un paese laico ma ci sbagliamo e di questo ne sono sicuro.Pensi che il nuovo PD con Renzi abbia ricevuto più spinta dai laici o dai credenti? No, dimmelo,perchè sennò se non consideriamo e teniamo ferme le culture diverse e le forma mentis della gente non si va molto lontano e si rischia di dire cose che spesso non c’entrano.Personalmenmte mi ritengo e mi sento laico e non ho bisogno di credere a quello che dicono non perchè mi senta più intelligente dei credenti, ma sono stato abituato a pensare col mio e farne a meno di pensare con quello degli altri e mi piace così.Tutto quà.Ed alla fine se un prete visita una fabbrica non credo che sia la persona deputata a risolvere problemi economici o sindacali di quei lavoratori.Penso che la sua presenza invece serva e non poco a spandere un senso di vicinanza con le maestranze ed alla situazione che queste vivono in questi momenti, ma sia ben chiaro.la sua funzione non è quella di risolvere i problemi di quei lavoratori anche perchè non hanno modo di influenzare nè i flussi finanziari nè gli accordi diretti sindacali.Ci vanno per spargere l’etica della spiritualità o per farla credere a chi lavora che possa essere così, e soprattutto per arrrivare alle soluzioni cvhe vogliono in maniera indiretta, influenzando con la loro presenza ed i loro discorsi le situazioni e condizioni materiali, spostando l’asse dei discorsi in altri terreni.Tutto questo rappresenta una cultura e quindi un segnale politico.Mica penserai che vadano lì per dispensare i sacramenti o l’acqua benedetta ? Al tempo dei Renzi secondo te Marco, non pesa e non influenza tutto questo le decisioni che possono prendere sindacati come CISL, UIL, CGIL ? Secondo me, si, eccome se influenza tali questioni.In altre nazioni non vanno, ci vanno in Italia perchè il popolo e questo di cui parliamo, ed è questo perchè se fosse diverso non saremmo ai punti in cui siamo.Ed allora. siamo un popolo che nell’Europa è considerato da parecchi di serie B diciamocelo francamente..Anche gli altri paesi hanno i politici credenti, religiosi, che adempiono alle richieste delle loro Chiese, ma l’ Italia anche se lo dice la Costituzione che dovrebbe essere un paese laico ci sono delle ragioni storiche sul perchè non lo sia effettivamente anche nelle istituzioni.E la ragione è prettamente storica: ogni paese occidentale ha fatto la propria rivoluzione: Francia, Inghilterra,Germania, Stati Uniti, Russia. L’Italia no ! Ha fatto quella fascista di rivoluzioni.Ma il risultato si vede nella gente.Ed è la gente che esprime i governi che il paese si merita.Quindi partendo dal ragionamento della visita di un prelato ad una fabbrica vedi dove si arriva ? Io tutta questa estraneità non ce la vedo, anzi vedo che facciano politica.ma docvrebbero qualche volta essere contraddeti da chi la pensa diversamente ed invece appare come cosa normale che possano essere cose accettate normalmente in uno Stato che si dice laico.E la forza di certi partiti è anche proprio quella di avere loro come battistrada.
No Carlo, non sono d’accordo. Non è vero che quando la sinistra faceva la sinistra di uomini di chiesa nelle fabbriche non se ne vedevano. Se ne vedevano anche allora. Anche nei roventi anni ’70, anche nel nostro territorio. Ricordo Messe celebrate nelle fabbriche occupate, preti e vescovi in testa alle marce per la pace, vescovi insieme ai pendolari ad occupare le stazioni… E non parlo solo di preti e i vescovi del “dissenso”. E mi pare anche riduttivo ed errato considerare i vari don Milani, La Pira e altri come “conigli tirati fuori dal cilindro” dalle gerarchie ecclesiastiche per gettare fumo negli occhi agli avversari. Certo si trattava di figure minoritarie e non rappresentative delle gerarchie ecclesiastiche, però uomini di Chiesa o di grande sensibilità religiosa che hanno condotto con coraggio e lucidità e autonomia di pensiero battaglie fondamentali. Tra gli uomini di Chiesa o di religione, qualcuno c’è rimasto a dire “cose di sinistra” (o semplicemente di buon senso e a favore di chi lavora o il lavoro non ce l’ha). A sinistra non c’è più nessuno, purtroppo. E lo dice uno che in chiesa non ci va, nemmeno la domenica di Pasqua e considera ancora la religione (tutte) oppio dei popoli…
Sarà riduttivo o sarà la mia età un po’ più vecchia della tua,sarà che ho vissuto fuori Chiusi per 40 anni ma non mi sono mai accorto che come dici te vescovi negli anni ’70 celebravano le Messe in fabbrica, ma erano inconsistenti. Poi,certamente come succede a tutti gli schieramenti fatti da uomini anche lì c’erano persone del tipo di quelle che io ti ho nominato anch’io, ma quelle alla fine ribadisco sono servite alla struttura stessa per ribadire e riconfermare il consenso, attirando la DOVEROSA ATTENZIONE DEI FEDELI A QUELLE PERSONE ED AI LORO ATTI,ma alla fin fine la direzione che ha determinato gli interessi della Chiesa è stata una:quella di essere presente nella politica E PLASMARLA A SUO PIACIMENTO.Non voglio imbrigliare le idee di nessuno ma da questo punto di vista saresti ingenuo credo vedendo lo spettacolo anche qui nel nostro piccola dimensione a non voler capire le ragioni profonde per le quali chi si professava Comunista ed erano anche dei più accesi oggi la loro accensione riguardi solo le candele durante le processioni.Ripeto e ritengo che la loro azione culturale(DELLA CHIESA INTENDO) si basa essenzialmente sul bisogno delle persone, degli uomini a lenire e sfogare le loro ansie che riguardano ogni aspetto della vita, perchè senza tali sfoghi si viva peggio e questo è nella natura umana e lo comprendo,ma si può vivere anche meglio. Ma di contempo avviene un altra cosa nella mente che crea tali bisogni.Avviene che si stabilisca una dipendenza ed un credo nella direzione dei binari del pensiero che loro ti dicono.Quindi tutto questo io l’ho sempre vissuto come una sorta di ricatto morale alla limitatezza umana perchè ti hanno sempre detto che se ti comporterai in un certo modo avrai il premio, questo lo dicono tutte le Religioni non solo la nostra, ti dicono che hai l’anima,(ma te lo dicono loro !) e che l’anima non morirà, aprendo la strada all’allontanamento del senso della morte, e del suo terrore che con la fine della vita poi entrerai in un altra vita.,e per validare questo sin dalla nascita tendono a farti obbedire alle loro direttive. sin da piccolo dandoti quelli che loro dicono siano ”I sacramenti”.Personalmente ritengo tutto questo la maggiore invadenza nella vita di ognuno fino a plagiarlo e piegarlo a comportamenti che poi vengono utilizzati dalla politica nella vita materialmente vissuta , anche per il fatto che anche questo è politica con la P maiuscola.Dal momento che credo che tutto questo sia uno dei fardelli che l’umanità si porti dietro da millenni e che poggi sulla limitatezza umana del pensiero dei popoli, trovo che sia un ricatto morale e come tale non fa parte di me e non nutro i bisogni che nutrono gli uomini che osservano la religione. Intendiamoci bene, questo non toglie nulla alla libertà del singolo di osservarla e di sentirla ma credo che questa debba essere un fatto individuale e non esteso a mo’ di sistema come è stato fatto e prodotto per secoli influenzando il corso della storia a modo loro.Ciò non toglie che anche fra loro vi siano degne persone,molto più positive e produttive di tanti nostri politici che parlano bene e razzolano male,ma il loro lavoro viene riassorbito in un fiume e corrente generale che influenza la materialità del divenire della storia e questo loro lo sanno e come ogni tipo di potere che tende a proteggere se stesso e dura nei secoli, sono stati l’unico potere a sopravvivere a 2 millenni di storia e se sono sopravvissuti al crollo di imperi e di regimi qualche ragione ci sarà credo.Le persone che si nominava prima di grande spessore nella Chiesa ritengo e ribadisco che sono servite all’uso che questa ne ha fatto per rinforzare le proprie radici, tant’evvero che la corrente del fiume ne ha risentito proprio poco, anzi sono serviti a rinforzare gli ormeggi perchè oggi quando si nominano e si nomina la loro intelligente e giusta azione non si fa altro che dimenticarsi che loro stessi avrebbero voluto un mondo diverso come Desmond Tutu,Martin Luter King, Don Milani, Ernesto Cardenal,Romero, e tanti tanti altri ed anche tanti altri prima di loro, e questo non fa altro che confermare la regola che ti dicevo sperando di essere compreso.Ti apparirò di una limitatezza incredibile ai giorni nostri ma mi chiedo sempre a cosa servano nella testa delle genti non solo cattoliche ma anche di altri religioni che hanno plasmato l’esistenza degli uomini di tutto il mondo e di tutte le società,le messe, le funzioni religiose e tutto il resto.Tutte le azioni che è ”materia” e non è dono di Dio come dicono le menti formate da loro, concorrono nella maggior parte
a far assumere una direzione precisa che si espleta in atti materiali.Se non hai bisogno di loro,non perchè tu possa sembrare altezzoso o superbo, credo che tu sia più libero e se riesci a farne a meno loro diventano inutili ed è questo che temono perchè la loro azione è tutta tesa a percorrere il senso contrario a tutto questo.Se tu stesso mi dici che sei laico e che non hai bisogno di loro e quindi come sò rispetti la loro esistenza come è giusto che sia, chiediti perchè loro quando non esisteva la forza dello stato laico se scantonavi da ciò che dicevano ti rimettevano a posto e se non abbassavi la testa te la facevano abbassare in altri modi.Basterebbe solo questo e non basta che i vertici abbiano oggi chiesto scusa della storia.Oggi non lo possono più fare ma lo rifarebbero se potessero stanne certo.Ed allora se tu sei laico o liberale come dici credo che debba essere imparziale nei giudizi nel pensare che una cosa è sia la libertà del singolo di credere o non credere, un altra la loro influenza perchè è su questa che si basa la loro esistenza.Prova a pensare un momento cosa sarebbe il mondo basato su un civile rispetto delle genti,modulato nelle ragioni di ognuno che debbano essere lecite e non di sopraffazione di uno verso l’altro messe in atto dal denaro e regolate da uno stato che per davvero sia laico.Milioni non avrebbero bisogno di andare a sfogare le loro ansie e piangere quando si affaccia quel signore vestito di bianco alla finestra.Ci pensi quante energie imbrigliate esprimerebbero la loro forza in altre direzioni ? Allora quel vescovo che va in fabbrica perchè ci va secondo te ? Io non lo difendo ma esprimo quello che penso…..scusa la lunghezza e le contorsioni dell’esprimermi ma a 67 anni ho anch’io bisogno di dire quello che penso.