SIRIA, VENTI DI GUERRA: FORSE QUALCOSA CAMBIA?

giovedì 05th, settembre 2013 / 15:47
SIRIA, VENTI DI GUERRA: FORSE QUALCOSA CAMBIA?
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di Carlo Sacco.

 

E’ solo una sensazione ma ci sono degli elementi che possono far intravedere che a forza di guerre esportate dall’Occidente qualcosa stia cambiando nell’atteggiamento dei soliti gendarmi del mondo.Segnali e smentite che rilevano il polso di una situazione e che è quella che probabilmente a causa della crisi mondiale diversi paesi dell’occidente tranne i soliti noti Francia ,Inghilterra ed USA in testa,l’inclinazione all’intervento militare se non è annullata, decisamente è diversa da quella avutasi nelle guerre del Golfo e dell’Afganisthan. Segnali contraddittori dicevo e questa volta forse nel piatto della bilancia del non intervento ci pesano senz’altro più fattori.Innanzitutto il chiaro monito di Papa Francesco anche se tutti suoi predecessori hanno sempre tuonato contro gli interventi ma con discorsi più sfumati, almeno tale giudizio viene dato dalla stampa. Oggi Papa Francesco è in prima linea contro l’intervento militare e contro la proliferazione della guerra,almeno l’abbiamo sentito chiaramente tutti ed anche la sua condanna all’uso di strumenti di morte come il Sarin. L’ONU per bocca del suo Presidente non ha dato via libera all’intervento chiedendo di risolvere la crisi in maniera politica (il che forse sarà molto difficile che possa avvenire,ma non di meno anche questo è un segnale).Russia e Cina con i loro veti fanno sì di non coinvolgere l’Onu in questa avventura e quindi l’intervento teoricamente e praticamente viene demandato ai soliti noti che sono sempre quelli che hanno provocato il caos nell’Africa Mediterranea,che hanno assestato i primi colpi militari in Tunisia, Libia dopo che per anni avevano allevato tali situazioni, del tipo anche egiziano ed anche da mesi premuto fortemente il Governo Erdogan in Turchia per far transitare le armi destinate alla guerriglia contro il potere di Assad, senz’altro un dittatore, un dittatore che come Saddam Hussein controllava tutti i sudditi del suo paese con una forbice d’acciaio, degna dei più duri regimi dittatoriali e satrapici. Il ruolo di Israele non è da sottovalutare, anzi molte istanze di possibile suo intervento in Libano sono possibili e sicure se qualcuno dei suoi governanti al mattino si sveglia e con il consenso dei suoi servizi segreti pigia qualche bottone.In pratica c’è uno schieramento che freme e non vede l’ora di partire per questa nuova avventura perchénella la sua politica di aggressione la cosa viene bene se si crea un presupposto.Stavolta il presupposto-come già successo-sono i gas, che dicono siano stati usati contro la popolazione inerme da parte di Assad, ma chi lo dice è parte in causa poiché in tutta la stampa internazionale appare tale valutazione e non si sa chi ne abbia fatto uso.Sarebbe la prima volta che l’uso o la presenza di armi chimiche dia il via all’intervento? Ricordiamoci l’Irak: solo ad intervento avvenuto è stata verificata la falsità della notizia della presenza di armi chimiche in territorio irakeno. Non c’è necessità di difendere Assad, si colpevolizza da solo, ma occorre-credo- cercare di andare un po’ più in la col ragionamento e mettere tute le pedine sullo scacchiere e di verificarne le ragioni della presenza. Si potrebbe negare che dopo la Siria tocchi all’Iran ? Io dico una cosa: perchè ci devono essere i gendarmi del mondo che creano ragioni, fanno e disfanno a loro piacere ed invalidano con i loro veti incrociati l’azione dell’Onu? Quante volte Israele è stato condannato nelle sue azioni dall’Onu ? Ancora questi continuano imperturbati con la loro politica bellicista col sostegno americano perchè anche dentro gli USA detengono importantissime posizioni di potere, di lobbistica,di coercizione a far agire anche il Governo degli Stati Uniti verso il sì alla guerra.Lo scandalizzarsi ipocrita dei Democratici di Kerry and Co. sull’uso dei Gas fa sì che venga necessariamente ricordato l’intervento del’esercito USA a Falluja dove sono stati usate armi chimiche e c’è anche chi dice che erano piccole atomiche mirate a basso potenziale contro la popolazione civile.Questi oggi insorgono scandalizzati dimenticandosi che nei venti anni di Guerra del Vietnam il napalm e i defolianti ancora fanno nascere bimbi deformi.Fra l’altro ho documentato fotograficamente nel 2008 ancora tale realtà odierna a 31 anni dalla fine della guerra.Chissà perchè non ricorda il democratico Kerry l’Agent Orange che spargevano nelle risaie dagli aerei a stelle e strisce….L’Italia come al solito nicchia e non si intravede una risposta decisa a tale situazione.Forse le basi NATO nel nostro territorio possono servire come trampolini di appoggio a tali interventi contro la Siria ma intanto la debolezza del discorso della Bonino contiene un preciso segnale futuro di adeguamento alla situazione.Ed anche un Partito come il PD- se non sono disattento-non ha dato alcun segnale deciso per opporsi a tale intervento,fidando sull’etereo e mascherato rifugiarsi di Obama alle decisioni del Congresso che come a dimostrazione che quando c’è da perseguire interessi di grande potenza e coloniali di dominio Democratici e Repubblicani sono un tutt’uno. Una vera prova di unione che suggella la forza di chi comanda veramente il mondo e che si oppone al cambiamento dello status quo. Solo una voce, quella del Papa ha tuonato contro la Guerra, tutto il resto è silenzio assenso.In mancanza dei comunisti oggi diremmo che sia la Chiesa che dica No alla guerra. Perchédestra e sinistra oggi in Italia sono un tutt’uno, purtroppo.ed in questa italia sonnolenta e sorda che ritorna al lavoro e trova segnali di disfacimento intorno a se e che arriva al G20 a San Pietroburgo priva di posizioni decise, non viene fatto altro che l’essere subalterni alle politiche dei forti.Come sempre da quasi 70 anni !

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