SEI TOSCANA, VORAGINE NEL BILANCIO. BETTOLLINI SI VESTE DA CORBYN E NE CHIEDE LA TOTALE RIPUBBLICIZZAZIONE

giovedì 14th, giugno 2018 / 12:39
SEI TOSCANA, VORAGINE NEL BILANCIO. BETTOLLINI SI VESTE DA CORBYN E NE CHIEDE LA TOTALE RIPUBBLICIZZAZIONE
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SIENA – Ci sarebbe il bilancio in rosso e un disaccordo profondo tra soci pubblici e privati dietro le dimissioni di Roberto Paolini, fino a due giorni fa presidente di Sei Toscana. Dimissioni presentate a ridosso dell’assemblea dei soci già in programma per il 29 giugno con all’ordine del giorno proprio l’approvazione del bilancio. Le cifre precise del disavanzo non si conoscono ufficialmente, ma si parla di una voragine di oltre 4 milioni di euro, nonostante il gettito di 150 milioni l’anno da parte dei 105 comuni soci, nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Come andrà a finire non si sa, ma è probabile che si proceda al prolungamento del commissariamento chiesto dall’Autorità Anti Corruzione di Cantone. Qualche settimana fa – i lettori lo ricorderanno – il Consiglio Comunale di Chiusi per primo approvò un documento unitario sottoscritto da maggioranza e opposizioni che chiedeva una revisione del contratto con Sei Toscana. Una posizione unilaterale che qualche breccia l’ha aperta. Cna, Confesercenti e Confindustria, per esempio hanno apprezzato e appoggiato la mozione chiusina. Il sindaco di Chiusi Bettollini non si è fatto problemi a schierarsi insieme ai 5 Stelle e alla minoranza di sinistra, che su questo fronte avevano dato battaglia, anzi ha rilanciato mettendoci direttamente la faccia, come si suol dire. Ora torna sull’argomento con un post sul suo profilo facebook. Un post con il quale Bettollini conferma intanto l’entità del buco di bilancio (4,2 milioni) e lancia una campagna di totale ripubblicizzazione di Sei Toscana, chiedendo l’estromissione dei privati per costruire una holding interamente pubblica. Anche sul commissariamento, Bettolini dice la sua, affermando che quella fase “va considerata chiusa”.  Ecco il testo integrale della nota diffusa dal sindaco di Chiusi:

La battaglia che è partita anche dai banchi del nostro consiglio comunale, sta aprendo uno spaccato rilevante. Il bilancio di #seitoscana è stato presentato con una perdita di 4,2 milioni. Questo è inconcepibile. Il tema dei rifiuti è un argomento delicato che va affrontato avendo responsabilità e testa, ma al contempo vanno tracciate le linee guida. 
Per me i privati devono saltare dalla composizione di sei toscana e dobbiamo costruire una #holding interamente pubblica che tuteli gli interessi dei cittadini, riduca le tariffe e i costi ed investa in nuovi impianti di trattamento che producano risorse e risparmi per i nostri cittadini. Inaccettabili, per mio conto, le dichiarazioni dell’Ad Mairaghi che ledono l’immagine di tutti i comuni, lasciati sempre soli a fronteggiare i bisogni dei cittadini ed accollandogli oneri talvolta gravosi. 
È tempo di svoltare: l’esperienza dei commissari va intesa terminata; adesso occorre una nomina politica che sappia ricomporre il quadro e guidarci verso una gestione interamente pubblica del nostro sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È tempo del #coraggio.

Una presa di posizione senza troppi peli sulla lingua. Una svolta politica vera e propria anche rispetto alla linea delle privatizzazioni portata avanti dal Pd e prima ancora dai Ds a livello nazionale e a livello locale. Una svolta in senso corbyniano (anche il leader laburista inglese parla di ripubblicizzazione delle ferrovie e dei servizi essenziali, come la gestione dei rifiuti, dell’acqua ecc…). Vedremo, quanti sindaci lo seguiranno. Una cosa è certa, Una holding come quella attuale, per di più con il bilancio in rosso nonostante i costi sostenuti dai Comuni, quindi dai cittadini, non serve, anzi è un pozzo senza fondo.

M.L.

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