VELTRONI A CHIUSI PER PRESENTARE IL SUO FILM SU BERLINGUER. E 4 GIORNI DOPO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL VORTICE” DI LORENZONI, SEMPRE SUGLI ANNI ’70…

giovedì 24th, aprile 2014 / 15:58
VELTRONI A CHIUSI PER PRESENTARE IL SUO FILM SU BERLINGUER. E 4 GIORNI DOPO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL VORTICE” DI LORENZONI, SEMPRE SUGLI ANNI ’70…
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CHIUSI – “Quando c’era Berlinguer…” Già altri tempi. Altra politica. Altra sinistra. Ma il film di Walter Veltroni, anche se l’autore ha fatto di tutto per mettere in soffitta Berlinguer, le sue idee, la sua “diversità”, è un un bel film. Anzi un bel documentario. Politicamente corretto, sobrio. Delicato a tratti. Appassionato, anche,  come furono appassionati quegli anni. Gli anni di Berlinguer appunto, quel decennio che durò un po’ più di dieci anni e che segnò fortemente la storia, la politica, la società italiana. Dal ’70 all’84, anno della morte del segretario del Pci,  l’Italia visse infatti il periodo più fecondo sotto il profilo delle riforme: il diritto di famiglia, lo statuto dei lavoratori, il divorzio, l’aborto, la riforma sanitaria, la legge Basaglia sui manicomi, i decreti delegati nelle scuole, il voto ai 18enni… Conquiste fondamentali che oggi anche il centro sinistra sembra rimettere in discussione. E’ vero che ricorrono quest’anno i 30 anni dalla morte di Berlinguer, ma è strano che sia proprio Veltroni, uno degli ideologi del “cambio di nome” del Pci e poi fondatore e primo segretario del Pd, uno che ha dichiarato “mai stato comunista” a tornare sulla figura del leader Pci… E’ strano, ma forse nemmeno tanto, perché Veltroni, anche se ha detto di non essere mai stato comunista, è comunque uno che ha vissuto la politica con passione, ha sbagliato a fidarsi della “vocazione maggioritaria” del Pd, ma ci ha creduto…  Ha sperato in un riformismo possibile, nella magnifiche sorti e progressive di una sinistra che incontrava il centro e il mondo cattolico… E lui all’epoca di Berlinguer c’era già, tra i giovani di quel Pci che vinceva le elezioni e sfiorava il 35%, maggior partito comunista dell’Occidente…

Ecco, lunedì 28 aprile, alle ore 20,00, Walter Veltroni sarà a Chiusi, alla multisala del  Clev Village, per presentare appunto il suo film “Quando c’era Berlinguer”., che per la verità il Clev ha già dato per un paio di settimane… L’ha invitato il Pd. Per la precisione la giovane segretaria chiusina Pamela Fatighenti. Speriamo che vedere quelle immagini, parlare di Berlinguer gli faccia bene (al Pd) e l’aiuti a ritrovare una strategia che vada oltre il tifo da stadio, la cultura da fan club. PRESENTAZIONE C.PIEVE

Quattro giorni dopo la serata con Veltroni al Clev, ci sarà un’altra occasione per tornare a parlare di anni ’70, di Berlinguer, del terrorismo, degli anni di piombo. Venerdì 2 maggio, alle 21,15, alla sala San Francesco, nell’ambito del festival di fotografia Diaframmi Chiusi, si terrà la presentazione del libro “Il Vortice- Quando eravamo bianchi, rossi e neri”, di Marco Lorenzoni.  Non un saggio storico-politico, ma una “fotografia raccontata”, una testo scritto peraltro per il teatro, su come gli anni di piombo (e di Berlinguer) furono vissuti in questo territorio dai ragazzi che avevano 20 anni o giù di lì nel ’76…

Tra il docu-film di Veltroni e il libro di Lorenzoni ci sono molti punti di contatto, molti spunti di riflessione comuni, anche se il primo parla della figura di un leader di grande prestigio, nel quadro nazionale e internazionale e l’altro invece offre una visione più “particolare”, una storia minima, un quadro di nicchia… quello di chi visse quel periodo tumultuoso, esaltante e cupo, non in prima linea, ma in periferia, nella profonda provincia tra Toscana e Umbria, dove il Pci di Berlinguer aveva percentuali vicine al 70%… Una periferia lontana dalla linea del fuoco, ma non troppo e che all’improvviso si trovò sbattuta in prima pagina…

Con Veltroni ci sarà la segretaria del Pd Pamela Fatighenti. A presentare il “Vortice” di Lorenzoni oltre ai  giornalisti Riccardo Lorenzetti e Massimo G. Benichi, agli attori Francesco Storelli, Gianni Poliziani, Francesca Fenati ci saranno anche il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e l’assessore Andrea Micheletti.

Due serate che si annunciano interessanti, intrecciate, un dialogo a distanza (breve tra l’altro). Una buona occasione, anzi due, per riflettere su un periodo che è stato forse archiviato troppo in fretta.

e.c.

 

 

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