SINALUNGA, AGNOLETTI VINCE AL FOTOFINISH E TRA LE POLEMICHE. PD SPACCATO IN DUE COME UNA MELA

GRANDE AFFLUENZA AL BALLOTTAGGIO DELLE PRIMARIE. LA SFIDA FINISCE 50,3 A 49,7. SOLO 17 VOTI DI DIFFERENZA TRA I DUE CANDIDATI.

SINALUNGA – Sarà Riccardo Agnoletti il candidato a sindaco di Sinalunga del Partito democratico. Nel ballottaggio di ieri, domenica 16 marzo, Agnoletti ha ottenuto il 50,32 per cento, pari a 1.352 voti, superando Andrea Francini, che ha raccolto il 49,68 per cento, pari a 1.335 consensi.  Solo 17 preferenze di differenza tra i due. In sostanza un pareggio come al primo turno. Ma seppur di pochissimo il vincitore è Agnoletti. E non è mancata la suspance,non solo per l’esiguo distacco, ma anche per una serie di contestazioni e di incongruenze registrate durante lo spoglio delle schede. Ad un certo punto le schede votate risultavano addirittura più dei votanti. C’è voluto un bel po’ di tempo prima che la matassa venisse dipanata. E il risultato definitivo è stato ufficializzato solo intorno all’una di notte.  Come in altre realtà (Città della Pieve per esempio dove le primarie sono state vissute anche come derby tra il capoluogo e la frazione di Moiano) anche a Sinalunga il ballottaggio è apparso non solo una sfida tra i due competitors, ma anche uno scontro tra il capoluogo Sinalunga e la frazione di Bettolle. Il primo roccaforte di Agnoletti, la seconda di Francini.

Da segnalare che sono stati 2.687 i sinalunghesi che si sono recati alle urne, 593 in più rispetto al primo turno quando avevano votato 2.094 persone e quasi 1.000 in più rispetto alle primarie del 7 dicembre per la scelta del segretario nazionale del Pd. Insomma Riccardo Agnoletti e Andrea Francini hanno battuto Renzi, Cuperlo e Civati…

Il vincitore Agnoletti, classe 1962, Vigile del Fuoco, non proviene dall’ala ex Pci-Pds-Ds del Pd. Ha cominciato infatti a far politica nei primi anni ’90 con i Comitati Prodi, transitando poi nell’Asinello e nella Margherita. Si è iscritto al Pd al momento della fondazione del partito nel 2007. E’ stato consigliere provinciale dal 1999 al 2004 e assessore comunale e vicesindaco dal 2004  al 2013. E’ stato anche giocatore della Sinalunghese.

Nella sua battaglia per la candidatura a sindaco è stato appoggiato dalla componente renziana del partito sia a Sinalunga che nel resto della Provincia.

Ora si tratterà di capire se Francini e i suoi sostenitori che sono altrettanti dei sostenitori di Agnoletti, accetteranno il verdetto delle primarie e daranno una mano al vincitore oppure si metteranno di traverso e faranno ostruzionismo, come tante volte è successo in altri paesi della provincia e non solo. E di vedere se Agnoletti vorrà ricucire la situazione considerando gli sconfitti una risorsa del partito o rompere del tutto non facendo prigionieri…

Le primarie a doppio turno hanno registrato una notevole partecipazione, ma il Pd esce dalla consultazione (e in particolare dal ballottaggio) spaccato in due come una mela. E siccome Sinalunga arriva alle amministrative dopo una fase di commissariamento del Comune, e dopo polemiche che certo qualche strascico lo hanno lasciato,  Agnoletti non può dormire sonni del tutto tranquilli. La vittoria al fotofinish non lo mette certo al riparo da possibili sorprese. Dovrà lavorare parecchio per ristabilire un clima di serenità.  Al momento la situazione appare complessa e per nulla idilliaca.

Intanto si profilano all’orizzonte una lista civica e una lista dei 5 stelle che potrebbero raccogliere almeno in parte lo scontento generatosi all’interno del Pd, togliendo consensi ad Agnoletti… La destra non starà a guardare.

Sinalunga, ex cittadina più operaia della Valdichiana ed ex roccaforte inespugnabile della sinistra ora è un fortino pieno di crepe dove gli operai sono rimasti pochi e la a sinistra di un tempo non c’è più. Ora c’è il Pd. Anzi ce ne sono almeno due.

m.l.

 Nelle foto: Riccardo Agnoletti (a sinistra) e Andrea Francini