CHIUSI PERDE IL FRECCIAROSSA? ALLARME DELLA CONSIGLIERA REGIONALE PD ELENA ROSIGNOLI

CHIUSI PERDE IL FRECCIAROSSA? ALLARME DELLA CONSIGLIERA REGIONALE PD ELENA ROSIGNOLI
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IL SILENZIO DI SONNINI, SCARAMELLI E ALTRI SINDACI UN INDIZIO POCO RASSICURANTE
CHIUSI –  Circolano voci allarmanti sulla fermata del Frecciarossa alla stazione di Chiusi. Trenitalia e Rfi avrebbero infatti deciso di cancellarla dall’orario. Quindi dal prossimo giugno, dopo 4 anni, Chiusi potrebbe perdere l’aggancio all’alta velocità.
Sarebbe un colpo duro per la città e per tutto il territorio, soprattutto per i comuni che stanno vivendo un vero e proprio boom turistico come Montepulciano, San Casciano Bagni, San Quirico d’Orcia e Castiglione del Lago e Città della Pieve nella vicina Umbria. La fermata era considerata infatti “turistica”, non a caso è sempre rimasta in vigore solo da giugno alla fine delle festività natalizie… Se salta il danno sarà pesante sul piano dei servizi, su quelo dell’immagine e della attrattività del territorio ancora di più. Una debacle… An che perché la fantasmagorica stazione in linea Media Etruria ancora non c’è…
Che i lazzi non siano belli lo conferma una interrogazione alla Giunta Regionale Toscana presentata dalla Consigliera Elena Rosignoli, che è del Pd – partito di maggioranza – ed è stata eletta in provincia di Siena coi voti determinanti dela Valdichiana.
Anche Elena Rosignoli parla di “possibile cancellazione della fermata” e definisce tale eventualità un fatto “grave e preoccupante“.
Con la sua interrogazione, la consigliera torritese chiede alla Giunta regionale “se intenda attivarsi nei confronti di Trenitalia per comprendere se vi sia la reale intenzione, da parte di quest’ultimo, di sopprimere l’accesso all’alta velocità nella Stazione di Chiusi-Chianciano Terme per il periodo estivo e, in caso affermativo, se non ritenga opportuno rappresentare i gravi risvolti negativi, anche in termini economici, che scaturirebbero da una decisione del genere. Inoltre se in questa interlocuzione, anche in seguito alle istanze provenienti dai territori interessati, funzionali al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo turistico e culturale, intenda avanzare la richiesta per considerare un’estensione annuale del servizio”.
«Com’è noto – spiega la consigliera – nel confronto con Trenitalia e con RFI, da parte della Regione Toscana, in accordo con altri soggetti istituzionali, è stato dimostrato come la Stazione di Chiusi – Chianciano Terme rappresenti una infrastruttura di grande rilievo e potenzialità a servizio di un territorio di grandissima rilevanza sotto il profilo paesaggistico e culturale. Anche le fermate dei treni Frecciarossa infatti costituiscono un fondamentale elemento per gli obiettivi di sviluppo turistico dal momento che consentono di distribuire i flussi turistici non solo nelle grandi città d’arte, ma anche nelle località di medie e piccole dimensioni caratterizzate da un’alta attrattività culturale e paesaggistica, quali ad esempio le aree di Chiusi, Siena e le sue Terre, la Val di Chiana, la Val d’Orcia, l’Amiata ed il Trasimeno. Per tutti questi motivi – prosegue Rosignoli – anche in virtù dell’intensa attività di confronto svolta dalla Regione con i soggetti gestori del servizio, la Stazione di Chiusi-Chianciano Terme, a partire dal 2019, è stata individuata per l’orario estivo (giugno-dicembre) come una delle fermate del treno Alta Velocità Frecciarossa. Però nonostante i diversi solleciti per estendere questo servizio oltre il periodo turistico, sembrerebbe intenzione del soggetto gestore procedere alla completa soppressione delle fermate del treno Alta Velocità Frecciarossa presso la Stazione di Chiusi-Chianciano Terme. Con la mia interrogazione – conclude Rosignoli – voglio ribadire quanto sia importante il passaggio dell’alta velocità per lo sviluppo dell’intera provincia di Siena e non solo, una questione sulla quale ho più volte sollecitato la giunta regionale e su cui chiedo un impegno concreto anche al governo nazionale e a Rfi. Per questo credo che sarebbe molto importante avere quanto prima delucidazioni sulle reali intenzioni del gestore».
Insomma una presa di posizione molto allarmata, quella della consigliera regionale Pd, che è datata 19 aprile. La cosa singolare è che il post sui social con la quale Elena Rosignoli lancia l’allarme non è stato rilanciato da nessuno. Né dal comune di Chiusi, né dal Pd… Né dal suo collega di consiglio regionale Stefano Scaramelli. E questi sono indizi che fanno pensare davvero ad una situazione complicata.
Nei 4 anni precedenti, dal 2019, ogni volta il Comune di Chiusi ha dovuto fare pressioni per ottenere la conferma della fermata (verso sud alle 8 di mattina e verso nord alle 21 di sera), l’anno scorso a settembre era stata cancellata dall’orario autunnale, poi, appunto su pressioni anche dell’allora segretario nazionale Pd Letta, Trenitalia la confermò a partire da ottobre fino al 7 gennaio. Stavolta, a quanto afferma la consigliera Rosignoli, il rischio è quello di perderla anche d’estate. Definitivamente.
Per Chiusi e per la giunta Sonnini sarebbe una “mazzata” di quelle che possono fare molto, ma molto male. Ma sarebbe una mazzata anche – come dicevamo – per Cetona e San Casciano, per l’Amiata, la Valdorcia, per Montepulciano e Chianciano, per Città della Pieve e per il Trasimeno… Per la città di Siena e per Perugia che aveva “inaugurato” un pullman navetta in concomitanza con l’orario della fermata.

Sarebbe una mazzata non solo per il danno immediato e quello d’immagine, ma anche perché senza il frecciarossa, la stazione di Chiusi perderebbe buona parte del suo ritrovato appeal, verrebbero vanificati i 7 milioni di euro spesi nel 2017 per ammodernarla e renderla compatibile proprio con i treni Av, ma finirebbero per essere vanificati anche altri progetti come il collegamento stradale veloce con Perugia tramite l’ammodernamento/completamento della Pievaiola e il raddoppio-elettrificazione della lineea Fs Chiusi-Siena su cui i sindaci della Valdichiana si sono mobilitati più volte.

Nei giorni scorsi, per dire, il Sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini insieme agli altri sindaci dei comuni che si trovano sulla linea Chiusi-Siena aderenti al tavolo di lavoro per la realizzazione del protocollo d’intesa sul miglioramento e la modernizzazione della linea ferroviaria, hanno incontrato, in zona, una delegazione del Partito Democratico composta dalla Presidente onorevole Laura Boldrini, dal senatore Silvio Franceschelli, dal deputato e segretario PD regionale Emiliano Fossi e dal segretario PD provinciale Andrea Valenti. Una iniziativa politica per illustrare sul posto le richieste avanzate dai sindaci alla Regione Toscana ed al Gruppo FS da attuare per il miglioramento della linea e per la riapertura di fermate in sintonia con lo sviluppo dei territori, a partire dalle stazioni di Monte Sante Marie nel comune di Asciano e quella di Montallese nel comune di Chiusi.
Nell’occasione la delegazione Pd ha anche visitato l’attuale stazione di Chiusi, e “la richiesta unanime dei sindaci è stata quella di rafforzare l’Alta Velocità per avere un trasporto efficiente sia verso nord che verso sud”.
Il Pd spinge dunque in una certa direzione: quella del potenziamento della stazione di Chiusi, anche relativamente all’alta velocità, ma allo stesso tempo la consigliera regionale Rosignoli, anche lei Pd, lancia l’allarme sulla possibile cancellazione della fermata del Frecciarossa… Qualcosa non torna.
Vale la pena ricordare che nel 20121, quando il 13 giugno si tenne un “inauguration day” (Palasport, Hub vaccinale e fermata del Frecciarossa) il presidente della Regione Giani, sollecitato in tal senso dall’allora sindaco Bettollini, e alla presenza di Stefano Scaramelli, della stessa Rosignoli e dell’altra consigliera Pd Anna Paris, si disse disponibile a valutare anche l’eventualità di un contributo regionale, in termini finanziari, qualora fosse stato necessario, per mantenere la fermata dell’alta velocità a Chiusi. La consigliera Rosignoli avrebbe forse fatto bene a chiedere a Giani anche questo, se cioè quella disponibilità c’è ancora…
La certezza della cancellazione, non c’è. Ma da queste parti si dice che “quando tuona, da qualche parte piove”. E l’interrogazione di Elena Rosignoli è un tuono molto forte. Un boato. In attesa della risposta del governatore Giani alla consigliera Pd, il sindaco Sonnini, Scaramelli, Valenti, Franceschelli,  ma anche i sindaci del territorio, Pd e non Pd, i partiti politici sia di maggioranza che di opposizione dovranno alzare il volume. E farsi sentire da Trenitalia e Rfi. Il 10 giugno, data in cui di solito entra in funzione la fermata a Chiusi, non è poi così lontano. Manca un mese e mezzo. Non c’è molto tempo per far cambiare idea, al gestore del servizio, se l’idea che ha è quella di cancellare Chiusi dall’orario dei Frecciarossa…
Può sembrare un problema che in fin dei conti riguarda poche persone e pochi settori economici, ma così non è. Sonnini e il Pd senese sul Frecciarossa rischiano di giocarsi il futuro…
m.l.
Qualcosa non torna.
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