SIENA, QUANTO INVESTONO I CANDIDATI A SINDACO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE? DECINE DI MIGLIAIA DI EURO. SOLO SIENA POPOLARE SI TIENE BASSA…

mercoledì 26th, aprile 2023 / 12:05
SIENA, QUANTO INVESTONO I CANDIDATI A SINDACO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE? DECINE DI MIGLIAIA DI EURO. SOLO SIENA POPOLARE SI TIENE BASSA…
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SIENA – Sul proprio profilo facebook Valerio Amici, uno dei promotori della lista SIENA POPOLARE, in lizza per le comunali nella città del Palio (è la lista di sinistra che fa riferimento a Unione Popolare, il rassemblement capeggiato da De Magistris alle politiche 2022, che vede al suo interno anche Potere al Popolo), riporta la notizia delle spese che i cari candidati a sindaco hanno preventivato per la propria campagna elettorale. Spese che i candidati hanno dovuto dichiarare, a termini di legge.

Nicoletta Fabio, candidata del centro destra, conta di spendere 36mila 464 euro per la campagna elettorale, Massimo Castagnini, sostenuto da Italia Viva, 32mila 280 euro; Anna Ferretti, candidata del centro sinistra, mette in preventivo 29mila euro;  Fabio Pacciani front man del raggruppamento civico, 25mila 433 euro;  Emanuele Montomoli, che dopo esser stato giubilato dal centro destra corre in proprio, 20mila 900 euro.
Queste le cifre riportate da Valerio Amici, il quale fa anche sapere che “Siena Popolare, con il candidato Alessandro Bisogni,  ha previsto una spesa modica di mille euro, puntando tutto sulla sostanza e sui contenuti, oltre che sulla generosità degli attivisti che contribuiscono con il proprio tempo mentre gli altri appaltano a società esterne, come se la politica fosse solo una questione di marketing e i cittadini dei semplici elettori da plagiare”.
“La politica quella vera, al servizio dei cittadini, necessita di ascolto, confronto, idee e progetti. Non ha bisogno di politicanti che sperperano soldi per accaparrarsi una poltrona” scrive ancora Amici, aggiungendo che “per far conoscere le proprie idee dovrebbe bastare girare per le strade, incontrare la gente, diffondere il proprio programma, distribuite dei volantini”.
Al di là di ogni considerazione politica, a noi sorge spontanea una considerazione e una domanda. Ora, mettere in preventivo cifre del genere (dai 21.000 ai 36.500  euro) avendo la certezza o quasi di fare il sindaco, ci può stare, ma il sindaco lo farà un candidato soltanto, gli altri faranno i consiglieri di minoranza, se va bene. E’ così remunerativo, da spenderci decine di migliaia di euro, uno scranno da consigliere in un comune come Siena? E poi – domanda di riserva – chi li spende quei soldi, il candidato di tasca propria oppure i partiti/coalizioni che lo sostengono?
Il dubbio è che ormai, come dice tra le righe l’esponente di Siena Popolare, la politica, anche a livello locale sia diventata e sta diventando sempre più una questione di censo. Quanti possono permettersi di mettere a leva 20-30-35 mila euro per fare una campagna elettorale? E se lo fanno come pensano di “rientrare delle spese”? Con l’indennità di carica, ammesso che uno venga eletto?
Le domande vengono giù a cascata: e se un candidato è pronto a investire 30 mila euro per farsi eleggere in Comune, quanto spende un candidato alle elezioni regionali, dove poi l’indennità è molto più alta?
Il prossimo anno si voterà in molti comuni, vedi Montepulciano, Chianciano, Pienza, Cetona, San Casciano Bagni, San Quirico d’Orcia, Sinalunga, Torrita di Siena, per rimanere nella nostra “zona di influenza”. Che cifre girano tra i candidati per le comunali di paesi e cittadine dai 3 ai 15 mila abitanti?
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