C’E’ UN VIRUS IN EUROPA PIU’ PERICOLOSO E LETALE DEL CORONA VIRUS: ESTREMISTA FASCISTA SPARA AGLI IMMIGRATI, DUE STRAGI IN GERMANIA…

giovedì 20th, febbraio 2020 / 11:30
C’E’ UN VIRUS IN EUROPA PIU’ PERICOLOSO E LETALE DEL CORONA VIRUS:  ESTREMISTA FASCISTA SPARA AGLI IMMIGRATI, DUE STRAGI IN GERMANIA…
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Uno spettro si aggira per l’Europa… E’ un virus letale, ma non è il Corona virus. Finora in Europa ha fatto molti più morti della “pandemia” scatenatasi in Cina. E’ il virus dell’intolleranza, dell’odio razziale, della paura del diverso. In sostanza è il virus del fascismo che non è stato mai debellato del tutto e ogni tanto riaffiora con violenza inaudita seminando lutti.

Ieri sera ad Hanau, una città di 100 mila abitanti, vicina a Francoforte, in Germania, intorno alle 22,00, un uomo è entrato in uno Shisha bar, un locale dove si fuma il narghilè e ha cominciato a sparare ai clienti uccidendone 5 sul colpo. Tra questi ance una donna. Poi se ne è andato. E poco dopo, in un altro locale dello stesso tipo, in un altro quartiere, ha sparato di nuovo e ucciso ancora tre persone, ferendone altre. Tutte in modo grave.

Otto morti sul colpo. Uno dei feriti è morto poco dopo. Morto anche l’attentatore, trovato senza vita insieme alla madre nel suo appartamento. Insomma 11 morti in totale. Questo il bilancio dell’attacco.

L’assassino, sarebbe un tedesco di 43 anni di nome Tobias R. estremista di destra.

La Polizia di Hanau avrebbe trovato in casa un video e una lettera in cui spiega le ragioni del gesto: «alcuni popoli, che non si possono più espellere dalla Germania, devono essere annientati».

I due locali presi di mira sono due locali “etnici” frequentati da immigrati, soprattutto di cultura arabo-mediorientale. Non necessariamente islamici però. Per lo più appartenenti alla comunità turco-curda. Tra i morti e feriti figurano alcuni curdi.

Chiara la matrice politica delle due sparatorie. O meglio delle due stragi. Un fascista-nazista che odiava gli immigrati nordafricani e orientali e ha attuato la sua personale “soluzione finale”. 

La doppia strage di Hanau è uno degli attentati più sanguinosi di questi ultimi anni, compresi quelli compiuti da fanatici islamici. In questo caso però l’autore è un tedesco. Un estremista di destra, filo nazista, come lo era l’attentatore Anders Breivik che sparò agli studenti nell’isola di Utoya in Norvegia nel 2011…

Eccolo il virus, lo spettro che si aggira per l’Europa e che non è folclore. Chi per anni ha soffiato sul fuoco del nazionalismo, del sovranismo esasperato, chi ha alzato barriere ideologiche contro l’immigrazione, parlando di invasione, di sostituzione culturale, ha oggettivamente scatenato pulsioni estreme e suggestioni, non solo anticomuniste, ma anche antisemite, antieuropee… Roba che aleggiava in Germania al tempo della Repubblica di Weimar e che poi sfociò nelle parate delle camicie brune e in tutto ciò che ne seguì.

A differenza delle stragi e degli attentati compiuti da estremisti islamici, spesso kamikaze, ma non sempre, questa volta i commenti sui social sono molti meno. Bisogna cercarli per scorgerne qualcuno… Sembra quasi ci sia una sorta di scudo che impedisce anche ai leoni da tastiera di dire che il fascismo c’è ed è pericoloso. Che il fascismo sta facendo morti e feriti in Europa.

In quei due narghilè bar di Hanau c’erano curdi e turchi, ma c’erano o avrebbero potuto esserci anche cittadini tedeschi, italiani, greci, russi… In qualsiasi bar d’Europa, frequentato da stranieri, può entrare un fascista armato e fare fuoco… Così come è successo anche negli Stati Uniti più volte può capitare che un estremista di destra, magari fanatico cattolico, si metta a sparare da una finestra o nel cortile di una scuola per salvare il mondo dall’invasione degli infedeli…

Pensateci.

In Toscana, nell’area metropolitana di Firenze (Tra Campi Bisenzio, Signa, Sesto Fiorentino, Calenzano…) ieri alcuni sindaci hanno mangiato riso alla cantonese e pollo alle mandorle cucinati da cuochi cinesi in una mensa scolastica ad alta densità di alunni cinesi, per fare argine alla psicosi corona virus, dopo l’annuncio che nella zona saranno di rientro dalla Cina 2.500 cittadini, con la destra che alza cortine fumogene e barriere, soffiando sulla paura…  Ci sono cinesi, anche dalle nostre parti, che hanno visto calare drasticamente la clientela dei loro negozi o locali e hanno paura di reazioni inconsulte da parte di qualcuno del posto… La psicosi si diffonde più rapidamente del virus e può generare situazioni pericolose. E violente.

Chiaro che vanno messe in atto tutte le misure di prevenzione, monitoraggio e gestione di eventuali emergenze sanitarie, anche di casi isolati, ma le strutture ospedaliere pubbliche lo stanno facendo.

Sul virus del fascismo invece non c’è psicosi. Nessuno alza il livello di allarme. Si contano i morti e i feriti, ma in silenzio. E di sicuro ci sarà chi davanti alla sua tastiera penserà che il fascista di Hanau la soluzione l’aveva pensata giusta… Questo è un dramma nel dramma.

m.l.

 

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