LE STAZIONI COME HUB TURISTICI A KM ZERO… LO DICE IL GRUPPO FS. ECCO CHE CROLLA LA MEDIA ETRURIA

LE STAZIONI COME HUB TURISTICI A KM ZERO… LO DICE IL GRUPPO FS.  ECCO CHE CROLLA LA MEDIA ETRURIA
0 Flares 0 Flares ×

“È fondamentale promuovere una città a misura d’uomo, dove gli spostamenti avvengono tramite mezzi di trasporto sostenibili, tenendo conto del benessere sia individuale che collettivo”. Questo è uno dei concetti discussi a Matera in occasione della seconda tappa del Forum Internazionale del Turismo italiano. Evento organizzato dal Sole 24 Ore, in collaborazione con la Regione Basilicata e il Gruppo FS come Main Partner.

Nell’occasione, Luigi Contestabile, Responsabile Direzione Strategie e Pianificazione Sviluppo di RFI, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha affermato: «Per rendere fruibili i territori abbiamo creato una piattaforma di location intelligence utile per mappare migliaia di strati informativi geo riferiti. Analizzando la posizione delle nostre stazioni rispetto il turismo, abbiamo scoperto che ci sono 80 stazioni a meno di 1 km da un bene UNESCO, 30 stazioni a meno di 10 minuti a piedi da uno dei grandi musei italiani gestiti dal Ministero della Cultura e 68 stazioni vicino ai migliori borghi italiani». Non solo: per promuovere le mobilità slow e incentivare il turismo sostenibile su tutto il territorio nazionale, il Gruppo FS – sempre secondo quianto affermato da Contestabile – “vuole ridurre l’utilizzo dell’auto e incrementare l’uso del treno, cercando di garantire il modello di città dei 15 minuti, ossia una città a misura d’uomo, così da ridurre gli spostamenti in automobile, favorendo quelli in bicicletta o a piedi. Durante il panel è stato affrontato anche il tema secondo cui RFI, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, sta guidando il progetto per trasformare le stazioni ferroviarie in punti focali delle Smart City del futuro attraverso un design studiato per promuovere l’accessibilità e la multimodalità. Questo progetto prevede la riqualificazione delle stazioni, trasformandole in hub multi-servizi che diventano non solo luoghi chiave per la mobilità integrata e sostenibile, ma anche centri culturali, sociali ed economici a basso impatto ambientale”. 

Tutto questo si legge in un comunicato stampa del Gruppo Fs di ieri, 12 febbraio.

Rapportando tali affermazioni al dibattito sulla stazione in linea Media Etruria, pare proprio di capire che il Gruppo Fs a tutto pensi meno che a stazioni come quella ipotizzata a Creti -Farneta, dove non ci sono connesioni ferroviarie, non c’è niente di niente e tutto andrebbbe costruito di sana pianta, in mezzo ai campi della Valdichiana profonda… Cio+ nel nulla più totale.

Il “modello di stazione” disegnato da Luigi Contestabile sembra invece rispondere molto di più a ciò che sono oggi le due stazioni di Arezzo e di Chiusi. Entrambe nel cuore di centri abitati, una, Arezzo, piuttosto importante, capoluogo di provincia e con una “dote” culturale di primissimo piano (si pensi al fatto che si tratta della città di nascita o di riferimento, di Mecenate, di Petrarca, di Vasari, di Guido Monaco, di Piero della Francesca, Luca Signorelli, Michelangelo Buonarrori, Francesco Redi,..) e l’altra – Chiusi – sede di un Museo Archeologico Nazionale, di tombe etrusche e catacombe paleocristiane seconde solo a quelle di Roma, di una cattedrale tra le più antiche della Toscana e a pochi km da Città della Pieve, patria del Perugino, dal Museo di Chianciano e da San Casciano Bagni, dove sorgerà il museo dei Bronzi del Bagno Grande… Entrambe con altre connessioni ferroviarie (la linea Chiusi-Siena; la Sinalunga-Arezzo-Stia oltre alla linea dorsale nel tratto Firenze-Roma… ), entrambe dotate già adesso di servizio autolinee, taxi, noleggio auto, ristoranti e alberghi, banche, poste, parcheggi, negozi, servizi alle persona nel raggio di pochi metri.

Dopo aver detto cose come quelle sostenute da Luigi Contestabile, che nel Gruppo Fs non è l’ultimo arrivato, appare ancora più chiaro che la stazione in linea per l’Av a Creti-Farneta non sta in piedi neanche se la leghi con lo spago…

A tal proposito vale la pena ricordare che la fermata del Frecciarossa a Chiusi, attiva dal 2019 al 2022, era stata presentata e mantenuta come “fermata turistica”, cioè per favorire l’accesso ad un territorio turisticamente appetibile e piuttosto gettonato che annovera la celebratissima e fotografatissima Valdorcia, patrimonio Unesco; l’Amiata; il lago Trasimeno;  centri storici rilevanti come Montepulciano, Pienza, Città della Pieve, Chiusi, Panicale;  località termali come Chianciano, San Casciano Bagni, Bagno Vignoni, Bagni di San Filippo, Sant’Albino di Montepulciano, Sarteano…

La stazione a Creti-Farneta non sarebbe né turistica (perché lontana da tutto), né baricentrica rispetto alle grandi connessioni stradali e ferroviarie, perché lì, oltre alla direttissima non c’è niente altro. L’unica strada sarebbe la Perugia-Bettolle che corre comunque a qualche km di distanza. Il primo casello A1 a circa 12 km, quando le stazioni di Arezzo e Chiusi il casello A1 ce l’hanno a 4-5 km…

Per capire cosa (e dove) sarebbe la stazione di Creti pubblichiamo un paio di foto del luogo scattate e pubblicate su Fb da Massimo Bernazzi. La stazione di “Quel treno per Yuma” era senza dubbio un posto più affollato…

m.l.

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube