CHIUSURA FILIALI MPS. IL SINDACO DI SINALUNGA PROTESTA. LA DESERTIFICAZIONE SOCIALE DI CENTRI STORICI E FRAZIONI CONTINUA

venerdì 22nd, dicembre 2023 / 12:03
CHIUSURA FILIALI MPS. IL SINDACO DI SINALUNGA PROTESTA. LA DESERTIFICAZIONE SOCIALE DI CENTRI STORICI E FRAZIONI CONTINUA
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SINALUNGA – La banca Monte dei Paschi per ora non chiude le filiali di cui aveva annunciao il taglio, ma la decisione è solo rinviata. Tra gli sportelli destinati alla soppressione quello di Piazza Garibaldi a Sinalunga (centro storico) e quello di Abbadia di Montepulciano. L’utenza del primo avrebbe dovuto far riferimento alla filiale di Pieve di Sinalunga, mentre per il secondo alla filiale di Montepulciano Stazione. Tutto rimandato al 15 gennaio. Ma nelle more del rinvio, qualcuno prova a scongiurare la chiusura. Il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei, per esempio. Il quale ha colto la palla al balzo per scrivere una lettera aperta alla dirigenza Mps:
“Dopo aver appreso del rinvio del percorso di ottimizzazione della banca M.P.S., che prevedeva anche la soppressione di due sportelli in provincia di Siena, tra cui quello del capoluogo del Comune di Sinalunga, sono a rilanciare la necessità di un incontro per confrontarsi su questa ipotesi che risulta al momento solamente posticipata.
Il Monte dei Paschi rappresenta per il territorio senese un elemento d’identità culturale, che per secoli ha accompagnato la crescita di generazioni, ed è tutt’oggi segno distintivo di un’area meravigliosa per la sua cultura, il paesaggio e le offerte che questa terra custodisce
Chiudere le filiali significa impoverire un territorio, allontanare migliaia di cittadini da servizi essenziali, demolire il rapporto identitario che le comunità hanno con l’istituto del Monte dei Paschi. Sarebbe il momento di costruire e rilanciare un nuovo patto tra Banca e comunità, che non dovrebbe basarsi su un allontanamento ma su un avvicinamento alle esigenze e necessità reciproche di Banca e Territorio. Sono pienamente consapevole che il sistema bancario si sta evolvendo e modificando, ma questo processo deve essere gestito e guidato senza creare scollamenti con gli utenti. Le evoluzioni tecnologiche hanno bisogno di tempi di attuazione che a volte non collimano con le necessità organizzative e finanziare.
Ci sono ancora modi e tempi per accompagnare questo processo di ottimizzazione, perché possa essere un nuovo progetto di avvicinamento alle necessità dei nostri cittadini.
Questo territorio senese che tanto ha dato alla Banca merita attenzioni e sensibilità diverse”.
Così scrive il primo cittadino sinalunghese, e anche il suo collega poliziano Michele Angiolini fa notare che quello di Montepaschi è l’unico sportello bancario presente ad Abbadia di Montepulciano e chiuderlo significa penalizzare la frazione.
Ovviamente – fa sapere la banca – le filiali verrebbero chiuse, lasciando comunque operativo lo sportello automatico (Bancomat), ma ai due sindaci questo non sembra sufficiente.
Ha ragione Zacchei, il problema è anche di rispetto dei territori, dei cittadini che non meritano di assistere ad un costante, progressivo e inesorabile impoverimento del tessuto commerciale e di servizi in nome dell’adeguamento tecnologico e della famigerata “razionalizzazone” o “ottimizzazione” che dir si voglia. E’ vero che molte operazioni bancarie oggi si possono fare anche tramite bancomat, da casa o tramite telefonino con l’home banking, ma la presenza di una filiale con il personale a cui rivolgersi è un’altra cosa, soprattutto per per alcune fasce di popolazione, quelle che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, quelle più anziane, quelle che hanno più difficoltà a muoversi e a recarsi alla filiale del paese vicino…
Tutto si può fare anche on line, certamente, ma la chiusura delle filiali bancarie, così come delle biglietterie delle stazioni, degli uffici postali, dei negozi di vicinato, perfino dei bar e delle scuole è lo specchio di una desertificazione sociale inarrestabile e inesorabile, che sta trasormando centri storici e frazioni in ghost town dove la gente mangia e dorme, ma tutto il resto deve farlo altrove… Non è questa la strada verso il futuro.
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