CASTIGLIONE DEL LAGO – Il Governo ha nominato un commissario straordinario per la sicità nel lago Trasimeno. E il nome è tutto un programma: si chiama infatti Nicola Dell’Acqua. E la speranza è che la trovi. Perché il lago piange. O langue. I misuratori dicono -155 cm dallo zero idrometrico. Dato del 6 ottobre a San Feliciano. Il commissario Dell’Acqua ha già svolto un sopralluogo che è cominciato nei pressi di un torrentello, piccolo affulente del lago, n cui potrebbe essere convogliatam senza troppi problemi tecnici, acqua della condotta proveniente dalla diga di Montedoglio che dal mese di luglio già finisce nel potabilizzatore dell’acquedotto di Chiusi. Con beneficio anche del lago di Chiusi che non subisce più alcun prelievo per l’approvvigionamento idropotabile della città etrusca.
Dell’afflusso dell’acqua di Montedoglio al Trasimeno si parla da almeno 20 anni, da prima del crollo di una porzione della diga nel 2010… Già dei protocolli prevedevano che in caso di “troppo pieno” dell’invaso, l’acqua in surplus avrebbe potuto essere dirottata nel lago umbro. Ma oltre al cedimento della diga, che oviamente ritardò ogni ipotesi del genere, un altro problema sempre addotto dai tecnici era quello della diversa qualità e temperatura dell’acqua del Tevere rispetto a quella del Trasimeno. Cosa questa che potrebbe causare criticità alla fauna e a tutto l’ecosistema lacustre.
E infatti anche adesso, in concomitaza con il sopralluogo del commissario straordinario Dell’Acqua (in realtà della siccità), è stato dato mandato ad una equope su studiosi dell’Università di Perugia di effettuare dei prelievi e studiare la fattibilità e compatibilità dell’immissione di acqua della diga di Montedoglio direttamente nel lago, tramite, appunto il ruscello prima citato. Una volta completato lo studio dell’Università e la relazione dell’Autorità di Bacino sul quantitativo massimo di acqua utilizzabile, verrà convocata una Conferenza di Servizi tra tutti gli enti competenti, ma sarà anche aperto a contributi delle associazioni come WWF e LIPU, nonché a rappresentanti delle categorie economiche locali.
Un altro tema che il Commissario dovrà affrontare è il progressivo e inesorabile interramento del lago e le rotte di navigazione da e per le isole Maggiore e Polvese. Il 15 ottobre prossimo a Firenze è previsto un summit tra le regioni Umbria e Toscana per la firma di un altro Protocollo di Intesa, proprio sulla gestione della Diga di Montedoglio e come questa può aiutare il Trasimeno a sopravvivere. Si parla di un apporto idrico che potrebbe raggiungere i 10 milioni di metri cubi all’anno durante i periodi di abbondanza di acqua del Tevere e dell’invaso di Anghiari, per rimpinguare il Trasimeno. La giunta regionale Tesei plaude all’iniziativa. E forse le elezioni regionali imminenti c’entrano qualcosa. Ma come molte amministrazioni del passato, anche di segno politico opposto, anch’essa scopre l’acqua calda (o troppo fredda), dimenticando che la soluzione prospettata è in campo da tempo e nulla è stato fatto.
Il problema della “compatibilità” dell’acqua del Tevere con quella del Trasimeno, da sempre addotto come uno dei punti critici, appare a molti come un intoppo più virtuale che reale e facilmente risolvibile. Si tratta se mai di capire se, con la siccità prolungata di questi ultimi anni e con le prospettive poco rosee sotto questo aspetto per via del cambiamento climatico, la diga di Montedoglio sia in grado di fornire l’acqua necessaria al grande lago umbro, che, lo ricordiamo, è il quarto lago d’Italia e il più grande dell’Italia peninsulare, ma è un lago laminare con una profondità massima inferiore ai 10 metri nei periodi di massima e oggi ridotta a meno di 6… Ma adesso il Trasimeno ha il commissario Dell’Acqua. Quindi può dormire tranquillo.
Oggi tutti gli esperti di questioni ambientali, idriche e altro, dicono che bisogna costruire una rete di piccoli invasi su tutto il territorio nazionale , per raccogliere così più acqua piovana possibile. Una pratica questa che avrebbe come effetto collaterale anche quello di rinforzare le falde, In Israele è noto che proprio attraverso questa pratica, riescono a raccogliere, trattenere ben il 90% dell’acqua piovana, infatti a parte la guerra, dove non ci sono bombe ci sono giardini lussureggianti. Noi in Val Nestore, si propose di iniziare a mettere in atto questa pratica cinquanta anni fa, e si propose di costruire un piccolo invaso lo Ierna . Avrebbe dato acqua a sufficienza, captandone molta di quella piovana. Lotte popolari, per realizzare un’opera che tutti ritenevano essere indispensabile per favorire la nascita di una agricoltura di qualità. A guidarle uno schieramento politico capeggiato dall’allora PCI. Quel movimento fu sconfitto, sacrificato sull’altare di grandi invasi, che gli esperti giudicavano molto più vantaggiosi, soprattutto per chi doveva vendere cemento e ferro. L’acqua al lago Trasimeno non è mai arrivata. Così come seguitiamo a vedere allagamenti in tutta Italia, frutto di un abbandono generalizzato del territorio, ma anche per mancanza di opere idrauliche che potrebbero captare acqua e evitare tragedie. Della diga sarebbe il caso di tornarne a parlare.
Ma ragioniamo un attimo.
È inutile portare acqua da decine di chilometri di distanza ! Bisogna dragare il lago Trasimeno,quello di Chiusi e Montepulciano ! È inutile buttare acqua che non possono poi tenere ! IL problema non è l’ acqua ! È L’ internamento dei laghi !
Se ci fossero consorzi di bonifica efficienti,dovrebbero fare manutenzione dei fossi ,primo per non disperdere acqua,secondo per non continuare ad interrare i laghi ! In Veneto ci sono i consorzi che sono severissimi. Se il privato non fa manutenzione intervengono i consorzi che provvedono a pulire e a fare multe salatissime per la mancata manutenzione !
Certo,dragare un lago come il Trasimeno,non è una cosa semplice ma, dragare il lago di Chiusi non è cosa impossibile !
Se si immette in questo momento acqua nei laghi,non può che riversarsi nei campi limitrofi !
Se ci fossero amministrazioni comunali decenti e attente, dovrebbero far qualcosa per richiedere finanziamenti atti al dragaggio e risanamento dei loro laghi !
Speriamo bene !
Un tempo si diceva : pochi semi ma,che zucche !
Se il livello dell’acqua si abbassa rispetto ad un punto di riferimento fisso (zero idrometrico) come si fa a sostenere che il problema è l’interramento! Lasciare parlare gli esperti ….non fate i leoni da tastiera
A ostacolare la soluzione Montedoglio a vantaggio del Trasimeno ci sono, a mio avviso incomprensibilmente, anche alcuni pseudo intellettuali capiscioni della zona, i quali continuano a frantumare i c……i con il solito, trito e ritrito, mantra secondo cui il lago vive così da due milioni di anni e cicli di siccità e abbondanza d’ acqua si sono sempre alternati, e quindi non occorre fare nulla. Costoro dimenticano un paio di dettagli : primo, il clima del passato non era neppure lontanamente simile a quello di oggi, per temperature e precipitazioni; secondo, che un ciclo di siccità come quello attuale potrebbe benissimo durare 10, 20 o 50 anni, chi può dirlo? Mentre residenti e soprattutto operatori economici hanno bisogno di CERTEZZE, non di scommesse sui cicli climatici e danze della pioggia. E allora si sono inventati questa stronzata galattica della compatibilità dell’ acqua, che assieme all’ istituzione del parco naturale (la quale sta paralizzando ogni opera di dragaggio e manutenzione spondale) ha portato allo stato in cui ci troviamo. Concludo con una precisazione sulla profondità del Trasimeno : i 10 m, e anche i 6, non so da dove siano stati desunti. Io ho girato tutto il lago sulla barca, e l’ ecoscandaglio non mi ha MAI segnalato più di 4 metri, nella zona più “profonda” che sta tra Castiglione e l’ Isola Maggiore, più dalla parte di quest’ ultima. E sul fatto che la rilevazione sia corretta non ho dubbi, perchè sul lago di Bolsena ho visto in certe zone 145 metri, e sappiamo che sono quelli.
I verdi ecologisti sono una disgrazia ! PARLANO a vanvera ma, NON SANNO neppure cosa è la vanvera !
Come al solito,un branco di pecore belanti condotte al pascolo dal lupo,perché alle pecore hanno detto che il lupo è diventato vegetariano !
Finché ci saranno persone che ragionano con la testa degli altri,questo mondo non potrà cambiare !