ALTA VELOCITA’, LA STAZIONE VOLANTE A CRETI BOCCIATA ANCHE DAL REGOLAMENTO EUROPEO

ALTA VELOCITA’, LA STAZIONE VOLANTE A CRETI BOCCIATA ANCHE DAL REGOLAMENTO EUROPEO
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”Con l’entrata in vigore lo scorso 18 Luglio del Regolamento UE 2024/1679 sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, vengono stabiliti anche i requisiti  dell’infrastruttura del trasporto ferroviario.  In particolare  si stabilisce  che le stazioni lungo le linee ferroviarie specificate nelle mappe allegate al Regolamento devono consentire il trasferimento di passeggeri all’interno del modo ferroviario. In concreto significa che lo Stato Italiano  non può consentire  la progettazione e costruzione di stazioni  lungo le linee Alta Velocità: Direttissima Roma- Firenze e Tratta AV Battipaglia-Praia a Mare, comprese nelle mappe allegate al Regolamento, che NON  consentono il trasferimento intramodale: ferro-ferro dei passeggeri viaggianti sui Treni Alta Velocità. 

Tutto ciò rientra nella logica di “ Il Green Deal europeo”  e della “ Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” della Commissione Europea, citati nei considerando del medesimo Regolamento.

La localizzazione a Creti della stazione AV prevista sulla Direttissima Roma- Firenze NON consente il trasferimento intramodale (ferro-ferro) dei passeggeri, oltre a generare  una congestione stradale  e ad impedire ai Disabili ed alle Persone a Mobilità Ridotta (ultra65enni) di fruire dell’assistenza dovuta a  bordo dei Treni Regionali, mentre la Normativa Europea la prevede solo sugli autobus a lunga percorrenza (250 km), oltre a coincidenze  garantite e protette per tutti i passeggeri che acquistano un biglietto cumulativo ferroviario:Treno Alta Velocità+Treno Regionale (Regolamento UE 782/2021-Diritti passeggeri trasporto ferroviario)”.  Lo afferma il il presidente del comitato per la riattivazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro Rocco Panetta. Il quale però con questa dura presa di posizione non dice No alle stazioni in linea, dice no all’ubicazione a Creti della Medio Etruria. Che a suo parere può essere fatta, ma altrove: “Con la localizzazione della stazione AV  a Rigutino sono soddisfatti  TUTTI  i requisiti  previsti dalla vigente Normativa Europea.”

Ecco l’inghippo, la fregatura. E infatti Matteo Galli, presidente del Comitata SAVA di Arezzo e il segretario Alberti, esprimono il loro apprezzamento per l’intervento del Dottor Panetta e”auspicano che la politica nazionale non prenda decisioni affrettate riguardo a Creti solo per compiacere la Lega Umbra, poiché ritengono ci siano validi motivi per portare la questione fino alla Corte di Giustizia Europea”.  Insomma sfrutteranno questa “postilla” del regolamento Europeo per riaprire la partita e portare la stazione in linea da Creti a Rigutino. Non per non farla.

Una soluzione che consenta il trasferimento dei passeggeri dalla linea AV a quella normale e viceversa c’è già ed è qella prevista dall’opzione zero del Protocollo di Intesa Umbria-Toscana del 2015, ovvero l‘utilizzo delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme. Che sarebbe a costo zero rispetto alla costruzione di una nuova stazione in linea a Rigutino (12 km da Arezzo) che invece impegnerebbe diverse decine di milioni di euro, per avere in definitiva il medesimo risultato.

Comunque al di là della “vessata questio” tra Creti e Rigutino, il Regolamento Europeo citato da Panetta, una cosa la dice chiara: che il ministro Salvini e anche il tavolo tecnico interregionale, indicando Creti, hanno preso un granchio grosso come una casa. La stazione in linea prevista in mezzo al nulla non è solo una “bufala” perché verrebbe a trovarsi in una landa desolata senza niente intorno a più di 50 km dalle due città più vicine e senza altre connesioni ferroviarie, ma è anche in contraddizione con il Regolamento Europeo. Ma il ministro Salvini, la presidente dell’Umbria Tesei, la sindaca di Siena Nicoletta Fabio sono del mestiere?

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