ALTA VELOCITA’, LA STAZIONE VOLANTE A CRETI BOCCIATA ANCHE DAL REGOLAMENTO EUROPEO

Tutto ciò rientra nella logica di “ Il Green Deal europeo” e della “ Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” della Commissione Europea, citati nei considerando del medesimo Regolamento.
La localizzazione a Creti della stazione AV prevista sulla Direttissima Roma- Firenze NON consente il trasferimento intramodale (ferro-ferro) dei passeggeri, oltre a generare una congestione stradale e ad impedire ai Disabili ed alle Persone a Mobilità Ridotta (ultra65enni) di fruire dell’assistenza dovuta a bordo dei Treni Regionali, mentre la Normativa Europea la prevede solo sugli autobus a lunga percorrenza (250 km), oltre a coincidenze garantite e protette per tutti i passeggeri che acquistano un biglietto cumulativo ferroviario:Treno Alta Velocità+Treno Regionale (Regolamento UE 782/2021-Diritti passeggeri trasporto ferroviario)”. Lo afferma il il presidente del comitato per la riattivazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro Rocco Panetta. Il quale però con questa dura presa di posizione non dice No alle stazioni in linea, dice no all’ubicazione a Creti della Medio Etruria. Che a suo parere può essere fatta, ma altrove: “Con la localizzazione della stazione AV a Rigutino sono soddisfatti TUTTI i requisiti previsti dalla vigente Normativa Europea.”
Ecco l’inghippo, la fregatura. E infatti Matteo Galli, presidente del Comitata SAVA di Arezzo e il segretario Alberti, esprimono il loro apprezzamento per l’intervento del Dottor Panetta e”auspicano che la politica nazionale non prenda decisioni affrettate riguardo a Creti solo per compiacere la Lega Umbra, poiché ritengono ci siano validi motivi per portare la questione fino alla Corte di Giustizia Europea”. Insomma sfrutteranno questa “postilla” del regolamento Europeo per riaprire la partita e portare la stazione in linea da Creti a Rigutino. Non per non farla.
Una soluzione che consenta il trasferimento dei passeggeri dalla linea AV a quella normale e viceversa c’è già ed è qella prevista dall’opzione zero del Protocollo di Intesa Umbria-Toscana del 2015, ovvero l‘utilizzo delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme. Che sarebbe a costo zero rispetto alla costruzione di una nuova stazione in linea a Rigutino (12 km da Arezzo) che invece impegnerebbe diverse decine di milioni di euro, per avere in definitiva il medesimo risultato.
Comunque al di là della “vessata questio” tra Creti e Rigutino, il Regolamento Europeo citato da Panetta, una cosa la dice chiara: che il ministro Salvini e anche il tavolo tecnico interregionale, indicando Creti, hanno preso un granchio grosso come una casa. La stazione in linea prevista in mezzo al nulla non è solo una “bufala” perché verrebbe a trovarsi in una landa desolata senza niente intorno a più di 50 km dalle due città più vicine e senza altre connesioni ferroviarie, ma è anche in contraddizione con il Regolamento Europeo. Ma il ministro Salvini, la presidente dell’Umbria Tesei, la sindaca di Siena Nicoletta Fabio sono del mestiere?
Molto interessante. Se ho capito bene ora l’alternativa si riduce a Rigutino e all’opzione zero con la valorizzazione delle esistenti di Arezzo e Chiusi. Su questo occorre lavorare.
A Siena l’opzione Rigutino non interessa. Una parte del Centro sinistra Senese è a favore di Creti. Se anche Creti salta ai Senesi conviene andare a Firenze SMN ( con interscambio parcheggio A1 Villa Costanza) prendere il Bus o in alternativa venire in macchina alla stazione di Chiusi.
I senesi alla stazione ci possono venire anche in treno. A Creti o a Rigutino no. Se poi la linea Siena -Chiusi venisse adeguata e velocizzata …