EX TRAFOMEC DI TAVERNELLE: UNA QUESTIONE ANCORA IRRISOLTA. NUBI NERE ANCHE SULLA COOPERATIVA.

venerdì 01st, settembre 2023 / 10:23
EX TRAFOMEC DI TAVERNELLE: UNA QUESTIONE ANCORA IRRISOLTA. NUBI NERE ANCHE SULLA COOPERATIVA.
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TAVERNELLE .  Forse qualcuno aveva intravisto nell’operazione di riconversione industriale della Trafomec in cooperativa, la possibilità di ipotecare in qualche modo la scelta per il prossimo candidato a sindaco. Sì l’operazione Trafomec, se fosse durata, poteva offrire a chi l’ha sostenuta, la condizione di vantare poi una golden share nella stesura del prossimo programma e la composizione di buona parte della squadra che l’avrebbe dovuto sostenere. Un’operazione vetrina, insomma per affermare una leadership. Anche perché sull’affaire Trafomec ci sono state divisioni e contrapposizioni piuttosto nette anche nell’ambito del centro sinistra. Il PD e i sindacati si sono divisi in maniera piuttosto vistosa. I Democratici si sono addirittura dimezzati in due “scuole di pensiero”, il gruppo dirigente politico insieme alla CGIL, ha fortemente ostacolato la soluzione Cooperativa: la Workers Buyout (riscatto da parte dei lavoratori dell’azienda). Entrambi riconoscevano sì la portata umana, politica e culturale della sfida, ma erano altresì consapevoli che date le condizioni di partenza in termini di possibilità di finanziarizzazione dell’azienda, le non proprio sufficienti capacità manageriali  indispensabili per operare su mercati internazionali, con il solo entusiasmo non si sarebbe andati lontano. Il gruppo degli amministratori che fanno capo al sindaco uscente di Panicale Giulio Cherubini, anch’esso d’intesa con un sindacato, la CISL, ha sponsorizzato con grande energia la soluzione cooperativa.
Adesso a pochi mesi dalla costituzione di Trafocoop i nodi sono arrivati al pettine. E nuove nubi si addensano sul cielo dell’azienda di Tavernelle e sull’area industriale che un tempo è stata tra le più rilevanti dell’Umbria. La cooperativa dei lavoratori è già in ambasce. Chi ha sostenuto questa soluzione rischia di trovarsi con una vetrina rotta. E senza la possibilità di tornare indietro, verso soluzioni diverse, come quella a suo tempo avanzata dall’Industriale Gianpaolo Palladini della H&F srl, una holding che raggruppa un certo numero di aziende del settore elettronica con stabilimenti a Busto Arsizio, Marnate, Brescia e tra queste annovera pure la consorella della ex Trafomec a Fabro. Fatturato complessivo oltre 150 milioni di euro l’anno.
Il complesso degli immobili Trafomec è stato ceduto alla Vetreria Cooperativa Piegarese, i macchinari invece sono stati rilevati dalla Trafocoop, che per essi paga un affitto al Tribunale.
E proprio dal Tribunale di Perugia arriva notizia di un atto dell’Ufficio Procedure Concorsuali, dal quale si apprende che è stato emesso un avviso di gara per offerta migliorativa relativa alla vendita di ramo d’azienda. Tale atto può riaprire la partita e la strada alla proposta Palladini? Sarebbe stata depositata infatti una nuova offerta per rilevare il ramo d’azienda e dalle voci sempre più insistenti sembra che si tratti proprio del gruppo riconducibile a Palladini. Offerta per oltre 1 milione di euro (1.250.000 per la precisione) con una cauzione di 125 mila euro già versati. La Cooperativa si trova dunque a dover alzare la propria offerta per l’acquisto del ramo aziendale, prima dei tempi previsti. Avrà tempo fino all’11 ottobre per fare un’offerta al rialzo, con rialzo di almeno di 25 mila euro. Questo è quanto previsto dal Tribunale. Non sarà semplice per Trafocoop.
Ci sarebbero poi a disposizione anche dei Fondi di Sviluppo della Lega Coop. E c’è pure la speranza che le banche scommettano sulla giovane impresa Trafocoop e ne supportino la crescita. Lo stesso potrebbe fare la Gepafin. Ma lo faranno? Anche l’assessore regionale Fioroni è stato allertato.
La vicenda ex Trafomec che sembrava avviata a soluzione resta dunque un nodo ancora irrisolto. E a proposito della storia travagliata dell’azienda, è dei giorni scorsi la notizia che a Chiusi Scalo un ex maglificio sequestrato alla criminalità verrà adibito, per decisione della Prefettura, a centro di accoglienza per 25 richiedenti asilo. Bene quell’immobile era stato rilevato da una immobiliare, la Iolanda Immobiliare Srl, facente capo a Gabrio Caraffini, uno degli ex proprietari della Trafomec. Anzi colui che ne avviò la spoliazione. Fu sotto la sua gestione che l’azenda di Tavernelle cominciò la discesa agli inferi, non senza passaggi giudiziari.
R.C.
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