ALTA VELOCITA’ E TRASPORTO FERROVIARIO: IL PD ADERISCE “DI FATTO” AL COMITATO
All’indomani della presentazione pubblica del Comitato Pro Stazione di Chiusi tenutasi il 24 agosto scorso, alcuni esponenti Pd locali, un po’ infastiditi dal movimento che si sta creando intorno alla questione, si sono affrettati a bollare l’iniziativa e il comitato stesso come “frutti di logiche tutte chiusine”, come “un’operazione volta a dare visibilità a chi a Chiusi sta all’opposizione o è uscito dalla maggioranza”… Li abbiamo sentiti anche noi commenti del genere. E non son un mistero. Ovvio che non è così, il gran numero di firme (circa 3.000) raccolte non solo a Chiusi e tra i chiusini, ma anche in molti comuni limitrofi e non solo, da Cetona a Città della Pieve, da San Casciano Bagni a Sarteano, da Chianciano a Panicale e Tavernelle, da Monteleone d’Orvieto a Piegaro è lì a dimostrarlo. E molti sono per forza di cose elettori Pd.
Ma a smentire i piddini infastiditi sono arrivate prima le esternazioni di esponenti di rilievo del Pd come Alessandro Torrini di Castiglione del Lago o Enrico Mancini di Terontola, ma – ed è di ieri – anche un comunicato ufficiale del Pd della Valdichana senese, Amiata Valdorcia e Trasimeno. Tutti insieme. E il comunicato equivale – di fatto – ad una adesione pressoché totale del Pd delle varie aree contigue, alla piattaforma del Comitato. Perché dice sostanzialmente le stesse cose e assume le rivendicazioni che sta portando avanti il Comitato come proprie. In sostanza il Pd si iscrive senza dichiararlo al comitato.
Ecco il testo, lo riportiamo per intero, a scanso di equivoci e letture interpretative:
“Il Partito Democratico del Trasimeno, della Valdichiana, della Val d’Orcia-Amiata vista la proposta per “Un nuovo progetto di sviluppo del trasporto ferroviario nella Toscana del Sud” presentata da alcuni Comuni del Senese, ripreso anche dalla direzione provinciale del PD, fà proprie alcune proposte ed indicazioni, a partire dalla richiesta di modernizzazione ed efficientamento della linea Siena-Chiusi, con una possibile revisione del tracciato e la sua elettrificazione. Le esigenze dei pendolari (studenti e/o lavoratori) vanno di pari passo con un rilancio per uso turistico del treno, come elemento di conoscenza ed integrazione dei territori. La ferrovia può diventare strategica per avvicinare Siena ad Arezzo, tramite il nodo di Sinalunga, la vicina Umbria, tramite il nodo di Terontola, valorizzando a pieno la stazione di Chiusi-Chianciano Terme. I collegamenti ferroviari, soprattutto per il loro minor impatto ambientale, impongono una sfida che dobbiamo saper cogliere. La stazione in linea AV Media Etruria è tornata sotto i riflettori. Il piano strutturale di area della Valdichiana Senese ne ha individuato la possibile collocazione in zona Montallese/Tre Berte, tra la linea di Siena e la Direttissima. Tale proposta, insieme alle altre poste sul tappeto, dovrà essere valutata attentamente in base a costi- benefici, tenendo conto delle compatibilità ambientali, economiche, tecniche, i tempi di realizzazione ed il miglioramento effettivo del servizio alle persone; non solo, però, problematiche tecniche ma compatibilità sociali perché non si può rischiare di isolare ancora di più territori che già sono lontani dalle principali vie di comunicazione, sia su gomma che su ferro. Vogliamo sottolineare con forza (messo in secondo piano nei media e nel dibattito politico dalla scelta della stazione AV) il bisogno, fin da subito, di maggiori servizi di qualità nelle stazioni che già sono adeguate alle fermate, come Chiusi ed Arezzo. Sono stati fatti investimenti milionari per renderle agibili alle fermate dell’AV; senza attendere studi che confermino o meno la necessità della stazione in linea, che rimanda in là nel tempo nuovi servizi di mobilità, è auspicabile agire subito per migliorare la qualità e quantità dei servizi (treni e fermate). La soluzione c’è ed è immediata: potenziare le fermate dei treni AV nella stazione di Chiusi-Chianciano Terme per tutto l’anno; garantire ed aumentare la presenza di treni Intercity, sia nelle fasce orarie scoperte dal servizio AV sia per fornire una alternativa, anche economica, piu’ accessibile. Il bisogno di collegamenti più efficienti che chiedono i Cittadini di un vasto territorio dall’Amiata Val d’Orcia al Trasimeno va reso più agevole.In termini di tutela dell’ambiente dovremmo considerare la possibilità che Chiusi potrebbe offrire con l’interporto per lo scalo merci, mai completato, che garantirebbe qualità negli scambi gomma-rotaia per una area vasta. Chiusi potrebbe diventare ancora più strategica per i collegamenti con Perugia e con il vicino aeroporto di Perugia, via ferro con il passante di Terontola e con il completamento della statale Perugia-Chiusi della Val Nestore, progetti appoggiati e proposti dal Pd del Trasimeno”.
In pratica il Pd della Valdichiana senese, della Valdorcia-Amiata, e del Trasimeno afferma, esattamente come il Comitato, che va valorizzata e potenziata la stazione di Chiusi, con la conferma e l’aumento delle fermate dei treni Av, e tutto l’anno non solo in estate; che vanno aumentati gli Intercity e i regionali, nelle fasce orarie scoperte dall’alta velocità e come alternativa meno costosa alle Frecce; che va ammodernata la linea Chiusi-Siena e va garantito un raccordo stradale rapido Chiusi-Perugia attraverso l’adeguamento della Pievaiola e lo sbocco di essa verso Chiusi; che va rilanciato il progetto del Centro Merci (di area) previsto e avviato a costruzione a Chiusi, ma rimasto incompiuto.
Questa è pari pari la piattaforma del Comitato. Il Pd sottolinea inoltre, come il Comitato, che “le stazioni di Chiusi e Arezzo già sono adeguate alle fermate dei treni Av. Sono stati fatti investimenti milionari per renderle agibili alle fermate dell’AV; senza attendere studi che confermino o meno la necessità della stazione in linea, che rimanda in là nel tempo nuovi servizi di mobilità, è auspicabile agire subito per migliorare la qualità e quantità dei servizi (treni e fermate)”… In questo quadro il Pd parla anche di “avvicinamento di Siena ad Arezzo tramite il nodo di Sinalunga e della Valdichiana all’Umbria, tramite Terontola”, oltre che Chiusi.
Certo, nel comunicato Pd rimane l’opzione stazione in linea, possibilmente nella zona Tre Berte-Montallese (che poi sarebbe Tre Berte-Salcheto nel comune di Montepulciano), cosa che il Comitato invece bolla come bufala da evitare a tutti i costi, ma a tal proposito anche la posizione del Pd è molto più edulcorata rispetto ai mesi passati. “Tale proposta, insieme alle altre poste sul tappeto, dovrà essere valutata attentamente in base a costi- benefici, tenendo conto delle compatibilità ambientali, economiche, tecniche, i tempi di realizzazione ed il miglioramento effettivo del servizio alle persone; non solo, però, problematiche tecniche ma compatibilità sociali perché non si può rischiare di isolare ancora di più territori che già sono lontani dalle principali vie di comunicazione, sia su gomma che su ferro”. Ecco, se parliamo di valutazione sulla base di compatibilità economiche, tecniche e ambientali, la stazione in linea a Tre Berte-Salcheto, tra due linee ferroviarie, a poche centinaia di metri dall’autostrada da un lato e dall’oasi naturalistica del lago Montepulciano dall’altro si esclude da sola. E anche le altre due ipotesi, Rigutino e Farneta non ne escono bene.
Il ragionamento del Pd sottintende anche un altro aspetto: la stazione in linea, ammesso che si decida di farla, sarebbe comunque un’opera che vedrebbe la luce tra 10 anni. Forse anche qualcuno in più. Nel frattempo questo territorio non può continuare a vedersi penalizzato e marginalizzato da scelte incongrue e addirittura suicide, come quella di cancellare la fermata del Frecciarossa proprio nell’anno della ripresa del turismo, dopo averla mantenuta negli anni del Covid e delle restrizioni. Ma un utilizzo razionale e potenziato delle stazioni di Chiusi e Arezzo, con più treni e più fermate, in orari consoni e non assurdi, la realizzazione e l’adeguamento di collegamenti stradali e ferroviari di connessione con Siena e Perugia (e aeroporto di Perugia), la costruzione del centro merci potrebbero anche dimostrare numeri alla mano che la stazione in linea effettivamente non serve a niente se non a spendere una baracca di milioni. E allora se i soldi del Pnrr ci sono ed è giusto spenderli, che vengano spesi per opere utili e per ammodernare e efficientare i collegamenti esistenti, senza consumare altro suolo, senza fare cattedrali nel deserto.
La posizione assunta ieri dal Pd va in questa direzione. Il Comitato può con soddisfazione prenderne atto. E adesso Comitato e Pd possono anche marciare insieme. Se non lo faranno, viste le posizioni largamente collimanti, sarà solo per reciproca diffidenza preconcetta. Che in politica è una bestemmia. D’altra parte nel Comitato convivono sensibilità e appartenenze politiche diverse, tra aderenti e sostenitori figurano persone con la tessera del Pd e di Fratelli d’Italia, sindaci ed ex sindaci del Pd e sindaci civici sostenuti dal centro destra, esponenti dei Podemos, di Sinistra Civica ed Ecologista, di Sinistra Italiana e delle liste civiche di opposizione al Pd in vari paesi (a Chiusi, Cetona, Panicale ecc…), forze quest’ultime che non hanno avuto problemi a prendere le distanze dalla posizione ufficiale di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sia in Umbria che in Toscana…
Sarebbe una bella cosa se la prossima manifestazione vedesse insieme il Comitato, il Pd e tutte le altre forze politiche di destra, di centro e di sinistra che ne stanno sostenendo la battaglia. E pure i sindaci, che adesso, con il comunicato Pd, hanno meno ragioni per mantenersi titubanti.
m.l.
Non è per essere integralisti ma le posizioni del comitato e quelle del pd coincideranno totalmente quando scomparirà totalmente la bufala della stazione in linea e la bufala nella bufala emersa in queste settimane di nominare montallese per far credere che l’eventuale stazione sia nel comune di Chiusi. Al di là delle posizioni del pd resta poi l’atteggiamento delle amministrazioni comunali della valdichiana che hanno tutte approvato il piano strutturale intercomunale che prevede “l’apertura” alla costruzione della stazione in linea. Personalmente più che un’identità di vedute von il comitato trovo che da parte del pd ci sia la volontà di tenere una posizione ambigua vista la grande azione del comitato e le migliaia di riscontri che sta trovando.
diciamo che il riscontro che sta trovando il comitato come adesioni e firme non è ininfluente e il Pd, sentendo il fiato sul collo, piano piano si sposta e si allinea, per non rimanere isolato e cn il cerino in mano. E’ vero che rimane anche nel comunicato l’opzione stazione in linea a Tre Berte-Salcheto (con depistaggio Montallese) ma adesso non è posta come una priorità né strategica, né tattica (per stare dentro la partita), anzi viene di fatto demotivata, sottoposta a valutazioni che oggettivamente la depotenziano. Secondo me è un passo avanti. Quanto al piano intercomunale, molte previsioni di Piano sono rimaste negli anni solo previsioni, senza mai trovare concretezza… Sarebbe meglio che venisse cancellata, ma anche se viene depotenziata il risultato potrebbe essere identico.
Fatte le debite proporzioni, la stazione in linea mi sembra il nostro piccolo ponte sullo stretto, argomento per disquisizioni di politici più preoccupati di disegnare scenari futuristici che di affrontare i problemi immediati. Sarebbe meglio concentrare tutti gli sforzi sulla richiesta di utilizzo e potenziamento delle stazioni di Chiusi e Arezzo e sui collegamenti Perugia – Chiusi e Chiusi – Siena. Nel comitato dovrebbero avere più spazio le argomentazioni tecniche (e non parlare di tecnicismi come se fossero una cosa sporca). Il successo del comitato Aria è derivato soprattutto dalle argomentazioni tecniche ed economiche che hanno smontato il progetto Acea fino a ridicolizzare gli interventi di chi lo presentava.
Ci sono decine e decine di articoli e interventi pubblici pieni di argomentazioni tecniche che evidenziano come la stazione in linea, dovunque si faccia, non sta in piedi. Infatti anche i fautori dell’opera si guardano bene dal metterla sul tecnico… Sanno che perderebbero.
Vero. Ma politicamentebil voto sul piano strutturale ha un valore fortissimo e se non viene sconfessato quello la posizione del pd rimane ambigua e non credibile.
Luca, cancellare con altri atti, quella previsione di piano, sarebbe cosa buona e giusta. Ma sarebbe anche una sconfessione palese di una scelta fatta in precedenza. In politica una cosa molto rara. Mi pare che il comunicato PD la sconfessi di fatto, anche senza atti ufficiali amministrativi. Difficile che il PD possa dire di no, che non è così. Perché così è. “Le parole sono importanti”… E l’italiano, come la matematica non è un’opinione. Insomma manca la forma, ma la sostanza c’è.
Bravo Luca Scaramelli, anch’io la penso così come hai scritto, ed il ragionamento che sembrerebbe come dici ”da integralisti” è dovuto al fatto che dati i tempi che corrono attualmente ed il rapporto con la politica, entrambe le cose ci dovrebbero insegnare molto,la soluzione o non soluzione delle quali nel tempo è stata usata o tentato di usare per escludere dalle decisioni una popolazione che pesava nelle decisioni assembleari sempre di meno.
X Marco Lorenzoni. Non sono molto d’accordo e non sono nemmeno un ”radicale” su tante questioni perchè sò bene che la politica non sia solo una questione di forza ma anche di mediazione, ma sulla questione della credibilità penso che sia necessario esserlo e parlare onestamente, soprattutto per un motivo che è quello dell’attuale dirigenza del PD che con la Schlein dice di invertire la rotta anche se fin’ora sono solo parole. E’ l’ la debolezza e cioè che in nome del buon nome del partito la concezione che si rifiuti di accettare sia quella di riconoscere i propri limiti del passato. Ma come sarebbe la cosa di fronte alla questione principale !? Che il PD smentisca se stesso mi si viene a dire ? E allora questo – ma è una idea mia e lo è anche soprattutto guardando al passato-che i buoni popositi rimangano buoni propositi e quando si vada a decidere sulle cose importanti ci si comporti e si creino scientemente tutte quelle condizioni per le quali si perseguano gli scopi iniziali che oggi si dice che si rifiutino e che siano ingombranti. E’ una vecchia tattica basata soprattutto sul consenso e sulla fallace memoria della gente e degli elettori di partito che mentre si dimenticano delle cose giuste -perchè la gente assorbita nella quotidianità fin’ora ha dato e continua a dare certi segni- gli viene volgarmente messo -scusate la volgarità- sotto la coda. Sarebbe la prima volta che succcede, ? NO ! Un esempio vicino nel tempo sono stati i tentativi con Acea che poi grazie al Movimento Aria sono risultati istanze impresentabili quelle della politica che si sarebbe voluto applicare ma se non ci fosse stata quella pressione popolare oggi ci sarebbe stato altro sul territorio e purtroppo anche per il futuro in quel caso ancor oggi non ci è dato di sapere cosa avverrà veramente . Ecco anche i danni dove si nascondono e dove si annidino talvolta nelle procedure. Non c’è niente di meglio per un partito che sgambetta per liberarsi dalle cinghie e dalle costrizioni di una politica malsana accettare l’autocritica e nello stesso tempo mostrare e dimostrare la propria umiltà ed essere vicino alla gente nelle sue istanze burocratiche ma soprattutto politiche. Allora per non riconoscere che il piano sia stato accettato con il chinare la testa da parte dei territori si continua ad andare verso il baratro ? Ma che ”manfrine” sono queste ? Questi non sono altro che i tentativi portati avanti dalle dirigenze a cui stà a cuore il mantenimento dei voti ma non la sostanza di ciò che verrà fatto nei territori, ed ancora si insiste cercando vie di fuga ? E l’anormalità è quella che si insista anche dal punto mediatico che quello che hanno detto suoni quasi come una sconfessione….bene, allora se è una sconfessione come si voglia far capire senza però passare ai fatti per i quali le parole rimangano parole (nessuno è nato ieri sia chiaro ) si vada nel confessionale e davanti al prete gli si dica: padre, ho peccato e vorrei dimostrare che questo fatto mi serva da lezione.E siccome come dici tu Marco credo che sia difficile che il PD lo faccia con tutte le sue dirigenze ed apparati e siccome non ci vuole una intelligenza politica superiore per capirlo anche e soprattutto per il semplice fatto che quel P.S. non è stato il frutto di assemblee del popolo del PD ma in effetti impostazione e decisione dei vertici,allora non ci si venga a prendere per i fondelli con le dichiarazioni perchè è da parecchio tempo provato- e non è questione di colore politico- che io come tantissimi altri che sono maggioranza nel paese non solo di Chiusi ma nei territori limitrofi ed anche allargati all’Italia che di tale gente non ci si fidi più . L’occasione è questa, altre non ce ne sono e se si sono cacciati in un vicolo cieco dal quale non sanno come uscirne non vengano a fare promesse vacue perchè hanno benissimo il mezzo con il quale riparare.Solo i peones e la gente al guinzaglio non sarà d’accordo che venga fatto tale passo probabilmente perchè questa è una genia di ostinati che sono scesi in campo da parecchio tempo ed hanno spesso barattato il piccolo potere per la speranza di un potere più grande, ma che detto fra noi è sempre piccolo, questa è l’illusione che molta sottocultura politica faccia loro vivere,ma oltre che ad essere questo un problema loro,vediamo che si riflette e si ripercuote in un problema nostro, di tutta la collettività. Da qui-politicamente- si vede quale danno politico abbia fatto alla società la creazione a tavolino di detto partito che guarda caso ancora oggi nelle sue radici culturali e politiche è spaccato a metà ed è inutile che declamino l’unitarietà ed il senso comune fra le fazioni (Schlein – Bonaccini) a cui nessuno crede e che è un mezzo per continuare a sopravvivere mentre i problemi creati da loro-fra i quali anche questo locale non ne è che l’indice- aumentano ed interferiscono nelle nostre vite.”Qui si parrà tua nobilitate” qualcuno diceva, ma mi sembra a sentor di naso che di nobilitate non ce ne sia per nulla ma piuttosto solo intenzioni e parole e dichiarazioni con le quali o dare dei contentini temporali(ripristino del Frecciarossa sventolato come riconoscimento dell’importanza dei territori) ma che nello stesso momento si vada avanti con la bufala della Stazione in Linea fino al decreto definitivo della sua approvazione.E allora cari militanti del PD fatevi sentire con l’idea in testa di dover assumere anche voi la lotta interna al vostro partito affinchè nei vostri territori trionfino le idee giuste e non la marmellata stantia della politica a cui siete stati costretti ed abituati anche voi da anni e prendete la distanza come metodo dalle parole e pretendete i fatti,altro che far giuocare i vostri dirigenti a nascondino (che vengono a dire che sono solidali con il Comitato ma che invece se ne guardano bene di firmarne le istanze…) e pretendete il controllo dal basso, senza di quello è cosa certa che la coda non sia sufficente a parare quella funzione che negli ultimi venti anni è stata messa in atto e che ha distrutto il vostro partito, edulcorandolo ed esponendolo anche alla rabbia della gente,che alla fin fine non è cretina e tali cose le capisce molto bene. E allora il passo avanti è dietro la porta e la maniglia è montata sull porta, basta solo avere la coscenza di usarla perchè ne và di voi, della vostra continuità e della salvaguardia dei territori che contengono tanta potenzialità sia naturale chè storico-culturale ed hanno bisogno che a queste due se ne aggiunga un altra che si chiama consapevolezza degli indirizzi politici, altro che stare a sentire i discorsi scritti e le dichiarazioni di intenti che possano trasparire da questi ultimi perchè è dimostrato ai giorni nostri che queste sono tutte velleità a cui si contrappongono ragionevolezza, realtà e concretezza. Qualcuno diceva nel passato, ma non poi tanto lontano : ”abbandonate le illusioni e preparatevi alla lotta”.
Concordo con chi mi ha preceduto; personalmente avevo subito espresso per scritto, al comitato, il mio pensiero in proposito che riporto di seguito:
“Non so se il piano strutturale Intercomunale sia stato poi votato anche a Chianciano e Cetona che mancavano all’appello; certo è che chi dovesse aderire al comitato, sindaci compresi, dovrà accettare i primissimi obiettivi (come tutti):
1) Sì alle stazioni AV di Chiusi ed Arezzo.
2) No a Medio-Etruria (senza se e senza ma).
I sindaci che hanno votato, in pieno agosto, il famoso P.S.I. potranno, pertanto, aderire alle ragioni del comitato (che li attende a braccia aperte) con altrettanto provvedimento di giunta.”
“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”, diceva James Russell Lowell, ma occorre farlo per davvero e con i medesimi mezzi!