CHIUSI SCALO: DEGRADO URBANO, IL PROBLEMA E’ SERIO. E’ UNA QUESTIONE DI DECORO E DI VIVIBILITA’. CHIUSI FUTURA ALZA IL TIRO
CHIUSI – La manutenzione e il decoro dell’arredo urbano, delle aree verdi pubbliche, delle aiole, dei marciapiedi è una delle cose che creano l’immagine di una città e danno anche la cifra del senso civico dei cittadini da un lato e dell’attenzione di chi amministra dall’altro. La lista di opposizione Chiusi Futura, con un post su facebook, uscito oggi, prende di petto l’argomento. Dice di aver ricevuto segnalazioni di situazioni di degrado da parte di numerosi cittadini e ne pubblica le fotografie: erba alta, buche, panchine rovinate, tombini murati con l’asfalto.
Tutto ciò in particolare in alcune aree di Chiusi Scalo, come quella nei pressi del negozio Coop e di Piazza XXVI Giugno, i giardini pubblici, o l’area attrezzata per la sgambatura dei cani, sempre allo Scalo. Le foto in effetti parlano da sole.
“Sarebbe giunta l’ora di restituire un minimo di valore estetico alla città di Chiusi” scrive Chiusi Futura che invita i cittadini a rivolgersi sempre ai vigili per segnalare situazioni simili.
Evidentemente i cittadini cominciano a preoccuparsi, perché oltre che a Chiusi Futura, molti si sono rivolti anche alla nostra redazione. abbiamo ricevuto decine di fotografie solo nelle ultime due settimane. Quelle che seguono le abbiamo ricevute da 3 lettori…
Alcune riguardano la stessa zona segnalata da Chiusi Futura, altre sono state scattate invece nel centro dello Scalo.
Vedere marciapiedi sconnessi, panchine scolorite e malandate, aiole con erba alta come in piena campagna, cestini per l’immodizia sgarrupati, monumenti che sembrano abbandonati a sé stessi come quello che ricorda il sacrificio di Don Romano, parroco di Chiusi Scalo, in Congo nel 2002, non aiuta a diffondere l’immagine di una di città accogliente, curata, pulita.
L’amministrazione comunale avrà le sue difficoltà a far fronte a tutti gli impegni, in primavera l’erba cresce più in fretta e più copiosamente che in altre stagioni, ma ci sono cose che proprio per una questione di immagine, di decoro e di sicurezza, in una parola di “vivibilità” non possono essere lasciate indietro e procrastinate. Vanno fatte. Punto
Qualcuno in altri comuni ha utilizzato per il taglio dell’erba e le piccole manutenzioni i percettori del reddito di cittadinanza, qualcun altro i giovani ospiti dei centri di accoglienza migranti e profughi. In qualche caso si è fatto ricorso al volontariato, cioè affidando tali lavori ad associazioni di quartiere, società sportive, sodalizi tipo Auser.
Già le potature e le capitozzature selvagge degli alberi, sia nelle aree pubbliche che in quelle private, tolgono ombra e frescura (e ossigeno) e danno un senso di desolazione con le strade e le piazze che sembrano tutte quadri di De Chirico (più brutti però), se poi ci aggiungiamo il degrado e l’abbandono anche delle piccole cose, il risultato diventa devastante. La fotografia di una disfatta.
Le opposizioni, denunciando tutto ciò, fanno il loro mestiere. Per quanto riguarda Chiusi Futura, questo tema del degrado era molto caro a Luciano Fiorani, che spesso postava suoi social foto di situazioni incresciose. Giusto che adesso che Luciano se ne è andato, la parte politica di cui faceva parte tenga ferma la barra sull’argomento.
La questione preme anche a noi. E anche nel ricordo di Luciano lo riproponiamo. Più volte siamo intervenuti su queste colonne in proposito: recentemente per denunciare certi scempi nelle potature e decimazione degli alberi, le epigrafi scolorite sulla facciata del palazzo Comunale, l’orologio fermo sulla facciata della stazione, oppure per sollecitare l’uso della street art per colorare e abbellire le facciate ingrigite e tristi…
Alcune cose sono state affrontate e risolte (l’orologio, che era di competenza RFI), altre no. Crediamo che sindaco e giunta debbano porselo questo problema delle manutenzioni perché è un problema esiziale. Come può Chiusi sperare di tornare ad essere attrattiva, come lo sono da qualche anno alcuni comuni limitrofi, se offre di sé un’immagine sciatta e degradata? Tenere in ordine le aiole, riverniciare le panchine, sostituire i cestini rovinati non è un’opera titanica da fare con i fondi del Pnrr… E’ il minimo sindacale. E farsi incalzare dalle minoranze su cose del genere, non è neanche da politici smaliziati…
m.l.
Le segnalazioni in effetti sono aumentate negli ultimi tempi , segno che le persone fanno caso a ciò che le circonda . Le foto che ho riproposto e che giustamente sono riportate su questo articolo dimostrano le carenze di attenzioni sotto diversi profili e su più parti del paese. Mi auguro che il Sindaco legga l’articolo visto che in consiglio comunale sono state “rimbalzate” ben 2 mozioni sul tema presentate da me e Lucia.
Il tuo post ripropone un tema vecchio e comunque affrontato più volte. Credo sommessamente però che il tema oltre che ad essere economico sia proprio ”politico” per la semplice ragione che nelle graduatorie di spesa da parte di un ente pubblico dovrebbero esserci delle priorità e le priorità- e si ritorna sempre lì,sul quel discorso in atto a Chiusi da molto tempo e che molti si chiedono anche spesso storcendo la bocca – perchè tali istanze rivestono carattere valoriale, sociale e quindi POLITICO da questo non si fugge, perchè possa piacere o no non è accettabile una spesa di migliaia e migliaia di Euro per iniziative anche di carattere di intrattenimento da consegnare a complessi Rock che durano tre giorni e dedicare le briciole od il nulla alla spesa riversata sul fronte della salvaguardia dell’ordine, della pulizia e quindi della presentabilità., condizione queste che sono pressochè permanenti in un corpo sociale mentre non producono effetti permanenti quelle dedicate ad impegni economici riversati verso bande musicali che dedicano tre giorni di tempo delle loro esibizioni.Cosa lascno alla comunità me lo domando e mi si perdoni se ritorno su argomenti che personalmente stento a digerire vista la limitatezza delle risorse che è comune a tutti in questi tempi. Cosa vuol dire la produzione di tutto questo quando si amministra ? Dipendentemente- e si badi bene non indipendentemente da ciò che si vada a sostenere ed a rappresentare da parte degli organismi pubblici ed amministrativi vuol dire inesorabilmente a predisporsi un mondo dove si giuochi in arretratezza rispetto ai propositi, alle belle parole, agli intenti che solo le parole possono definire ”cultura” ma che comunque ammesso che questa lo sia credo che sia in tutti i casi tutta marginale alle vere necessità. Qui siamo al punto che si crede che si debba amministrare tutto ed amministrare soprattutto la diversità che il mondo moderno ci pone di fronte ma di questo passo inesorabilmente si arriva- estremizzando le questioni- al fatto che alla gente manchi il pane mentre si ricerca di fabbricare e produrre il superfluo.Si avete capito bene: il superfluo per star dietro al piacere di pochi e nello stesso tempo CONSAPEVOLMENTE per scontentare molti, dove tali ”molti” sono riassunti nelle necessità. E allora dal momento che ho fatto solo un esempio di distorsione di un certo modo di ragionare la conclusione è quella che non ci possono essere più verità di fronte alla gente che si fa i buchi alla cintura e che magari fa un lavoro precario e stenta ad andare avanti e le spese che vengono fatte relative all’intrattenimento quando andiamo a vedere che il tanto anelato turismo beneficiante di Chiusi legato anche agli etruschi -tanto per dirne una- ma non solo a quest ultimi che non riesce a decollare perchè non ci sono mezzi economici che possano giuocare un ruolo attendibile nei confronti dello sviluppo del territorio.ma mi domando. ma è tanto difficile stabilire delle priorità in mancanza si risorse usando il metodo di ragionamento del cosìddetto ” buon padre di famiglia ”?.Mi sembra un compito diventato da molto tempo un impegno mentale immane sul modo di ragionare mentre credo che sarebbe anche semplice, forse solo al patto che ci si possa rendere autonomi e sganciati da quella macchina che vende le rappresentazioni culturali prefabbricate ed a turnazione che esiste nella nostra regione e che fà capo alla politica a cui risponde. E’ una intelaiatura questa ed una rete che da una parte avrebbe l’idea di poter sgravare i costi dai conti pubblici ma da un altra impone l’accettabilità politica delle rappresentazioni e delle iniziative dalle quali gli enti periferici in pratica non possono sottrarsi.In pratica, la medaglia ed il suo rovescio.Con una mano ti dò e con l’altra ti prendo,obbligandoti dentro un percorso dal quale non ti sganci. Una mia vecchia zia che abitava al Lago di Chiusi negli anni ’50 chiamava i polli a raduno per la notte ma prima dava loro la semola bagnata per nutrirli, e se vedeste come correvano…Qui invece mi sembra che si produca-daltronde come in tutti i settori oggi- prima il superfluo poi si pensi, se avanzi qualcosa, al necessario. Lo spettacolo è quello delle foto pubblicate nel Post , o proviamo a dire che non è vero e che sono invece delle velleità….perchè-e non mi meraviglierebbe- ci sarebbe anche chi provi a dirlo…. E allora come la mettiamo se è invalsa l’abitudine corrente in questi tempi che di fronte all’evidenza dei fatti scatti la spinta a negare, negare ed ancora negare. Ecco perchè una bugia ripetuta cento volte poi diventa una verità..Ecco perchè una verità ripetuta cento volte entra nella comprensione della gente,ed è per questo che non occorre mai arrendersi nel dire la verità. E allora prendiamone atto sul fatto che prima occorra provvedere ai bisogni primari poi pensare agli altri secondari !
In alcune aree di Chiusi Scalo, forse già qualche ora prima di questo articolo, l’erba è stata tagliata. Bene. Era ora. Ciò ovviamente non significa che l’articolo segnalasse cose fasulle o problemi già risolti. Le foto riportate sono state tutte scattate negli ultimi 10 giorni. Il che vuol dire che per diverse settimane la situazione è rimasta quella incresciosa che alcuni cittadini hanno segnalato. Per il resto: panchine, cestini, aiole non si registra alcun intervento. Approfittiamo per segnalare che anche il posteggio al di là del vecchio passaggio a livello, molto utilizzato dai pendolari, versa in condizioni pietose. E quello è il primo punto di accoglienza di Chiusi per chi arriva dall’Umbria. Non è un bel biglietto da visita
Ad esempio alle Biffe, nonostante varie segnalazioni,
nella zona porto del sole e porto di Mezzo ci sono dei giardini pubblici e un area verde in condizioni pietose e di assoluto degrado… giochi rotti e mancanti, erba tagliata 2 volte all anno e tra l altro tagliata male ed a tratti, alberi e siepi che cercano la manutenzione ormai da anni, panchine rotte e illuminazione che più delle volte non funzionano. Che senso ha avere un area verde in queste condizioni? Sono d’accordo con questo articolo…