LOMBARDIA E LAZIO, ALTRA DISFATTA EPOCALE DELLA SINISTRA. ORA GLI ARTEFICI DEL DISASTRO SI TOLGANO DI TORNO
Per scaramanzia diciamo “attendiamo i dati finali”, ma le proiezioni sulle confermano e consolidano quanto emerso da subito negli exit poll. Nel Lazio e in Lombardia la destra è in netto vantaggio e per il Pd e il centro sinistra si profila un’altra debacle epocale dopo quella delle politiche.
Al momento in cuo scriviamo, in Lombardia Attilio Fontana, presidente uscente e candidato del centrodestra, è dato al 54,4% delle preferenze, seguito da Pierfrancesco Majorino (centrosinistra-M5s) che raggiunge il 33,3%. Più di 20 punti di distacco. Una partita senza storia. Non sfonda Letizia Moratti (Terzo Polo) ferma al 10%; ancora peggio Unione Popolare che con Mara Ghidorzi si ferma all’1,4%. All’interno della coalizione di Majorino raccolgono poco il M5s (4,4%), la Lista Majorino (4,4) e Verdi-Sinistra (2,9)…Il Pd ottiene il 21,2%. Nel centro destra si conferma prima forza Fratelli d’Italia con il 26,6%, mentre la Lega si ferma al 16% e Forza Italia al 6%.
Nonostante la pessima gestione della pandemia, con il record mondiale di morti e le dimissioni dell’assessore regionale Gallera, il centro sinistra non è riuscito a scalzare Fontana, che addirittura infligge agli sfidanti un distacco tale da non ammettere repliche.
“La sconfitta di oggi è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso, dove un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà”. Lo dichiara Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, sul risultato delle regionali. “Credo non ci sia proprio nulla da rimproverare ai nostri due candidati, Pierfrancesco Majorino e Alessio D’Amato, che anzi ringrazio. E con loro tutte le donne egli uomini del Pd che hanno provato a scongiurare un esito per molti aspetti atteso. Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo”.
Enrico Letta invece pare accontentarsi e gioire della seconda piazza ottenuta in entrambi i casi dal Pd. Evidentemente l’esperienza come deputato del collegio di Siena non gli ha insegnato granché: a Siena, al Palio, arrivare secondi è una disgrazia. Guai al fantino che arriva secondo. .
Per quanto riguarda la destra, nel giorno in cui tutti i giornali hanno parlato delle dichiarazioni di Berlusconi su Zelensky (“se fossi stato premier non lo avrei incontrato”, “se avesse smessi di attaccare le regioni del Donbass tutto questo non sarebbe successo”…) che hanno di fatto messo in discussione la politica del Governo italiano e dello stesso centro destra, minando la maggioranza stessa, i risultati nel Lazio e in Lombardia invece consolidano la coalizione di governo e il gradimento degli elettori per la destra. Elettori che però hanno votato in pochi, in media il 40%. Il che vuol dire che il 60% è rimasto a casa. E c’era il sole. Figuriamoci se pioveva…
Il dato dell’astensionismo dal voto segnala uno scollamento grave e sempre più marcato dell’opinione pubblica dalla politica. E uno sgretolamento inarrestabile della democrazia rappresentativa, come l’abbiamo conosciuta fino ad ora. Le percentuali ottenute da candidati e partiti sono infatti calcolate sui voti validi, cioè su quel 40% scarso degli aventi diritto. Il consenso reale è meno della metà di quelle percentuali.
Se la destra ha comunque motivo per festeggiare, perché mantiene la Lombardia e riconquista il Lazio dopo 10 anni, a sinistra di motivi di soddisfazione non ce n’è nemmeno mezzo. Chi ha fatto questo disastro a pochi mesi dal quello delle elezioni politiche che hanno incoronato Giorgia Meloni e riportato i post fascisti al governo, dovrebbe solo chieder scusa, comprare una canna da pesca e togliersi di torno. Tutti: da Letta a Zingaretti, a Majorino, ai gruppi dirigenti della Lombardia e del Lazio del Pd, ma non solo quelli del Pd. Anche i capataz del M5s, di Sinistra Italiana, Verdi, Unione Popolare, e pure Calenda e Renzi. Nessuno è senza peccato.
Il congresso Pd, da occasione di riflessione e di cambiamento, è diventato la difesa acritica di un fortino vuoto, con i dirigenti del partito, anche quelli locali, che invece di aprire il partito e cercare nuova linfa e nuove idee ed energie, si sono rinchiusi dentro una botola a dirsi che sono bravi. Gli altri, fuori dal Pd, non sono stati capaci, nessuno, di offrire una alternativa valida e credibile, anche loro arroccati ognuno a difesa del proprio orticello asfittico e rinseccolito. La debacle, a sinistra è di tutti. E chi ha portato la sinistra a questo punto, a percentuali marginali senza riuscire a dire una parola nemmeno sulla guerra (lo ha fatto Berlusconi!) non può più stare sul ponte di comando con il timone in mano. Dopo due batoste come le politiche e le regionali in Lombardia e Lazio in altri tempi qualcuno sarebbe fuggito in Svizzera o in Tunisia, senza lasciare tracce.
m.l.
I post-comunisti,che hanno governato,male,l ‘ Italia negli ultimi anni ,hanno dato prova di incapacità soprattutto ai loro elettori !
I loro elettori si sono talmente nauseato che, non ne vogliono più sentir parlare !
Ancora non hanno capito che,incentrando la loro politica solamente sulla parola ” antifascismo ” non incantano più nessuno !….ormai l’ asino non volicchia più !
Regionali, opposizione allo sbando ma i leader si autoassolvono: “Allearsi non sarebbe servito”
Letta (Pd): «Noi abbiamo fatto la nostra parte».
Calenda (Terzo Polo): «Mai stati in partita».
Conte M5S:«Risultato non soddisfacente»
“Allearsi non sarebbe servito”, dicono in coro i leader. Hanno ragione. Le alleanze si fanno su progetti, valori, strategie condivise. E questi tre personaggi, hanno una tara, quella di non avere singolarmente nulla in testa da proporre a questo Paese. Figuriamoci se si potevano alleare. Hanno fatto accordicchi separati di cartello , i cittadini lo hanno capito e li hanno mandati a quel paese.
Questa tornata elettorale ha messo in evidenza una evoluzione del pensiero populista e antipolitico, rappresentato dai 5s certo, ma non solo. Penso alla Lega, e allo stesso duo destrorso Renzi Calenda.
Ecco l’evoluzione di questo movimento è al momento sfociata nell’Indignazione. I cittadini hanno preso atto, che anche la strada dell’antipolitica, della rivolta forcaiola non ha portato da nessuna parte. Non rimaneva appunto, visto il desolante spettacolo che si spande dal palco della politica, che ripiegare nel privato, nell’astensionismo e aspettare l’arrivo di tempi migliori.
X Renato. Quei cittadini che non sono andati a votare, personalmente io non li giustifico affatto, perchè il populismo vero ed effettivo che esprimono con quell’azione è quello che viene prodotto dalla risultante della non credibilità della classe politica- e su questo siamo d’accordo- ma fanno vedere e credono di essere tanto incazzati che le cose non cambino e per questo non vanno votare ? Mi ricordo un detto fatto apposta per loro e che non è quello che è stato detto ”ripieghiamoci nel personale e nel privato in attesa di tempi migliori” perchè il sistema che vorrebbero cambiare non produce tempi migliori, ma avrebbero dovuto tener presente questo detto , ben più vero e crudo :” Non votare è come mettere il capo sotto la sabbia, ma attenzione che il culo resta fuori”….ed infatti così è stato.
Con sistemi elettorali come quelli in vigore e con partiti o coalizloni che non rappresentano più nessuno,ii NON VOTO diventa una delle possibili opzioni. Se entro in un negozio e non trovo quello che cerco io esco senza comprare niente. Certo, l’astensionismo è una scelta che cozza con la storia della sinistra, con le battaglie fatte per ottenerlo il diritto di voto (quello delle donne è stato acquisito solo nel 1946), e non è detto che se la maggioranza delle persone dice, pensa o fa una cosa, quella sia la cosa giusta…Però se il 60% dell’elettorato di Lombardia e Lazio ha scelto di NON VOTARE, vuol dire che quelle due regioni sono guidate da una esigua minoranza. Dal punto di vista democratico è una disfatta. Una capitolazione. Nessuno, neanche chi ha vinto e governa, ha motivi per gioire. Può cinicamente incassare il risultato a tenersi strette le poltrone, ma il consenso reale è sempre meno
x Marco Lorenzoni. L’esempio che porti a prima vista può calzare ma non può essere paragonato ad un negozio dove si entri e se non c’è ciò che si cerchi poi ne usciamo….La democrazia non è un negozio ma attiene ad uno sforzo progressivo e progressista affinchè dentro a quel negozio vi siano i generi che consentano una vita migliore per tutti,quando tutti però sanno quali prodotti scegliere. All’interno del sistema capitalista questo funziona solo per pochi. Il problema che ne deriva è quello di quali prodotti scegliere e per ottemperare a tale azione chi entra deve SAPERE cosa possa trovare. Attualmente credo che a coloro che hanno deciso di restar fuori da quel negozio interessi poco cosa possano trovare perchè se il risultato è quello come è stato detto di ”attendere che vengano momenti migliori e di ripiegarsi nel personale e nel privato” l’unica cosa sicura è quella che la situazione continuerà ad incancrenirsi.Difatti secondo me stiamo marciando a piè veloce in quella direzione.Se poi il ragionamento che fai riguarda una esigua minoranza che possa guidare una regione od un intero paese e che perciò non rientri ad essere valutata una democrazia su questo siamo d’accordo ma si dovrebbero esaminare le modalità di come fronteggiare la discesa o verso l’autocrazia e o verso l’autoritarismo condizioni queste ultime strettamente legate l’una all’altra.Non resta quindi altra alternativa che rimboccarsi le maniche ed organizzarsi per portare avanti un lavoro diverso da quello che è stato fatto fino ad oggi.Le ammucchiate di partiti paralleli o simili per raggiungere la maggioranza dei voti per scalzare la destra non fanno altro che produrre quello che è stato fatto fin’ora e cioè una impotenza strutturale della politica e quindi un allontanamento dai -chiamiamoli a parole- quelli che potrebbero essere definiti come ”buoni propositi” che poi a guardarli bene in faccia sono tutt’altro che buoni perchè fanno incartapecorire il sistema che dovrebbe rispondere all’affermarsi dell’altro che oggi è alla guida.E che vi sia il parallelismo dentro alle coalizioni è cosa certa ma con una differenza ed è quella che a destra sono tutti differenti l’uno dall’altro ma ciò che li unisce è la fame di soldi e di relaizzare compiutamente una macchina che si consolidi e serva a far fare soldi sempre in misura maggiore depredando in maniera strutturale il settore pubblico proprio per i concetti economici che guidano i vertici ( classi sociali elevate per alimentare il loro status dove la sola possibile difesa di tale status è poter continuare ad estendere la conservazione a favore di se stessa dando segnal ai supporti sociali di una società spesso ignorante e che agisce e pensa con la pancia, quindi a categorie ed a corporazioni che mettono in atto reattività individuale e sociale ai cambiamenti e far guerra ad ogni cosa che voglia contrastare tale processi).Dall’altra parte, e cioè alla supposta sinistra- ma occorre usare i termini con il loro valore diversamente si falsano le questioni perchè chiamarla sinistra di certo è un eufemismo- si mette in campo una conservazione più blanda, strisciante,e tanto strisciante che appare alle menti acritiche come un baluardo a difesa delle classi deboli o alla meno peggio onnicomprensiva dei valori di umanitarismo in un mondo che cambia.Nulla di più falso.Questo viene posto in essere-ed i fatti lo dimostrano- come antidoto al cambiamento dal profondo della società inseguendo la recondita illusione che si debbano solo considerare le conquiste del progressismo ma che si guardi bene dal non considerare che il tutto venga riassorbito dagli strumenti del sistema economico e di adeguamento psicologico allo stesso sistema.In pratica detto in parole povere i pochi ed effimeri modi di implementazione una volta messi in funzione vengono annullati, spezzettati e resi inutili dalle stesse forze che il sistema produttivo crea dentro la società.E’ questo che la maggior parte della gente non comprende o pensa che sia un sistema efficace che punti allo sviluppo. E la stessa sedicente sinistra ci dovrebbe spiegare il perchè nel mondo la ricchezza diffusa dimunuisca drasticamente ed aumenti quella in appannaggio di poche mano.In pratica i ricchi sempre di meno come numero ma sempre più ricchi ed i poveri sempre di più e sempre più poveri. Questo è il dato essenziale che ne esce. Ma lo sanno tutti questo,anche chi fa finta di non saperlo ma che si rifiutano di affrontare il problema perchè comporterebbe una riduzione del potere e della forza nelle mani delle classi abbienti. E’ la storia del mondo questa ed allora non stiamo a contrabbandare i sentimenti di fratellanza, umanità , solidarietà con cui questa sinistra che vediamo e che abbiamo visto all’opera si circonda, perchè nessuno è fesso e nessuno vorrebbe condividere la sua enorme accertata ipocrisia . Ed allora a proposito di quest’ultima, forse meglio chi si possa impegnare per porre fine a questo ibrido creato apposta per non far riconoscere ai poveri il loro subdolo nemico e per dividerli e quindi l’istanza a partecipare alla lotta politica senza estraniarsi o pensare come viene detto ” di rinchiudersi nel privato attendendo altri momenti più propizi”.Sono queste le elocubrazioni che fanno tifare per le astensioni e che spesso pesano nelle menti di chi non possa permettersi le riflessioni perchè impegnato a risolvere problemi di vita giornalieri e pesanti.In pratica il ricatto sui poveri viene anche attraverso queste linee comportamentali che fanno parte della sottocultura e che trovano praterie immense dove venga coltivato l’allontanamento dalla lotta e che vede far sorgere il cosiddetto ”riflusso” tanto noto e conosciuto nei paesi democratici ad alto reddito come i paesi europei ed occidentali. Quella massima che ho citato prima nell’altro mio intervento invita a non mettere la testa sotto la sabbia poichè il culo resta fuori è pienamente validata dalla quotidianità ed oggi l vediamo che venga verificata ed applicata proprio su chi più direttamente patisce e sopporta la condizione di essere povero ma ancor prima chè povero di soldi in maniera tale da non arrivare a fine mese lo si è poveri perchè manca il pensiero di comprendere che l’unica alternativa in un mondo globalizzato come questo che vediamo, è solo la lotta che possa pagare ! D’altra parte, sarà concepito come vuoto slogan, ma quando si diceva negli anni ’70 che il sistema fosse ruscito a far cambiare l’odio di classe che era un sentimento rivoluzionario, in invidia di classe che è un sentimento ”borghese” magari tanto lontano non l’avevano fatta i nostri giovani che gridavano questo nelle piazze e di errori ne hanno fatti anche loro di certo….. Oggi proprio per tale motivo il sistema si è rimangiato tutto ed ha rimangiato tutto quanto era stato prodotto dalle lotte e non solo, ma ha fatto produrre anche la convinzione nelle giovani generazioni che chiedere di cambiare sia errato e sia una utopia, e nella critica fatto a tale sistema il pensiero che ho espresso ha preso la forma di moda, di consuetudine, di analisi grossolana e frettolosa che sapientemente divulgata tramite il complesso mediatico ha raggiunto le menti più deboli e meno attente . E su questo la responsabilità soprattutto culturale della sinistra è enorme, fondamentale e secondo me è la prima pecca che può esserle imputata quella di non aver riconosciuto nella sua teoria il nesso ed il filo conduttore da produrre per poter rappresentare ed espletare- anche se lentamente- quel famoso detto di uno dei padri del socialismo :
” senza teoria non c’è rivoluzione”.Ai suoi critici il compito di dimostrarne la non autenticità.
La batosta rimediata non è servita a nulla ! Poi si lamentano che l’ elettorato gli si è voltato contro ! Per di più, una nullità come calenda ,si permette di insultare gli elettori !
Ieri,compatti,PD, m5s, Italia viva ,al parlamento Europeo,hanno votato per l’ abolizione dei motori termici dal 2035 !!
Hanno votato contro il volere degli Italiani e soprattutto della povera gente che dal 2035 si vedrà costretta a spendere,indebitandosi con le banche e le finanziarie o con gli strozzini, per comprarsi una macchina ” Cinese ” elettrica !
Che fine faranno le auto storiche ? I collezionisti si troveranno con un pugno di mosche in mano !
Non vorrei,dico non vorrei,che i Cinesi abbiano sborsato centinaia di milioni per corrompere gli europarlamentari come hanno fatto i Qatarioti recentemente !
” A dir male è peccato,però, il più delle volte ci si chiappa “….diceva il sor Giulio !
PER avere l’ emozione di sentir rombare un motore dovremo andare in Inghilterra nei paesi dell’ est o negli Stati Uniti !
Speriamo la prossima settimana in commissioni,ci riprendono!
Credo si parli solo di auto nuove. Le vecchie potranno continuare a circolare…
X Niccolò.Qui Niccolò non è il caso di avere l’ emozione di sentire rombare i motori, qui è il caso di costruire un EQUILIBRIO fra lavoro dell’uomo,la sua produttività e la natura che ci circonda, perchè sia chiaro se viene inficiata la natura come lo è e ce lo dimostra con i suoi sconvogimenti, anche la vita sarà distruitta sulla terra. Ed allora occorre saper coniugare queste identità fra loro anche perchè non è il fatto della Cina- come dici tu- che approfitta di svilupparsi alle nostre spalle (anni di propaganda hanno fatto apparire la Cina il maggior nemico dell’umanità che fra poco arriverà anche qui da noi con i suoi veleni, con i suoi valori,col suo cibo fatto di farina di insetti con la quale saremo costretti a fare il pane perchè il grano non nascerà più nei nostri territori a causa del variato equilibrio ambientale e climatico.Una mesata fà a questo proposito ho letto una intervista dove un esperto del clima dichiarava che se durasse questa siccità alla fine dei prossimi 15 anni l’Italia centrale sarebbe desertificata. Se fosse vero vedremo i Tuaregh nel Chianti oppure in Emilia- Romagna…Questa è la paura che il sistema mediatico globale diretto dagli Stati Uniti ci veicola ogni giorno, ed è tipico degli imperi in decadenza che cercano di trovare ogni nemico dappertutto.Qui occorre rivedere le nostre concezioni dello svilupo ed è -scusa se insisto- il caso di prendere coscenza che chi si oppone a questa tipologia di sviluppo oggi a forza di colpi mediatci è stato deriso e collocato nella dimenticanza della storia- e parlo dello sviluppo nostro, quello programmato e condotto diciamolo pure espressamente dalla ”controrivoluzione globale” dell’apparato produttivo del capitalismo monopolistico e multinazionae, al quale nulla resiste e nulla ha la forza di opporsi anche se vediamo tutti che andiamo verso il baratro facendo aumentare la belligeranza fra le nazioni per il controllo delle risorse.E tu credi a quello che si dice che l’occdente voglia aiutare l’Ucraina perchè invasa dalla Russia ? Questi benefattori del mondo che non hanno mosso un dito o si sono girati dall’altra parte quando l’occidente con i suoi interventi e le sue guerre sia quelle dirette sia quelle fatte fare ad altri per delega, stabilisce anche attualmente di spezzettare nazioni a noi vicine come Libia, Iraq, Siria, per parlare solo d quelle più vicine a noi e mandare le sue corporations a succhiare risorse togliendole a quei popoli ed instaurando stati fantoccio approvati anche dal consesso dell’ONU, al fine di poter rapinare con accordi fatti con la pistola alla tempia petrolio e gas naturale ed ancora tutte le sere ci vengono ad impietosire con le inquadrature dei poveri e de bambni che soffrono a causa della guerra, ma non credi Niccolò che quello che interessi all’occidente sia il fatto di creare governi in casa d’altri più accondiscendenti allo sfruttamento delle risorse che possiede per esempio una nazione come la Federazione Russa all’interno dei suoi territori ? Per ottemperare a questa rapina ogni cosa è valida, ogni cosa rende il colore dell’altro che viene dipinto come un essere diabolico, spietato, pronto a sacrificare milioni di morti mandandoli come suoi figli al fronte ed allo sbaraglio.Ricordiamoci cosa ha detto Draghi che proprio il signor nessuno non è :”Putin deve perdere”.Vediamo se c’è qualcuno che dica chi sia che ha cominciato per primo le ostilità vere, ostilità dando il bastone per delega all’Ucraina per assestare colpi nel Donbass e sorvolare gli ”Accordi di Kiew” di cui non se ne parla più perchè oggi c’è solo di fronte a noi l’orso russo che vuole ristabilire il mito della grande Russia per il quale anche noi saremmo in pericolo. Queste sono le stesse politiche degli anni ’30 del novecento quando Hitler diceva che avrebbe creato l’impero che avrebbe governato il mondo per 1000 anni e gli credevano a milioni. Oggi è la stessa identica cosa perchè il complesso mediatico non ti fà vedere cosa succeda in Ucraina e parla dell’ Ucraina come una nazione di eroi perchè non c’è nessuno al suo interno che sia contro il governo.Ti sembrerebbe possibile in 42 milioni di abitanti che tu in Italia come tutti i cittadini italiani non ne senta nessuno di questi che sono contro il proprio governo ? Certo che non c’è nessuno se non te lo fanno vedere, certo che non c’è nessuno tranne i poveri ed i vecchi che non reagiscono alle leggi marziali, alla corruzione latente di una delle nazioni più corrotte con a capo un attore che sovvenzionato da oligarchi è arrivato al potere ed assomma in se la funzione di una marionetta vera e propria basando la sua forza in un complesso di guerra mediatica diretta da altri per delega a lui fornita. E’ a questo che abbiamo aperto il Parlamento Europeo dicendo che accoglieremo l’Ucraina in europa e puntando puntualmente e continuamente a dire che gli Ucraini vogliono l’Europa.Chissà perchè la Russia allora non voglia che il suo territorio sia minacciato da vicino dall’avanzare della Nato ? Immagina cosa farebbero gli americani se il Messico puntasse missili schierati verso il suo territorio, verso il Texas o la Florida.Ma la gente tutto questo lo comprende oppure se lo lascia dietro la schiena ? Lo comprende che la Russia è intervenuta da ormai 40 anni nelle regioni attorno ai propri confini come è stato per l’Afghanistan, come è stato per la Siria, come è stato per la Cecenia ? Li si sono tentati dall’esterno colpi alla cintura disicurezza delle alleanze che hanno portato a definire da parte dell’Occidente che la Federazione Russa soffra della stessa patologia dell’Unione Sovietica e cioè della sindrome da accerchiamento. Lo abbiamo capito oppure no che le grandi potenze non tollerano altri stati che le possano minacciare schierate attorno ai loro confini ? Quando ci fu il caso di Cuba gli Stati Uniti intervennero ed esisteva la guerra fredda. Oggi la guerra è guerra calda e si rischia di trasformarla in guerra atomica quando ci si predisponga si vada a rompere le uova per non dire altro in casa di altri o nelle loro vicinanze. Gli stati cuscinetto servono a questo visto che dopo il crollo dell’URSS la Nato si è estesa a quasi tutti i territori attorno alla Russia,ma nonostante questo la Russia strategicamente dovrebbe accettare il fatto che non possa avere la facoltà di difendersi e disalvaguardare il proprio spazio. Come le potenze occidentali americani ed inglesi in testa avrebbero voluto fare con la Siria, ma che per loro disgrazia hanno trovato un osso duro.Ma vedo che da un argomento inevitabilmente si passa ad un altro anche se come talvolta si dice ”accà nisciuno è fesso” e si capisce bene che ci vorebbe poco a provocare un incidente di confine fra Nato e Federazione Russa quando ci siano servi sciocchi e prezzolati, protetti dall’ombrello che si crede il più forte e che farebbero a gara a chi possa scalpitare di più per assestare il primo colpo dopodichè -ci dicono- la libertà trionferebbe in ogni caso, sia con l’implosione interna sia con le armi dall’esterno.Ma le teste in italia che si reputano avvedute e forse anche furbe, furbe e superiori perchè hanno l’arma dei ”valori della democrazia” (a detta loro) continuano a mandare armi quando nessuno nei mass media dice che la maggior parte della gente sia contraria come questo vero sia? Solo da questo si capisce in che mare di m….ci siamo avventurati e stiamo nuotando e purtuttavia ci reputiamo siamo la culla della democrazia. Ma guai a chi ne parla perchè sono riusciti a zittire anche il Papa sulle armi ma che ormai pronuncia solo discorsi generici di invocazione della pace per ”la martoriata Ucraina ”. E ci si meravglia perchè la sedicente sinistra diminuisca visibilmente i suoi consensi ? Ma quando si parla di sinistra lo si comprende cosa voglia dire o si pensa che la destra sia arrivata al governo dell’italia perchè più meritevole ? A parte che se così fosse lo sforzo non sarebbe stato grande ad essere più meritevoli di coloro che hanno governato ma chi pensate che da qui in avanti il Governo possa privilegiare forse le classi subalterne ? La colazione si faceva una volta col caffè e latte, mai col vino come viene fatta adesso.
Carocarlo, non posso che darti ragione !!
LA questione ” guerra in Ucraina ” è solo una scusa !
Il 70% di noi Italiani non vogliono che il governo invii armi in Ucraina ! Nessuno ne parla ma,Putin ha già fatto le sue mosse ! Tanto è vero che c’è un gran giro di navi e di sottomarini,armati di n7cleare !
Il N.O.M ci porterà alla guerra ! Quello che vogliono è indebolire i popoli Europei per sottometterli!
Lo dimostra il fatto,come dicevi tu,che hanno perfino ” zittito ” il papocchio!
….ma noi facciamoci un apericena !…risolto il problema ! Fate che c…o vi pare ma, fateci divertì !
Spero che tu stia scherzando Niccolò…..non mi sembrerebbe che se ci facessero vedere qualche ” fungo tattico” questo possa essere un divertimento come dici tu….ma fino a quando i popoli non diranno BASTA e scenderanno in piazza questi (Tutti e nessuno escluso,capito? NESSUNO ESCLUSO ! E nessuno escluso perchè nemmeno le suore di clausura…) questi dicevo che continueranno le loro politiche imperterriti.Allora qui il cerchio si stringe e non è più il fatto come dicevano i romani ”mors tua vita mea” ma a questo giro moriranno anche loro ma la loro stoltezza e cecità ed anche egoismo è il fatto che pensano ancora una volta di farla franca.Vedi Niccolò, c’è gente che gestisce nazioni di 1 miliardo e 400 milioni di abitanti e fra poco quelle società scoppieranno ed allora le cose non potranno essere 14 come si suol dire ma due: o lo capisci se vuoi continuare a vivere che la ricchezza prodotta nel mondo debba essere ripartita per forza oppure ti assumi la responsabilità di respingere tale eventualità, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.Scegli, o la morte atomica e per scarsità di cibo oppure un mondo impostato e regolato su altre dimensioni. Questo mondo così come lo vediamo oggi l’ha generato lo sviluppo capitalistico ma non mi spiego la ragione per la quale non debba e non possa essere variato e deciso che gli squilibri vadano eliminati.Chi ha e possiede di più si adegui a tale principio e chi ha meno non per colpa propria avrà ciò che umanamente gli spetta ed una vita dignitosa. Ma chi lo decide tutto questo se il mondo è guidato da chi ha imposto la regola odierna ? E la regola odierna è quella che fa applicare l’egoismo di gruppo, il nazionalsmo, il potere in poche mano, o degli autocrati alla Putin oppure di altri autocrati che hanno condotto il mondo a questi livelli a cui si trova che sono le multinazionali, cioè il capitalismo monopolistico che con la sua logica impone anche i governi e ti fotte dicendo che sei libero mentre invece è tutto il contrario.E noi siamo in questa ultima parte perchè abbiamo sposato quella teoria, quell’alleanza dalla quale viene fatto di tutto perchè non ci si renda autonomi. Allora, eccola davanti a noi la strada dell’abisso.Ma stavolta probabilmente sarà un abisso totale dal quale sarà difficile uscirne, un abisso dove un chilo di pane e di pasta potrebbe costare quanto un lingotto d’oro da 1 kg. anche perchè con le riserve auree lo stomaco sarà anche difficile pienarlo. Ma detto oggi ancora sembra fantasia o terrorismo spicciolo. Nella mia collezione di francobolli che facevo da ragazzo ancora è in mostra un francobollo tedesco che serviva per l’affrancatura postale negli anni attorno al 1923 del 900 dove stà scritto il suo prezzo : ”4 miliarden”. In pratica dovevi andare alla posta con un camion di carta straccia dove era scritto Bundesbank e comperare un francbollo ed attaccarlo sulla busta che devevi spedire. Ecco,lo sviluppo capitalistico è quello sviluppo che sta facendo arrivare il mondo a quegli anni attorno alla grande crisi del 1929 quando le industrie producevano ma non c’era nessuno che comperava perchè la gente non aveva soldi.Miseria di massa che si spandeva anche di riflesso all’infuori dell’occidente.Una miseria di massa che portò alla guerra mondiale voluta da coloroche sono sulla breccia ancor oggi e che si reggono sfruttando le materie prime di altri paesi con contratti commerciali ed intese politiche con le aristocrazie politiche proprio degli stati che stanno sfruttando, con satrapi che hanno assoggettato i loro popoli perchè quelle energie di cui ha fame l’occidente sono diventate cose INDISCUTIBILI che possano mancare al nostro sviluppo.E se per caso mancassero le vanno a prendere con l’esercito in casa d’altri.Poi sono queli che parlano di democrazia, ma quella loro, ripartita anche al nostro interno per assicurarsi la stabilità sociale ed economica. Fino a quando durerà questo stato di cose ? A me sembra che tutto questo sia una casa che stia crollando ed allora a questo proposito occorrerebbe chiedersi come reagirà a questo la nostra politica.Secondo te reagirà in senso conservatore oppure in senso progressista ? Ma come vedi oggi anche il campo progressista è diventato esso stesso ancor più conservatore dei conservatori e l’ha fatto con l’inganno mediatico perchè il sistema così si autoprotegge.Ed allora coloro che sono eredi di un tempo che fu, i cui padri ed i cui nonni hanno lottato ed anche pagato di persona in termini di sopraffazioni, lotte e miseria,se vedessero come sia ridotta la politica dei loro nipoti si rigirerebbero nei loro feretri, perchè indiscutibilmente sono stati i loro nipoti nella loro ignoranza a vendersi a questo sistema bastardo.Poi ci sono oltre loro anche gli altri che hanno diretto tutto questo e che non abbandonano mai le briglie della guida.Sono loro che portano la responsabilità morale prima e quella politica poi del degrado che viene dalle loro scelte. Su questo non ci piove,ma sia i neoconservatori progressisti sia i conservatori del teatrino che oggi comandano l’Italia sono tutti uniti nell’affermazione della direzione in cui stà andando il paese, direzione che è voluta da loro espressamente e per loro scelte.noi siamo gli spettatori di un film che mette destra contro sinistra ma è un film e che lo sia è dimostrato dalle scelte della loro politica.E allora cosa rimane da fare a noi che abbiamo creduto nell’intelligenza umana che ti ricordi si differenziava come si diceva una volta da quella animale perchè gli animali hanno l’istinto e gli uomini la ragione ? Credo che ci rimanga solo una cosa: la convinzione della lotta, solo quella può pagare, non senz’altro l’apericena che dicevi tu, perchè poi arriverà il momento che non potrai fare nemmeno quello, anzi quel momento è tragicamente vicino, anche se africani e cinesi che conosciamo, l’apericena non l’hanno mai fatto in vita loro…. Ma come vedi la loro aspirazione è quella di poterlo fare anche loro e pensano in tal modo perchè sopratttto la loro concezione dello sviluppo non ha riservato loro secoli in cui noi abbiamo avuto il Rinascimento, Il Romanticismo,L’illuminismo ,lo sviluppo industriale e tecnologico ed il consumismo.Loro hanno saltato tutto questo a piè pari e sono passati direttamente senza poter assorbire i passaggi da concezioni tribali o da sudditi d imperi al mondo della modernità globale.ma ogg di questo che nemmeno sanno non se ne curano nemmeno di saperlo edi considerarlo e pensano che la nostra società abbia raggiunto da se stessa tali traguardi ma qualcuno di questi sà bene che noi li abbiamo raggiunti non perchè siamo più bravi o più intelligenti di loro, ma perchè il nostro colonialismo per secoli li ha depredati, ha portato le guerre in casa loro, ne ha succhiato le ricchezze e le ha ripartite al nostro interno creando da una parte lo sviluppo e dall’altra un certo benessere e quindi tregua sociale dove ha potuto attecchire anche un certo benessere, chiaramente non esteso a tutti ma ad una quantità importante della popolazione. Allora, il discorso sempre quello è, ed impone che certi equilibri che poggiano sulla forza delle armi e sul ricatto economico possano finire ma per far questo la gente si deve mobilitare e dare un segno forte che non si possa più subire. Le modalità per far questo non le sò, ma di certo la politica italiana non aiuta in tal senso.Ed allora è giusto che la gente scenda in piazza ma non quando è troppo tardi, ben conscia che ”il sistema” è talmente padrone di come si possano formare le idee nella testa delle persone che tenterà di rivoltare la forza e la carica a suo stesso pro. Ha fatto questo molte volte quando si trovava con le spalle al muro, specialmente lo abbiamo visto negli stati Uniti d’America tutto questo.L’ha fatto con la violenza, con le bombe, con i servizi segreti e l’ha fatto sempre mentre parlava di democrazia e di sviluppo.Ma mi chiedo perchè non dovrebbe farlo anche adesso ? Adesso soprattutto che tramite le inconguenze e le ipocrisie di quella gran parte del PD che gridava ”I care”ha governato ed ha sostenuto poi Draghi come se fosse il Messia di Nazareth ed ha saputo mettere il paese davanti al fatto compiuto della destra al governo. Quindi caro Niccolò vedi bene che la risultante oggi è questa non altro e c’è da prenderne atto che anche il loro lavoro ha concorso a portare l’altra faccia della medaglia sugli scranni del governo.Ma è l’altra faccia della medaglia in quanto la medaglia è di un colore solo e lo è sempre stato perchè la maggor parte della gente non ha mai contato negli ultimi 30 anni e prima se ha contato qualcosa ed ha potuto costrure qualcosa l’ha fatto al prezzo di lotte e di enormi sacrifici.Oggi quelli che sono poveri tutto questo l’hanno dimenticato ma l’hanno dimenticato perchè gli è stato fatto dimenticare soprattutto dall’accettazione della natura dello sviluppo connesso di pari passo alla politica dei nostri alleati di oltre oceano.Parlavo della Country of Freedom se non si fosse compreso e da cui derivò anche il termine italiano ”La casa delle Libertà”. Ecco perchè quando la leggo sia negli scritti sia la senta pronunciare nei discorsi tale parola ”libertà” penso subito ad indossare le mutande di bandone…..e tuttavia c’è sempre qualcuno che me la raffronta con la barbarie nel senso che vorrebbe significare che sia meglio questa libertà che lo stato autortario.E’ questa la faccia buona ma ipocrita del liberimo e della democrazia della quale anche noi usufruiamo. Mi piace adesso anche se la faccio davvero troppo lunga riportare un discorso di Massimo Fini proprio su questo argomento ed i lettori ormai abituati da anni alla lunghezza dei miei scrit spero che mi perdonino.Si tratta proprio del concetto di democrazia come è applicata nel sistema occdentale ed è interessante anche per la politica, soprattutto quella dei cosiddetti progressisti farglielo sapere per farli riflettere.Eccola :
” In realtà la de,mocrazia almeno così come si è storicamente determinata,nonè che l’involucro legittimante del modello di sviluppo basato sul mercato.E il mercato, che è uno scambio di oggetti inerti,non può produrre valori,nè laici nè di qualsiasi altro tipo.L’unica divinità veramente condivisa è il Dio quattrino.E’ la vera debolezza dell’occidente democratico,lo vedimoin rapporto con le altre culture,Islam in testa,proprio in questo vuoto di valori.Bisogna aggiungere che la democraza,perlomeno qella rappresentativa,non solo non aiuta a costruire valori condivisi,ma sembra il sistema perfetto per demolirli..La liberal-democrazia infatti si è venuta strutturando,contro le intenzioni dei suoi padri (Stuart Mill, John Locke,Alexis de Tocqueville) come un sistema di partiti in competizione fra di loro.I partiti per conquistare consensi hano bsogno di apparati(il voto di opinione,secondo lo stesso Norberto Bobbio,gran studioso e strenuo difensore della Democrazia”,”è solo quello di coloro che non votano”).Per mantenere gli apparati hanno bisogno di soldi, per procurarseli li drenano illegalmentedal settore pubblico,di cui si sono impossessati, o da quello mprivatotenendo l’imprenditoria sotto ricatto(o mi dai la tangente o non vincerai mai un appalto).Essendo abituat a corrompere o a fars corrompere per superiori esigenze di partito, i dirigenti politicidventano quasi sempre, dei corrotti in nome proprio.questa corruzione pubblica trascina fatalmente con sè i cittadini(se rubano loro perchè non dovre farlo anch’io ?) soazzando via tutta una serie di valori,onestà, dignità, lealtà, che tengono insieme una comunità.A ciò si aggiunge che i partiti pur di non scontentare i loro elettorati perdono completamente di vista l’interesse nazionale..e questo non è un vizio solo italiano,se in america,paese che deve le sue passate fortune ad un fortissimo senso di appartenenza nazionale, repubblican e democratici si stanno scannando da qualche anno mentre il loro impero rischia di crollargli sotto i piedi.Per cu sento di poter dire che l’attuale crisi economica non è solo il segno del fallimento di un modello di sviluppo ma anche del suo involucro leggittiamante : La Democrazia ! ”
Allora, cari e pazienti lettori, più chiaro di cosi non saprei riportarlo e pur non essendo parole mie ma di Massimo Fini non saprei descrivere meglio l’inganno al quale siamo stati sottoposti; inganno smorzato solo per coloro che come ho sempre detto e riportato-stavolta con parole mie che non hanno la pretesa di scoprire nulla ma solo di far riflettere : in questo sistema la democrazia esiste per chi ha e possiede non certo per chi non ha e non possiede. E allora quando la sentiamo proferire nei talk show tale parola tuonata contro gli stati o le nazioni che abbiamo messo sotto i piedi da almeno 200 anni a questa parte, quando vedo e sento l’insipienza e la verve portata di coloro che vorrebbero ragione ad ogni costo e che soprattutto si guardano bene da fare i collegamenti con la storia (ultimamente anche sul caso delle celebrazioni delle foibe per esempio con cariche di indicibile ipocrisia) mi ribolle il sangue e mi verrebbe voglia di alzare il telefono e di sussurrargli qualcosina alle orecchie.Ma purtroppo sò una cosa che è quella che chi si dimentica del proprio passato è destinato a riviverlo. E questa signori miei è l’Italia.