IL 2 MARZO ESCE NELLE SALE IL FILM “BENEDETTA” GIRATO A MONTEPULCIANO E SAN QUIRICO D’ORCIA

mercoledì 22nd, febbraio 2023 / 20:13
IL 2 MARZO ESCE NELLE SALE IL FILM “BENEDETTA” GIRATO A MONTEPULCIANO E SAN QUIRICO D’ORCIA
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LA STORIA VERA DI UNA SUORA MISTICA E LESBICA IN UN CONVENTO TOSCANO DEL ‘600

MONTEPULCIANO – La gestazione è stata lunga. Ma l’attesa sta per finire.  Il 2 marzo uscirà nelle sale il film Benedetta del regista olandese Paul Verhoven, girato nel 2018 anche a Montepulciano e in altre località della Toscana. .

Il film fu presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2021, è liberamente tratto dal saggio Atti impuri: Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, di Judith C. Brown che documenta il processo, a cui, agli inizi del Seicento, fu sottoposta la religiosa Benedetta Carlini, badessa del monastero di Pescia,  accusata di omosessualità ed eresia. Il periodo è più o meno lo stesso dei processi a Giordano Bruno, a Giulio Cesare Vanini, a Galileo Galilei… ed anche al caso di Artemisia Gentileschi la pittrice che fu costretta ad affrontare un processo per stupro (che aveva subito da parte del pittore Agostino Tassi), che si rivelò più aggressivo e infamante per lei che per lo stupratore…

Le riprese del film di Verhoven  Benedetta, come dicevamo hanno interessato Montepulciano, in particolare la monumentale Porta al Prato, all’inizio del “corso”, dove fu allestito un maestoso set con centinaia di comparse e tantissimi cavalli addestrati provenienti dalla Francia. Per l’occasione venne realizzato, solo per il film, un massiccio portone di legno che fu installato per consentire l’apertura e la chiusura al passaggio delle carrozze. Il portone fu poi smontato al termine delle riprese ed il set si spostò per alcuni giorni in Val d’Orcia, precisamente a San Quirico. Poi a Bevagna, in Umbria, per concludersi infine in Francia.  Montepulciano e San Quirico, come la serie “I Medici”.

Il film racconta la storia della giovane Benedetta Carlini che, a causa della peste che colpì l’Italia durante il XVII secolo, spargendo morte ma anche miseria nelle città e nelle campagne, decide di ritirarsi nel convento di Pescia, in Toscana. La giovane ha  fama di compiere dei piccoli miracoli sin dall’infanzia e per questo motivo è tenuta d’occhio dalle gerarchie ecclesiastiche. In convento inizia ad avere strane visioni, tra l’erotico e il religioso, che le danno in un primo momento grande popolarità nel mondo monastico. Il Vaticano, insospettito dalla storia della giovane suora, inizia a indagare sulle sue apparizioni. Siamo nell’epoca delle streghe mandate a al rogo da una Chiesa bigotta e reazionaria che non può tollerare che una religiosa possa avere visioni scandalose. Da qui l’accusa di eresia e di intrattenere una relazione omosessuale tra le mura del monastero. Per la precisione con Suor Bartolomea, una consorella che la badessa le aveva messo accanto, nella stessa cella, a seguito delle visioni mistiche di Benedetta. Secondo la ricostruzione di Judith C. Brown sarebbe stata la stessa suor Bartolomea a confessare la relazione lesbica, ammettendo di aver fatto l’amore con Benedetta e di aver provato, durante l’amplesso, le stesse esperienze mistiche che Benedetta aveva descritto… Tutto ciò avviene nel 1626 quando benedetta ha 35 anni.

Sottoposta a pressioni psicologiche (i gendarmi pontifici le facevano visita anche 3-4 volte al giorno) Benedetta fu tenuta sotto sorveglianza per tutta la vita, finché non morì a 70 anni nel 1661. La sua ex amante Bartolomea era morta l’anno precedente. Nessuna delle due fu messa al rogo per stregoneria, come capitò a molte donne e questo fu già tanto.

“Benedetta” non è  un filmetto pruriginoso stile quelli del genere erotico-boccaccesco anni ’70,che non di rado erano ambientati in conventi piuttosto libertini…   è una storia vera di intolleranza e di omofobia di 400 anni fa… Ma purtroppo ancora attuale. E pure illuminante su come la Chiesa e le sue gerarchie hanno affrontato e gestito certi temi e certe situazioni nel corso dei secoli. In questo caso nel periodo della Controriforma. A Cannes però, nel 2021, il film di Verhoven un certo scandalo lo destò. Del resto Verhoven è il regista di “Basic Instinct”…

Il cast del film vede la partecipazione di Virginie Efira nel ruolo di Benedetta Carlini, di Charlotte Rampling (la Badessa), di Daphne Patakia nella parte di Suor Bartolomea, poi  Lambert Wilson (il cattivo di Matrix) che impersona il Nunzio, Clotilde Courau nei panni di Midea Carlini.

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