TORRITA DI SIENA: LA MORTE DI OSCAR BACCHESCHI, “IL SINDACO”

lunedì 04th, aprile 2022 / 12:03
TORRITA DI SIENA: LA MORTE DI OSCAR BACCHESCHI, “IL SINDACO”
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TORRITA DI SIENA  – Due giorni fa a Torrita di Siena è morto Oscar Baccheschi, storico sindaco comunista della cittadina della Valdichiana. Per molti torritesi non “un sindaco”, ma “il sindaco”. Uno di quelli che portarono i mezzadri al potere nei comuni dopo le grandi lotte contadine degli anni 50-60, di cui la Valdichiana fu un avamposto  nazionale. Ma anche un altro di quella covata di sindaci che rappresentò il partito di lotta e di governo, quel Pci che negli anni ’70 e ’80 si trasformò da partito mezzadrile in una cosa diversa, in un partito che proprio partendo dall’amministrazione dei comuni, delle province, delle regioni, divenne il soggetto trainante della stessa trasformazione sociale ed economica del territorio. Insieme a colleghi come Loris Cateni di Sinalunga (deceduto anche lui da poco) a Francesco Colajanni di Montepulciano, a Giancarlo Laurini di Chiusi, Albo Fregoli di Chianciano, Morgantini di Sarteano, Bussolotti di Cetona,  Mariottti di San Casciano Bagni, Oscar Baccheschi è stat per un ventennio almeno il volto, la voce, la figura di riferimento di Torrita, una cittadina che in quegli anni cresceva e si affermava come uno dei poli produttivi e non più solo agricoli della Valdichiana. Baccheschi fu anche uno di quei sindaci che cominciarono a pensare alla Valdichiana come a una entità politico-territoriale unica, solidale, non più  divisa tra tanti campanili. Fu certamente uno degli artefici della nascita dei primi consorzi unitari, quello del Termalismo sociale, quello socio sanitario, che prefigurò la nascita della Usl, l’associazione Intercomunale 31 che fu l’incubatrice dell’odierna Unione dei Comuni, la Comunità Montana del Cetona, ecc… Era un omone apparentemente burbero, di solida cultura contadina, tratto comune a molti dirigenti comunisti. Ecco, quel partito, che ha chiuso i battenti nel 1991 per trasformarsi prima nel Pds, poi nei Ds e infine nel Pd, era un partito certamente più forte, più pervasivo, più presente “in tutte le pieghe della società”, come si diceva allora, di quanto non sia oggi il Pd. Uomini come Baccheschi lo hanno costruito, lo hanno visto crescere, affermarsi e poi sciogliersi. Per molti di loro tutto ciò non è stato un processo indolore. Quando se ne vanno figure come Oscar Baccheschi, sia pure per questioni più o meno anagrafiche, se ne va un pezzo importante della storia recente di queste terre. Le loro storie, la loro esperienza politico-amministrativa, la loro militanza rimarranno certamente negli annali, nei libri di memorie, come quello dello stesso Baccheschi intitolato “Frammenti di una vita. Da mezzadro a Sindaco”, ma sapere che certe persone se ne sono andate e non sono più tra noi, ci fa sentire – noi che le abbiamo conosciute – tutti più vecchi e più soli.
m.l.
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