ITALIANI BRAVA GENTE… DA LEOPOLI A CHIUSI, L’OPERAZIONE TATIANA
CHIUSI – Sono 40 i profughi ucraini ospiti della città di Chiusi. Lo ha fatto sapere ieri il sindaco Gianluca Sonnini con un post sulla pagina facebook del Comune. Tra un paio di giorni arriverà un’altra persona, poi forse altre ancora. La persona in arrivo è “Tatiana” (nome di fantasia) che al momento sta viaggiando in direzione Italia su uno dei van della missione umanitaria promossa da Mediterranea, con il nostro amico Alessandro Lanzani. La carovana è ripartita ieri sera dal campo profughi di Przemysl, in Polonia.
“Stiamo guidando ininterrottamente da 12 ore con tre autisti che si danno il cambio a rotazione per ogni van” scrive Lanzani, che poi, una volta arrivati a Milano si incaricherà di portare Tatiana a Chiusi, come d’accordo con lo stesso sindaco Sonnini. L’operazione Tatiana insomma è andata in porto. Non era scontato, perché la donna, lievemente problematica era rimasta nel campo di Przemysl per giorni, e chissà quanto ci sarebbe rimasta. Nessuno se la filava. Anzi… La carovana di Mediterranea ha aggiunto un posto a tavola, anzi su uno dei van, uno strapuntino per strappare la donna alla guerra e a quel limbo dove la gente aspetta un passaggio per l’Europa e che per alcuni rimane un inferno, una bolgia, da cui è difficile uscire, nonostante i volontari provenienti da tanti Paesi si diano da fare con abnegazione. Gli italiani sono tra i più attivi, anche lì a Przemysl, racconta Alessandro Lanzani, che in uno dei suoi post mostra una pizza preparata da una delegazione di Modena. Ne fanno migliaia al giorno, sono arrivati con i forni per cuocerle, sui tir… Nell’attesa del trasferimento, la gente deve mangiare…
C’è un’Italia che dagli schermi Tv inneggia alla guerra giusta, bolla di filoputinismo chiunque provi non solo a dissentire, ma anche semplicemente a ragionare sull’invio di armi alla resistenza ucraina, sull’aumento delle spese militari, sulla propaganda mediatica e il dilagare del pensiero unico e c’è un’Italia che come sempre, nel momento del bisogno, parte, si rimbocca le maniche e costruisce ponti di pace, carovane umanitarie, per salvare vite umane e magari di prodiga anche per portare in salvo e al sicuro chi è più solo di altri, più problematico, più povero… Viene in mente un’espressione, che poi è il titolo di un film del 1964: “Italiani brava gente” con Raffaele Pisu, Ricardo Cucciolla, Andrea Checchi sulla ritirata dell’Armir, girato in gran parte proprio in Ucraina…
Quel film parla di un’altra guerra, una guerra in cui l’invasore era l’esercito italiano, alleato dei tedeschi di Hitler e coloro che si difendevano avevano la divisa dell’Armata Rossa. Anche allora tra gli italiani mandati al fronte in camicia nera da Mussolini, c’era pure brava gente che non era d’accordo con la guerra e con l’invasione della Russia e quando si presenta l’occasione suona volentieri l’Internazionale, a rischio della vita… La storia fornisce grandi lezioni, basterebbe rileggerla con più attenzione.
A Chiusi, Tatiana troverà altri connazionali, con cui potrà parlare nella sua lingua, ospite della comunità chiusina che sta facendo la sua parte, come tutti i comuni. Il capannone allestito da Paolo Buricca per la raccolta degli aiuti pro-Ucraina è pieno di scatoloni pronti a partire. Anche Arci Caccia ha dato il proprio contributo, donando mangime per cani. Anche gli animali hanno bisogno di aiuto. “Questa settimana inizieranno i corsi di italiano presso la Casa della Cultura (biblioteca comunale) e cercheremo di affrontare anche l’inserimento scolastico, per il quale ancora sono presenti nodi da sciogliere” dice il sindaco Sonnini.