GUERRA IN UCRAINA, IL PD CONTRO GIORNALISTA RAI: LETTA LI VUOLE TUTTI EMBEDDED. L’INFORMAZIONE, LA PROPAGANDA E LE DOMANDE LEGITTIME
O embedded o niente. Questa sembra essere la linea del Pd sui giornalisti che in questi giorni raccontano la guerra in Ucraina. Con il partito di Enrico Letta sempre titubante e cerchiobottista su tutto, che questa volta invece si dimostra più realista del re. Nel mirino il corrispondente da Mosca della Rai Marc Innaro, giornalista esperto e anche molto bravo, reo di essersi fatto a detta del Pd “megafono di una parte”, che poi sarebbe quella della Russia e di Putin. E’ bastata una frase pronunciata da Innaro in una delle sue corrispondenze per scatenare la protesta di Letta & Compagni (compagni si fa per dire, naturalmente) che annunciano ritorsioni e azioni nelle sedi opportune a partire dalla Commissione di Vigilanza Rai. Insomma il povero Innaro potrebbe addirittura essere epurato. La frase incriminata del giornalista è un passaggio sulle responsabilità e sugli antefatti del conflitto pronunciata durante un speciale del Tg2, in prima serata, dedicato alla guerra in Ucraina:
“Basta guardare la cartina geografica per capire che negli ultimi trent’anni chi si è allargato non è stata la Russia, è stata la Nato”. Insomma, sono gli europei a non avere memoria storica”.
Il Pd ha espresso “forte irritazione” per la lettura dei fatti data da Innaro. Eppure la stessa cosa lo stesso giornalista la va dicendo dall’inizio. Ed è una verità, non una forzatura propagandistica. Ciò non significa giustificare l’intervento armato della Russia nei confronti di un altro Paese, ma solo dire le cose come stanno. Tanto per fare un esempio, lo stesso Fabio Fazio domenica sera è rimasto un po’ interdetto e in palese difficoltà, quando il ministro degli esteri Di Maio, nel corso di una intervista, ha detto, almeno un paio di volte che l’Ucraina deve entrare nell’Unione Europea e nella Nato, con il povero Fazio che provava timidamente a sottolineare che una cosa è l’Unione Europea e altra cosa è o sarebbe la Nato…
E la stessa cosa che ha sostenuto Innaro la sostengono da giorni generali dell’esercito italiano, l’ex ambasciatore Sergio Romano e molti altri… In questi giorni terribili le corrispondenze di Marc Innaro da Mosca sono risultate molto puntuali e informate, anche circa i motivi reali del conflitto e le ragioni addotte dall’uno e dall’altro contendente, tra le poche non viziate da propaganda di fondo e da posizioni precostituite e appiattite su una delle due parti e soprattutto su quelle della Nato.
Dire, ad esempio che fornire armi all’Ucraina, mentre sono in corso negoziati, può essere un errore, è propaganda pro-Putin o real politik, o meglio ancora, buonsenso? E’ legittimo il dubbio che inviare armi, in questo momento, possa essere un autogol, che indebolisce le trattative e spinge verso una escalation del conflitto? Secondo noi è legittimo e non è propaganda pro-Putin.
Ricordare e riconoscere i silenzi, le amnesie, l’indifferenza dell’Europa e degli Usa verso i 7 anni di guerra e di pulizia etnica fatta dall’Ucraina nelle regioni del Donbas è propaganda pro Putin?
Dire, come dicono moltissimi osservatori e anche esperti di affari internazionali, che l’Ucraina dovrebbe diventare uno stato cuscinetto, possibilmente smilitarizzato e neutrale come la Svizzera o la Svezia, e non un Paese della Nato è propaganda pro-Putin o a favore di una soluzione di buon senso che possa garantire un futuro libero e democratico all’Ucraina e allo stesso tempo tranquillità alla Russia?
Dire che l’appello alla resistenza e il richiamo alle armi della popolazione civile dai 17 ai 60 anni, fatto dal presidente ucraino Zelensky a cui molti hanno risposto peraltro con grande coraggio, espone di fatto la stessa popolazione al rischio di un massacro (perché il coraggio, l’abnegazione, il senso di appartenenza nazionale, i kalashnikov e le molotov potrebbero non bastare di fronte alla potenza di fuoco di russi) è propaganda pro Putin? O semplice realismo?
Il presidente Zelensky sembra molto deciso, determinato, anche molto coraggioso, sta riuscendo a compattare il suo popolo, la resistenza casa pere casa può infliggere perdite pesanti agli invasori, può ritardarne l’avanzata, far vacillare le certezze dell’esercito russo… ma solo con le armi inviate dall’Occidente e senza un intervento armato della Nato quante possibilità ha la resistenza di fermare i russi? Solo che l’Occidente e la Nato non possono intervenire direttamente, altrimenti sarebbe guerra mondiale e buonanotte a tutti.
Quindi il dubbio che a Zelensky e all’Occidente possa far comodo qualche migliaio di morti civili da mettere sul tavolo delle trattative è anche questo più che legittimo. E’ successo tante volte nella storia… E del resto domande e dubbi di questo genere echeggiano anche nelle manifestazioni contro la guerra e per la pace. Anche al presidio di venerdì scorso a Chiusi Scalo, organizzato tra gli altri anche dal Pd, alcuni interventi tennero a sottolineare questi aspetti, senza per questo giustificare in alcun modo l’aggressione russa o mitigarne i connotati.
Quella in atto da parte dei russi è una aggressione militare, un tentativo (per ora) di invasione di un paese straniero sovrano, ed è anche un attacco alle città, quindi alla popolazione civile. Un atto di guerra contro un popolo. Su questo non ci piove. Il primo obiettivo è adesso fermare l’invasione. Fermare le armi e far parlare le diplomazie. Ma qualche “antefatto” che ha irritato e provocato la Russia c’è. E ci sono stati errori, omissioni e forzature anche da parte dell’Ucraina, della Nato, dell’Ue, dei singoli Paesi occidentali. Negarlo o far finta di niente, dire che le colpe sono tutte di una parte, non aiuta né la comprensione degli eventi, né le possibili soluzioni. Noi abbiamo il timore che anche la corsa ad armare l’Ucraina possa rivelarsi un passo oltre le sanzioni ma non nella direzione della tregua e della pace. Indurrà i russi a frenare o ad alzare il tiro?
Quando, tre giorni fa abbiamo sentito il nostro amico e concittadino chiusino Paolo Buricca, bloccato a Kiev, dire in Tv (Rete 4) “hanno dato un’arma anche a me, sanno che sono un cacciatore…” in redazione abbiamo avuto un brivido e allo stesso tempo la sensazione di una escalation inarrestabile. Da quel momento siamo ancora più preoccupati…
Il fatto che Russia e Ucraina abbiano avviato dei negoziati è senza dubbio positivo, è uno spiraglio; che i negoziati siano andati avanti per 5 ore, non si siano interrotti e le parti si siano date un nuovo appuntamento entro 48 ore, è anche questo positivo, ma sentire dalle cronache che mentre le delegazioni trattavano, i bombardamenti e gli attacchi aerei sono aumentati, che una colonna di mezzi militari russi lunga 60 km sta arrivando a Kiev dove anche i bambini e i ragazzi preparano bottiglie molotov, che a Kharkiv sono cadute bombe anche nel centro della città, fa apparire la trattativa di Gomel come quelle partite a poker dei film western, dove i giocatori tengono una pistola sul tavolo e l’altra in mano sotto al tavolo e alla fine il tavolo vola per aria e qualcuno resta a terra con la pancia bucata. A volte tutti quanti.
m.l.
Mi fidavo poco ancora prima di ciò che passava in televisione ma adesso mi fido ancor meno.Tutto è possibile in un mondo di fakes ! Ed è anche possibile che il filmato che mi è giunto da alcuni amici sia anche quello tutto falsificato perchè appunto quando c’è la guerra si usano tutti i mezzi per far pensare alla gente tutto ed il suo contrario.Riguarda tale filmato le cronache della guerra dove gli scoppi e le deflagrazioni che fanno vedere in certe trasmissioni hanno detto nel filmato stesso che concernano esplosioni avvenute in Cina nella notte e sorvoli aerei nei cieli di Kiev del 2020 ed anche altro, con tanto di commenti sonori. Se siano veri o no a noi non ci è dato di sapere ma di questo- guarda caso- nulla si dice nei canali delle TV e non si smentisce nulla, ma tutto questo almeno credo che possa far pensare soprattutto coloro che non si ritengono partigiani della Russia. E non fà pensare che non vi sia la guerra ma che stiamo assistendo ad una propaganda tutta schierata da una parte, soprattutto di gente ed usando gente che quando morivano migliaia di persone nel Donbass di nazionalità e genie russa ed ucraine nessuno muoveva foglia,non si sentivano in tv le famiglie ucraine piangere e nemmeno quelle europee. Improvvisamente si è scatenato l’orso cattivo e stà mangiando i tre porcellini con la protesta di tutto lo stallino….beh, in un mondo diventato tripolare questo è sempre meno credibile che le colpe possano essere da una parte sola.Anche perchè chi assale per primo prima di fare tale passo credo che di fronte all’opinione pubblica mondiale possa valutare le proprie mosse se convenga farle o meno e se tali mosse possano rendere.A tal proposito credo nel mio piccolo che i russi abbiano messo in conto la resistenza degli ucraini ma non ci sono andati col piede forte militarmente parlando,proprio percvhè ci sono centinaia e centinaia di migliaia di civli in mezzo. Le grandi potenze se ne fregano totalmente di coloro che fabbricano le molotov perchè se vogliono in mezz’ora spianano tutto innanzitutto con l’aviazione e sentire che si dica che gli eroici resistenti-che senz’altro esistono e non lo metto in dubbio da parte di uno stato nazionalista come l’Ucraina-possano fermare il potenziale militare dei carri armati e delle armi di un esercito come quello russo mi sembrerebbe una cosa veramente risibile e che i russi non se la sarebbero attesa una tale resistenza. Probabilmente e chiaramente fin’ora anche se si è avuta l’invasione nonostante i morti da ambedue le parti fin’ora si è scherzato in confronto a quanto potrebbe succedere perchè non si parla di abitanti di un paesino ma di una nazione intera ! Non mi intendo di problematiche e di logistica militare ma se fin’ora si è proceduto di questo passo sul vedere le interviste ai giovani che ritornano nella loro patria per prendere un fucile perchè credono all’amor patrio e di combattere per salvare la patria quando dalla loro patria hanno ricevuto lezioni storiche che si sono dimenticati
subito e che forse anche a scuola non ne hanno parlato(ma non credo perchè mi sembrerebbe impossibile…)tutto questo fà venire un senso di pietà umana che si riversa osservando la purezza della gente e di questi giovani e come la gente in generale sia stata educata e creda ai miti ai quali il mondo stesso occidentale ” tanto indipendente” non crede più.E’ tale propaganda pietistica per intenerire i cuori degli italiani spettatori che fanno vedere il buono solo da una parte.La bambina col gattino in braccio che scappa e che lo porta con se: quale immagine più tenera di questa ? Non la devono far vedere tale immagine? No senz’altro ma sono tutte questi i filmati, tutti gli intervistati sono ucraini che si apprestano a combattere ma perchè allora non hanno fatto vedere gli indipendentisti del Domass e delle zone limitrofe che combattono massacrati dall’esercito Ucraino forse perchè quello è suolo Ucraino che rivendicano ingiustamente? Quella loro nazione per la quale i giovani ritornano a combattere anche appena sposati- e non ne ho dubbio che lo facciano- è stato detronizzata da un colpo di stato da forze di destra ed anche filonaziste,rifornito dagli americani con 20 miliardi di dollari durante l’avvento degli arancioni che hanno insegnato che la libertà viveva in altri luoghi anzichè in Ucraina dove c’era un parlamento regolarmente eletto e la gente a questo ci ha creduto guardando all’occidente come un paradiso ultimo da emulare.In contemporanea nelle regioni a maggioranza russofona ma anche negli stessi russi dell’Ucraina ci sono stati massacri e non barzellette da parte dell’esercito Ucraino coadiuvato dalle bande naziste che tutt’ora sono assunte dentro l’esercito regolare Ucraino e che sventolano i vessilli con la svastica e la croce uncinata.Non sono quattro gatti ma migliaia e migliaia ed hanno determinato anche la politica della stessa Ucraina.Non bisogna dimenticare che durante l’invasione nazista dell’Ucraina da parte di Hitler una delle prime repubbliche a dar manforte ad Hitler e con i russi in ritirata fu proprio l’Ucraina con l’establishment del suo governo tenuto in piedi dalle baionette nazifasciste anche in maniera molto diversa e più brutale di come successe ai Quisling ed ai governi di Vichy e senza andar tanto per il sottile con la popolazione civle.L’Ucraina ha avuto mi sembra se non vado errato 4 milioni di morti da parte sua ed altri 4 milioni da parte sovietica che lo stato sovietico ha pagato in tributo di sangue per liberarla dalle forze hitleriane, ed oggi vorrebbe entrare nella Nato che non aspetta altro che poter piazzare i propri missili rivolti verso la Russia. Se alla Russia questo non stà bene ha il sacro dovere di poter intervenire perche se guardiamo la cartina del 1998 e la confrontiamo con quella odierna vediamo che la Nato si sia estesa ad Estonia,Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria,Romania, Bulgaria,Repca Ceca ed il discorso che Putin voglia ristabilire i confini come erano al tempo del Patto di Varsavia prende forza in chi ascolta la Tv e legge giornali, e ne deriva il fatto che divenga attuale lo slogan di riportare l’orologio della storia a 30 anni indietro. Questo è il risultato di quello che ascoltiamo nei confronti in TV qui da noi a senso unico o quasi tutte le sante sere, dove improvvisamente e finalmente è sparito Il Covid anche se sostituito da una peggiore condizione.Oggi ne ho letta un altra relativa al filmato del carro armato che schiaccia la macchina che abbiamo visto tutti in tv e nei telegiorali.Sembra che sia un fatto successo nel 2014 e che il guidatore(un pensionato) si sia salvato miracolosamente ed il carro armato fosse Ucraino.Il video è diventato virale in poche ore.Quindi non si sà dove sia la verità ed è per questo che occorre in tali casi prendere come suol dirsi le notizie con le molle.Certo è però che i morti credo che ce ne siano e tanti purtroppo perchè non si occupa un paese con i carri armati e lanciando razzi e non succede nulla.Credo che scorra molto sangue e va fermato ma la cosa si ferma solo se si capisce che una azione qualunque la si faccia provoca un altra azione dall’altra parte.Alla Russia interessano sostanzialmente due cose: la prima è ch non vengano posti missili della nato sul territorio dell’Ucraina ma se l’Europa come sbraitano tanti accoglie l’Ucraina nel suoseno la cosa è automatica e dopo ci saranno i missili e quando ci sono è più facile che partano.L’altra è la regolamentazione dei confini sud del mare di Azov e della Crimea ed il confine fra Ucraina e Donbass.La Russia ha già minacciato l’Europa che se fornirà le armi all’Ucraina tale atto sarà giudicato apertamente ostile e si regolerà di conseguenza.E non è la voce della Repubblica di San Marino.Quresto occorre pensare da parte di noi italiani che se ci appelliamo alla libertà dovremmo appellarci anche a quella di essere scevri dal dominio delle alleanze militari, perchè sono quelle che domani -Dio non voglia- potrebero danneggiarci senza alcun riparo. I discorsi che si sentono su Putin dicono anche per bocca di qualche ”stratega del possibile terrore” con tanto di mostrine che più la guerra durerà e più Putin rischierà comunque di essere estromesso ed allora le armi che forniamo all’Ucraina dovrebbero essere impiegate subito nella guierriglia contro i russi per far sì che i tempi si allunghino poichè più il tempo passa e più la Russia stenterebbe a consolidarsi all’interno dell’Ucraina e Putin starebbe anche per crollare in tal caso per un dissenso interno…. M’ah,siamo -a me sembra- a considerazioni da medio evo eppure c’è chi le fà.
Concordo pienamente ciò che ha scritto
X La Sig.ra Daniela. Solo per pura curiosità vorrei sapere con cosa lei concordi, con il mio intervento o con lo scritto del Post pubblicato ? Grazie.