BARUFFE IN TOSCANA: ANDREA SCANZI CONTRO SCARAMELLI

giovedì 14th, ottobre 2021 / 10:37
BARUFFE IN TOSCANA: ANDREA SCANZI CONTRO SCARAMELLI
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FIRENZE – C’era andato giù duro Stefano Scaramelli in Consiglio Regionale, proponendo una mozione, approvata all’unanimità, con la quale si esprimeva riprovazione e censura verso politici e giornalisti rei di non aver fermato a Montevarchi una contestazione verso Matteo Renzi. E c’è andato già ancora più duro Andrea Scanzi, noto opinionista televisivo, aretino, che sarebbe il giornalista chiamato in causa da Scaramelli, insieme a Giuseppe Conte, il politico, i quali avrebbero fatto orecchi da mercante…
Scanzi ironizza su Scaramelli, lo chiama “Scaramacai”, sui renziani e anche sul Pd, su Giani e sulla maggioranza che governa la regione Toscana, che è anche la sua regione. Ecco cosa scrive Scanzi, che al testo allega anche un video di 7 minuti:
“Quello che è successo oggi in Toscana è tanto ridicolo quanto grave. All’unanimità è stata votata una mozione di FIM (Forza Italia Morta) in cui un imprecisato renziano (tal Scaramacai) esprimeva “censura” nei confronti di Conte e Scanzi, rei di non essersi dissociati da (vergognosi) insulti e minacce isolate provenienti dalla piazza di Montevarchi.
La mozione parla di “fatto grave nella storia della Toscana”. Me cojoni!
Al di là dell’aspetto ridicolo, in questo video ricostruisco tutto e sottolineo alcuni aspetti:
1) ma la Toscana ha così tanto tempo libero? Non ha di meglio da fare?
2) i 5 Stelle, invece di votare “no”, hanno abbandonato l’aula. Permettendo così che il loro leader passasse all’unanimità per uno che avalla le minacce. Bravi geni!
3) il Pd ha votato all’unanimità una mozione in cui si fa passare per violento Conte, ovvero il loro primo alleato su scala nazionale. Tra Conte e quel che resta di Renzi, hanno scelto il secondo. Ci rendiamo conto di come stanno e stiamo messi?
4) il Pd che ha votato compatto questa boiata ridicola e offensiva, è lo stesso che mi pregava in ginocchio di aiutarli a far vincere Giani attraverso i miei canali social, con tanto di telefonate di leader regionali e salamelecchi nei miei confronti di Giani in persona ad Arezzo?
5) se proprio volete “censurare” qualcosa, perché non censurate moralmente Renzi, uno che – tra le mille cose – chiama “my friend” un dittatore come Bin Salman, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Khashoggi?
Guardatevi questi sette minuti. Dicono molto su questo paese. Non solo sulla mia regione. C’è davvero molto su cui lavorare.
Che Andrea Scanzi non avesse simpatie per Renzi e per i renziani è cosa nota, ci ha scritto anche un libro su Renzi, intitolato “Demolition man – Matteo Renzi la tragedia della politica italiana”, edito da Rizzoli, che avesse simpatie er Conte è cosa altrettanto risaputa, non lo ha mai nascosto. Adesso però, è ancora più chiaro. E forse Stefano Scaramelli stavolta si è messo contro uno che ama intingere il pennino nell’inchiostro velenoso. Forse non aveva calcolato il… rinculo, come certi cacciatori che vanno a beccacce per la prima volta e al primo colpo cadono a terra…
Scara è uno a cui piace il vento in faccia – dice lui – gli piace anche mettersi di traverso talvolta o contromano. Ora potrà anche dire, con una punta di orgoglio di essere riuscito a fare incazzare Scanzi, quello della Tv. E pensare Avrebbe dovuto pensarci, perché qualche avvisaglia c’era già stata, 7 anni fa, quasi 8, nel gennaio del 201, quando Scanzi, qualche battutaccia su Renzi e il renzismo la fece anche al Mascagni di Chiusi presentando il suo spettacolo “Le cattive strade” su De André. Scaramelli allora era sindaco e quella sera al Mascagni ci sarà stato… Lo stesso Scanzi, qualche giorno prima dalla Gruber aveva parlato così di Renzi:  “Mi sembra che ideologicamente abbia un po’ la struttura di Peppa Pig”… Due mesi prima, novembre 2013, parlando della convention dei renziani senesi in Valdichiana in un bel casale leopoldino (a richiamare la Leopolda fiorentina), noi ci limitammo a definirla “La Leopoldina di Qui Quo Qua”. 
Tra  Peppa Pig e i tre nipoti di Paperino la differenza, alla fine non è molta. C’è differenza invece tra il clima di allora che vedeva un Renzi lanciatissimo e sulla cresta dell’onda e i renziani alla conquista del Pd senza fare prigionieri, e il clima di oggi, con i renziani ridotti a partitino dell’1 virgola e con un Pd tornato in mano a quelli di prima, addirittura alleato coi vituperati 5 Stelle…
Scaramelli è di Chiusi, e anche a Chiusi  il 3-4 ottobre ha battuto una dentata sponsorizzando alle comunali una lista fintamente civica, alternativa a quella del Pd che è stata più che doppiata dalla coalizione di centro sinistra. Anche in casa propria non ha fatto un gran risultato e alle suppletive per il seggio 12 della Camera pur avendoli dichiarati, i voti di Italia Viva a Letta non sono pervenuti (non solo quelli di Italia Viva a dire il vero)… Insomma due scivoloni in un colpo solo. Qualcuno però avverta Scanzi che a Chiusi neanche l’alleanza Pd-5Stelle ha fatto faville, perché i 5 Stelle sono letteralmente evaporati, l’ex capogruppo è arrivata ultima della lista, con sole 27 preferenze, rimanendo ovviamente fuori dal consiglio. Per carità, Chiusi non è Roma, non è neanche Arezzo… Può anche fare poco testo. Ma alle Suppletive in tutto il collegio senese-aretino ha votato meno del 40% degli elettori, in alcuni comuni meno del 30%. Letta l’obiettivo lo ha raggiunto, ma la grosse koalition ha tenuto? siamo sicuri che abbia tenuto e sia stata apprezzata dal corpo elettorale?
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