SABATO 16 CHIANCIANO RICORDA ANTONIO CASINI, SOCIALISTA UCCISO DAI FASCISTI NEL 1921

mercoledì 13th, ottobre 2021 / 16:08
SABATO 16 CHIANCIANO RICORDA ANTONIO CASINI, SOCIALISTA UCCISO DAI FASCISTI NEL 1921
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CHIANCIANO TERME – Mentre in tutta Italia e nei talk show televisivi si parla dello scioglimento per legge della formazione neofascista Forza Nuova, dopo l’assalto alla sede nazionale della Cgil di sabato scorso, e mentre si discute ancora di misure per arginare il “pericolo fascista” che si insinua anche nella manifestazioni no green pass e nelle poteste sociali legate alla crisi economica, con evidenti analogie con il 1921, a Chianciano sabato prossimo si terrà una manifestazione. In contemporanea con la manifestazione nazionale convocata dalla Cgil a Roma, nella cittadina termale la sezione ANPI ricorderà l’uccisione di Antonio Casini, avvenuta 100 anni fa, il 16 ottobre del 1921, sotto alla torre dell’orologio. Antonio Casini era un militante socialista e fu ucciso daiun gruppo di fascisti proveniente da Sarteano.
Nel luogo dell’uccisione nel 1945 il CLN fece apporre una targa in cui si legge: “A Antonio Casini, qui assassinato dalla più feroce barbarie fascista la cui atrocità non ha analogia nella storia millenaria del tempi. 16 ottobre 1921″.
Cento anni che sembrano passati invano. Nel 2021 siamo ancora a discutere di pericolo e rigurgiti fascisti. C’è ancora gente che manifesta assaltando le sedi sindacali come nel ’21 del ‘900, al grido e con la maglietta con la scritta “Boia chi molla”. A Roma, nell’assalto alla Cgil non c’è scappato il morto come nell’assalto al Campidoglio americano la sera del 6 gennaio scorso, o come negli assalti squadristi del 1921 tipo quello contro Antonio Casini a Chianciano o quello contro gli operai e i contadini che partecipavano ai funerali del figlio del sindaco Oreste Venturini, socialista, a Chiusi (3 morti)…
L’iniziativa del 16 ottobre, ore 11,30 a Chianciano è organizzata da Anpi Valdichiana e ha il patrocinio del Comune di Chianciano. E questo non è un dettaglio di poco conto, perché l’amministrazione chiancianese è appoggiata dal centro destra e non dalla sinistra. Il sindaco Andrea Marchetti evidentemente si è smarcato dalla linea Salvini-Meloni, prendendo le distanze dallo squadrismo di ieri e di oggi. Bravo.
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