LA LEZIONE DI RESILIENZA DEL LIVE ROCK FESTIVAL DI ACQUAVIVA. E DOMANI A CHIUSI SUONANO I DUDES

mercoledì 15th, settembre 2021 / 13:08
LA LEZIONE DI RESILIENZA DEL LIVE ROCK FESTIVAL DI ACQUAVIVA. E DOMANI A CHIUSI SUONANO I DUDES
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Si è concluso domenica il Live Rock Festival di Acquaviva. Venticinquesima edizione. Qualcuno di quei ragazzi che si sono fatti un bel mazzo per metterlo in piedi, non erano nati o erano molto piccoli quando il festival muoveva i primi passi. Ed era una festa della birra con un po’ di musica. Da anni  è diventato un appuntamento tra i più importanti, nel so genere del centro Italia. Buona musica sempre, voci fuori dal coro, spesso. Note che sono anche riflessione, fari accesi sulle criticità del mondo. In una parola valori. E sensibilità.
Quest’anno il Live Rock Festival si è svolto in modalità insolita. Un po’ meno rock, causa restrizioni e protocolli anticovid. Posti contingentati e a sedere, numero chiuso, prenotazioni, greenpass… tutte cose che con il rock cozzano come le automobiline dell’autoscontro. Ma meglio così che niente. Eppure è andata, ed è andata bene, come sempre. Il Collettivo Piranha che lo organizza è ormai una macchina da guerra perfetta, pronto a far fronte a qualsiasi situazione. Capace anche di fare un festival rock di qualità e di richiamo, con modalità da festival di musica lirica, dove bisogna stare composti…
L’ex Fierale di Acquaviva se si parla di rock di capacità manageriali e organizzative giovanili è una sorta di “campo dei miracoli”. Neanche il covid e il greenpass obbligatorio hanno fermato i Piranha che hanno dato una lezione collettiva di “resilienza”.
E’ vero che… rock&roll will never die,  ma farlo e proporlo in condizioni proibitive  o comunque inusuali per il pubblico tipico del rock (con il rischio di fare flop e rimetterci pure dei soldi) e riuscirci è qualcosa che davvero somiglia al miracolo, ma in realtà è consapevolezza, determinazione, capacità, organizzazione. Roba da collettivo leninista, quanto a metodo, e da “intellettuale collettivo” gramsciano quanto motivazioni e contesto. 
Qualcuno dirà che è solo voglia di stare insieme, di fare qualcosa di decente per se e per gli altri. Magari anche voglia di stupire. C’è, senza dubbio, anche questo. I Piranha sono una famiglia, allargata e affiatata. E il rock un bel collante.
Da 25 anni il festival di Acquaviva chiude l’estate, la stagione degli eventi in Valdichiana e dintorni. Così è anche quest’anno. La speranza è che il 2022 sia migliore e si possa tornare a fare ed ad ascoltare rock in modalità… rock.
Intanto godiamoci le ultime schitarrate, prima che cali l’autunno. 
Domani sera, giovedì 16, a Chiusi Scalo nella rinnovata e centralissima Piazza Garibaldi saranno sul palco i Dudes, band locale per tre quarti chiusina e per un quarto proprio di Acquaviva che due anni fa suonò proprio al Live Rock Festival, non senza emozione… Indie rock italiano, di produzione artigianale, con sfumature psichedeliche… La voce graffiante di Matteo Micheletti, la ritmica robusta garantita da Andrea Fei alla batteria e Gianluca Lorenzoni al basso, la chitarra limpida di Mattia Mignarri…
Non è vero che da queste parti l’unica cosa “fatta in casa” sono i pici. C’è anche la musica. Come quella dei Dudes. Buona musica, che può piacere o meno, ma vale sempre la pena di ascoltare… E finché si può fare sotto le stelle, in piazza, l’occasione non va sprecata. Che poi l’inverno è lungo…
m.l.
Nelle foto: momenti del Live Rock Festival 2021 (scatti di Emiliano Migliorucci)
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