GLI USA SULL’ORLO DEL COLPO DI STATO. IL FINALE PATETICO E PERICOLOSO DEL PESSIMO FILM DI DONALD TRUMP
Il Corriere della Sera che non è certo un giornale estremista parla di un Trump che, se restasse in carica fino al 20 gennaio, quando dovrà passare le consegne a Biden, “può fare ancora danni seri”.
Ieri, per esempio, per irrompere all’interno di Capitol Hill, i “rivoltosi” non hanno incontrato molta resistenza. Il cordone di polizia era inadeguato numericamente, come se qualcuno avesse voluto “aprire le porte”, dando una mano ai facinorosi.
E anche a seduta ripresa, Trump ha invitato i suoi senatori a continuare a presentare obiezioni all’elezione di Biden, cioè a fare ostruzionismo, ma il Senato ha continuato a respingerle una per una e ormai la frattura fra Trump e lo stesso Partito Repubblicano è una voragine. E il presidente è sempre più solo nel suo delirio, asserragliato nel fortino e continua a seminare la sua “verità parallela”, cioè a fomentare l’idea che le elezioni le ha vinte lui, che gli altri hanno fatto brogli. L’inviato Rai Antonio Di Bella è stato aggredito in diretta tv da uno degli “insorti” che lo accusava di diffondere fake news. E se quelli che hanno dato l’assalto al Congresso, armi alla mano, sono una “sparuta minoranza”, i sostenitori di Trump che credono alla sua verità parallela sono milioni. E Joe Biden dovrà fare i conti non solo con la giornata nerissima di ieri, una ferita che lascerà segni e cicatrici profonde, ma con un’America divisa, lacerata.
Trump, sul piano economico interno ha fatto riprendere fiato agli Usa, non ha fatto guerre inutili, ma ha esasperato la politica di chiusura verso l’immigrazione dei latinos, non ha mai preso le distanze dalle violenze della Polizia nei confronti dei neri, neanche dopo gli scontri seguiti all’uccisione di George Floyd, ha gestito in maniera pessima e pericolosa la pandemia da covid e ha chiuso la sua avventura con questa patetica, quanto pericolosa prova di forza. Ora rischia seriamente di essere dichiarato incapace di intendere e di volere.
Se ciò che è successo ieri a Washington fosse successo in Venezuela o in Bolivia il mondo avrebbe chiesto a gran voce la “rimozione” del presidente golpista e magari anche un intervento in forze della più grande democrazia del mondo. Solo che è successo a Washington, nel tempio della più grande democrazia del mondo, nel Paese della libertà, che anche come “gendarme” di se stesso ieri ha fatto acqua da tutte le parti.
L’attacco a Capitol Hill non può essere considerato solo un incidente, un episodio sfuggito di mano. E’ una pagina nera della storia americana che resterà negli annali come l’omicidio di Lincoln e dei Kennedy, quello di Martin Luther King, come l’attacco alle Torri gemelle nel 2001, come la disfatta alla Baia dei Porci. Quanto accaduto ieri ci consegna un’America divisa, vulnerabile e troppo piena di gente che gira armata per le strade e si informa sui social come fossero la bibbia. Verrebbe da dire: C’era una volta l’America (e qualcun lo ha già detto).
P.S. Chi in Italia ha inneggiato alla vittoria di Trump e alla sua politica antiestablishment, chi anche dopo la vittoria di Biden ha continuato a dire che Trump non era il male peggiore e che ha fatto meglio di tanti presidenti Dem, chi ha esaltato il suprematismo razzista e il sovranismo sul piano politico, oggi dovrà prendere un Malox. Se ne basterà uno…
m.l.
Questa è l’america. Che non è né e mai stata, la più grande democrazia del mondo. Un paese senza anima, dove i pochi americani autoctoni, sono semplicemente dei pistoleros. Un Paese che da decenni contrabbanda la propria forza (delle armi), la propria arroganza per democrazia.
X Marco Lorenzoni. Condivido chiaramente quanto da te espresso e che quanto sia successo sia la conseguenza della natura di quel paese e della natura culturale-anzi sottoculturale-delle sue classi.Condivido molto meno,anzi per nulla, l’espressione da te usata come quella di altri giornalisti e politici italiani nei riguardi degli USA, definiti ”la più grande democrazia del mondo”. Questa è una ammissione fedifraga di sottocultura politica ed anche di necessità di scimmiottare i peggiori filoni che da decenni s’incaricano di definire tale quel paese.Nei miei precedenti ed interminabili interventi-anche recentissimi- ho spiegato il perchè quel paese non debba essere chiamato in causa con tale aggettivazione e sia proprio esattamente il contrario di quanto si voglia affermare da parte di politici e di giornalisti prezzolati,che quando loro fa comodo dimenticano una serie di considerazioni direi più che essenziali riguardanti lo status democratico degli Stati Uniti d’America, nonostante Biden nel suo discorso di denigrazione della violenza abbia proferito. Personalmente ho sempre detto che sia il partito Repubblicano che quello Democratico siano- senza mostrare veli ed anche ad una analisi superficiale(non c’è assolutamente bisogno che sia profonda)- le due facce della stessa medaglia con in mezzo un popolo di decine e decine di milioni di analfabeti culturali,dove fanno presa sul culto dei soldi la violenza,la conservazione, e l’etica di considerare le persone a misura del denaro che possono produrre.Dal momento che il capitalismo ha sì conquistato il mondo, ma con tutte le assonanze e le peculiarità, la civiltà occidentale europea è tutt’altra cosa per fortuna nostra.La faremmo troppo lunga a spiegare tutti i perchè e tutte le ragioni per le quali una folta schiera di giornalisti e di complessi mediatici al servizio del padrone americano siano diventate delle veline che ripetono tutti la stessa cosa:”la più grande democrazia del mondo”. una volta negli anni ’70 veniva considerata l’india la più grande democrazia del mondo ma mi sentiv di contestare anche codesta affermazione, figuriamoci quella degli Stat Uniti per i quali in tale dizione io sostituirei quella ” del più grande gendarme del mondo”come si diceva negli anni ’70 ma che oggi credo veda ancora accrescita tale motivazione.Ora cerco di elencare le ragioni del perchè non lo siano ” la più grande democrazia del mondo” che sologli interessati vassalli cercano di far passare nella ntesta della gente. Anzi il perchè ne siano esattamente il contrario. Vogliamo fare tanto per partire il conto che nessuno dice su quanti Presidenti siano stati assassinati durante la breve esistenza della nazione americana?Si badi bene non uccisi da squilibrati ma per regolare conti e priorità nel controllo mafioso degli organismi economici e delle politiche economiche, questo sia chiaro! Nessuno lo ricorda o se lo sà tace,ma la storia per fortuna è lì a dimostrarlo: almeno 4 Presidenti degli Stati Uniti sono stati assassinati non da pazzi squilibrati ma da congreghe di interessi, mafiosi e politici.I nomi? Et voila :Lincoln, Garfield,Mc Kinley,John Kennedy. Degli altri che rimangono parecchi per loro persoanle fortuna sono sfuggiti casualmente a tentativi di assassinio :Jackson, Harry Truman, Theodor Roosevelt,Franklin Delano Roosevelt,Gerald Ford, Ronald Reagan ed infine Clinton(2 attentati), per non parlare di quello che sarebbe stato probabilmente un altro destinato ad essere Presidente nella persona di Robert(Bob)Kennedy. Non fà pensare a nulla tale fatto a coloro che ieri sera hanno definito l’America come il più grande paese democratico del mondo? Forse per estensione del territorio intendevano dire, non certamente per come sono costituiti gli interessi economici delle classi dominanti e per ciò che queste producono.Ed è bene che questo se volessero fare del giornalismo indipendente se lo ricordino molto bene.Vogliamo passare ad altro e vedere-ma solo per nominarli- quali siano stati i paesi dove hanno interferito procurando colpi di stato perchè si era affermata in detti paesi una politica contraria ai loro interessi economici?.Si tratta di andare indietro qualche decade non più di tanto, ma solo in America Latina ci sarebbe da scrivere su pietra il Cile, l’Argentina, il Nicaragua,La Bolivia, il Venezuela, Cuba, l’invasione Panama, in parte anche il Messico, ma forse in tale foga ne dimentico qualche altro. Tutti fatti documentabili ed incontrovertibili dove o con i loro servizi segreti o asservendo le partitocrazie di quei paesi ai loro interessi hanno fatto si che si affermaasse il contrario della democrazia tanto osannata in casa propria( sempre con 60 milioni di poveri odierni e permanenti se c’è qualcuno che non lo voglia che si sappia….).Vogliamp passare all’Africa soprattutto alle politiche portate avanti negli anni ’60 e ’70 quando finanziavano con i dollari i movimenti controrivoluzionari che vedevano il Sudafrica in testa, quelli dell’Angola e della Guinea Bissau, per non parlare poi dell’Egitto, del Marocco col sostegno ad Hassan contro l’indipendenza del Polisario (ma queste sono quisquiglie).Col sostentamento alle politiche dell’Egitto di Sadat che a disprezzo della democrazia interna ha permesso ad Israele di poter contare su una acquiescenza totale sulla politica di repressione verso la Palestina. Non nomino le guerre in Irak,Kuwait, e partecipazione a quella Siriana perchè mi sembrerebbe inutile. Vogliamo vedere qualcosa che è successo in Asia qualche decade or sono? Bene: Ventennale guerra del Vietnam con 65.000 morti americani e 2.000.000 di morti vietnamiti, seguiti all’uccisione da parte della Cia del Presidente Ngo Dinh Diem e sostegno totale a Thieu contro il Vietnam del Nord poi conclusosi con la fuga di quest’ultimo prezzolato presidente fascista in Americacon il suo staff di generali e signori della guerra; guerra di Corea del 1952-1953, Guerra segreta della Cia durata 25 anni in Laos contro il Pathet Lao che ha prodotto migliaia e migliaia di vittime civili in quel paese assoldando i Meo ad un dollaro al giorno per farne carne da cannone contro i Vietcong; sostegno dei servizi segreti al Pakistan per le armi ai Talebani dell’Afghanistan,alleanza militare dei paesi della SEATO nel sud est asiatico e colpo di stato in Indonesia appena dopo l’era Sukarno dando lo scettro della repressione al generale Nasution e installando al suo posto il genertale Suharto che ha regnato per 25 anni detto il signore del 20% per succhiare le risorse petrolifere della Pertamina ed il sostegno alle milizie mussulmane che in 9 mesi hanno ucciso 1000000 di membri del PKI (partito comunista indonesiano)nel 1965;Il sostegno al colpo di stato che ha detronizzato il dittatore delle Filippine Marcos divenuto troppo scomodo favorendo l’avvento di un regime più controllabile di Cory Aquino. Non sarebbe finita qui perchè si potrebbe fare il giro del mondo a senso inverso e ritornando anche attualmente in medio oriente col sostegno senza limiti all’Arabia Saudita ed al vassallo Qatar propagatore del terrorismo, con la vendita di 200 miliardi di dollari di armamenti sofisticatissimi come monito all’Iran. Potremmo tornare se volessimo anche in Sud Africa e ricordare i sostegni dati alla Rodhesia di Jan Smith oggi Zimbawe, alla lotta dei paesi colonizzati dall’occidente come il Sudan di Nimeiri complice dell’assassinio di Patrice Lumumba, ma ci sarebbero tanti altri paesi e l’elenco di questi soggiogati quando non militarmente o direttamente con interventi, ma fatto eseguire da paesi amici senza sporcarsi le mano. Ci sarebbero coloro-come in effetti ci sono- che ci ricordano che gli Stati Uniti sono scesi in guerra contro il nazifascismo nella seconda guerra mondiale e che occorra essere loro grati per la liberazioneda quella orrbile e nefasta dittatura che annunciava che avrebbe regnato per l’era di 1000 anni. Pensiamo davvero alla luce di quanto hanno contribuito militarmente e con una quantità di mezzi impressionante a combattere il nazifascismo, tutto questo l’abbiano messo in opera per un senso di amore verso i popoli e per la democrazia di questi ultimi ? O forse per appropriarsi da vincitori delle risorse e del consenso politico di quei paesi? Dal momento che non è una concezione difficile il pensare che la guerra- lo capiamo tutti-non è altro che la continuazione della politica fatta con altri mezzi, pensiamo davvero che chi diriga la vita dentro quel paese sia ammantato da concetti talmente democratici da intervenire con i suoi eserciti ed investire nella guerra per tornarsene a casa con le medaglie ed il merito del liberartore contro l’ignominia umana rappresentata dal nazifascismo, al quale poi poi se andassimo a vedere,inizialmente non veniva nemmeno disdegnato tanto poichè lo sapevano bene in America stessa ed in Europa le classi dirigenti che la guerra sarebbe stata anche un mettere i paletti ed avrebbe rappresentato un monito fortissimo verso una Unione Sovietica prostrata da 20 milioni di morti, e per questo anche se a guerra quasi finita si decise di dare un piccolo esempio con quasi 200.000 morti in due colpi soli a Hiroshima e Nagasaki, non solo per risparmiare soldati che sarebbero morti nella conquista del Giappone ma soprattutto come monito avverso l’URSS nel far vedere di quale potenza sarebbero stati capaci. Allora,visto che abbiamo fatto un po’ di storia che difficilmente-dal momento che si tratti di fatti oggettivamente avvenuti non credo che si possano prestare ad interpretazione- e dato che oggi nel mondo la politica degli Stati Uniti viene commentata come quella del paese dove viga la più grande democrazia, io credo che tale solfa-perchè solfa è quando viene ripetuta da un complesso mediatico asservito alle logiche della loro politica- con tutti i vassalli valvassini e valvassori pronti a seguirne le orme per avere un aurea di compiacimento dei concetti che spieghino la condivisione delle politiche attuali, basterebbe un po’ di amor proprio, di onestà intellettuale da parte di chi conosca la storia, di non uniformarsi al coro squallido e servile di coloro che usano quei termini e che parlano di democrazia -perchè un paese che agisce nel modo in cui ho raccontato- mi sembrerebbe che di democratico avesse poco, sia come politica interna ed ancorpiù su quella internazionale,ma penso che in questi casi un minimo di onestà intellettuale non guasterebbe da parte di chi le cose le conosca, conosca gli avvenimenti passati presenti e futuri,possa pesarli e trarre delle considerazioni oggettive e scevre da speculazione politica servile.Perchè di questo si tratta non altro ed anche perchè caro Marco, siamo tutti chiaramente contrari ai colpi di stato perchè rappresentano il contrario della democrazia-questo fai bene a ribadirlo- ma un concetto tale chi lo può negare? Nessuno credo,anche se è bene precisare che di democrazia incompiuta si tratti qui da noi, ma pur sempre democrazia per nostra fortuna alla quale non proprio tutti hanno contribuito in passato( ed a questa critica anche mossa in periodi odierni si potrebbe parlare di quale genere sia tale democrazia,che vede il solito ed ormai stanco discorso che sia democrazia per chi ha e possegga, ma per chi non ha e non possegga la democrazia non esiste, e questo la dice lunga su coloro che si riempiono la bcca di tale termine…) ,ma ciò che racconti sul fatto di prendere diverse pasticche di Malox io penso che tali pastiglie le dovranno prendere parecchi ed in specialmodo non io che ho da sempre definito Democratici e Repubblini le due facce della stessa medaglia di un paese in regime di autocrazia economica dove accanto al progresso tecnologico ed allo sviluppo diseguale,convivono tante tare di fondo(per non parlare del razzismo) che sommate una ad una-almeno per i fatti elencati non smentibili chiamarle democrazia sarebbe un eufemismo.In tal caso come credo di aver ben spiegato, il Malox lo dovrebbe prendere il popolo boccalone che reduce dall’ ”I care” di Veltroniana memoria rimane insensibile e silente di fronte a tutto quanto ho elencato, anzi come da un detto toscano in uso da queste parti per parecchi è più facile metterglielo in c…. che in testa( mi si scusi e perdoni la volgarità ma talvolta quello che ce vò ce vò). Ma come ben sai il discorso è lungo, ma può essere anche breve e si riflette oggi nell’abbraccio da parte delle persone, delle cause in corso della politica italiana e locale, dove si rifletta l’appartenenza politica, i motivi di questa e le trincee di difesa che vengono evocate. Vedi marco, Palmiro Giovagnola- con il quale condivido profondamente ciò che ha detto-, in quattro righe ha sintetizzato la stessa cosa e lo stesso concetto che io ho espresso usando questa lunghezza,ma credo che le motivazioni del proprio pensiero vadano sempre espresse.Avrei potuto non scrivere;sarebbe stato sufficiente leggere quelle quattro righe ma penso sempre che certe cose possano servire a chi legge e che memoria non ha e non avendola faccia sparire anche le ragioni dei fatti e della storia,ma fà questo sia consapevolmente chè inconsapevolmente e non rende un bel servizio alla conoscenza, anzi produce il contrario.e cosi -appunto- chi dice distorcendo il concetto, che trattasi della ” più grande democrazia del mondo”.Ridicoli chi lo afferma !
L’espressione “la più grande democrazia del mondo” in questo articolo è usata in modo sarcastico (mi spiace che non sia stata colta la sfumatura, che mi sembrava chiara, la prossima volta sarò più preciso). Resta il fatto che gli Usa hanno una Costituzione democratica e piuttosto avanzata dal 1787, due anni prima della Rivoluzione Francese. Che sono un paese grande e anche un “grande Paese” e che il sistema politico americano è sostanzialmente democratico. Certo poi è evidente che a comandare è sempre una oligarchia, che sono solo i miliardari che possono diventare presidente. Ma alle ultime elezioni presidenziali hanno votato 160 milioni di americani, 80 milioni per Biden-Harris un record assoluto per un presidente eletto degli Stati Uniti e 74 milioni per Donald Trump. E negli Usa il sistema di voto è piuttosto complicato. Io, da vecchio comunista, vedo molte magagne nella politica e nel sistema Usa, ma se dovessi scegliere dove abitare tra New York o anche Baltimora, Seattle o Dallas e Pechino, Shenzen o Wuhan, non avrei dubbi. Per una questione di clima o di affezione potrei preferire l’Avana. Ma sarebbe un’eccezione. L’imperfetta e spesso fasulla democrazia americana mi pare comunque più democrazia di tante altre, compresa la Russia post comunista di Putin o la sovranista Ungheria.
Non entro nelle preferenze personali che nulla dimostrano o che dimostrano poco, poichè c’è gente che anche oggi potrebbe scegliere di abitare a Pyong Yang oppure a Calcutta ma quando si esamina la vita che noi intendiamo con tutti i crismi e carismi come ”normale”(anche se nulla con tali misurazioni sia inteso come normale) occorrerebbe fare una riflessione sui servizi, sulle opportunità sociali, su come sia organizzata la società.Ma lasciamo perdere sennò riscrivo un altro tema e sò bene che non occorre.Che tu abbia usato una espressione di natura sarcastica però non ci credo ed anzi credo che tu abbia forzato il termine per apparire ed essere aderente a quanto veicolato dai media che abbiamo sentito in questi giorni e che tanto fanno tifo al partito di veltroniana memoria,ma anche a quelli della destra.Queste parole ti sembreranno un processo alle intenzioni od una specie di questo, od anche grondanti di prevenzione,ma sò che sei sempre attento a quanto ti succede intorno e che guarda caso la tendenza all’uniformità di giudizio su tali temi è diventata oggi la maggior prerogativa di quelle forze che si rifanno sempre ai soliti argomenti che hai evocato tu del tipo ”se dovessi scegliere di abitare”, i riferimenti alle libertà individuali che ama fare tanta gente che gli hanno inculcato che uno si possa sentire libero solo perchè possa denigrare un politico.sono queste decine e decine di argomentazioni e parametri di misura che vengono portati che ti dico francamente in un mondo che viviamo oggi hanno fatto il tempo che trovano,ma che invece riescono a fare semnpre ”opinione”.E di questo spesso ci si approfitta, coscentemente ed incoscentemente andando a ripetere certi concetti e certa fraseologia. Non c’è bisogno di essere ”vecchi comunisti” come dici per comprendere che la libertà in un mondo come è organizzato dove di certo non si scopre nulla che comandino le oligarchie-che la libertà invocata è misurata da ciò che uno possegga ed è l’esempio che ho già fatto ”se hai i soldi per i tuoi bisogni sei libero e per te la democrazia esiste ma se non li hai non sei libero-ed ecco il conseguente problema di quale possa essere la scala di detti bisogni, ma gli Stati Uniti nella loro storia è vero che si sono fatti la Costituzione un po’ prima della rivoluzione francesce ma non vuol dire nulla questo perchè di fronte a come si sono comportati rinnegandola nei confronti del mondo (con le guerre, le occupazioni, i sistemi di alleanze con i quali sono riusciti a controllare il mondo” hanno instaurato e validato agli occhi dei più un sistema mediatico che ha avvolto e condizionato tutto il mondo e ti sembra che abbiano rispettato la Costituzione? Ed allora i discorsi sono discorsi, i fatti sono i fatti.E le preferenze a pensare di teste che sarebbe meglio abitare negli Stati Uniti che in altre parti perchè lì esista un grado di democrazia maggiore di tanti altri paesi credimi Marco la cosa è molto opinabile. Un po’ di mondo per mia fortuna l’ho girato, lo visto ed ho tratto anche delle mie considerazioni su quanto ho visto dagli anni 70 a seguire che non sono solo quelle viste attrabverso il mirino della macchina fotografica, e di certo valutato tutto gli Stati Uniti d’America per come è il mio sentire e pur riconoscendo che siano un grande paese che ha contribuito a trasformare il mondo,non ho mai pensato che sarebbe un luogo dove abitare,nemmeno avessi un portafoglio fatto ad organetto, stanne certo.
Questo è il mio parere che pur essendo una sensazione diciamo anche ”di pelle”, è supportata da oggettività credo non smentibili.E quelle oggettività che ho riferito nell’altro mio intervento precedente quando ho fatto quell’interminabile elenco di paesi e di quelle ragioni, credo che debbano fare anche il modo di pensare e di valutare che ogni persona debba avere,anche come bagaglio di esperienza, pur essendoci anche oggi persone che di bagagli di esperienza ce ne hanno da vendere ma che a loro poco sia servita.Nn è senz’altro un modo di approccio completo alle problematiche nè di ieri e tantomeno di oggi, ma vivere in un mondo dove tutto alla fine è esasperato e regolato dalla cultura del denaro, credo che qualsiasi altro paese dell’Europa, Russia di Putin compresa ed anche tanti altri paesi, abbiano tanto più spazio da offrire allo sviluppo delle attività umane e della cultura intesa anche e soprattutto come ”humanitas”.Ogni paese ha le proprie peculiarità positive e negative di certo,ma noi italiani come tipo di cultura siamo per fortuna distanti ancora ad accettare ed essere insensibili ad un tipo di cultura mediatica che ti trasforma il vivere ed il ragionare a seconda di come ti facciano vedere che ti si apra il mondo davanti agli occhi.Se hai un basso livello di istruzione perchè devi pagarti i mezzi che ti facciano istruire e ti mandino al college dove tuo padre deve pagare 50.000 dollari all’anno e non te lo puoi permettere, mi dici a cosa serve la Costituzione che parla dei diritti dell’uomo del 1787 ? Il pensare così e non parametrare tali cose alla ”democrazia quella vera” è un pensare da sottosviluppati e nel nosro paese chi segue tali indirizzi mediatici odierni come sistema di pensare e raffrontare le cose credendolo e validandolo come obiettivamente illuminante non è che la diretta conseguenza di ragionare col cervello di altri: a casa mia si chiamava e si chiama ancor oggi con un termine: alienazione.E non è che nei tempi odierni perchè siano odierni di questa ce ne sia di meno del passato ma è aumentata a chili e chili nelle persone. Ti potrà sembrare anche un concetto diciamo ”distorto” ma una componente del razzismo come modo di pensare soprattuitto comune nei paesi dell’occidente e quindi anche da noi è quello di ritenersi al centro del campo dei diritti umani, per quella che noi chiamiamo evoluzione progressista dei diritti e delle concezioni. Hai mai pensato od hanno mai pensato coloro che si fanno paladini di tali movimenti,dove sono contenuti-per carità-tanti aspetti progressivi,democratici e di lotta per migliorare la condizione non solo delle donne soggiogate ma anche degli uomini,non possa rappresentare tutto questo anche una invasione di campo nella cultura di altri popoli che hanno avuto un escursus diverso dal nostro e che non desiderino che la loro società debba cambiare repentinamente di fronte al concettl importati dal mondo occidentale che gli si appaiono davanti come penetranti e scardinanti ? Il concetto stesso della famiglia nelle comunità islamiche dove sono penetrati da anni concetti come l’evangelizzazione forzata che prima è penetrata in maniera subdola poi spinta da ragioni di dominio ha prodotto la dissoluzione in quelle società che mai erano state predatrici verso la nostra, anzi che avevano subìto la nostra penetrazione, ti sei mai chiesto le ragioni del terrorismo islamico a cosa facciano riferimento e come riescano ad assoggettare le menti di coloro che sparano e mettono le bombe? Troppo complesso il ragionare di questo in tal maniera? Si preferisce vedere gli effetti e reprimerli per questioni di nostra sicurezza poi quello che succeda succeda in quelle società ? Non sò se sia chiaro il concetto di come gli altri ci vedano e ci vivano…..Ma sarebbero tante le cose che dovrebbero essere cambiate qui nel nostro” democratico” mondo costituito col pensiero occidentale che non è- se non per aspetti peculiari di sviluppo del pensiero- superiore ad altrie ad altre civiltà,perchè se il mondo si è trasformato ad essere un immondezzaio è proprio perchè ha seguito i dettami della inciviltà industriale, ed allora sarebbe bene che tutta l’altra parte del mondo che finora è stato da noi dominato ed indirizzato a pensare secondo i nostri criteri possa pesare sulla bilancia mondiale.Ma si ricorda o meno tanta gente anche gli stessi militanti del partito democratico che fino a cinquanta anni fa un paese come la Cina non era ammessa all’Onu perchè gli Stati Uniti d’America alzavano la palettina del veto perchè secondo loro essendo un paese dove aveva trionfato un altro regime economico non era un paese degno di entrare in una comunità mondiale ? Sapevano bene il loro peso quale sarebbe stato e non erano d’accordo, preferivano la Cina di Taiwan ,quella dei nazionalisti di Chang Kai Shek ! Ed allora basterebbe solo questo per rispondere al sig. Sangiuliano direttore del TG2 quando dice di fronte al popolo italiano le castronate che ha detto due sere fa da far rizzare la pelle d’oca.Ma anche col governo PD-5 stelle c’è gente che vorrebbe insinuare e far pesare castronerie tali nell’opinione pubblica davanti a milioni di persone che ascoltano e che non sanno e nemmeno si ricordano di quale sia stata l’evoluzione dei fatti del mondo.Tu dici che hai proferito le tue in maniera sarcastica e che ” ti dispiace il non essere stato capito”, ma sarcastica o meno,trovo che sempre più spesso in un periodo storico come questo occorrerebbe avere memoria ed anche- se permetti-di essere tendenzialmente esenti da condizionamenti mediatici riferiti alla politica come apparenza, solo per far capire in quale piatto della bilancia si possa pesare.Me lo chiedo, ma pensi che nella compagine di maggioranza di un piccolo paese come è Chiusi tutto questo come riferimenti possa guidare od aver guidato i principi e come si è portati ad agire perchè nella politica locale avere tali pensieri che ho detto e tali raffronti non serva? Eppure c’è gente laureata, gente che ha studiato oppure è gente che conosce le cose e le modalità di alzare la manina solo a comando quando gli viene detto o quando capiscano come occorra fare per sostenere le maggioranze costituite ? E’ cultura questa? Me lo chiedo.E sono i giovani che spesso sono tutto questo Marco.La mia che esprimo in tal modo non è presunzione ma nemmeno lo sgabello dall’alto dell’esperienza ma è un sistema di ragionamento che non può dipendere dal tempo che trascorre e che si faccia inficiare il modo di aprire le cose e di guardarle con la tendenza ad essere influenzato dal comparto mediatico e dalla politica che lo sostiene. Solo così si ha davanti un panorama più chiaro di ciò di cui si parla.Spesso il contraddittorio è preferibile averlo anche con gente che la pensi differentemente ed anche all’opposto da quello che viene detto, ma sempre però documentato nell’oggettività delle questioni e dei fatti; nella battaglia delle idee sarebbe di certo più proficuo per se stessi e per gli altri, ed anche per il nostro paese.
allora hai letto o capito male.
Ora Trump prova a prendere le distanze dalla sua inquietante creatura, fatta di umanoidi truccati da bisonti. Personaggi che si intuisce subito, che hanno da sempre una gran confusione in testa. Fanno i sovranisti e si agghindano con costumi che ricordano i nativi americani, trucidati quasi tutti peraltro dall’uomo bianco nei due secoli passati. Con il “discorso” di questa notte si è detto: “scandalizzato dalla violenza avvenuta in Congresso e ha lanciato un appello alla riconciliazione nel Paese”: in pratica li ha scaricati. Ipocrita di un Presidente, dopo anni che sta organizzando un suo “esercito”, nutrendolo quotidianamente con pietanze fatte di odio, di razzismo, con contorno di ignoranza e avversione per le Istituzioni. Dopo aver gridato forte ai suoi BRAVI: “Tenetevi pronti”, e averli osannati durante l’assalto al Congresso con parole come queste: “Vi amo, ci hanno rubato le elezioni, lottate per la libertà, non ci fermeranno mai, vi capisco”, ora dopo che tutto il partito repubblicano lo ha disarcionato, preso le distanze, insomma rimasto solo. Prova pure lui a riportare a casa con meno ammaccature possibili la pelle. Attento Presidente, questo dello scaricare, è un giochino assai pericoloso. I balordi, sentendosi sgombrati, possono anche iniziare a raccontare, magari illustrandoci da dove sono venuti tutti quei soldi, per mettere su un movimento fascistoide di quella portata, con l’intento di scardinare la DEMOCRAZIA. Sarebbero dolori che andrebbero ad aggiungersi ad altre preoccupazioni, che non ci vuole molta fantasia, per intuire che presto verranno. La Magistratura americana, non credo proprio che starà con le mani in mano, vorrà vederci chiaro su tanti atti compiuti dal l’uomo che al posto dei capelli, sembra avere un gatto arruffato. Che qualche Giudice, stia aspettando la fine dell’immunità presidenziale, lo si percepisce da tempo. Di sicuro questa storia per mille ragioni, non è destinata ad essere archiviata tanto presto.
Eh certo, sono sempre io a leggere od a capire male….Ma che strana questa cosa…. Perchè non mi rispondi nel merito? Troppo lungo perdere tempo per strappare i peli ad un coglione solo e di nome Carlo Sacco ? E’ il fatto caro Marco che oggi non si ragiona più come hai letto e come ho scritto ed allora siccome personalmente non ho nulla da perdere nè da guadagnare e soprattutto nè il fatto di andare davanti a nessuno col cappello in mano a dover condividere il presente ed il futuro,dico le cose che penso.E cerco di dirle in maniera pulita e senza offendere nessuno perchè nulla devo e non mi devo nascondere nè col politico di turno nè con il prete nè con qualsiasi partito nè con altri chicchessia, e non mi ritengo bravo per questo ma solo fortunato per certi aspetti ,ma non rinuncio davvero a scrivere ciò che penso,pur avendo come tutti hanno, i miei limiti.Il solo riconoscimento doveroso che posso farti è che nel tuo giornale non oscuri ciò che altri invece oscurano.Ma ad ognuno il proprio come suol dirsi.E questo tuo procedere col dire che non volevi, che gli altri hanno letto male o capito male,se gli altri ti riprendono ed intervengono quando credono di vedere ciò che ho detto al riguardo della ”piaggeria” al sistema mediatico e più che altro al sistema politico vigente al quale il tuo modo si confà anche nella difesa di avvenimenti che con te ho detto di condividere-come credo che tutti condividano al riguardo di ciò che è successo a Washington-tranne le tue considerazioni sulla democrazia che ho letto benissimo e che benissimo ho compreso, non venire per favore a rispondermi che non ho capito o che ho letto male perchè la leggo come una presa per i fondelli ed in effetti tale è.
Per RENATO. Premetto che non difendo Trump ed è bene specificarlo perchè sennò si comincia subito male ed a dubitare che questi possano essere giochetti verbali e basta. Basterebbe forse rileggere ciò che ho scritto e perchè ritenga sia Biden sia Trump le due facce della stessa medaglia, che non è uno slogan attenzione-, anche se potrebbe sembrarlo- e l’ho spiegato in quei due prolissi miei interventi il perchè non lo sia.Ed allora sono con lei nel giudicare Trump come lei dice, ma giudico ugualmente i democratici un partito plutocratico pari pari a quello di Trump,non un partito democratico che a tale natura ha usurpato il nome,mache persegue invece politiche contrarie al significato che esprime.Quando ho fatto i conti delle guerre, dei condizionamenti e dell’elenco dei colpi di stato che sono stati mossi sia sotto il governo dei democratici sia sotto quello dei repubblicani non ho detto una fandonia ma mi sono basato sui fatti, così come quello dell’assassinio e tentato assassinio dei presidenti dei quali ho fatto elenco. Plutocrazia significa governo di ricchi che hanno immense disponibilità di capitali e con quelli influenzano e condizionano la politica degli stati.Non ho detto una cosa fantasticata.L’America questa è non altro. E dentro alla profonda sottocultura politica dei 330 milioni di suoi cittadini ci sono anche immensi spazi dove milioni e milioni di poveri guidati dai media arrivano a fare quello che abbiamo visto. Sò che molti non amano fare tali riflessioni ma siccome da parte democratica negli Stati Uniti ed anche nel nostro paese per i fans dell’America Democratica e del suo partito Italiano non si gradisca molto fare il discorso relativo alle guerre ed ai morti che da queste provengano per il semplice fattto che spingerebbe a pensare ciò che veramente occorrerebbe pensare sul conto di quel paese e degli adepti nostrani, mi risponda quanti morti abbia fatto nel mondo il Governo di Trump e quanti ne ha fatti il Governo di Obama.Mica si avrà timore di tali verifiche? Le sembra un modo erroneo di ragionare oppure di ragionare guardando ai risultati ed a quello che realmente sia avvenuto? Sò bene e capisco bene che certi raffronti non piacciano soprattutto a coloro che credono alle barzellette che una sottosegretaria od una vicepresidente donna di colore possa fare la differenza nella politica e possa segnare una vita nuova e diversa per i cittadini di quel paese come ci è stato raccontato anche su queste pagine ma soprattutto dal complesso mediatico vigente nel nostrto paese, ma ci vuole proprio poco a capire che è una falsità se si guarda all’apparato plutocratico che ho detto prima e che le riforme progressiste che promettono all’inizio poi poi in via di concepimento e realizzazione vengano man mano smontate e disattese come lo è stato per la riforma sanitaria di Obama bloccata dai fondi non concessi proprio per l’intervento di Biden ed anche di tante altre riforme promesse. Non sò se si è capito ma è il sistema che conta, è come girano quegli ingranaggi lì che vediamo e che col sistema mediatico dicono di risolvere i problemi della povera gente mentre alla fine nulla succede perchè si mettono d’accordo fra loro a difendere il sistema che privilegia loro.stessi , i loro amici, le loro cordate economiche e familiari.Questo vuol dire sistema plutocratico ! Ed allora se alla crudezza ed al procedere di una politica di destra che privilegia l’uso delle armi, che proibisce finchè sia possibile l’aborto e che è incentrata tutta sul protezionismo economico e doganale,che erige muri contro l’immigrazione e che partorisce quella masnada di idioti che hanno fatto ciò che hanno fatto l’altro ieri al Campidoglio, pensa che l’altro schieramento che ha una natura diversa non metta in ponte politiche più raffinate per far prevalere il sistema plutocratico vigente ? Se lo pensa questo, probabilmente si sbaglia, perchè si potrebbe oltre che alle dimostrazioni delle guerre degli ultimi anni prodotte sotto i governi Obama, potremmo anche pensare che la crudezza e l’irrazionalità di quella folla che ha assaltato il Campidoglio, non pensa che possa essere anche un tranello di carattere politico dove una mente cruda e non avvezza alla politica come è quella del Presidente Trump ci sia cascata in pieno? Si potrebbe anche pensare questo se guardiamo che di fronte ad una manifestazione comprendente anche uomini armati c’erano pochissimi poliziotti a difendere il Campidoglio che sono stati facilmente sopraffatti dalle migliaia di manifestanti. Nelle foto degli scontri razziali del Black Lives Matter di pochi mesi fa,c’erano centinaia e centinaia di poliziotti a proteggere il Campidoglio.Come mai questo non è avvenuto per una manifestazione che si preannunciava fortemente rischiosa anche per la presenza di uomini armati che nelle settimane prima hanno sfilato nelle strade brandendo la bandiera a stelle e strisce e con i mitra e fucili in braccio? Ma si pensa che siamo tutti che crediamo che Cristo sia morto dal freddo e che certi piani non siano preparati da tempo per farci cadere i nemici politici che poi come ha visto subito fanno pace perchè c’è da difendere la democrazia che è la loro e quella che assicura loro il privilegio dello status economico e non del popolo bue. Ma Sig.Renato se lo ricorda il nostro Presidente della Repubblica On.Cossiga cosa ebbe a dire di fronte ai giornalisti a proposito di come fare battere ed isolare il terrorismo ? Disse letteralmente che durante le manifestazioni i gruppi di facinorosi dovevano essere lasciati stare che producessero più distruzione e più violenza possibile.Se ci fosse andato di mezzo qualche tutore dell’ordine o qualche cittadino inerme che non era coinvolto negli scontri pazienza.Tutto questo serviva a giustificare la reazione più forte e decisa degli stessi organi di polizia che non avrebbero aspettato altro motivo chè quello per reagire ed affondare colpi con il massimo della durezza,giustificati dalla violenza prodotta. Questo disse il nostro Presidente della Repubblica e forse sono cose che tutta l’opinione pubblica non ha mai saputo o coloro che l’hanno saputo l’hanno dimenticato e rimosso. Ma esattamente questo disse il Presidente della Repubblica Italiana e certamente si prese anche le critiche di una parte dei giornali e dei media. Si crede che tale strategia non possa essere prodotta dalla politica di un paese che ha 60 milioni di poveri con 300.000 morti di covid, miseria e disoccupazione dei ceti medi e medio bassi ? Ed allora vede che credo sia giusto indignarsi per ciò che viene veicolato dai media sul contenuto democratico di un paese che ha avuto una storia passata ed attuale che è il contrario esatto della democrazia? Ma questo lo dico non tanto rivolto alla destra i cui intellettuali statunitensi sono coloro che creano le condizioni perchè i nuovi barbari veicolino il caos, ma soprattutto alla sedicente sinistra di quel paese e di questo paese che si chiamano Partito Democratico nello stesso modo, e che fà finta di essere annichilita da certi avvenimenti, quando i suoi dirigenti sanno bene che sotto i due governi Obama dell’ ”I care ” si sono esportate tutte le guerre che sono in essere anche oggi e che hanno prodotto centinaia di migliaia di morti sia militari che civili nei paesi dove sono intervenuti,sia loro direttamente sia il loro sistema di alleanze dove al comando sempre loro ci sono stati e ci restano.Come vede Sig.Renato a non essere senz’altro un benefattore dell’Umanità e senza meno non un politico ma un uomo non affidabile non è solo Trump che non ha prodotto nessuna guerra ma che voleva ritirare i soldati dalle regioni di intervento, ma ancor di più e tanto meno il partito che ha espresso Obama e Biden che si sono affrettati a dire ”non se ne parla nemmeno che i nostri soldati possano ritornare a casa dall’Afghanistan e dall’irak”. Allora per concludere, il sottoscritto non ce l’ha affatto contro il popolo americano ma ce l’ha contro i suoi governanti che non fanno gli interessi della gente comune americana ma solo quelli delle Upper Class come la vicepresidente di fresca nomina democratica Kamala Harris e molti e molte altre per il semplice fatto che è più facile che passino politiche sporche e repressive se approvate da chi dice di essere per il benessere della gente comune e dei poveri che ci credono e che non hanno mezzi di critica della politica perchè poveri e depoliticizzati. La stessa cosa che succede in Italia ed è questa per la quale il cittadino semplice, la persona di estrazione sociale bassa e media guarda a destra perchè la sinistra non soddisfa più le aspettative di chi avrebbe bisogno. E che è forse cosa nuova questa ? E ciononostante ci sono molti che ancora intignano con la difesa della democrazia americana perchè per tanti nostrani quella è democrazia per davvero e non ne fanno mistero dicendo sproloqui e trasformando la verità dei fatti e quella storica.Poi vengono a fare i discorsetti e le battute sul dove sarebbe meglio scegliere di vivere….Questa è l’italia e questa è la sinistra oggi purtroppo, fatta di parecchi come si dice che ”ci sono” ma anche di parecchi che si dice che ”ci fanno”.
se ti dico che ho usato l’espressione in modo sarcastico è perché è così, e non per altri motivi, e credo che se rileggi la frase lo puoi capire. Non a caso l’ho usata in riferimento a ciò che il mondo occidentale avrebbe chiesto se il fatto fosse avvenuto in Venezuela o in Bolivia. Ma che te lo dico a fa?
A proposito di democrazia in USA. Non possiamo dimenticare che quel Paese ha contribuito in modo determinante a spazzare via le vecchie monarchie europee intervenendo nella Prima guerra mondiale. I vecchi imperi sono scomparsi grazie a quel modo di finire la guerra. Un altro finale, che li avesse visti vincitori, avrebbe disegnato un’altra Europa. Certo poi la reazione, Italia prima, Germania poi, è stata catastrofica. E ancora una volta gli USA hanno contribuito a far crescere la democrazia in Europa. Con tutte le storture che si vuole. Ma se oggi parliamo di Europa come continente, lo si deve anche a lo. Certo questa Europa, ancora molta da costruire, da fastidio alle Destre americane. Infatti Trump, in combutta con Putin, la Cina e molti altri protagonisti tutti di Destra, hanno lavorato e lo stanno facendo ancora, per disgregare il disegno politico dell’Europa caro a Turati. Con il nuovo Presidente Biden, dalle dichiarazione che ha sempre reso, parrebbe che questa strategia debba avere fine. Ricostruire un blocco Occidentale, che si contrapponga per valori e progetti, alla Cina, mi pare un’ottima sfida. C’è la questione ambientale, la questione del Sud del mondo, di come l’Occidente intende costruire una nuova strategia, che punti alla cooperazione. Le riflessioni di papa Francesco su questi temi, daranno sicuramente una mano. Insomma a me pare che siamo dinnanzi ad un nuovo inizio. La prospettiva dell’aprirsi di altri scenari, mi pare concreta. La politica, la sinistra, la cultura, ora devono dimostrare di avere idee, programmi e progetti, all’altezza della nuova sfida. La tragedia della pandemia, ci obbligherà a ripensare molte cose dell’economia. Tornare a parlare di economia sociale di mercato, non è più così fuori tema.
Per Renato Casaioli.A cominciare dal ”vecchio sogno di Turati” agli Stati Uniti d’America glien’è sempre interessato ” il giusto” come si suol dire e cioè proprio poco,se non nel controllarne i possibili sviluppi.Ed i possibili sviluppi sono stati quelli che il sogno formalmente si sia concretizzato nella creazione formale dell’Europa come entità ma comunque sempre dipendente e parte di un sistema di alleanze che dopo il crollo del muro di Berlino si sarebbe dovuto allentare, ma così non è stato per desideri egemonici soprattutto da parte degli Stati Uniti nel dover controllare l’Europa e non viceversa. L’hanno tenuto sì sott’occhio ma solo per controllare che non sconfinasse in una completa autonomia.Per la prima guerra mondiale e per fare tale considerazioni io credo che occorra vedere da cosa e come erano composti gli Stati Uniti d’America all’epoca e cioè quali fossero le classi sociali che portavano le loro istanze politiche ed economiche sul piatto della bilancia e quali fossero le loro aspettative e soprattutto come si organizzavano verso ciò che stava succedendo in Europa.Di certo come sempre il metodo di indagine per verificare quanto dici occorre che sia scevro da foschie per le quali la ”mano” che tu dici resa all’Europa per spazzare il vecchio ordine non è che l’abbiano data in maniera gratuita.E di questo tutta l’Europa se ne è resa perfettamente conto subito dopo.La crescita impetuosa dell’economia statunitense in quegli anni ha consentito un aumento vertiginoso della produzione industriale e di formare il grande stato federale che si era già avviato poggiando sull’immigrazione che era già iniziata precedentemente. Si è formato così via via un paese che amministrava enormi richezze e che geograficamente essendo al di là dell’Oceano ha potuto permettersi ben altre cose nei confronti di quell’Europa investita direttamente dalla guerra distruttiva che esisteva nel suo seno.Tutto il suo apparato industriale se mobilitato poteva assicurare agli Stati Uniti la posizione di certo egemonica che hanno avuto e quella di condizionare profondamente le decisioni degli stati europei.Difatti dopo la crisi del 1929 che ha investito tutto il mondo e dopo la seconda guerra mondiale è aumentata la egemonia politica e culturale allo stesso tempo di uno dei vincitori che si erano previo accordo spartiti il mondo in due.E sostanzialmente i confini sono rimasti quelli di Yalta e della conferenza di Tehran.Attualmente si tratta di essere in relazione o meno di come lo siamo stati fin’ora con la più grande potenza del mondo che come vediamo e come ho descritto nei precedenti interventi non ha risparmiato nuilla al mondo, nè sotto i governi repubblicani e tantomeno sotto quelli democratici. Sicchè per me il discorso del buonismo democratico americano è da prendersi con le molle e misuarlo sulle scale di elementi come l’autonomia politica, la libertà di un popolo di scelgliere il proprio destino.Nel passato per lunghi 70 anni quindi quasi un secolo i principi di dover controllare la politica dei vari governi italiani non è mai cessato da parte di tale alleato interessato e qualcosa di importante questo ha prodotto ed è quello di aver subito sia il suo vincolo militare sia quello politico,controllato al punto tale che in momenti che loro giudicavano opportuni hanno prodotto anche il terrorismo che le inchieste giudiziarie hanno incrociato con i nostri servizi segreti deviati.Ed allora con un alleato simile che si preoccupa di misurare la febbre ad un altra nazione con la propria scala di termomentro politico e culturale che soprattutto nella storia si sia comportato in quel modo come ho detto con gli stati che ho elencato nei precedenti miei interventi io ne faccio volentieri a meno.Certi altri stati dell’europa, fra l’altro che sono stati stati colonialisti come la Francia ne hanno fatto volentieri a meno mostrando l’autonomia necessaria che invece non hanno mostrato nè la Democrazia Cristiana ne le sedicenti sinistre che hanno cambiato nome ma che nei fatti hanno conservato stretto lo stesso modo di agire e di pensare. In pratica il vassallaggio continua imperterrito e le politiche ad esso legate non si nascondono nemmeno quando ci sia da decidere se comperare o meno le centinaia di aerei mlitari che ci vengono proposti dai loro governi. Se ne dovrebbe fare a meno di questo servilismo e di questo modo di ragionare ma si sà è l’Italia che è fatta così ed è un amore cieco che non ammette nemmeno critiche perchè alla fine trova giustificazione anche alla propria febbre a 40° per quella che ormai è la cultura dell’italietta verso la mamma ammalata e sofferente che è in procinto di rendere l’anima di là dell’atlantico. E si sà, quando le grandi nazioni stanno per rendere l’anima, prima di renderla trascinano con loro anche coloro che fanno parte e sono stati i servi sciocchi del loro establishment. Ed anche in Europa in tale graduatoria noi non siamo agli ultimi posti grazie non tanto alle destre ma a coloro che nella loro ragione sociale è sempre apparsa la parola”democrazia”. Soprattutto per metterlo sotto la coda ai poveri ben oleato e lubrificato perchè facesse meno male, e questo anche con la partecipazione dei difensori delle classi meno abbienti negli ultimi 30 anni.E allora cosa ci sia da difendere- sarò duro- ma l’ho capito poco, perchè sono passati i due terzi di un secolo.Questa è la realtà vera.I discorsi stanno da un altra parte.