CHIUSI, LA NOMINA NEL CDA DI LFI SCATENA UN CORTO CIRCUITO. ANZI DUE… IGNORATI I CRITERI FISSATI DAL CONSIGLIO COMUNALE.
“I gruppi di Opposizione Possiamo Sinistra per Chiusi e Movimento 5Stelle si dissociano dal comunicato stampa “contro la nomina di Irene Vannuccini nel CdA dell’azienda LFI”. Teniamo a precisare che pur facendo parte dell’Amministrazione Comunale nessuno ci ha contattato per chiedere il nostro parere, pertanto sollecitiamo una rettifica sia da parte degli organi di stampa che da parte della Giunta comunale”. Firmato Movimento 5 Stelle-Possiamo Sinistra per Chiusi.
Con questa nota le due forze di opposizione prendono le distanze dal comunicato diffuso ieri a firma “Amministrazione Comunale” con la quale il Comune di Chiusi di dissociava a sua volta dalla nomina della segreteria del Pd di Montallese, nel Cda di LFI. E’ evidente che si è creato un corto circuito. Anzi due.
Il primo è che Irene Vannuccini si trova nel Cda di Lfi a rappresentare il Comune di Chiusi, con il Comune di Chiusi che però dice “Not in my name”.
secondo è nella accezione di “Amministrazione comunale”. Noi il comunicato l’ abbiamo ricevuto dall’Ufficio stampa del Comune e leggendo la firma “Aministrazione Comunale” non siamo stati troppo a sottilizzare, perché è prassi consolidata, almeno nel mondo della comunicazione, considerare “amministrazione comunale” l’esecutivo. E “amministratori” di un comune il sindaco e gli assessori. In realtà il termine “amministrazione comunale” dovrebbe includere anche i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione. Nel caso specifico sappiamo che il gruppo di maggioranza ha affrontato e discusso la questione e ha sottoscritto il documento. Quindi, al di là della legittima dissociazione delle due forze di minoranza, resta il fatto che il Comune di Chiusi, con la sua maggioranza non ha né proposto, né avallato la nomina di Irene Vannuccini nel Cda di LFI. Questo è un fatto non controvertibile.
Qualche giorno fa dopo un nostro primo articolo in cui si parlava della annunciata nomina in questione come di un “nuovo casus belli” tra Pd e sindaco, Paolo Scattoni scriveva: “Mi sono informato. La candidatura di Irene Vannuccini è stata proposta da Simona Cardaioli, che ha prioritariamente acquisito il consenso della sua segreteria e poi ha presentato la candidatura agli segretari PD della Valdichiana e ai sindaci PD della stessa area- Ha ricevuto un sostanziale consenso sul nome”. Intanto il consenso della segreteria non c’era. Non al completo, almeno. E poi, chi è Simona Cardaioli per proporre un nome per il Cda di LFI? E’ socia di LFI? No. Il socio di LFI è il Comune di Chiusi.
Ora, tutti sapiamo come funzionano le nomine nelle partecipate, nessuno può fare la verginella. Ma la segretaria del Pd di Chiusi il massimo che poteva fare era assicurarsi la “casella”, cioè che a sostituire Elena Rosignoli, eletta in consiglio regionale, fosse una figura di Chiusi e non magari di un’altra area… E magari concordare un nome con il Comune di Chiusi e con gli altri comuni. Non con gli altri segretari del Pd… Il Pd non è socio di LFI.
Una volta raggiunto l’accordo sul fatto che la figura fosse di Chiusi e poi sul nome, avrebbe dovuto essere il sindaco di Chiusi a presentare all’assemblea dei soci Lfi la candidatura. Così non è stato. Il Comune non solo non ha partecipato all’assemblea, ma ha pubblicamente sconfessato quella nomina , prendendone le distance. Con il risultato che adesso Irene Vannucini siede nel Cda di LFi, ma non si sa in rappresentanza di chi. Forse del Pd. che però non è socio. Il corto circuito è evidente. E le scintille di vedono a distanza…. Il fatto è senza precedenti.
Ma c’è di più. Con una delibera del 18.06.2016, uno dei primissimi atti atti del consiglio comunale in carica, il consiglio stesso fissava i criteri per le nomine dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni varie. In quella delibera si sostiene che:
I rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni devono possedere la
competenza tecnica o amministrativa adeguata alle caratteristiche della carica che deve
essere ricoperta. Tale competenza deve essere comprovata mediante curriculum di
rispondenza al settore di nomina.
Le nomine e le designazioni avvengono assicurando le condizioni di pari opportunità.
Salve le altre ipotesi di incompatibilità espressamente previste dalla normativa vigente,
non possono essere nominati o designati rappresentanti del Comune:
a) coloro che non possiedono i requisiti per l’elezione alla carica di consigliere
comunale;
b) il coniuge, i parenti (ascendenti e discendenti) e gli affini entro il terzo grado del
Sindaco;
c) coloro per cui ricorre una delle cause di inconferibilità e incompatibilità previste
dal d.lgs. n. 39/2013 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità
di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in
controllo pubblico);
d) coloro che si trovino in situazione di conflitto di interessi con le funzioni inerenti
l’incarico, tenuto conto delle attività e professioni abitualmente svolte.
Il consigliere Scaramelli dei Podemos chiese che fosse aggiunto tra i motivi di impedimento anche “coloro che ricoprono incarichi di partito”. Ma il sindaco si disse contrario perché fare politica non può essere un discrimen… In ogni caso, proprio su proposta dei consiglieri di Possiamo, il sindaco propose al Consiglio di scrivere in delibera che “la competenza deve essere comprovata mediante curriculum, di rispondenza al settore di nomina”.
In forza di quella decisione del 2016, Bettollini in quanto sindaco e il Consiglio Comunale di Chiusi, non avrebbero potuto, neanche volendo, proporre il nome di Irene Vannuccini per la sostituzione di Elena Rosignoli nel Cda di LFI. Sempliceente perché non riuspondente ai criteri fissati dal Consiglio Comunale.
L’impressione è che i consiglieri di Possiamo e dei 5 Stelle quella delibera che contribuirono a stilare e ad approvare, se la siano dimenticata e oggi prendano le distanze non solo dal comunicato dell’amministrazione, che è legittimo, ma anche da sé stessi. Che invece fa u n po’ sorridere.
I corti circuiti aumentano. Il rischio è che salti l’impianto…
m.l.
Lorenzoni ma la delibera che citi.la conoscevi? Te la ricordavi?
A me mi fai sorridere te perché aspetti sempre le imbeccate per scrivere, figurati se sei andato a ricercare la delibera del 18/06/2016. Delibera che noi ricordiamo benissimo e che non c’entra niente con la polemica attuale, anzi da conferma della nostra coerenza. Coerenza non dimostrata dall’attuale maggioranza che mai abbiamo sentito esprimere critiche riguarda a chi finora occupava questi posti o altri occupati in altre partecipate, tipo intesa. La guerra è tra sindaco e segreteria del PD. Non venire ad accusare le opposizioni.
Complimenti al tuo archivio e alla tua ottima memoria
Ma che il Movimento 5Stelle aveva chiesto un passaggio in Consiglio Comunale prima di fare nomine il tuo “informatore” non te l’ha detto?
Comunque la prossima volta mettetevi d’accordo e valutate se sia più opportuno scrivere messaggi o repliche sul tuo giornale, sei stato sgamato
Bonella a volte le combinazioni, poco dopo che una persona mi aveva ricordato quella delibera è apparso questo articolo. Il caso a volte perché di caso si tratta.
Viva il giornalismo libero.
Luca è sempre tutto un caso nel nostro piccolo mondo
Questo articolo è stato scritto dopo aver ricevuto una nota da Possiamo e Movimento 5 Stelle, peraltro riportata integralmente e definita del tutto legittima. Per il resto, la delibera esiste o non esiste? è stata riportata correttamente? Sindaco e amministrazione hanno fatto bene o male a tenerne conto? Potevano fare diversamente? Se avessero fatto diversamente derogando rispetto a quei criteri, le opposizioni cosa avrebbero detto? le battute sul giornalismo libero servono a poco e non spiegano niente. Comunque per onor di cronaca, dopo Possiamo e 5S è intervenuto sul tema anche il Psi di Siena e anche di quella posizione abbiamo dato conto. Come è giusto che sia. A mio avviso è anche interessante come punto di vista…
Marco, Con tutto il rispetto ma nelle tue interpretazioni stai facendo troppa confusione. Muschi ruoli, competenze e responsabilità che andrebbero spiegate bene.
Cioè dopo il comunicato di Possiamo e 5stelle di corsa sull’albo pretorio, velocissima ricerca, trovata la delibera. Fatte debite considerazioni e …bravissimo. Non c’è niente da aggiungere. La delibera esiste, non contraddice la nostra posizione. Il problema è la guerra tra il sindaco e il PD e una certa idea di politica e di informazione. http://chiusi.soluzionipa.it/openweb/albo/albo_dettagli_full.php?id=7795&CSRF=5d949a57d147fd15d2ce4854e8e9cd0bhttp://chiusi.soluzionipa.it/openweb/albo/albo_dettagli_full.php?id=7795&CSRF=5d949a57d147fd15d2ce4854e8e9cd0b
Ripeto, combinazione la delibera l’hai pubblicata dopo che una persona me l’aveva ricordata, ora non voglio affermare assolutamente che qualcuno te l’abbia dettata, così come non posso affermare che guarda caso anche l’articolo sul PSI me l’aveva mandato un amico poco prima. A volte è più facile fare 6 al superenalotto che trovarsi di fronte a combinazioni di questo tipo, ma si sa la vita è sorprendente.
p.s. ho cercato di contattarti telefonicamente per spiegarti la nostra posizione ma mi sa che c’hai la suoneria bassa.
Viva il giornalismo libero che non pubblica le veline.
Possiamo non si fa trascinare nell ennesimo scontro tra il sindaco e il suo ex partito che sta portando nel ridicolo l’intero territorio. Noi non partecipiamo a nessuna riunione politica in cui si fanno proposte di nomine e incarichi. L’unico confronto a cui vorremmo partecipare è quello per la costruzione di un nuovo programma amministrativo per Chiusi e per il quale stiamo aspettando una risposta da agosto.
Essendo presenti in consiglio comunale chiediamo cosa ha impedito al sindaco di convocare i capigruppo o la commissione Consiliare per parlare della nomina di un componente nel consiglio di amministrazione di LFI e poter avanzare una proposta da condividere e portare all’Assemblea della stessa società. E perché se non condivideva la proposta degli altri sindaci del territorio, non ha fatto, in sede di assemblea LFI una altra proposta più qualificata e rispondente ai criteri della delibera consiliare sulle nomine?
Come abbiamo visto si è limitato, invece, a scrivere un comunicato stampa di fuoco contro il suo ex partito per una proposta, che riteniamo criticabile e poco rispondente ai criteri necessari, ma che per il sindaco è stata irricevibile presumibilmente perché riguardava una persona a lui non gradita, in quanto non firmataria del famoso documento dei 40. Ci domandiamo perché certe ragionamenti, riguardo al fatto di scegliere persone con competenze e curriculum adeguati, il sindaco li faccia solo in questa circostanza. Dopo che da amministratore comunale ha avallato e condiviso la nomina dell’ex segretaria PD Fatighenti e della stessa Rosignoli che erano nella identica situazione della Vannuccini, sia per esperienza in tema di trasporti, sia per il ruolo politico ricoperto.
Questa totale mancanza di coerenza e un modo superficiale e pretestuoso di affrontare una vicenda delicata che riguarda una società strategiaca per Chiusi, come lo stesso sindaco ha afferermato nel comunito stampa, ci fa riaffermare l’incapacità di questo amministratore nel rappresentare le esigenze della città e l’unità del territorio, visto che ormai è pelese che egli è sempre al centro di scontri e polemiche politiche imbarazzanti e dannose.
Alla fine ci si ritrova qui, come se fosse il solito bar dove si incontra la stessa tipologia di gente, con la variante di qualche new entry, che sia occasionale o meno solo il tempo lo dirà.
Ognuno mantiene le proprie posizioni nel tempo, ma no sulle idee, quelle ho notato che sono mutate, ma sulle persone. Commenti, alcune volte prevedibili.
Che poi se ci si sofferma, soltanto un giornale locale abbiamo, lo vorreste silenziare ? Vorreste fare il suo lavoro?
Comunque bisogna ammettere, che questo giornale concede la libertà di commento, rispondendovi anche.
Anche a me capita di non condividere alcuni articoli o parti di essi, ma bisogna comportarsi in modo maturo. Che fate la caccia al direttore?
Peace&Love , come ogni giornale ognuno ne dá una inclinazione, ci vuole tanto a capirlo?
Un abbraccio virtuale a tutti.
A me giornali come “La verità”, “Il giornale” e compagnia cantando fanno schifo, ma non li vorrei certo silenziare. Criticare però è legittimo. La critica dei consiglieri di opposizione che sono intervenuti a me sembra fondata ed è un utile contributo alla discussione.
Signor Gaudiano non è certo reato ma è mia opinione che questo articolo sia stato scritto sotto dettatura perché, guarda caso, un minuto dopo che una persona mi aveva ricordato la delibera del 2016, è uscito questo articolo che riporta la delibera, un minuto dopo che una persona mi aveva ricordato la posizione del psi sulla nomina alla lfi è uscito l’articolo sulle dichiarazioni del psi, ora io non so se chi mi ha voluto ricordare la delibera e le dichiarazioni del psi, per controbattere il comunicato di Possiamo e 5 Stelle in cui ci dissociavamo dalle posizioni dell’amministrazione comunale, sia la stessa persona che ha dettato gli articoli. Non lo so non mi interessa e ripeto non è un reato scrivere sotto dettatura, non voglio certo mettere a tacere o censurare nessun giornale o direttore di giornale, ma rimanendo della mia legittima opinione, chi scrive sotto dettatura o pubblica le veline che gli passano non ha la mia stima.
Siccome la stessa cosa è successa a me, non ho potuto ignorare la coincidenza degli avvenimenti. Ripeto il giornalista è stato bravissimo a tirare fuori una delibera cinque secondi dopo che qualcun altro me l’aveva inviata. Strane coincidenze