“Io ho ribadito le mie posizioni, peraltro già note, ho riproposto tutte le opere e gli impegni che in questi mesi porteremo a termine, ho contestato questo atteggiamento della segretaria e della segreteria, ho dato la mia disponibilità e ho anche fatto notare che gran parte del partito chiede di chiudere questa lite e si è espressa a favore di una mia eventuale ricandidatura. Il mio circolo ha preso questa posizione praticamente al 100%, meno la segretaria, questo mi fa piacere e mi rende orgoglioso. Mi fa capire che il Pd potrebbe essere ancora casa mia. Però spetta al partito chiudere questa crepa e decidere che cosa vuole fare, come e con chi. Spero lo faccia”.
E questo Bettollini lo aveva già detto anche nei faccia a faccia precedenti. In Consiglio Comunale riconobbe anche alcuni errori, soprattutto di comunicazione e di atteggiamento. Ma a distanza ormai di 4 mesi dall’avvenuta frattura con l’uscita del sindaco dal Pd (annuncio di non voler rinnovare la tessera, fatto il 2 agosto) la ricucitura non c’è stata. E ancora non si vede. Bettollini qualche segnale distensivo lo ha mandato. Ha lasciato intendere di essere pronto – ora che ha capito che il partito è in maggioranza dalla sua parte – anche a riprendere la tessera, si è dichiarato a disposizione, come ribadisce anche nella dichiarazione riportata qui sopra.
Ma la segretaria, sempre più isolata e sempre più in minoranza anche nello stesso gruppo dirigente, incurante del rischio di frantumare il partito a pochi mesi dalle elezioni comunali, sembra non voler cogliere i segnali di disgelo e resta rigida nella sua “linea della fermezza”, nel senso dell’immobilismo e silenzio più assoluto quanto alla soluzione, non disdegnando però sortite di taglio sempre critico nei confronti del sindaco, come il comunicato congiunto Pd-Psi sul rimpasto di giunta…
Nessun cedimento, da parte di Simona Cardaioli, nemmeno di fronte alle “lettere di fuoco” recapitatele da Marco Vannuccini e Enzo Bittoni, rispettivamente consigliere comunale e tesoriere-legale rappresentante del Pd di Chiusi, né di fronte alle “raccolte di firme” tra gli iscritti: prima 40, poi altre 26, che in un partito che di iscritti ne ha pochi più di 200, sono un bel numero…
Dall’esterno l’impressione è che la segretaria stia puntando i piedi, come Trump alla Casa Bianca, cercando dei pretesti per rompere con il sindaco definitivamente, o meglio dei pretesti che spingano lui a rompere definitivamente e a salutare la compagnia.
E un nuovo “casus belli” potrebbe profilarsi all’orizzonte, da qui a qualche giorno. L’elezione in Regione della torritese Elena Rosignoli libera un posto nel Cda di LFI, l’azienda di trasporti che vede soci tutti i comuni della Valdichiana senese e quelli di Arezzo.
Per ragioni ed equilibri geopolitici, la sostituzione dovrebbe avvenire con una figura di Chiusi. La nomina la fanno i soci, quindi i sindaci, ma come sempre avviene in questi casi, trattandosi di nomina politica, la proposta la fa il partito di maggioranza che è il Pd. E negli ambienti vicini al Pd chiusino si vocifera che la segretaria Cardaioli avrebbe individuato allo scopo la figura adatta e su quel nome avrebbe anche già trovato l’accordo con i segretari di partito e i sindaci Pd della Valdichiana. Secondo alcune illazioni il nome in questione dovrebbe essere quello di Irene Vannuccini, biologa e segretaria del circolo di Montallese. Fedelissima della stessa Cardaioli, ma nel suo circolo messa clamorosamente in minoranza sia dall’assemblea degli iscritti, sia in seguito, dalle due lettere con 40 e 26 firme…
Una proposta, insomma che pare un “premio fedeltà” ad una dirigente allineata e coperta più che una scelta dettata da competenze specifiche o attitudini particolari della designata. La cosa avrebbe scatenato non solo le ire di Bettollini che sulla questione non parla (e questo dice più delle parole che potrebbe pronunciare), ma anche quelle di altri dirigenti e componenti della segreteria perché la scelta non è stata ponderata e condivisa, né discussa nell’Unione Comunale e in una fase delicata come questa può apparire inopportuna. Ovvero come un autogol. E ancora senza in coinvolgimento – dicono i dissidenti – dell’organismo deputato a dare indicazioni sulle nomine.
Non è che in passato le nomine venissero fatte in altro modo. L’ex segretaria del Pd di Chiusi Pamela Fatichenti fu nominata prima nel Cda e poi vicepresidente di Lfi e nel 2016 nel Cda di Intesa al posto di Bettolini diventato nel frattempo sindaco… E Pamela Fatichenti aveva le stesse competenze di Irene Vannuccini. La differenza è che all’epoca il Pd era non solo in mano ai renziani, che su questo terreno non facevano prigionieri, ma era anche compatto, senza crepe. E nessuno ha mai alzato un dito per dire “non ci sto”.
Adesso a Chiusi il Pd è dilaniato da questa diatriba segretaria-sindaco e rischia seriamente l’implosione e magari anche nuove scissioni o defezioni di massa. Oltre Bettollini, a non rinnovare la tessera potrebbero essere in parecchi.
Una mossa del genere, che appare in tutta evidenza una forzatura da parte di Simona Cardaioli, espone la segreteria stessa all’accusa di favoritismi nei confronti degli amici e compagni di cordata e, per di più rischia di allargare inesorabilmente il fossato e di acuire le tensioni con il sindaco e con tutta quella parte di partito che lo sostiene. Sembra la scelta di andare sempre e comunque al braccio di ferro, invece che verso la ricomposizione.
Basta dire: l’importante è che nel Cda Lfi ci sia una figura di Chiusi? o magari che è giusto sostituire una donna con un’altra donna? No. A nostro avviso non può bastare.
Che la nomina nel Cda di LFI per sostituire Elena Rosignoli sia imminente (dovrebbe avvenire il 25 novembre) è certo e ne abbiamo avuto conferma anche da esponenti dell’azienda. Che il sostituto o la sostituta debba essere di Chiusi, idem. Secondo le nostre fonti, anche questo sembra rientrare negli accordi e tutto pare già stabilito.
Certo, se la notizia fosse confermata (lo sapremo il 26), l’atteggiamento della segretaria del Pd chiusino Simona Cardaioli assumerebbe ancora di più i tratti di una politica vecchia come il cucco, per nulla diversa da quella che lei stessa critica, e sempre più ingessata dentro logiche di tipo brezneviano e quasi fatte apposta per creare pretesti di rottura.
Ovvio che uno scontro stile Harvey Keitel e Keith Carradine ne “i duellanti” di Ridley Scott (foto) anche su una nomina in una partecipata, diventerebbe un macigno difficilmente spostabile, sulla strada di una possible ricucitura tra Simona Cardaioli e il sindaco. Con conseguenze devastanti sul Pd. E a caduta, forse anche sul comune e sulla città.
La stessa Irene Vannuccini troverebbe sì un impegno politico retribuito, ma verrebbe a trovarsi in mezzo ad un gioco al massacro più grande di lei e delle funzioni che finora ha volto nel partito, con scarso successo a dire il vero. E’ arrivato il freddo vero.
Quello tipico dell’inverno, e nel Pd chiusino il gelo che dura da agosto sta facendo i candelozzi fuori dalle finestre.
m.l.
È un dato di fatto non opinabile che il sindaco avesse intenzione di candidarsi per un posto in consiglio regionale, del resto le sue dimissioni dal PD sono state causate proprio dalla sua mancata candidatura motivata in maniera forte dal segretario provinciale, quindi se eletto avrebbe rinunciato al ruolo di sindaco a Chiusi, così come i due che lo hanno preceduto. Ci chiediamo dunque da cosa nasca tutto questo desiderio di ricandidarsi a sindaco cioè per un incarico al quale avrebbe tranquillamente rinunciato pochi mesi fa se il PD non si fosse opposto alla sua candidatura in regione.
x Luca Scaramelli. Quello che ti chiedi tu se lo sono chiesto in tanti,ma come senti,non basta.Si lotta fino alla fine….Stai a vedere che la locomotiva mediatica adesso non lo vorrebbe portarlo a riformulare domanda di ri-ammissione nel partito ma pretenderebbe quasi che sia il Partito che lo richiami.Qui nelle descrizioni di quelli che sarebbero gli intenti del circo che ci stà intorno si raggiungono dei livelli che nemmeno alla fine delle libagioni della festa dell’uva si vedono…..
Ma, a parte la storia della candidatura mancata alle regionali, il pd (dal suo punto di vista) farebbe un errore a ricandidare Bettollini per il comune? E i passaggi fin qui fatti dal pd contano o no? E infine perché la segretaria che per tre mesi si è trincerata dietro le procedure e gli organismi non convoca -anche on line – l’unione comunale, come chiedono i dissidenti? Mi pare evidente che questa vicenda stia frantumando il pd. E a sei mesi dalle elezioni non è una prospettiva poco allettante per il pd stesso. Io non ho mai votato pd, ma… da persona di sinistra non godo a veder sparire anche il pd, dopo che è sparita la sinistra a sinistra del pd.
Accusare di strategia bresnieviana quella di Simona Cardaioli è ridicolo. L’aria di unione sovietica si respirava prima quando c’era una sovrapposizione fra partito e amministrazione. Con questa segreteria si cerca di aprire un confronto con forze progressiste e civiche. È la linea del PD anche a livello nazionale, personalmente la condivido.
In questa vicenda la divisione l’ha determinata Bettollini con le sue dimissioni, dovute a una mancata candidatura. Punto.
Lorenzoni la questione dell’atteggiamento del pd e delle segreteria l’hai posta più volte, nel mio commento ponevo la questione dal punto di vista del sindaco ma te hai girato la frittata di nuovo, a me piacerebbe capire, ribadisco, com’è che tre mesi fa avrebbe lasciato il ruolo di sindaco se il PD non si fosse opposto alla sua candidatura in regione, è oggi invece ha tutto questo desiderio di ricandidarsi?
Rispondo anche alla tua domanda: Per me il PD farebbe bene a non ricandidarsi perché si è dimostrato inadeguato al ruolo di sindaco, nei metodi, nei contenuti e nei risultati.
*ricandidarlo
Domando chi si oppone al confronto che non prevedeva di discutere candidature, coalizioni o liste ma di confrontarsi sul futuro di Chiusi fa bene alla sinistra e ai cittadini di Chiusi?
No, non fa bene, ma il pd, prima di confrontarsi con altri deve sciogliere i suoi nodi. Al momento i pd sono due… Se ci va uno solo, al confronto, il confronto ne uscirà monco. No?
Ma chi ha la responsabilità di questi nodi non risolti? Dopo più di tre anni il PD non è riuscito ancora a rispondere al quesito: “L’area ex centro carni deve essere destinata a trattamento rifiuti?”. Così tanto per citare l’aspetto più importante. Ce ne sono altri. È evidente che il confronto non può attendere che i nodi siano tutti sciolti. Il confronto può essere un momento di maturazione anche all’interno del PD.
Non ci sono più pascoli riservati e garantiti.
Nessuno impedisce a Bettollini di partecipare ai confronti, uno come tutti noi.
Sai quante volte il PD è uscito monco? A volerle contare soprattutto eticamente non basterebbero le mano di una fabbrica di guanti.E’il fatto che ci si arrampica sugli specchi per tentare fino allo spasimo quello che è eticamente impossibile nei fatti, e per quello davvero se si tentasse la scelta che difendi, il PD sarebbe no ridotto al lumicino ma quasi forse all’estinzione.Ed allora è inutile parlare con i sordi, che lo sanno bene a cosa possa andare incontro Chiusi e come ho già detto altre volte qui ci vuole da parte dl quel partito di prendere il toro per le corna e rendersi conto che più il tempo passa in questa situazione e peggio è. Un altra piccola cosa volevo chiarire.La lista che tu dici che si sia aggiunta a quella dei 40 per avere anche le altre firme sbandierate ed aggiunte come è stata ottenuta e cosa è stato proposto e detto a chi ha firmato? Cose precise sul guado dove si trovava il partito oppure cose generiche del tipo ”qui occorre unire tutto il partito perchè diversamente si possa smembrare?”.Hanno compreso chi ha firmato su cosa e sui motivi con i quali avrebbero firmato quale sia il motivo del contendere oppure gli si è parlato di una fatto generico di unità politica? Mi faccio e ti faccio tale domanda senza presunzione alcuna poichè – l’hai detto tante volte anche tu come giornalista”me l’ha detto un uccellino”- ma si mormora che invece quelle firme siano state di persone che abbiano dichiarato anche loro che erano richieste come mozione per l’unità del partito(cosa normale e positiva, e chi non firmerebbe? Firmerebbero tutti),mentre l’uso che ne viene fatto mi sembra chesia un uso di parte a questo punto per far vedere quale sia la maggioranza. Chiaramente se lo domando a te è come domandare all’oste se il vino è buono ma vorrei comunque una tua risposta, dal momento che vedo sei molto informato che ce ne sono altri più di venti che si aggiungono alla contestazione dei 40.Così, tanto per sapere.Scommettiamo che se dico ad un mio amico di passare in rassegna ai simpatizzanti ed anche ai votanti e di suonare il campanello a tutti coloro che si conoscono che votano PD e gli si sottopone una lista per l’unità del partito questo mia amico ne riporta diverse centinaia di firme conoscendo come si certifica il consenso ? Caro Marco, sarà pure in minoranza la Segretaria come dici te, -il chè è tutto da dimostrare-ma il costume politico abbisogna di etica, chiarezza, di non pescare nel torbido, perchè la disfatta della sinistra si deve proprio al costume che possiede la gente di essere approssimativa,votata all’appoggio delle persone che possono servire,tifosa, e di non saper più distinguere chi lavori per il benessere di un Comune e chi invece è parso animato da altra natura di motivazioni al punto di lasciare la tessera ed adesso capito che è stata fatta una cazzata sull’orlo della reazione alle proprie negate aspettative,si vorrebbe riposizionare.La politica abbisogna di credibilità da parte di chi la espleta e delle persone che la seguono, specialmente in periodi come questo,dove c’è gente che è alla canna del gas, e questi insistono per ripiazzarsi per poi fare come i loro predecessori.E tu li sostieni.Liberissimo di farlo ma anche se tieni a dire che non l’hai mai votato il PD (quello è un affare tuo se sia vero oppure no e non interessa a nessuno) tieni presente che così facendo l’interesse di Chiusi non lo stai facendo, perchè l’interesse di Chiusi è adesso quello di provare a formare una lista civica per cercare di far uscire il ragno dal buco,ed al ragno credo che occorra aiutarlo perchè è bene confrontarsi con l’esistente e capire che se siamo a questi punti la maggiore responsabilità la portano coloro che hanno condotto la politica fino a qui, coloro che sono sati sempre silenti, coloro che oggi s’incazzano se gli si cambia riferimento, coloro che hanno visto e toccato con mano che il partito si identificasse troppo spesso o sempre con la figura del sindaco.Questi oggi vorrebbero correre ai ripari ma in qualsiasi modo vada la questione riparerebbero proprio poco.Ecco perchè partendo dalla realtà occorre che TUTTI facciano un passo indietro e si stringano intese di politica plausibile e capire che quella plausibile è il contrario di quella che per grosse linee è stata condotta fin’ora.ma come in tutte le cose finchè non ci si batte la testa e si vede la tumefazione aumentare si crede che possa essere possibile continuare come era prima.E’ quel partito prima di tutti che abbandonando i personalismi si deve dare uno scatto d’orgoglio per non rischiare di essere superato dagli eventi. Questo io penso, ma credo che come me lo pensino anche coloro che hanno apposto quella ventina di firme….usate scentemente in modo improprio.Poi alla fine se non si trova la forza di cambiare sarà il PD a trovarsi costretto a leccarsi le ferite, perchè per capire le cose siamo tutti adulti. No? Eppure cerca di essere una volta neutrale ed osservare le cose un po’ più dall’alto e dall’esterno,ma non vedi che i bisogni siano questi che ho detto e che c’è gente per davvero che ricorda -come hai detto tu ma a rovescio-lo stile brezneviano ?
Se il Pd ritiene che la responsabilità della situazione sia di Bettollini, chiuda la partita con Bettollini e gli dica chiaramente che non sarà lui il candidato (ma mi pare che almeno mezzo partito non sia della stessa idea). Però lo deve fare, nelle forme e nelle sedi deputate. Non può continuare a tergiversare e a fare summit senza dire neanche come sono andati, cercando pretesti per allargare il fossato, come la nomina annunciata di Irene Vannuccini nel Cda di LFI… che come metodo non è né nuovo, né inattaccabile. Su questo nessuno ha niente da dire? Che differenza c’è tra questa nomina o proposta di nomina) e quella della ex segretaria Fatichenti prima ad Lfi poi ad Intesa? https://www.primapaginachiusi.it/2016/06/bettolini-pamela-fatighenti-nel-cda-di-intesa-scaramelli-renziani-fanno-prigionieri/?fbclid=IwAR073XHnWnb_diWgZctBXA0O5n5Qnruh2fF4UO_C0iPR9Cf4Y_gs1EUXQmA
Mi sono informato. La candidatura di Irene Vannuccini è stata proposta da Simona Cardaioli, che ha prioritariamente acquisito il consenso della sua segreteria e poi ha presentato la candidatura agli segretari PD della Valdichiana e ai sindaci PD della stessa area- Ha ricevuto un sostanziale consenso sul nome.
Non so quali siano stati i criteri. Non ne farei oggetto di polemica. Il compenso per il consigliere di amministrazione è di 5000 euro lordi all’anno. Ormai per creare polverone si utilizza qualsiasi pretesto.
Nella segreteria di Chiusi mi risulta che non tutti erano d’accordo. E mi pare anche che quando fu nominata Pamela Fatichenti sia nel cda di Lfi, che poi in quello di Intesa sghignazzammo in molti. Stavolta solo.noi. Strano
Credo che quando una partito stia discutendo , all’interno delle sedi dirigenziali elette da tutti i militanti, la discrezione ed il rispetto siano fondamentali. Chi preme per una direzione opposta e mi riferisco ai 40+26, sono nel loro diritto rendendo pubblica la loro posizione, ma è una scelta estrema dopo la quale spero si possano instaurare meccanismi di dialogo con la segreteria stessa senza irrigidimenti preconcetti o punti di non ritorno. Un’altra scissione sarebbe imperdonabile e chi ne sarà l’artefice si prenderà tutte le responsabilità politiche e sociali che ne conseguono. Il dopo pandemia è dietro l’angolo ed occorrerà compattezza, in primis nel Pd, ed a seguire con tutte le forze disponibili per gestire la fase di ripartenza. Come ho più volte scritto in questo giornale, l’apertura al dialogo aiuta a chiarire le linee politiche/decisionali che vadano incontro alla collettività facilitando il lavoro di chiunque si trovi a gestire la Pubblica Amministrazione.
E’ proprio in questo contesto che forse bisognerebbe avere un po’ più di attenzione nel commentare certe vicende altrimenti si rischia di cadere in quel territorio tanto caro ai populisti con le conseguenze che tutti noi conosciamo
Concordo pienamente con il commento di Roberto Pacchieri.
Possiamo ha chiesto un confronto con il PD per parlare del futuro di Chiusi, per individuare i temi che potrebbero essere prioritari, non per parlare di liste e candidature, non abbiamo posto veti alla partecipazione di chiunque fosse interessato, se come dici te Lorenzoni i pd sono due non è problema nostro o dei cittadini, per confrontarsi sui problemi e le prospettive del nostro paese potevano venire sia la componente che vuol rompere con il passato sia chi si riconosce ancora nell’amministrazione attuale. Anche dentro a Possiamo, nei nostri frequenti incontri, spesso discutiamo in maniera forte ma questo non ci impedisce di confrontarci con altri. Chi si è opposto e si oppone al confronto non fa un danno a Possiamo o ai 5 stelle che si erano resi disponibili ad un sereno dibattito, fa danno agli interessi di tutta la comunità per difendere il proprio orticello.
Altra questione: Lorenzoni non sei obbligato a rispondere ma nei tuoi commenti hai sempre svincolato sulla mia domanda, com’è che tre mesi fa, per candidarsi in regione, Bettollini avrebbe tranquillamente rinunciato al ruolo di sindaco mentre oggi crea scompiglio dentro al pd per ricandidarsi ancora a Chiusi?
Guarda Luca che Bettollini non ha mai detto o con me o il diluvio. Ha chiesto, anche pubblicamente, il 29 luglio, se il Pd aveva intenzione o meno di ricandidare lui alle prossime comunali. Questo anche per organizzarsi di conseguenza per quanto riguarda il lavoro (parole sue). E ha dato disponibilità per n eventuale secondo mandato. Ancora aspetta risposta. Quella lasciata intendere (mai detta però) dalla segretaria non ha trovato il consenso pieno del partito, tanto che nelle assemblee degli iscritto almeno la metà si è espressa per la riconferma di Bettolini, e lo stesso hanno chiesto poi 40 + 26 militanti, peraltro tra i più rappresentativi e attivi del partito. Ad oggi la situazione è questa: un Pd spaccato a metà, con un gruppo dirigente muto e un sindaco a bagnomaria. A mio giudizio il nodo non è ciò che voleva fare Bettollini tre mesi fa (candidarsi alla regione dici tu) ma se Bettollini merita o meno la riconferma da parte del Pd nella situazione in cui siamo adesso, oppure no. O meglio, la questione è un’altra: può la segretaria del Pd assumere come posizione del partito, una posizione contestata da gran parte del partito stesso? Cioè come fa a non prendere in considerazione la ricandidatura di Bettollini con gran parte del partito che la chiede? Qualcuno potrebbe rispondere: ma Bettollini è uscito dal Pd, quindi… Vero, ma ha anche dato disponibilità a rientrare e poi non è detto che il candidato sindaco debba essere un candidato di partito. Nel 2019 a Città della Pieve, per dire, il Pd ha candidato Simona Fabbrizzi che non era del Pd… Ma al di là di tutto questo la domanda di fondo è: il Pd, questo Pd, a Chiusi è in grado oggi di dare delle risposte in un senso o nell’altro oppure è in preda ad un delirio che lo sta trascinando verso la dissoluzione?
DIRETTORE,IO NON CAPISCO QUESTO ODIO,QUESTO ASTIO,QUESTO ACCANIMENTO CONTRO BETTOLLINI.
BETTOLLINI È STATO ELETTO DAI CHIUSINI.
VUOL DIRE CHE A UNA MAGGIORANZA DI ABITANTI STAVA BENE.O NO ?
LUI GOVERNA, A VOLTE SEGUENDO IL PROGRAMMA,A VOLTE A SECONDA DELLE ESIGENZE. FORSE HA FATTO QUALCHE SBAGLIO NELLA SCELTA DEI ” MANAGER ” DELLE VARIE INIZIATIVE,POTEVA PESCARE E SERVIRSI DI PERSONAGGI ” VALIDI ” ANCHE NON FACENTI PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA,MOLTE VOLTE SI È SERVITO DI PERSONE COMPLETAMENTE SBAGLIATE E NON ALL’ ALTEZZA DEL RUOLO.
LE ” OPPOSIZIONI ” SONO LÌ AD ASPETTARE CHE IL SINDACO APRA BOCCA E, A TORTO O RAGIONE, SONO PRONTE ALLA CRITICA,ANCHE PESANTE,A PRIORI.
IO VORREI VEDERE,E QUESTO SPERO NON ACCADA MAI,CHE COSA SAREBBERO CAPACI DI FARE QUESTI SOLONI E RISOLUTORI DI TUTTI I MALI CHE AFFLIGGONO IL PAESE.
CI SONO STATI SINDICI CHE HANNO FATTO VERAMENTE DANNI ENORMI,IN TUTTI I TEMPI,A COMINCIARE DAGLI SCEMPI DELLA RICOSTRUZIONE POST-BELLICA,ALL’ ASFALTATURA DEL CENTRO STORICO,LO SCEMPIO DEL ” CAMPO DELLA FIERA”, L’ ABBANDONO DEL LAGO,I PIANI REGOLATORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLO SPOPOLAMENTO FAVORENDO PO’BANDINO,LO SPOPOLAMENTO DEL CENTRO STORICO,E TANTO ALTRO.
IO PENSO CHE ALTERNATIVE NON CI SIANO,SOPRATTUTTO IN CASA PD!
PENSO ANCHE CHE, ALTERNATIVE VALIDE NON CI SIANO NEANCHE DA PARTE DI ” QUESTE ” OPPOSIZIONI !
LASCIATE CHE IL PD PRENDA UNA DECISIONE !
DOPODICHÉ ” ANIME IN PACE ” !
Bettollini per lungo tempo voleva farci credere che ACEA aveva comprato dal Comune un terreno per due milioni e mezzo di euro, aver comprato l’impianto di Bioecologia senza accordi e garanzie di realizzazione. Poi abbiamo visto che non era credibile (vedi accordo per l’innovazione con Regione e Ministero per lo sviluppo economico).
Poi dopo la mancata candidatura in Regione se ne va dal partito. Poi racconta in un intervento in Consiglio Comunale che l i non si era dimesso dal partito, ma soltanto dalle cariche. Poi qualcuno gli deve aver pazientemente spiegato che la lettera a Cardaioli e Valenti del 2 agosto erano dimissioni dal PD. Ora chiede la candidatura a sindaco per rientrare nel partito come se ci facesse un piacere.
Dice Cardaioli che la questione della candidatura arriverà dopo un periodo di maturazione dei contenuti programmatici anche perché nella formazione della lista e della candidatura a sindaco ci potrebbe essere la presenza di altre forze politiche (fra l’altro auspicata dalla strategia del partito a livello nazionale). Che c’è di strano in questo? È una questione di credibilità. Si potrebbe partire da quattro domande (su tredici) che i comitati ambientalisti di questa zona hanno posto ai candidati alla guida della regione alle quali soltanto due hanno risposto (sono mancati all’appello proprio PD e destre).
1. Era favorevole o contrario alla realizzazione dell’impianto di carbonizzazione idrotermale di ACEA Ambiente a Chiusi?
2. Qualora tale progetto (o uno similare) venisse ri-presentato, sarebbe a favore o contrario?
3. Si impegna a vietare che impianti di trattamento e/o gestione rifiuti (qualunque essi siano) possano essere realizzati nell’area dell’ex Centro Carni di Chiusi?
4. Quale è, in prospettiva, la sua idea di utilizzo del terreno del ex Centro Carni di Chiusi?
In quanto a “raccomandazioni” per avere un incarico o un lavoro, ogni sindaco ha fatto la sua parte e questi “raccomandati” non gli si possono, certamente, mettere contro.
Per me, Simona Cardaioli ha già perso troppo tempo dietro alle bizze di molti. E’ il momento che anche lei, come PD, pretenda dal Sindaco, quelle risposte che i cittadini si attendevano da lui. Ma è anche vero che, non essendo più del PD, il Sindaco può fare orecchi da mercante. Continuo a pensare che questo tira e molla sia fumo negli occhi e che ci troveremo con qualche altra sorpresa, nascosta, appunto, dalla cortina fumogena.
Sentiremo come andrà il prossimo Consiglio Comunale, specialmente al punto 9.
Il fatto che uno della destra come Martinozzi difenda Bettollini la dice molto più lunga di mille commenti.
SCUSA LUCA,IO NON DIFENDO JURI,MA NON SI PUÒ SENTIRE TUTTI I GIORNI LA STESSA SOLFA ! FATE VOI UNA LISTA CREDIBILE,PRESENTATEVI ALLE ELEZIONI,VINCETELE E GOVERNATE VOI ! VEDREMO QUANDO SIETE AL POSTO DI BETTOLLINI COSA SAPRETE FARE ! TUTTI BRAVI,QUANDO NON SIAMO A SEDERE ! IL PD É BRAVISSIMO ,QUANDO NON È AL GOVERNO ! GUARDATE ORA CHE GOVERNA CHE DISASTRI COMBINA ! MAI CON I GRULLINI ! E ORA FANNO DANNI INSIEME !
Per Gisella. Il mio modestissimo pensiero è quello che ho specificato altre volte e riguarda il futuro.E se è vero che tale futuro non possa fare a meno del Pd come partito o di riferimento o di maggioranza relativa,gli organismi si devono dare una mossa riguardo a tale problema.Se non se la danno si è responsabili sia della stasi e sia di tutto quanto possa scaturire dalla stasi.Il problema Bettollini-come ha detto Paolo Scattoni- deve essere considerato SUPERATO per le ragioni che anche lui ha specificato e non deve essere un impedimento alla marcia verso la formazione di una nuova maggioranza di natura CIVICA. Non ci sono giri di parole perchè per la gente di Chiusi alla gente il discorso che fà Martinozzi alla fine corre il rischio di essere validato ed è un discorso prettamente qualunquista.Siccome qui si tratta di cercare di risollevare Chiusi allora se non si dà una mossa il partito di maggioranza relativa con l’accordo anche degli altri,si rischia di ricalcare le stesse orme.Tutti un passo indietro e tutti per l’accettazione di una nuova situazione. Non c’è alternativa a questo stato di cose se non quella della riproposizione del ” dejà vu”.Se si vuole il ” dejà vu” e si pensa che sia soddisfacente il PD continui a comportarsi come adesso preda delle pastoie burocratiche che servono solo alla sua defenestrazione mentre Italia Viva lo stà aspettando a braccia aperte.Ed è quello che ho sempre detto e questo fa rendere conto di quanta insufficienza vi sia alla base,perchè se l’impedimento come è stato fin’ora è stato sull’impuntarsi del nome di Bettollini vuol dire che il corpo intero del partito agisce per tifo e non per politica,e quindi si autocandida alla sconfitta che se non viene adesso avverrà in un prossimo futuro.Se vi và questo continuate così.
CAROCARLO,UN ACCORDO ,COME DICI TU,SERVE,AGLI ALTRI, COME CAVALLO DI TROIA !
PENSI CHE LE PERSONE NON LO CAPISCANO ?
IL PD,NON È COSÌ IN ” PRODA “,ALMENO A CHIUSI !
Ma davvero nel Pd il “problema -Bettollini” è superato? e chi l’ha detto? quando? dove? C’è qualche atto politico in tal senso? Io ho l’impressione che sia superato questo Pd… Magari mi sbaglio… E di fronte ad un Pd mai stato così debole (è al minim storico di consensi), mai così diviso (la metà del partito è contro la segretaria), il resto del mondo che propone? Non mi pare di vedere alternative ad una soluzione che comunque dipenda dal Pd.. Il massimo delle aspettative del resto del mondo mi sembra che sia la speranza che il Pd faccia fuori Bettollini. Il Pd è messo malissimo, ma il resto del mondo sta pure peggio.
Non si vuol capire? C’è in corso una fase di confronto sui contenuti. Continuerà in forma pubblica (probabilmente online causa covid). Bettollini è fuori dal partito. La sua eventuale reiscrizione al partito, condizionata alla sua ricandidatura per il secondo mandano a me sembra improponibile.
Per Martinozzi.Le persone-poi soprattutto quelle di cui si parla-semmai dovrebbero capire che il cavallo di troia che tu richiami è un cavallo che consente una governabilità diversa da quella che c’è stata fin’ora. Punto. Non c’è altro da dire.Sarà un cavallo di troia come dici tu per i troiani, ma non per Chiusi, almeno si spera.E sarebbe bene che qualsiasi mossa occorrerebbe farla a pro-Chiusi e no a pro- partito.Ecco la necessità che richiamavo, ma vedo che la cosa è dura a morire.Nel mio intervento precedente ho solo ribadito che è un problema che deve risolvere il PD ma vorrei capire quali sono le motivazioni dell’altra sponda di tale partito e cioè di coloro che vorrebbero che Bettollini si ricandidasse.Dal momento che chi non lo voglia ricandidare mi sembra che si capisca quali siano i punti di forza del loro discorso, dall’altra parte si vede che non sono sufficienti le motivazioni portate ad essere accettate,ed allora qual’è il discorso che fanno quello che vada bene in quel modo ?Dico anche che può un paese stare sospeso sul filo del rasoio ad attendere che un partito prenda una decisione su una persona che l’ha abbandonato e che adesso vuole rientrare? Tutto può essere ma per piacere la si faccia finita e si decida perchè ne va del partito, e questo chi lo dirige lo dovrebbe capire.Se non lo capisce ed insiste allora viene tenuto in mezzo ad un guado ma più che il tempo passa e la corrente gli porta via anche i vestiti a quel partito.Sono 3 mesi che se ne discute Bettollini si Bettollini no.Basta, anche da parte del complesso mediatico per favore.
Per Lorenzoni: il problema Bettollini nel Pd è superato nel senso che le regole di un partito orgasnizzato ci sono, esistono appositamente,non lo devo far notare io, bettollini se crede faccia domanda di riammissione ed attenda.Mi sembra che ogni volta tu scantoni caro Marco perchè a quanto mi risulta proprio per una motivazione di carattere etico il problema sia superato a cominciare da ciò che è stato detto da Valenti.Non basta questo per non riconfermare un sindaco da parte di un partito ? Secondo me tenuto conto di tutto basta ed avanza, poi Bettollini con la mossa che ha fatto si è messo da se stesso all’infuori del partito ed ora una parte del partito lo vorebbe far rientrare.Ma questo ti sembra normale? Bettollini farà le mosse che crede di fare legittimamente, potrà richiedere la riammissione,porà presentare una lista per conto proprio, potrà presentarsi o non ripresentarsi, è libero di fare ciò che vuole,ma se permetti un partito che è spaccato a metà su una motivazione di questo tipo ogni giorno che passa si scava la fossa sempre più profonda da solo.E secondo me se la scava anche se lo ripresentasse, e l’unica alternativa che vedo è quella che non piace a quanto capisco nè a Martinozzi ed a Bettollini.A quest’ultimo posso comprendere che non piaccia visti i trascorsi ma a Martinozzi-con il suo modo di definirlo ”un bravo ragazzo” vorrei capire cosa crede di poter salvare e perchè.Che poi alla fine sia giusto e normale il suo discorso verso le opposizioni di tentare di fare una nuova maggioranza e dover governare lo trovo normale e nella ragione delle cose.Ma è questo che vorrebbero fare !