CHIUSI, ALTRI 3 POSITIVI AL COVID. SI ABBASSA L’ETA’ MEDIA. E SPUNTA ANCHE IL MEDICO NEGAZIONISTA
CHIUSI – Notizie non buone dal fronte covid. Con un post su facebook, il sindaco di Chiusi Bettolini, fa sapere che dopo il caso di ieri (una donna di Chiusi più altri due) riscontrati alla Rsa della Misericordia di Montepulciano, ci sono altri tre “positivi” nel territorio chiusino: una donna di Chiusi Scalo e la figlia, entrambe rientrate dall’estero, e già in isolamento precauzionale con tutta la famiglia, più un ragazzo di 23 anni rientrato sabato scorso dalla vacanza in Italia con i familiari, tutti già posti in quarantena. Sono in corso le indagini epidemiologiche per determinare i contatti avuti dalla famiglia in città.. Probabilissimo che scattino altre quarantene.
“Buone notizie invece provengono dalle quarantene, determinate dal caso di ieri: delle 10 persone poste in isolamento, 9 sono risultate negative al primo tampone ma comunque, per loro, rimane sempre in vigore l’obbligo di dimora a casa; la decima, verosimilmente anch’essa negativa, sarà accertata domani.
Mentre la prima famiglia contagiata di Montallese ha ancora il tampone positivo dopo 15 giorni di degenza anche se con carica bassa; è quindi prossima alla guarigione. Dovranno però attendere almeno ulteriori 7 giorni prima di una nuova ripetizione dei tamponi di verifica” scrive il sindaco.
Pertanto il quadro sanitario attuale a Chiusi è questo: cittadini positivi 7; cittadini in quarantena: 20 (dato in fase di aggiornamento). Insomma il contagio sembra aver ripreso a salire. Colpa dell’allentamento delle attenzioni e della mobilità, soprattutto nei luoghi di vacanza, più affollati.
Un nuovo caso è stato segnalato ieri anche a Castiglione del Lago.
Ieri la Asl Toscana Sud Est (Siena, Arezzo, Grosseto) segnalava 11 casi di positività in provincia di Siena; 9 in provincia di Arezzo e 9 in provincia di Grosseto. Un dato che emerge è l’abbassamento dell’età media dei contagiati. Ma resta basso il numero dei ricoverati. Nessuno in terapia intensiva nella Asl Toscana sud est.
Sindaci e operatori raccomandano di non abbassare la guardia, anzi di alzare il livello di attenzione, di usare sempre la mascherina, di lavarsi spesso le mani e evitare assembramenti. Intanto però c’è anche in zona Chi definisce l’emergenza covid una bufala creata ad arte o determinata da errori, inadempienze o incompetenza.Tra questi il medico chiusino Sergio Resta che in una lunga intervista su Youtube, al sito comedonchisciotte.org si presenta come oncologo, specializzato in chirurgia generale, esperto in terapie complementari preventive ed oncologiche, redattore dell’enciclopedia medica italiana Utet; scrittore per le case editrici Kimerik e Ugo Mursia e smonta pezzo per pezzo l’approccio alla pandemia e l’informazione fornita dai media. Anzi Resta demolisce per prima cosa il termine pandemia, affermando che “tutti lo usano, ma nessuna delle autorità preposte l’ha mai scritto nero su bianco su carta”. Poi smonta il numero dei morti, affermando che si tratta per lo più di decessi avvenuti per altre patologie e non solo a causa del covid e anche sul numero complessivo afferma che fatti tutti i calcoli non è superior a quello delle normali epidemia influenzali e per cause connesse ad età e patologie “normali”. In Italia ci sono di norma 1.700 morti al giorno per patologie normali, afferma… e se il Covid ha avuto effetti devastanti all’inizio nel nord Italia è soprattutto perché è stato sbagliato l’approccio alla diagnosi e alla terapia, con errori anche nelle linee guida cui i medici negli ospedali si sono attenuti…
Una lunga filippica quella del dott. Sergio Resta, di taglio chiaramente “negazionista”, con una critica di fondo anche all’approccio politico e non solo medico-sanitario, alla questione. Insomma un attacco duro e puro all’informazione mainstream e anche alle istituzioni che si sono prodigate nel fornire dati, ma anche nel dispensare consigli e prescrizioni coercitive al limite della dittatura, senza ce ce ne fosse in realtà la necessità comprovata scientificamente. Perché secondo Resta la scienza proverebbe esattamente il contrario.
Ogni opinione è legittima, ci mancherebbe. Ma di certo la posizione espressa su Youtube dal dott. Resta cozza pesantemente con gli appelli di altri medici locali, come tanti medici di famiglia e come ad esempio Francesco Storelli, pediatra e cognato di Resta, che invece non perde occasione per mettere in guardia amici, conoscenti e cittadini sui rischi connessi ad un abbassamento della guardia e della soglia di attenzione. E cozza, la posizione di Resta, anche con gli appelli e l’impegno dei sindaci che cercano di assicurare il massimo della prevenzione.
Chiusi non sarà l’ombelico del mondo, ma anche in questo caso non si fa mancare niente.
m.l.