CALCIO, IL SIENA NON SI ISCRIVE ALLA LEGAPRO. RIPARTIRA’ DAI DILETTANTI
SIENA – Lontani, lontanissimi i tempi in cui il Siena giocava in serie A e dava filo da torcere alla Fiorentina, alla Roma, all’Inter (allaJuve no, quasi mai, tra bianconeri non si mordono). Lontani ormai anche i tempi della B. Adesso si sta allontanando anche la serie C. La gloriosa Robur infatti non ha presentato la documentazione per l’iscrizione al campionato di Lega Pro e dovrà dire addio anche anche alla terza fascia del pallone. La squadra senese dovrà ripartire dai dilettanti. Il Comune è al lavoro per assicurare almeno l’iscrizione alla serie D. Un tracollo iniziato con la crisi Mps e adesso giunto all’epilogo. Un naufragio vero e proprio che dopo la fine ingloriosa del basket con la pluriscudettata Men Sana-Montepaschi finita anch’essa nei ranghi delle serie inferiori, priva la città del Palio anche del calcio professionistico. Ecco, di seguito il commento di Daniele Magrini, giornalista senese di lungo corso (Corriere della Toscana e Toscana Tv) :
“Questo della Robur Siena è un naufragio da idioti e incompetenti. Oppure è talmente raffinato da essere stato orchestrato e premeditato. C’è poco da rifare i soliti schieramenti alla senese mossi da pulsioni politiche. La Durio (proprietaria della società, ndr) ha annunciato il 21 luglio che avrebbe iscritto la squadra al campionato. Avrebbe dovuto farlo. E non l’ha fatto. La Durio, consapevole da mesi di non reggere più, ha trascinato per le lunghe tre o forse più trattative considerando la Robur ne’ più ne’ meno come un suo appartamento da piazzare. La Durio ha perseguito la pista dei grandi imprenditori rappresentati dal signor Diego Foresti che poi si è tolto di scena andando a fare il dipendente al Barcellona, pardon, al Catanzaro.
Le responsabilità del fallimento sono dunque della Durio, di chi l’ha consigliata e di chi le ha fatto buttare via i soldi negli anni, Vaira per primo.
La sua responsabilità è anche di aver tradito la fiducia riposta in lei da centinaia di tifosi. Che lo avevano fatto senza alcun calcolo. Solo per la speranza nei destini della Robur.
La serie C è uno schifo di campionato dove si buttano via i soldi. Probabilmente gli armeni hanno interessi da sviluppare e soldi, visto che il bonifico propedeutico di copertura all’iscrizione in C è arrivato. E questo è un elemento concreto, forse l’unico nell’intera vicenda. Per il resto c’è solo da patire. Ancora una volta”.