PERUGIA IN PIAZZA: “L’UMBRIA SUI DIRITTI NON TORNA INDIETRO”

PERUGIA – L’umbria democratica, liberal, progressista, laica, attenta ai diritti civili e alle conquiste sociali, alla fine dovrà ringraziare la governatrice leghista Donatella Tesei. Senza quella sua delibera oscurantista sull’aborto farmacologico, migliaia di persone sarebbero rimaste in casa, ognuna chiusa nel suo lockdown personale e politico e invece sono tornate in piazza, tutte assieme per dire che “l’Umbria sui diritti non si torna indietro”. Neanche la pioggia le ha fermate. Anzi gli ombrelli ad un certo punto hanno dato un ulteriore colpo di colore ad una manifestazione composta anche convocata per esprimere rabbia per un tentativo di portare indietro non solo l’orologio della storia, come si suol dire, ma anche a condizione della donna, ancora una volta attaccata laddove una legge dello Stato sancisce un diritto. E’ stata, quella di ieri in piazza IV Novembre e in Corso Vannucci (perché la piazza non è bastata a contenere i manifestanti) una manifestazione imponente, per i tempi, per le condizioni atmosferiche e anche per quelle politico-normative. A convocarla era stata la rete RU2020, Rete Umbra per l’autoderminazione, una galassia di collettivi e associazioni femministe, ma in piazza non c’erano solo le femministe più agguerrite. C’erano tante donne, giovani e meno giovani. Ma c’erano anche tanti uomini. Colore dominante il rosso, perché così era stato deciso. Le organizzatrici avevano infatti chiesto di indossare un capo di abbigliamento di quel colore. Che poi è anche un richiamo alla storia, alla tradizioni, alle battaglie della sinistra. E forse anche all’Umbria che era, e non è più…
Non caso tra i tanti striscioni e cartelli, alcuni tipicamente femministi, altri ironici, altri ancora delle vere e proprie “cartoline” all’indirizzo della governatrice Tesei, non mancavano quelli contro chi l’Umbria Rossa l’ha svenduta e maltrattata, favorendo l’ascesa e la “presa del potere” dei leghisti e della destra. “Te Sei la peggio, ma con il Pd non era meglio”, si leggeva per esempio in uno dei cartelli, evidentemente critico con il partito principale della sinistra…
Ma la maggior parte degli slogan erano comunque dedicati alla questione sul tappeto, a quella norma che impone l’ospedalizzazione per 3 giorni alle donne che intendono abortire con la RU 486 e sopratutto alla “libera scelta”, senza dover fare passaggi che la rendano più complicata e sopratutto al rispetto di una legge dello Stato che sancisce come dicevamo un diritto, ma non obbliga nessuno ad abortire.
E’ stata una manifestazione civile e responsabile anche sotto il piano delle norme di sicurezza anti covid. Quasi tutti con la mascherina, braccia larghe per segnalare di mantenere il distanziamento fisico..
La politica ufficiale ha fatto capolino (tra gli altri c’erano Walter Verini ed Elli Schlein del Pd e Nicola Fratojanni, leader di Sinistra Italiana) ma ha lasciato la piazza e il proscenio alle femministe e alle donne. Non sappiamo se per galanteria e e rispetto di chi ha convocato la manifestazione o per insipienza e imbarazzo. Fatto sta che la piazza era piena e molto… rossa. Ed è stata indubbiamente un bel segnale mandato alla presidente Tesei e alla sua giunta e a chiunque punti a demolire i diritti civili conquistati negli anni ’70, in nome di un oscurantismo politico e anche religioso fuori del tempo.
La richiesta che è salita prepotente dalla piazza di Perugia è che la Regione adesso ritiri quella delibera. E alla svelta.
m.l.
Io credo che non si sia ben capito a che punto di bestialità siamo arrivati, non c entrano niente i diritti delle donne, tranne quello di vedersi tutelate nella salute, anche quella psichica… Delle donne ancora nel limite legale per effettuare l’aborto, prendono la pillola abortiva e poi sono rispedite a casa. 1-Se alle 2 di notte hanno un’emorragia chi le assiste??? 2-Avete idea cosa vuol dire partorire un feto che è già completamente formato, solo più piccolo di un bambino normale, per una ragazza giovane?? Dove lo buttera’, dove lo SMALTIRA’??? Quali conseguenze psicologiche avrà tutto ciò?? Da donna di 57 anni, che fa della parola Libertà il principio Dell sua vita, vi dico che NEANCHE GLI ANIMALI SI COMPORTANO COSÌ! Abbiamo fatto tante battaglie per poi smarrire quello che è un POTERE CHE NESSUNO POTRÀ MAI TOGLIERCI, QUELLO DI PROCREARE.
Forse-lasciami dire- che la piazza coloro i quali erano presenti l’hanno lasciata più per imbarazzo ed intelligenza politica, non tanto per lasciarla alle donne per ”cavalleria” ma perchè da animali politici quali sono sarebbe stato molto sconveniente e politicamente ”segnante” se le proteste fossero sconfinate anche nell’ambito delle responsabilità per le quali quei cartelli che dici erano stati scritti. Ricordo- tante volte ce ne fosse bisogno- che anche dall’interno di quel partito sono venute fuori la Binetti e tanti altri che hanno anche favorito e preso posizione contro la legge 194.Le donne queste cose se le ricordano e quando esprimono convinzioni queste non sono espressioni che possano essere mediate: le dicono senza riguardo verso nessuno ed è lì che secondo me risiede
la genuina concretezza della verità e la loro indipendenza dal potere politico,che spesso tale potere politico ha anche avuto connotazioni antiprogressiste ed antiliberiste proprio per la presenza anche dentro i partiti della sinistra di componenti che avrebbero fatto tutto pur di non concedere la facoltà alle donne dell’autonomia delle loro decisioni.Ed oggi spesso è sempre più vero e presente questo aspetto,duro a morire perchè c’è gente che non si rassegna a perdere spazio ed influenza e rema caparbiamente contro l’autodeterminazione delle donne.Il guaio è che nella politica è sempre valido quel principio che se vuoi far passare una qualsiasi disposizione che vada contro e rallenti o fermi la progressione dei diritti devi far parte strategicamente alleandoti con chi sembra che remi per quei diritti.In tal modo le zeppe dentro i raggi delle ruote si mettono meglio e spesso succede così, ora che c’è la Lega che governa l’Umbria le si riversano addosso-e giustamente dico io- tutte le motivazioni e gli aspetti che una volta erano della sinistra,ma anche se vogliamo dire il vero-anche tutte quelle motivazioni per le quali anche la sinistra quando era sinistra per davvero, era stata tirata per i capelli sopra tali determinazioni a sconfiggere il fronte delle destre,dalla magior parte delle donne per validare la Legge 194,anche perchè all’interno delle sue componenti quella sinistra era sì progressista ma aveva grosse frangie di revanscismo catto-comunista molto pronunciato.Ecco anche un motivo per il quale l’autonomia delle donne è stata il campo di una lotta grandiosa i cui riflessi ancor oggi sono mal digeriti dalla politica anche della sedicente sinistra.Figuriamoci poi se tale sinistra ha in maniera allargata e soft e non pronunciata ma ben presente la maggioranza renziana un poca dentro il PD ed un altra in Italia Viva.
Io ricordo che le battaglie per i diritti civili degli anni 70-80′ (divorzio, aborto, diritto di famiglia..) videro la sinistra tutta fortemente impegnata. E il contributo del Pci, del Psi e della sinistra extra parlamentare fu decisivo e non meno importante di quello dei radicali e dei movimenti femminili e femministi. Anche i catto-comunisti nella maggior parte dei casi si schierarono a favore di questi diritti e, salvo pochissime eccezioni, fu una adesione convinta, perché frutto di una concezione laica della Repubblica e anche della vita delle persone, concezione che era presente anche in larghe fasce dell’elettorato cattolico.Poi con il tempo, con il berlusconismo, la fine dei partiti storici, la politica ridotta a tifo da stadio e ai vaffaday molte sensibilità si sono affievolite, le destre hanno ripreso fiato e vigore e con esse una certa cultura oltranzista e oscurantista che ha trovato terreno più fertile… Ma non mi pare che la sinistra fosse stata tirata per i capelli su queste battaglie, inizialmente forse, almeno quella comunista, non fu attentissima, ma poi diede un apporto determinante, come quella laico-socialista e radicale. E mi pare che anche oggi le sensibilità più forti su questi temi vengano dalla sinistra (compreso il Pd, con tutti i suo limiti) e non da altri schieramenti.
Che la battaglia per l’aborto fosse stata vinta perchè furono determinanti i voti del PCI questo di sicuro, ma il tutto venne dopo che si impose la visione radical-socialista a livello di tutto il paese. Il PCI all’epoca non era tanto per la quale per percorrere quella strada,perchè aveva anche dentro le fila dei suoi votanti centinaia e centinaia di migliaia di catto-comunisti che erano da una parte progressisti e dall’altra diciamo volgarmente ”timorati di Dio” e followers dipendenti delle parrocchie e della dottrina sociale della chiesa.Tutta questa massa di persone non assicurava la certezza che lo schieramento clerico-destrorso fosse battuto su un tema come quello dell’aborto.Fu invece un successo,a tal punto che il vincitore morale fu chiaramente Marco Pannella perchè un partito piccolo come quello radicale riuscì ad utilizzare sul piano dei numeri i voti di uno schieramento complessivo di sinistra.Oggi,dopo tanti maldistomaco mai sopiti da parte della Chiesa e dei partiti ad essa legati,fra cui in parte il PD, le cose rischiano di essere rimesse in discussione ed a smontare un muro si incomincia dai mattoni,come si può vedere in Umbria da parte della Lega e delle destre,ma anche da parte di una categoria allargata di persone che una volta si sarebbero chiamati ” bempensanti” ai quali non è andata giù la 194.E di questi ce ne sono, anche dentro il PD e non pochi, e forse se si facessero le somme sarei molto incerto su quale sarebbe il responso.Chiariamoci che coloro che non sono più nel PD e che erano considerati ”sinistra” ormai da tempo se ne sono allontanati dalla madre e lì dentro è rimasta una quantità variegata di nebulosità per la quale una schiera abbastanza fornita che va dall’oltransista cattolico passando per le componenti dei cristiano sociali-parrocchiali per arrivare ad una non ben definita quantità di coloro che alla Montanelli ”si turavano il naso” ed anche a qualche ex-comunista folgorato da Renzi sulla via di Damasco.
E’ cambiata la società Marco e non si possono fare i conti sulla schiera delle supposte appartenenze perchè di fronte a tali temi si rischia talvolta di ritrovarsi davanti ad amare sorprese che sono il segno che non si comprenda come e quanto la società sia cambiata ed anche -perchè no- si sia progressivamente involuta, anche guidata da uno stuolo di dirigenti politici soprattutto a sinistra che si barcamenano fra le sponde dell’aldilà del Tevere e quelle dell ‘Arno.Tanto per dirsela papale papale,il tanto progresista ”Francesco” che per mesi ha parlato alla Piazza San Pietro vuota di fedeli a causa del Covid-19 ha tuonato abbastanza forte contro la 194 e non perde mai occasione di farcelo sapere….