CHIUSI, IL RISVEGLIO DEI PODEMOS: CHIESTO UN PROGETTO CONDIVISO PER VALORIZZARE IL LAGO. TONI CONCILIANTI, PRELUDIO AD UN CONFRONTO CON BETTOLLINI E PD?
CHIUSI – I “Podemos” chiusini sembrano essersi improvvisamente risvegliati. E questa è già di per sé una buona notizia. Dopo aver preso posizione sul “ribaltone” ai vertici di Banca Valdichiana, con la richiesta della convocazione di una assemblea straordinaria dei soci, per spiegarne i motivi, la lista di opposizione da sinistra prende cappello anche sulla cosiddetta “Chiusi beach”, ovvero sugli ombrelloni che il Comune ha piazzato e inaugurato sul prato del Lago di Chiusi.
“Nei giorni passati, nel pieno della calura estiva – scrivono i Podemos – abbiamo assistito a messaggi e opinioni contrastanti riguardo al nostro lago. Da una parte è stata ostentata una “Chiusi Beach” con tanto di immancabile inaugurazione, che è poi stata rettificata in “sono solo ombrelloni rimovibili, non c’è nessuno spazio adibito a spiaggia”, dall’altra non si sono sprecate critiche a salvaguardia del paesaggio lacustre che dovrebbe mantenere la sua anima selvaggia e naturalistica. Come gruppo politico ci stiamo interrogando sul senso di questa operazione e sulle implicazioni che porta con sé. Crediamo che tutto questo spinga verso una riflessione relativa a quale sia, sia stata e sarà l’identità del lago. La scelta della “Chiusi beach” dimostra proprio la mancanza di un progetto identitario. Vorremmo che il lago di Chiusi conservasse le caratteristiche di oasi naturale piuttosto che diventare un surrogato di spiaggia. Probabilmente si tratta di una scelta di marketing come molte altre, che però non rispetta, appunto, l’identità naturale del Lago. Il rischio che comporta tale scelta è quello di rendere il lago nient’altro che un ibrido tra natura e commercio, né un’oasi, né un’affascinante attrattiva per i turisti. Diciamo ciò perché non dobbiamo mai dimenticare che il lago è la nostra principale fonte di approvvigionamento idrico e costituisce un ecosistema estremamente fragile. Tornando alla domanda iniziale: qual è il senso di questa operazione? Ma soprattutto quale direzione ha intenzione di prendere la nostra amministrazione per valorizzare realisticamente il nostro gioiello naturale? Possiamo Sinistra per Chiusi – conclude la nota della lista di minoranza – metterà in atto azioni volte al confronto su questo tema, sia in ambito istituzionale, chiedendo la convocazione di una specifica riunione della Commissione ambiente, sia proponendo iniziative di dibattito aperte ai cittadini. Siamo aperti ad un serio confronto e il nostro obiettivo sarà quello di dar vita ad un progetto condiviso, strutturato e concreto”.
E’ giusto che una forza politica che siede in consiglio comunale si ponga queste domande. E intervenga anche nel merito di opere e operazioni portate avanti dall’amministrazione comunale chiedendo o proponendo iniziative di confronto. Tra l’altro i toni usati sia sulla vicenda di Banca Valdichiana, sia sugli ombrelloni al lago non sembrano toni bellicosi utili solo a marcare il territorio, come fanno i cani pastore, che abbaiano e mostrano i denti a chiunque si avvicini… Sembra, insomma un ritorno alla politica. Ed è buon segno.
Quanto agli ombrelloni al lago, certo se fossero stati ombrelloni colorati, con sotto sdraio e lettini, sarebbe stato un cazzotto in un’occhio e un intervento in contraddizione con la delicatezza del luogo, con l’ambiente “naturale” circostante… Quegli ombrelloni piantati sul prato, ma removibili (saranno tolti nella stagione invernale) e realizzati con materiale naturale, che richiama la cannuccia lacustre non sono così invasivi e deturpanti. E anche il numero di essi (otto), non fa pensare a frotte di bagnanti sguaiati… Dieci-venti persone sdraiate su un telo sotto quei “funghi” non possono rappresentare un problema. E gli ombrelloni sono stati anche l’occasione per dare una sistemata all’area dello “sbarchino” che rimane comunque molto “nature”. Oche e germani a spasso compresi…
Che poi serva attenzione, manutenzione e tutela nei confronti del Lago che è anche la risorsa idrica della città, non vi sono dubbi. Su questo siamo tutti d’accordo. Che serva anche un progetto organico e condiviso per una valorizzazione “compatibile” del lago è altrettanto indubbio. E sarebbe cosa buona e giusta metterci mano. Però dividersi sui social su ombrelloni sì, ombrelloni no, appare francamente esagerato. Anche per le dimensioni dell’intervento. Qualche battuta sulle inaugurazioni a nastro di Bettollini e della Giunta ci può anche stare, ma la cosa in sé è solo un piccolo intervento di “manutenzione” e aggiustamento di un’area comunque frequentata e resa più fruibili.
Tornando alla politica e alle due prese di posizione di Possiamo, entrambe non solo legittime ma anche espresse in forma del tutto civile e “politicamente corretta”, viene da chiedersi se i podemos non potrebbero cominciare a ragionare, con lo stesso taglio, da adesso, anche sulle prospettive in vista delle comunali del 2021. Esattamente un mese fa su queste stesse colonne li avevamo sollecitati ad un confronto con Bettollini e con il Pd (o ciò che ne resta), sull’onda di quanto stava avvenendo in Spagna tra i Podemos, quelli originali, e il socialista Sanchez. Su quella sollecitazione Luca Scaramelli & C. non risposero… Ma adesso che hanno ripreso la parola e sembrano essere tornati in campo, noi la ribadiamo. Magari dal confronto non esce niente o esce una distanza abissale e incolmabile con il sindaco e il suo partito, ma da qui al voto c’è un anno e mezzo abbondante, ci sarebbe tutto il tempo per smussare gli spigoli o per attrezzarsi eventualmente alla battaglia…
M.L.
ineccepibile
e se vogliamo parlare di politica…
https://left.it/2019/08/21/unidas-podemos-lancia-proposte-a-sanchez-per-riaprire-il-dialogo-con-una-piattaforma-sui-diritti/?fbclid=IwAR3rlqL4HxXRoql0jAduA8nOZnnx2bvFlgU3mta8N1TQ_ZPftrqGGiqOsgs
… A me sarebbero piaciuti anche i lettini!
… Una fila no… Magari 2.
… e una fila di cabine no?
Una fila no, magari 2 cabine.
Paolo, è inutile, questa è la logica dei tempi nei quali viviamo…poi vengono a dire che dei media si possa fare a meno o che almeno non influenzino più di tanto le persone.C’è chi lo sà e c’è chi lo sà e si rifiuta di tenerlo presente.C’è chi lo sà e se ne serve ed a seconda dei risultati che possa raggiungere, li indora o li disprezza. Guarda caso tutti dicono che occorra mettersi con attenzione in rapporto con essi ma siccome sono entrati a far parte della nostra vita e del nostro modo di ragionare,siamo al punto che non si distingue più se si ragiona con dei princìpi frutto della nostra cultura ed educazione oppure sembra normale così.Ed è la disgrazia della nostra epoca perchè è quantomai vero che servono alla parvenza della democrazia allargata e della comunicazione, ma il problema è in quale tipologia di assetto sociale agiscono.E l’Italia da questo punto di vista è un paese arretrato nell’ambito dell’Europa.Quindi aspettiamoci anche dell’altro dalle giovani generazioni ed infatti spesso vediamo che diversi soffrano della mancanza di poter accedere ad internet fino ad avere delle vere e proprie sindrome da assenza di tale uso.Ma la gente è questa, sempre di più in crescendo.E quella pulsione a cui hai risposto con un po’ di benevolo sarcasmo che condivido è tipica di questa epoca che viviamo.Eppure ai più, se la leggono sembra una pulsione normale, tanto normale da essere perfettamente applicabile e nessuno se ne stupisce, perchè in fondo ” cosa avrebbe detto che non và” ? Ha espresso solo la propria intenzione, il proprio gusto….Qui si parla di modi di ragionare non dell’ombrello rosso o della sdraia verde…. ”L’inverno è alle porte” Paolo….e come vedi se da una cosa minima così se ne fà derivare la riflessione del perchè avvenga,vuol dire che quelli che molte volte non vuoi tener presente nemmeno tu-come tu li chiami ”massimi sistemi”- ci fanno il pelo e contropelo….ed allora io credo che non bisognerebbe trascurarare mai di controbbattere tale azione subdola ma sempre presente, e la mia non è pignoleria nè fissazione.Basta saperla riconoscere e criticarla parlandone.
Ma tutto ciò con gli otto ombrelloni di cannuccia, che ci incastra? E’ scritto nell’articolo che la cosa “è minima” e dividersi su di essa è esagerato. Non è esagerato discutere invece sul futuro del lago e sulla sua tutela, né proporre come hanno fatto i podemos un confronto che porti ad un progetto ampio, organico e condiviso… Mi pare invece che alcuni commenti siano “ad minchiam” come amava dire il compianto “professor Scoglio”, che non era un professore ma un semplice allenatore di pallone, un po’ filosofo…
Che vuoi che siano un po’ di ombrelloni di canna? Figuriamoci sono anche riciclabili!! Non viene in mente che sia l’anticipazione di una scelta per un’area di grande valore naturalistico il cui equilibrio è minacciato. Ad minchiam mi sembra lo sparlare di chi studia poco.
Paolo,ricordi l’aneddoto che raccontai dell’automobilista fermato dai vigili sulla Domiziana a Napoli che era fermo ai bordi della strada a cui venne chiesto cosa ci facesse accanto alle lucciole che stazionavano in cerca di clienti ? Gli rispose che aveva visto un falò e che teneva ”na maronna e’ freddo” e che si era fermato per riscaldarsi. Sarebbe il caso che si dicesse come risposero i vigili ” circolate, circolate ”…..Poi sono io che vengo definito” improprio” perchè la risposta è sempre quella….: ”cosa c’entra”.Ma secondo te fa finta? Spero di sì(per lui), e questa è una modalità di diverbio che portarlo a questi livelli mi dispiace anche nei suoi confronti -anche come ho detto altre volte che gli riconosco la correttezza che abbia strutturato un giornale on line dove si possa leggere tutto e dove appare tutto senza alcuna censura- ma non si può stare zitti anche se molte volte me lo riprometto, non tanto di fronte agli argomenti che ognuno interpreta come vuole e come anche conviene alla politica questo bisogna dirlo, ma proprio perchè l’assenza di analisi con la quale risponde è degna di un modo che si vive-almeno io personalmente- come una presa in giro, almeno io la vivo così, perchè non è da te caro Marco che avresti molte altre modalità e facoltà di sciorinare le materie ed anche l’essenza della politica che stà dietro alle cose, dire quello che dici.E lo sai che è così ! Poi chi legge cosa altro può fare se non contestare il modo con cui affronti gli argomenti, e questo-bada bene- è un argomento che pur minimale, ma che evidenzia una modalità propria di chi usa le cose solo a favore del fatto di voler cadere sempre in piedi.Che forse Paolo in questo caso non ti ha risposto mettendo in evidenza con il necessario sarcasmo cosa possa comprendere il futuro di quell’area, futuro che ha sempre come tutti una partenza temporale, fisica e soprattutto accompagnata da una campagna di sensibilizzazione con la quale non si possano far vedere i rischi oppure minimizzarli alla convenienza futura di qualunque politica? C’entra quindi oppure non c’entra? Ed allora perchè rispondi in quel modo ? Tanto bene non ho mai scritto ma la sostanza credo che si possa capire…o no ? E’ il fatto che quando si parla di certi argomenti specialmente riferiti all’amministrazione chiusin,che si debba condividere tutto od il possibile ed far apparire che lo si condivida e portare la gente con modi ed argomentazioni a vedere solo quello che si voglia fargli vedere.Questa è la patologia odierna che è rilevabile anche nei miei interventi sul tuo giornale -ma non solo dai miei interventi-che tu definisci stancanti , sulla cultura, sulla musica, sul tempo libero ed anche sulla qualità di vita di noi tutti….poi senz’altro ci sono cose più grosse chè gli ombrelloni sulla riva del lago….ed il ” fare gli occhi alle pulci ” -quello davvero non c’entra- quando si tratta di uno scantonamento di un metodo di critica. Sai a quante risposte sul tuo giornale ho volutamente rinunciato per non apparire ” stancante” non tanto nei tuoi confronti che sò che sei obbligato a leggere ciò che si pubblichi ma nei confronti dei lettori come dici te che subiscano una specie di ” fastidio” ma molto spesso mi mordo le labbra ma non serve, e più si va avanti e più vedo che serve sempre di meno.Ed è questa la responsabilità etica e culturale dei media.
Non c’entra con la discussione, ma visto che è stato citato con una inesattezza è giusto chiarire: Franco Scoglio, allenatore di calcio di numerose squadre, era laureato in pedagogia e aveva fatto anche l’insegnante, quindi professore era a tutti gli effetti, quindi unon solo “un semplice allenatore”.
Giusto. Ma Scoglio come allenatore era noto. E i commenti ad minchiam, restano ad minchiam, anche se Scoglio era laureato..
Infatti ho premesso che il commento era solo una precisazione. Sul fatto che i commenti siano ad minchiam è una tua legittima opinione ma sulle opinioni non esiste oggettività.
Sullo specifico della questione: non è tanto il danno materiale di aver piantato qualche ombrellone, la gravità, a parer mio, è nel fatto che quegli ombrelloni sono il segno di un limite di cultura e sensibilità ambientale, nel senso che dimostrano che chi amministra non abbia ben chiaro cosa sia il nostro lago.
E anche codesta è un’opinione legittima, ma opinabile… Ma parlarne in maniera tranquilla e civile e inquadrare – come avete chiesto – la questione in un ragionamento più complesso e organico sulla tutela e valorizzazione del lago può essere utile…(P.S. Per commenti ad minchiam non intendevo il tuo, e nemmeno quelli su cui io non sono d’accordo, ma quelli che non c’entrano una beata mazza con l’articolo commentato e divagano, divagano, divagano o si fermano alle battute acidule…)
Buonasera mi presento sono Franco Castelli ed ero docente di fisica Roma ormai in pensione ho una residenza estiva a gioiella. Ho passato la mia giovinezza a pesca di lucci al lago mi ricordo quando ero giovane il lago era attrazione per la pesca da tutta italia dal luccio al persicaccio e poi il pesce gatto. Per non parlare poi dei bagni al serena. Che spettacolo ragazzi!comunque credo che con queste discussioni si perda di vista la vera problematica del lago l’eutrofizzazione ormai avanzata.credo che solo risolvendo questa sarà possibile incrementare il turismo e il benessere delle comunità circostanti al lago.oramai è all’occhio di tutti o almeno dei più vecchi come me che hanno visto il lago per oltre 50 anni cambiare e mi riferisco alla torbidità dell’acqua data dalle microalghe che soffocano il lago e distruggono l’ecosistema approvvigionandosi di ossigeno e determinando la scomparsa della vegetazione e di gran parte della vita sott’acqua. Leggendo i dati arpat è chiaro che azoto e fosforo, batteri fecali totali elevati per non parlare delle fioriture algali, fa pensare che ora che si faccia qualcosa. Forse liquami zootecnici, forse mancata depurazione, forse abuso estremo dell’Agricoltura? Fattostà che ben vengano gli ombrelloni purché sia l’inizio di un vero cambiamento. Mi auguro vivamente per noi ma di più per i nostri figli e nipoti che venga fatto qualcosa (mi riferisco alla diminuzione dei nutrienti). Molti laghi del nord europa stanno risolvendo con gli ultrasuoni piccole boe fotovoltaiche che eliminano alghe ridanno trasparenza all’acqua rimettendo in moto così l’ecosistema (rinascita di piante acquatiche aumento dell’ossigeno ed aumento dei pesci pregiati) ed è totalmente innocuo per uomo animali piante e pesci. Oltretutto credo che ci siano anche delle sovvenzioni a livello europeo. Comunque è solo un’idea e a me piaceva esporvela grazie a tutti.
X Marco.Se come credo ti riferisca a me od al mio modo di interpretare le cose, mi dovresti spiegare perchè non c’entrano una mazza come dici e perchè siano ”ad minchiam”.Lascia stare le opinioni diverse, quelle ce le possiamo avere tutti, ma il fatto che tu dica che ”non c’entrino una mazza” ne dovresti spiegare il perchè.Io le mie posizioni giuste o sbagliate l’ho cercato di spiegarle da dove vengono,magari a modo mio, ma tu spiegalo perchè dici che non c’entrino una mazza.Troppa fatica a stare dietro a ragionamenti-che poi mi sembra che siano ragionamenti normali e non da alta università- che cerchino di spiegare le cose da dove vengano e se per la maggior parte delle persone che leggono il tuo giornale tutto questo resta insopportabile e che tu ti preoccupi di non turbare la loro attenzione ed il loro ascolto.Spiegalo, perchè non l’ho capito, se non con il fatto di dover sempre seguire un modo di essere da cadere sempre in piedi ma pur sempre argomentato da motivazioni superficiali che finiscono sempre nel dire tutte queste allocuzioni ”ad minchiam”, ” che centri come un cavolo a merenda” e via dicendo.Spiegali i tuoi perchè perchè non è così che si risponde.
Carlo, nell’articolo si parla di 8 ombrelloni 8 di paglia (removibili) piazzati in un prato davanti al lago… da dove vuoi che vengano? Ecco perché parlo di commenti ad minchiam… Scomodare altri ragionamenti è come voler svicolare sempre e comunque. Cercare peccati originali laddove il peccato è davvero veniale (se è peccato)… Al massimo si può ragionare se sono belli o brutti, se sono opportuni o no. Oppure se proprio vogliamo volare più in alto, si può discutere, come chiedono i Podemos, su come si possa salvare e tutelare il lago. Il resto, francamente, per una cosa così, lo lascerei stare… Tra l’altro nell’articolo si parla anche di possibili “implicazioni politiche” locali connesse all’atteggiamento riflessivo e non bellicoso dei Podemos e al loro ritrovato attivismo. Tradotto: della possibilità che aprano un tavolo di confronto con Bettollini e il Pd (o ciò che ne rimane). Anche di questo aspetto sii può discutere, volendo, magari senza ogni volta rivangare gli errori tattici, strategici, concettuali e i peccati originali del Pd, di Renzi e compagnia bella. Quelli ci sono e restano. Così come ci sono errori tattici, strategici e concettuali e peccati originali (difetti di fabbrica) dei Podemos e di altri. Si può pensare ad un confronto serio, che guardi avanti? Non è detto che porti ad accordi o soluzioni condivise, ma almeno provarci.. no?
Per chi volga uno sguardo alla politica e più che altro alla politica dello sviluppo,penso tutti possano convenire sul fatto che tutto abbia un inizio,un inizio qualsiasi,che non necessariamente voglia significare in questo caso di cui si parla, protezione od al contrario la morte del lago. I nostri vecchi dicevano che l’appetito vien mangiando e così credo che sia specilmente in momenti come questi che l’affidabilità della politica non esiste e diventa affdabilità solo usata da chi se ne vuol servire per farne grancassa. ” Si tratta di 8 ombrelloni 8 ” dici tu, ma chi ti dice che dopo gli otto non prendano piede anche costruzioni, magari in un primo tempo posticce e di legno, poi qualcuno(sempre con l’aiuto della politica) pensi di costruire bagni, strutture, magari dicendo che non impattano con il sito naturale-perchè in molti altri casi così è stato fatto e così è stato realizzato-anche per altre identiche località? E se non si parla di questo, personalmente mi rifiuto di accettare una discussione sul fatto che come dici ”Carlo, sono solo 8 ombrelloni 8.” No,Marco, apprezzo molto l’intelligente intervento della valorizzazione che ha scritto il Dott. Franco Castelli, perchè il suo intervento non parla tanto di ombrelloni ma parla di vera salvaguardia conseguente ad uno studio che veramente necessiterebbe che venisse fatto e che la politica dovrebbe seguire, quello sì, ma come vedi è tanto che se ne parla ma certe cose che sono state realizzate a pezzi e bocconi anche in quell’area hanno lasciato il tempo che hanno trovato.Solo da discorsi come quello può secondo me venire la salvezza del lago, solo da discorsi che comprendano il non riversamento dei prodotti chimici che soprattutto proviene dall’altra sponda dove sono i campi che hanno una inclinazione diversa e che riversano sostanze chimiche dei trattamenti agricoli sulle acque e sul bacino, insomma da una serie di osservazioni e di programmazioni che sappiano da dove si parta e dove si arrivi, e non senz’altro a seguito del fatto degli ombrelloni, sperare nel riavvicinamento dei podemos alla maggioranza,che poi in tante altre cose un po’ più distanti da noi e nella politica nazionale, si verificano coinvolgendo le opposizioni, realizzando i programmi che si vogliano realizzare, e finendo a non tenere in nessun conto la concezione di ciò che diceva il Dott.Castelli, per il semplice fatto che oggi- e lo vediamo dappertutto- la politica si nutre e cerca di frenare il dissanguamento dei bilanci o col mattone o delegando ad altri la gestione del patrimonio pubblico affidandola alla gestione dei privati (c’è bisogno che ti dica su cosa? Servizi come acqua, luce, gas, tolti alla gestione pubblica che non funziona ed affidati al privato che le fa funzionare con il profitto proprio a scapito del pubblico, tipo sanità ecc.) od anche alle bisogna intervenendo sulle varianti ai piani. Ed allora tutto questo c’entra o non c’entra con gli 8 ombrelloni e con la preoccupazione che si addivenga nel tempo a tutto questo? Il Lago c’è da qualche decina di migliaia di anni e vive un equilibrio fragilissimo,avviato forse prima in un immediato futuro ad essere ulteriormente impinguato di sostanze nocive, ai pesci ma non solo alla fauna ittica ma a quella avicola ed anche all’uomo.Gli ombrelloni non pregiudicano nulla, ma è una modalità di ragionamento che attualmente è in controtendenza con tutti gli aspetti di rispetto del territorio, dell’ecologia, della natura.Scattoni ha sarcasticamente risposto alla signora ” poi una fila di cabine no?” proprio in senso provocatorio perchè tante persone vivono il presente e credono che il presente non influisca sul futuro o se influisce influisca comunque poco ed invece non è così, ed ecco perchè codesto modo di pensare si rifà ad un metodo di veicolare le idee ed i modi di pensare che dovrebbe essere tenuto presente e non sono discorsi che non c’entrano nulla, anzi, c’entrano prima di tutto e non sono affatto ”ad michiam”.Vedi, la politica è l’arte di gestire le relazioni, lo sviluppo, di immaginare il futuro ed anche le opportunità per i cittadini ma soprattutto anche quella di far accendere nella capoccia della gente dove e come gli interessi si dirimano a seconda dellae politiche che si usano,ed è chiaro che questi delle possibili convergenze fra partiti siano fatti da dover essere considerati, ma spesso gli stessi fatti vengono trasformati in un battibaleno anche nel loro contrario e si fa presto a farlo, soprattutto da chi maneggia il consorzio mediatico. In che modo ? Fidando sulla non memoria della gente, fidando sul disinteresse e spesso anche sull’ignoranza della stessa gente, a seconda spesso del gruppo o delle correnti dominanti che nel nostro territorio sappiamo bene di quale colore siano (e ti dico di più, magari fossero di un colore ben marcato, la gente saprebbe riconoscerli come era una volta,ma oggi è che si dice che si agisca nell’interesse della collettività, poi spesso si dà spazio al privato che costruisce ed ingrandisce la propria fortuna economica sulle iniziative ed il ricavato di tali iniziative la maggior parte delle volte non finisce in tasca al settore pubblico ma allo stesso privato ed è così che si monopolizzano i beni pubblici, beni di tutti ).Esempio, visto che dici che le modalità di risposta non c’azzecchino un bel nulla? Certo, con gli ombrelloni non ci azzeccano nulla, ma con il metodo di presentare la cosa certamente si.Ricordi la campagna del tuo giornale contro ”il mostro delle torri” al quale io stesso condivisi molte dei tuoi pensieri in proposito intervenendo pure sul dibattito? Ultimamente dopo due o tre anni quell’altro-come tu lo chiamavi- ”mostro” è stato realizzato vicino ed inaugurato dal Sindaco con tanto di fascia tricolore se ben ricordo-mi posso sbagliare ma mi sembra che andò in tal modo-.ma dimmi,ma prima non era un ”mostro”? Come ne hai parlato ? Hai dato la notizia facendo vedere tanto di Sindaco che inaugurava la cosa, ma scusa non era un mostro prima? Ora non lo era più ? Ecco perchè chi parla di coerenza dovrebbe ricordarsele certe cose davanti anche ad una platea di lettori silenti ai quali spesso si rivoga tutto ed il contraio di tutto, poi ci si inalbera sul fatto che io possa fare gli occhi alle pulci.Questo che ho evocato adesso è un fatto, ma come questo ce ne sono parecchi che mettono in evidenza con quale nonchalanche si possa cambiare atteggiamento, condivisione o meno ed anche la stessa politica, anche soprattutto notando come si presentano le cose e quello che non viene detto ma che allo stesso tempo esiste fra le righe,alla qual cosa la gente spesso non sà dare importanza.E queste mie non sono battute velenosette come le definisci tu ma sono il tentativo di rinfrescare la memoria quando l’uso dei mezzi mediatici scantona a seconda delle convenienze e dei momenti.In Italia tutto funziona così adesso ma anche oltre l’italia.Mi ricordo solo delle cose e dei fatti Marco,e credo che il cosiddetto ” trasformismo alle bisogna” possa essere onnipresente sia nella stampa locale sia anche in quella che travalica il Comune e la Provincia.Purtroppo siamo al punto che la gente assorbe tutto e chi qualche volta lo dice apertamente -pochi nel tuo giornale, quasi sempre gli stessi – fa ”i discorsi ad minchiam” perchè ”gli ombrelloni non c’entrano nulla….”Non sono sportivo o tifoso di calcio ma questo mi sembra un tuo giuocare in difesa, ma in difesa di ”sostanze insostenibili” ed il fatto che gli ”ombrelloni non c’entrino nulla” è solo un tentativo di scavallare le motivazioni essenziali che dovrebbero invece essere tenute presenti, non gli ombrelloni.Perchè in fondo alla gente gli ombrelloni in un certo momento possono anche servire ed essere utili, ma di certo il metodo con cui si criticano le cose assolutamente no.Per il semplice e lapalissiano fatto che se siamo arrivati a tutto quanto vediamo intorno a noi in italia,le responsabilità sono essenzialmente in coloro che hanno deciso e perseguito un modello di sviluppo-così lo hanno chiamato-che andava e che continua ad andare contro l’interesse della maggior parte di cittadini ed a favore di altri che sono pochi ma che hanno esteso politicamente la loro cultura,la loro etica ed i loro modelli di consumo anche alle classi subalterne.Ed allora ci sarebbe prima necessità di fare chiarezza su questo,dire chi siano gli uni e gli altri e le loro implicazioni politiche.A questo dovrebbe servire la stampa, poi si parli pure anche di ombrelloni.I discorsi ”ad minchiam” e che non c’entrino un bel c….in questa fase,sono gli altri.
Siamo addirittura ai processi alle intenzioni? “Chi ti dice che, in un secondo tempo…”. Ma dai! Ci sono norme Carlo, c’è un Piano regolatore, ci sono le fasce di rispetto… Non si possono dimenticare queste cose. Non si può costruire vicino a quegli ombrelloni, nemmeno un capanno…Le uniche costruzioni fuori scala e fuori contesto (anche se belle e ben mitigate) nei pressi del lago sono quelle realizzate da una nota e grande azienda florovivaistica. In parte nel Comune di C. Lago e in parte nel comune di Chiusi. Palazzine, capannoni, giardini, serre che sembrano il Beaubourg… Quando, all’inizio dell’intervento (in terra castiglionese) su queste colonne parlammo di “ecomostro” furono i tuoi amici a 5S che si scagliarono contro dicendo invece che si trattava di edifici belli che somigliavano al Bosco Verticale di Boeri a Milano. E qualcuno criticò duramente il sindaco Bettollini che aveva spinto, a forza di dinieghi, la ditta Margheritii a costruire qualche metro più in là, in territorio umbro. Te lo ricordi? ne parlammo molto allora… La politica, ormai, è un po’ come l’elastico delle mutande, che dove lo tiri va… E un ecomostro è tale o meno a seconda di chi lo fa. Se lo fa Bettolini è un ecomostro, se lo fa Margheriti, no. Perché uno è l’avversario da battere e l’altro è un amico… Poi io che parlai di ecomostro, adesso dico che la mitigazione e il maquillage è stato fatto bene e l’impatto almeno dal punto di vista visivo non è così devastante. Ma quello di Margheriti pur fatto bene, è e resta un intervento fuori scala e fuori contesto, realizzato in un ambiente delicatissimo. Un intervento centinaia di volte più consistente degli 8 ombrelloni. Tra le due cose non è nemmeno possibile fare un paragone. Su questo siamo d’accordo, o no? Stresso discorso si può fare per la mega stalla del sindaco di Venezia Brugnaro. Bella, ma… (e anche di quella però quanti ne hanno parlato oltr Primapagina? fammi l’elenco).
Quindi, tutto ciò per dire che anche sul piano delle responsabilità e delle scelte, il buono non sta tutto da una parte e il cattivo dall’altra. L’importante a mio avviso è (o sarebbe) valutare le cose per quelle che sono e ragionarci su in maniera laica, senza paraocchi o occhiali deformanti… Dopo aver letto nei tuoi commenti fiumi di parole sulle magagne pregresse e presenti del Pd e della sinistra in genere,dopo averti sentito difendere perfino Salvini e la chiusura dei porti, ti sono nel cuore, ora che potrebbe profilarsi un governo 5S-Pd. Quella fatidica frase “e allora il Pd?” ti toccherà metterla in soffitta, gettarla al macero… E’ un’ipotesi che non mi convince, ma nella democrazia parlamentare è una cosa possibile. E io non ho votato mai per il Pd e h votato una sola volta per i 5S ma in tempi non sospetti. Non nel 2018. Io non dovrò aggiornare il vocabolario.
Ringrazio il signore Sacco per avermi compreso. Leggo spesso il vostro quotidiano e dato che sono stato nominato mi piacerebbe capire come mai vi perdete in un mare di parole giuste e sbagliate ma poco inerenti.Incomincio sempre più a comprendere che questo dibattere spesso è un linguaggio frutto dei social e dei metodi superficiali di fare politica di adesso che si dice tutto ciò che ci passa per la testa e poi il contrario, eludendo magari i veri problemi oppure cercando di creare attenzione da un altra parte. Comunque ombrelloni si ombrelloni no questo non cambierà certo le sorti del nostro amato lago il quale nonostante tutti sappiamo quali sono i veri problemi preferiamo non parlarne, concentrarsi su piccolezze distogliere l’attenzione.Il lago di Chiusi ha un livello trofico elevatissimo(e non so se comprendiate bene la gravità della cosa)e di questo passo saranno i nostri figli a risanare(sempre se sarà materialmente possibile)ma ha un prezzo doppio di adesso e questo perche non è stata mai fatta una politica ambientale vera sul lago fatta da fondi dal ministero dell’ ambiente per sanare, regolamenti e controlli. Questo è turismo questo è investire nel proprio territorio.
Apprezzo molto il modo e i contenuti degli interventi del Sig. Castelli, concordo in particolare riguardo al linguaggio e ai modi della discussione, io non ho neanche un profilo social e tutto questo chiacchierare a vuoto è spesso per me un pugno allo stomaco perché alla fine non si entra mai realmente nell’argomento con considerazioni specifiche come quelle contenute negli interventi del Sig. Castelli.
Mandarla ancora in avanti la discussione non serve a nulla. Ho scritto perchè fossero portati in evidenza dei princìpi ma vedo che a questi ed ai fatti gli si dà una rimestata e si tira fuori quello che serve.La politica lo dici tu che sia come l’elastico delle mutande che dove lo tiri arriva,ma questo succede quando i principi scompaiono per far posto alle iniziative che a seconda dei momenti i media e la politica stessa fanno apparire lodevoli o li denigrano.Certe asserzioni dei 5 stelle non me le sono spiegate neppure io ma non solo quelle relative all’ecomostro delle torri che adesso tu definisci un Beabourg, saresti tu invece a doverlo spiegare ed il rimestio della pentola alla quale mi sembra tu sia avvezzo per presentare le cose ed estrarre quello che ti serve non finisce ma continua.Ma non voglio continuare su tale piano perchè poi-ed hai ragione tu si rischia di apparire sciocchi ed antipatici alle persone che leggono questo è vero, ma credo che il rischio valga la candela quando si tratta di rendersi conto che la politica(nessuno escluso)si adegua alle condizioni che trova,le trasforma ed arriva agli scopi che si prefigge, e tutto questo accade regolarmente in questi ultimi decenni perchè serve sempre a qualche gruppo di potere.Per inciso su quello che dici sull’esistenza dei vincoli e dei piani regolatori mi è bastato enunciare delle condizioni attuali e che vengono da un recente passato che tutti possono osservare ,principi che non sono davvero quelli ai quali fai riferimento tu di rispetto dei piani regolatori che sembra che difendano tanto la destinazione dei suoli ecc.e ecc….Eppure te le ho fatte vedere le foto che ho nel mio archivio delle cementificazioni nei paesi intorno al lago trasimeno per esempio fatte nei decenni ed i piani regolatori c’erano, ed allora le mie osservazioni diventano da parte tua dei processi alle intenzioni….Sul fatto che tu mi abbia sentito difendere Salvini ritengo che ti sbagli proprio,perchè sò nel profondo della mia coscenza che fondamentalmete siano quelle posizioni di destra con le quali non ho nulla a che spartire ma quando sento che con il fatto delle alleanze con i 5 stelle che si possa fare di tutta un erba un fascio perchè ”il governo con salvini ce l’hanno fatto loro” allora c’è qualche cosa che mi prude di cui ne abbiamo già discusso abbastanza…. o no, compresa la legge elettorale votata da tutti tranne i 5 stelle e la Meloni e che ha portato a fare certe scelte obbligate.Ma non proseguiamo oltre ti prego…Quanto al finale della tua risposta io personalmente tengo a dire che dissento molto dal perorare quella possibilità od idea che sembra essersi affacciata sull’alleanza fra 5 stelle e PD per il semplice fatto che andando verso quella soluzione si sancfirebbe la definitiva scomparsa numerica dei 5 Stelle ai quali credo non deve far paura l’opposizione nel caso fosse dalle probabili elezioni politiche confermato l calo in termini di consensi. Ma andare a governare spartendosi il potere con il partito di Renzi e della Boschi credo che sarebbe la mossa attraverso la quale l’abbraccio mortale della nuova DC li spezzetterebbe e li fagociterebbe. A questo sarebbero -come lo si vede- favorevoli il PD ed i suoi arbusti e chiediti perchè.In caso di flessione del partito di maggioranza relativa attuale,che lo facciano gli altri il governo,rimanendo prigionieri della legge che hanno votato tutti assieme e governino. Ma come vedi
e non gli si insegna nulla, che una volta odorato l’olezzo del potere, rispuntano fuori i vari Prodi, i vari Casini, tutte quelli che dal potere hanno rifondato un partito onnicomprensivo che comprende tutti, ultra poveri, poveri, meno poveri,ricchi ed ultra ricchi: il partito che ”amministra le diversità” ed è proprio quel partito che ha abbracciato da sempre la natura di questo sviluppo.Io,caro marco di illusioni e di sbagli li ho compiuti come tutti, ma non ho mai votato per la DC per precisi motivi che si possono intuire, ed anche oggi è così.I centro sinistra fanfaniani di nuovo concepimento non mi interessano perchè sò che servonoa spalmare di vasellina il retro dei poveri e finoa quando non lo capiscono questo, le discussioni sugli ombrelloni al lago di chiusi fatte senza badare ai princìpi sono del tutto inutili, ma non per gli ombrelloni ma perchè si perde di vista e si annebbiano le modalità essenziali di una idea di sviluppo che dovrebbe sostituire quella esistente e che ha strutturato il mondo come lo vediamo oggi e che spesso estrae dal cilindo le Greta Sturnberg della situazione per far sfogare quei poveri che danno il loro consenso alle amministrazioni che si dicono di sinistra.Vedi il Brasile per esempio. Appena instaurato Bolsonaro l’Amazzonia prende fuoco.Anche lì ci sono i vincoli, i regolamenti, i paletti che teoricamente proteggono popolazioni e territori ,ma la gente crede che gruppi di delinquenti locali appicchino il fuoco a vaste regionima non considera il principio generale che per vedere ed osservare le cose che avvengono bisognerebbe ragionale con il detto ”cui prodest”. Ed allora si vedrebbe che spunterebbero fuori gli interessi delle multinazionali che erano state frenate dai governi precedenti e che adesso riprendono forza ed intervengono creando le condizioni per impadronirsi dei suoli, cacciare la gente e fare quello che vogliono. Fino a quando la sinistra scavallera con nonchalanche tali verifiche e tali considerazioni il retro dei poveri sarà pieno di vasellina, e la colpa sarà di coloro che vorrebbero cambiare il mondo e tali condizioni.Così funziona il sistema…e gli ombrelloni direttamente non c’entrano ma il principio su cui si basa e che andrebbe considerato sempre,non appare, e non appare volutamente! Ed allora io non sò più come parlarne e come vedi finchè la gente dà l consenso a le parti politiche che hanno prodotto tutto questo e che hanno governato e fatto una politica di alleanze per far passare tali principi alla fine la cosa si riversa anche su tutti noi.Spero che almeno i 5 Stelle non cedano all’abbraccio mortale che è sempre in agguato da parte del partito dell’interesse.E non mi dire che la politica è sempre il risultato di alleanze perchè in questo caso di cui si parla come eventualità, si tratterebbe allora di solo di mero potere, di mere poltrone, di mero interesse, pari pari come è stato nei governi precedenti e probabilmente non avrebbero il mio consenso.Ho sempre votato in vita mia, ma difficilmente stavolta andrei a farlo.E qui la finisco e finisco il tedio, ombrelloni o non ombrelloni, processi alle intenzioni che non esistono da parte mia come tu proclami ma sono solo considerazioni che tutti possono vedere guardando che razza di paese abbiamo-per la verità hanno creato- e purtuttavia ancora si insiste nel rimestio.Ti saluto.