CHIUSI, IL RISVEGLIO DEI PODEMOS: CHIESTO UN PROGETTO CONDIVISO PER VALORIZZARE IL LAGO. TONI CONCILIANTI, PRELUDIO AD UN CONFRONTO CON BETTOLLINI E PD?

mercoledì 21st, agosto 2019 / 11:08
CHIUSI, IL RISVEGLIO DEI PODEMOS: CHIESTO UN PROGETTO CONDIVISO PER VALORIZZARE IL LAGO. TONI CONCILIANTI, PRELUDIO AD UN CONFRONTO CON BETTOLLINI E PD?
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CHIUSI – I “Podemos” chiusini sembrano essersi improvvisamente risvegliati. E questa è già di per sé una buona notizia. Dopo aver preso posizione sul “ribaltone” ai vertici di Banca Valdichiana, con la richiesta della convocazione di una assemblea straordinaria dei soci, per spiegarne i motivi, la lista di opposizione da sinistra prende cappello anche sulla cosiddetta “Chiusi beach”, ovvero sugli ombrelloni che il Comune ha piazzato e inaugurato sul prato del Lago di Chiusi.

“Nei giorni passati, nel pieno della calura estiva – scrivono i Podemos – abbiamo assistito a messaggi e opinioni contrastanti riguardo al nostro lago. Da una parte è stata ostentata una “Chiusi Beach” con tanto di immancabile inaugurazione, che è poi stata rettificata in “sono solo ombrelloni rimovibili, non c’è nessuno spazio adibito a spiaggia”, dall’altra non si sono sprecate critiche a salvaguardia del paesaggio lacustre che dovrebbe mantenere la sua anima selvaggia e naturalistica. Come gruppo politico ci stiamo interrogando sul senso di questa operazione e sulle implicazioni che porta con sé. Crediamo che tutto questo spinga verso una riflessione relativa a quale sia, sia stata e sarà l’identità del lago. La scelta della “Chiusi beach” dimostra proprio la mancanza di un progetto identitario. Vorremmo che il lago di Chiusi conservasse le caratteristiche di oasi naturale piuttosto che diventare un surrogato di spiaggia. Probabilmente si tratta di una scelta di marketing come molte altre, che però non rispetta, appunto, l’identità naturale del Lago. Il rischio che comporta tale scelta è quello di rendere il lago nient’altro che un ibrido tra natura e commercio, né un’oasi, né un’affascinante attrattiva per i turisti. Diciamo ciò perché non dobbiamo mai dimenticare che il lago è la nostra principale fonte di approvvigionamento idrico e costituisce un ecosistema estremamente fragile. Tornando alla domanda iniziale: qual è il senso di questa operazione? Ma soprattutto quale direzione ha intenzione di prendere la nostra amministrazione per valorizzare realisticamente il nostro gioiello naturale? Possiamo Sinistra per Chiusi – conclude la nota della lista di minoranza – metterà in atto azioni volte al confronto su questo tema, sia in ambito istituzionale, chiedendo la convocazione di una specifica riunione della Commissione ambiente, sia proponendo iniziative di dibattito aperte ai cittadini. Siamo aperti ad un serio confronto e il nostro obiettivo sarà quello di dar vita ad un progetto condiviso, strutturato e concreto”.

E’ giusto che una forza politica che siede in consiglio comunale si ponga queste domande. E intervenga anche nel merito di opere e operazioni portate avanti dall’amministrazione comunale chiedendo o proponendo iniziative di confronto. Tra l’altro i toni usati sia sulla vicenda di Banca Valdichiana, sia sugli ombrelloni al lago non sembrano toni bellicosi utili solo a marcare il territorio, come fanno i cani pastore, che abbaiano e mostrano i denti a chiunque si avvicini… Sembra, insomma un ritorno alla politica. Ed è buon segno.

Quanto agli ombrelloni al lago, certo se fossero stati ombrelloni colorati, con sotto sdraio e lettini, sarebbe stato un cazzotto in un’occhio e un intervento in contraddizione con la delicatezza del luogo, con l’ambiente “naturale” circostante… Quegli ombrelloni piantati sul prato, ma removibili (saranno tolti nella stagione invernale) e realizzati con materiale naturale, che richiama la cannuccia lacustre non sono così invasivi e deturpanti. E anche il numero di essi (otto), non fa pensare a frotte di bagnanti sguaiati…  Dieci-venti persone sdraiate su un telo sotto quei “funghi” non possono rappresentare un problema. E gli ombrelloni sono stati anche l’occasione per dare una sistemata all’area dello “sbarchino”  che rimane comunque molto “nature”. Oche e germani a spasso compresi…  

Che poi serva attenzione, manutenzione e tutela nei confronti del Lago che è anche la risorsa idrica della città, non vi sono dubbi. Su questo siamo tutti d’accordo. Che serva anche un progetto organico e condiviso per una valorizzazione “compatibile” del lago è altrettanto indubbio. E sarebbe cosa buona e giusta metterci mano. Però dividersi sui  social su ombrelloni sì, ombrelloni no, appare francamente esagerato. Anche per le dimensioni dell’intervento. Qualche battuta sulle inaugurazioni a nastro di Bettollini e della Giunta ci può anche stare, ma la cosa in sé è solo un piccolo intervento di “manutenzione” e aggiustamento di un’area comunque frequentata e resa più fruibili.

Tornando alla politica e alle due prese di posizione di Possiamo, entrambe non solo legittime ma anche espresse in forma del tutto civile e “politicamente corretta”, viene da chiedersi se i podemos non potrebbero cominciare a ragionare, con lo stesso taglio, da adesso, anche sulle prospettive in vista delle comunali del 2021. Esattamente un mese fa su queste stesse colonne li avevamo sollecitati ad un confronto con Bettollini e con il Pd (o ciò che ne resta), sull’onda di quanto stava avvenendo in Spagna tra i Podemos, quelli originali, e il socialista Sanchez. Su quella sollecitazione Luca Scaramelli & C. non risposero… Ma adesso che hanno ripreso la parola e sembrano essere tornati in campo, noi la ribadiamo. Magari dal confronto non esce niente o esce una distanza abissale e incolmabile con il sindaco e il suo partito, ma da qui al voto c’è un anno e mezzo abbondante, ci sarebbe tutto il tempo per smussare gli spigoli o per attrezzarsi eventualmente alla battaglia…

M.L.

 

 

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