TORRITA: E ADESSO NELLA LISTA CIVICA VOLANO GLI STRACCI
TORRITA DI SIENA – In questa campagna elettorale amministrativa si parla molto di liste civiche, ma poche lo sono davvero. Quella messa in campo a Torrita di Siena dai promotori del Comitato No Fusione con la denominazione “Torrita Bene Comune” lo è. Se non è l’unica lista civica vera è una delle poche. E anche una delle poche che, partendo da una base e da un ragionamento, svincolato da partiti e movimenti può anche battere i partiti e vincere. O meglio potrebbe. E in questo caso il condizionale “potrebbe” rischia di diventare addirittura un… “poteva”. Sì perché all’interno del rassemblement civico torritese si è scatenata una guerra furibonda. E inusitata. Roba che nemmeno nei partito tradizionali. E la guerra non è su questa o quella opzione programmatica (il che ci potrebbe anche stare, in una aggregazione trasversale in cui convergono posizioni diverse), quanto – pare – sulla candidatura a sindaco. Non appena è stata annunciata quella di Michela Contemori, qualcun altro si è sentito tradito e defraudato. E ora accusa gli altri di aver trasformato un’esperienza di cambiamento, in una operazione di conservazione. E, peggio ancora, di aver trasportato lo scontro interno al Pd, dentro alla lista Torrita bene Comune. Questo perché la parte del Pd torritese che partecipato alla battaglia referendaria contro la fusione, mettendosi contro il sindaco Grazi, avrebbe poi “occupato” spazi vitali all’interno della aggregazione civica, imponendo pure delle scelte.
La candidatura di Michela Contemori, secondo alcuni esponenti della Lista, sarebbe solo la terza scelta, perché inizialmente la partita sembrava dovessero giocarsela solo Antonio Canzano e Giorgio Bastreghi. Entrambi poi esclusi o superati sul filo di lana, sulla base di regole “fatte apposta per escluderli” (così ha detto qualcuno dei loro sostenitori). Qualcun altro lamenta il tentativo di piegare la lista verso Sinistra Italiana (cioè verso la sinistra a sinistra del Pd, ma pronta a rientrare nel Pd ora che Renzi è stato rottamato).
Insomma anche l’esperienza che sembrava la più strutturata e con la base più solida tra le varie liste civiche, sta implodendo nello spogliatoio, prima ancora di scendere in campo. Volano già gli stracci. E i piatti. E il vento del civismo, anche quello più vero, subisce così una brutta frenata.
Civico è bello finché c’è un progetto comune e c’è armonia tra i promotori… Ma se il clima diventa un festival dei veleni e della accuse reciproche, la pentola rischia di saltare in aria.
E’ un peccato quello che sta succedendo a Torrita, nella lista civica di Michela Contemori. Perché ci dimostra che il lato peggiore della politica può fagocitare anche le migliori intenzioni. E ci dimostra, ancora una volta, che le elezioni comunali sono quasi sempre un autodromo in cui molti aspirano a correre, per la gioia di correre, di farsi vedere, di avere un quarto d’ora di celebrità, per dimostrare di essere “tougher than the rest” per dirla con Springsteen. E quando la politica latita o viene messa da parte, sono queste le motivazioni che prevalgono, rispetto al “bene comune” e alle giuste battaglie.
Probabile che alla fine le polemiche interne a TORRITA BENE COMUNE verranno superate e gli strappi ricuciti. Ma al momento, il vento non è più quello della vittoria al referendum, né quello di due mesi fa quando il Comitato decise di diventare Lista Civica. E il sindaco uscente, poi uscito e adesso pronto a rientrare non può che fregarsi le mani. Chi non lo farebbe al suo posto?
m.l.
Giusto metro la tua conclusione: cui prodest? Insegna qualcosa tutto questo? Secondo me insegna che non sono bastati decadi di potere politico quasi assoluto dove e’ stato sminestrato tutto a piacimento dei reggenti per insegnare politicamente qualcosa a coloro che possono venire dopo.Il vero potere è quello che è stato impresso negli anni nella testa delle persone per il quale diventa cosa dura a liberarsene se non altro sul fronte della cultura politica.Mi si consenta una riflessione banale e forse anche terra terra: secondo me le componenti di natura cattolica presenti nel Pd hanno intrinseca una progettualità politica di natura superiore a tutte le altre per le quali la visione temporale di lungo raggio prevale sugli aspetti del contingente dal quale non si distaccano le altre forze che magari si considerano di natura laica.Ecco allora venir fuori la guerra o per bande o tutti quegli aspetti che hanno per riferimento le strutture fondative del maggior partito.Per me stiamo parlando di una povertà culturale-politica e di una povertà a dover immaginare e progettare il futuro,per la quale gli schieramenti che dicevano di voler cambiare le cose rimangono subalterni – od almeno corrono fortemente questo rischio-di riportare la palla in mano a coloro che una volta l’avessero avuta, giustamente non avrebbero fatto prigionieri. E’ una elocubrazione fantasiosa la mia? Non lo so,ma quanto al rischio che succeda è senz’altro indicativo di una visione molto limitata soprattutto per coloro che si ponessero in condizione diversa( assembramenti laici) al punto tale di non meritare la minima attenzione da parte dell’elettorato, perché una volta silurata la corazzata che imbarca acqua viene chiamato il rimorchiatore con l’apparato dei pompieri che aspirano l’acqua facendo galleggiare la corazzata affinché entri in porto.E se entra in porto da li avrà la facoltà di bombardare chi l’ha silurata.Come si diceva prima,il concetto ed il significato di quale sia il VERO POTERE va oltre il mero calcolo dei voti, ma certo quando manca la scuola politica che sta alla base di tutto tutto il resto non è che la conseguenza.Ricordo che chi politicamente ha l’umilta’di rendersi conto che l’oggi sarà solo un periodo destinato a passare,dentro di se ride e spesso si frega le mano quando osserva certi spettacoli.E tale veste come sempre è posseduta da coloro che hanno una storia che non si improvvisa.Duemila anni non sono passati invano e sono sopravvissuti al crollo di imperi, figuriamoci se prendono lezioni dagli schieramenti che fino a ieri si sono lasciati penetrare da un ceto politico votato alla contingenza dell ‘assegnazione delle prebende.Tutto ha una finalità se per caso non si fosse capito…
https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/torrita-le-liste-civiche-diventano-due-la-gioia-di-grazi/