TORRITA: E ADESSO NELLA LISTA CIVICA VOLANO GLI STRACCI

lunedì 01st, aprile 2019 / 11:44
TORRITA: E ADESSO NELLA LISTA CIVICA VOLANO GLI STRACCI
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TORRITA DI SIENA – In questa campagna elettorale amministrativa si parla molto di liste civiche, ma poche lo sono davvero. Quella messa in campo a Torrita di Siena dai promotori del Comitato No Fusione  con la denominazione “Torrita Bene Comune” lo è. Se non è l’unica lista civica vera è una delle poche. E anche una delle poche che, partendo da una base e da un ragionamento, svincolato da partiti e movimenti può anche battere i partiti e vincere. O meglio potrebbe. E in questo caso il condizionale “potrebbe” rischia di diventare addirittura un… “poteva”. Sì perché all’interno del rassemblement civico torritese si è scatenata una guerra furibonda. E inusitata. Roba che nemmeno nei partito tradizionali. E la guerra non è su questa o quella opzione programmatica (il che ci potrebbe anche stare, in una aggregazione trasversale in cui convergono posizioni diverse), quanto – pare – sulla candidatura a sindaco. Non appena è stata annunciata quella di Michela Contemori, qualcun altro si è sentito tradito e defraudato. E ora accusa gli altri di aver trasformato un’esperienza di cambiamento, in una operazione di conservazione. E, peggio ancora, di aver trasportato lo scontro interno al Pd, dentro alla lista Torrita bene Comune. Questo perché la parte del Pd torritese che partecipato alla battaglia referendaria contro la fusione, mettendosi contro il sindaco Grazi, avrebbe poi “occupato” spazi vitali all’interno della aggregazione civica, imponendo pure delle scelte.

La candidatura di Michela Contemori, secondo alcuni esponenti della Lista, sarebbe solo la terza scelta, perché inizialmente la partita sembrava dovessero giocarsela solo Antonio Canzano  e Giorgio Bastreghi. Entrambi poi esclusi o superati sul filo di lana, sulla base di regole “fatte apposta per escluderli” (così ha detto qualcuno dei loro sostenitori). Qualcun altro lamenta il tentativo di piegare la lista verso Sinistra Italiana (cioè verso la sinistra a sinistra del Pd, ma pronta a rientrare nel Pd ora che Renzi è stato rottamato).

Insomma anche l’esperienza che sembrava la più strutturata e con la base più solida tra le varie liste civiche, sta implodendo nello spogliatoio, prima ancora di scendere in campo. Volano già gli stracci. E i piatti.  E il vento del civismo, anche quello più vero, subisce così una brutta frenata.

Civico è bello finché c’è un progetto comune e c’è armonia tra i promotori… Ma se il clima diventa un festival dei veleni e della accuse reciproche, la pentola rischia di saltare in aria.

E’ un peccato quello che sta succedendo a Torrita, nella lista civica di Michela Contemori. Perché  ci dimostra che il lato peggiore della politica può fagocitare anche le migliori intenzioni. E ci dimostra, ancora una volta, che le elezioni comunali sono quasi sempre un autodromo in cui molti aspirano a correre, per la gioia di correre, di farsi vedere, di avere un quarto d’ora di celebrità, per dimostrare di essere “tougher than the rest” per dirla con Springsteen. E quando la politica latita o viene messa da parte, sono queste le motivazioni che prevalgono, rispetto al “bene comune” e alle giuste battaglie.

Probabile che alla fine le polemiche interne a TORRITA BENE COMUNE verranno superate e gli strappi ricuciti. Ma al momento, il vento non è più quello della vittoria al referendum, né quello di due mesi fa quando il Comitato decise di diventare Lista Civica. E il sindaco uscente, poi uscito e adesso pronto a rientrare non può che fregarsi le mani.  Chi non lo farebbe al suo posto?

m.l.

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