CHIUSI, L’ASSESSORE REGIONALE FRATONI RISPONDE SUL PROGETTO ACEA. LA FALDA E’ INQUINATA, MA…
CHIUSI – Il 24 gennaio scorso i consiglieri regionali Fattori e Sarti di Sì, Toscana a sinistra presentarono una interrogazione sul progetto Acea per l’area dell’ex Centro carni di Chiusi. Nei giorni scorsi, precisamente il 12 marzo è arrivata la risposta dell’Assessore regionale Federica Fratoni.
La quale dopo aver ricordato tutte i “titoli autorizzativi” richiesti da Acea, spiega che:
1) l’impianto in questione “è progettato per gestire 80.000 tonnellate /anno di rifiuti in ingresso con codice identificativo EER 19.05.05 (fanghi prodotti dal trattamento della acque reflue urbane) e classificati come ‘rifiuti speciali non pericolosi’.
2) Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto per il recupero dei fanghi biologici derivanti dal trattamento delle acque reflue provenienti dalle attività delle società esercenti il Servizio Idrico Integrato nell’ambito della Toscana, mediante processo termo-chimico brevettato dalla società Ingelia.
L’assesore spiega inoltre che “il Settore VIA-VAS Opere Pubbliche di interesse strategico regionale è stato individuato quale Ufficio procedente per l’istanza in oggetto dal Direttore Ambiente Emegia della Regione Toscana, al fine di assicurare l’unitarietà e il coordinamento nella gestione dei procedimenti finalizzati al rilascio del Provvedimento Autorizzatorio unico regionale (ex 27 bis DE.Lgs 152/06). Che lo stesso ha provveduto a pubblicare sul sito web regionale, l’avviso al pubblico e lo scorso 29.01.19 ha inviato ai soggetti interessati la comunicazione di avvio del procedimento e contestualmente richiesto i pareri/contributi tecnici istruttori. La fase di consultazione si concluderà in data 18.03.2019”.
Riguardo alla preventiva bonifica dell’area l’assessore fa presente che “l’area dell’ex centro carni di Chiusi non risulta ad oggi oggetto di procedimento di bonifica ambientale ai sensi del citato D. Lgs 152/06. Che dalla “relazione tecnico ambientale illustrativa” presentata dal proponente (Acea, ndr) nella procedura di VIA si rileva un’indagine conoscitiva afferente l’area ex Centro Carni da cui emergerebbe che suolo e sottosuolo non presentano superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione per i siti a destinazione commerciale/industriale.
Per le acque sotterranee, le analisi dei campioni prelevati mostrerebbero superamenti della CSC dei parametri FERRO e MANGANESE (su tutti e 6 i pozzi investigati), SOLFATI (su 1 dei 6 pozzi investigati) e ARSENICO (su 2 dei 6 pozzi investigati). I progettisti affermano che tutti i parametri suddetti presentano anomalie nella zona, ascrivibili alla situazione idrogeologica e sedimentologica dell’area. Peraltro – scrive ancora l’assessore – nessuna delle sostanze rilevate in falda sembrerebbe essere stata utilizzata nel sito. Ciò detto, rimandando alla fase di valutazione da parte di ARPAT degli elaborati afferenti la VIA, al momento non è ritenuto attivabile un procedimento di bonifica del sito.
Quanto infine alla “partecipazione pubblica”, l’assessore Fratoni risponde a Fattori e Sarti che “l’autorità competente può disporre che a consultazione del pubblico avvenga nelle forme di Inchiesta pubblica come previsto dalle normative in materia, disponendo anche un “sintetico contraddittorio”. Risulterebbe ancora in corso di attivazione la fase di concertazione con il territorio (cittadinanza, associazionismo ecc.) e chiaramente a cura dell’Amministrazione Comunale. Della questione comunque è stato discusso più volte in Consiglio Comunale”.
Insomma ricapitolando, l’assessore Fratoni conferma le dimensioni e la tipologia dell’impianto nei termini in cui più volte è stato presentato, anche su queste colonne.
Non usa mai il termine “carbonizzatore”. Conferma che la quantità di fanghi da trattare sarà più o meno identica a quella trattata attualmente dal depuratore di Bioecologia (rilevato anche quello da Acea) che però tratta anche percolato di discarica e reflui di provenienza industriale. Totale 80.000 tonnellate/anno.
Conferma anche l’inquinamento della falda acquifera sottostante l’area del centro carni, con Ferro, Manganese, Solfati e Arsenico oltre la Concentrazione Soglia di Contaminazione. Non cita il nichel che fu rilevato invece oltre la soglia nel 2014. Ma pur confermando l’inquinamento della falda, afferma che “al momento non è ritenuto attivabile un procedimento di bonifica del sito”. Questo invece è sempre stato indicato dal Comune come un punto dirimente e una condizione essenziale per poter procedere alla realizzazione dell’impianto.
Questo conferma che i problemi nell’area del centro carni ci sono stati in passato e ci sono anche adesso. E non deriveranno dal Progetto Acea, che a detta dei proponenti e del Comune, dovrebbe andare a migliorare la situazione e non a peggiorarla. Sugli aspetti tecnici saranno certo più probanti gli atti relativi alla Valutazione di Impatto Ambientlae e gli altri passaggi autorizzativi.
L’assessore infine pone in capo al Comune di Chiusi la “fase di concertazione con il territorio”. Cosa che quindi sembra sollevare la Regione da tale incombenza, indicando nell’Amministrazione locale il soggetto che deve attivarsi in tal senso. I due consiglieri di Sì Toscana a sinistra chiedevano nella loro interrogazione se non fosse il caso di sospendere la procedura di VIA. Ma questa doanda l’assessore non ha dato alcuna risposta. Evidentemente ritiene di non dover sospendere alcunché.
Quando l’articolista afferma “Conferma che la quantità di fanghi da trattare sarà più o meno identica a quella trattata attualmente dal depuratore di Bioecologia (rilevato anche quello da Acea) che però tratta anche percolato di discarica e reflui di provenienza industriale. Totale 80.000 tonnellate/anno.” da dove ha tratto questa affermazione?
Messa come la mette il giornalista sembra che l’assessore abbia citato il depuratore, che non c’entra una beata mazza. Questa sarebbe informazione?
L’assessore nella sua risposta scrive che l’impianto Acea “è progettato per gestire 80.000 tonnellate /anno di rifiuti in ingresso con codice identificativo EER 19.05.05 (fanghi prodotti dal trattamento della acque reflue urbane) e classificati come ‘rifiuti speciali non pericolosi”.
Il depuratore di Bioecologia , secondo affermazioni più volte fatte anche in Consiglio Comunale tratta dalle 70 alle 80.000 tonnellate anno di fanghi di depurazione, refluii industriali e percolato di discarica. Quindi la quantità di materiale trattato dal nuovo impianto Acea sarà – secondo i dati fornitri dall’assessore – più o meno quanto quella trattata attualmente dall’impianto esistente. L’articolista ha fatto solo due + due. Anzi 80.000 = 80.000. E’ semplice aritmetica. A mio avviso la questione fondamentale è e resta una sola: l’impianto progettato da Acea va a migliorare o a peggiorare la situazione oggi esistente nell’area del Centro Carni, considerando l’impianto attuale (con i problemi che ha) e quello che dovrebbe sorgere al suo posto? Il fatto che Acea abbia dichiarato e progettato lo smantellamento del depuratore attuale per ricostruirlo con tecnologie più avanzate mi pare una miglioria, non un peggioramento. Vedremo meglio dai risultati dell’iter autorizzativo. Quanto alle dichiarazioni dell’assessore sull’inquinamento della falda, io – considerando anche il caso Nichel – sarei meno sicuro che il depuratore Bioecologia, ma anche l’ex centro carni e altre aziende presenti nei dintorni non c’entrino niente con i parametri oltre soglia di ferro, manganese, solfati e arsenico. Quindi credo che la bonifica, anche se non obbligatoria, dovrà essere fatta comunque. E mi pare che il sindaco abbia sempre dichiarato che rientri tra le prescrizioni “indispensabili” per poter dare il parere favorevole del Comune. Spero lo confermi. Se questa è o non è informazione i lettori sono in grado di valutarlo da soli.
80.000 sono 80.000 tonnellate. Sta di fatto mi are che riguardino due rifiuti di tipo diveso. E allora? Questo accoppiamento non ha senso. Che poi il depuratore di biologia verrà modificato, se è vero, non c’entra nulla con l’altro impianto. Se il depuratore attuale è pericoloso va chiuso. Punto. Appena 5 anni fa ce lo avevano venduto come una meraviglia e in giunta c’era l’attuale sindaco. Vogliamo dire che non è vero? Lo si dica e si portino informazioni esatte.
Guarda che la questione nichel venne fuori 5 anni fa in relazione ai controlli sul depuratore e la tirò fuori primapagina. Facendoci poi una lunga battaglia. Sul depuratore noi il nostro lo abbiamo sempre fatto. Dal 1990. Così come abbiamo denunciato anche con iniziative pubbliche l’alto tasso di tumori e malattie rare in zona Biffe-Fondovalle. Per questo se la tipologia di rifiuti trattati oggi dal depuratore esistente e domani da acea sarà diversa, come dicono, sarà tanto di guadagnato. Per la cronaca, il depuratore attuale tratta anche i reflui fognari di una parte di Chiusi Scalo, se dovesse chiudere, quelli dove li mandiamo, alla sede del Comitato Aria? O a Fabro mediante Chianetta come abbiamo fatto prr decenni?
Io ho parlato del sindaco e degli assessori di allora. Leggi bene. A meno che tu non ti identifichi non la persona e la storia dell’attuale sindaco non parlavo di te. Lo glorificavano pochi anni fa ora lo considerano vetusto. Se il depuratore non funziona a dovere si chiude e si provvede a costruirne uno nuovo che tratta i reflui di ChiusiScalo. Non mi sembra così difficile.
Non esattamente: nel gennaio 2015 all’assemblea pubblica promossa da Primapagina sul caso Nichel e alto tasso di tumori, l’allora vicesindaco Sonnini disse cose molto precise sulla necessità si ammodernare e migliorare il depuratore di Bioecologia e sulla situazione del Fondovalle. Era stato Ceccobao a dire che il depuratore sarebbe diventato “un giardino degli odori”… Il fatto che Bettollini e la giunta attuale, anche se in passato non erano stati così tranchant, adesso abbiano preso atto della situazione a me pare un fatto positivo. Non solo una “furbata”. Ho imparato ad accontentarmi anche dei piccoli passi… Per dirne un’altra, sulla necessità della bonifica dell’area Centro carni la Regione dice che non si “ritiene necessaria”, Bettollini invece ha sempre dichiarato, anche in sede ufficiale, che è un punto dirimente, senza il quale il Comune non darà l’ok al progetto Acea. Su questo credo che dovremmo tutti batterci perché confermi la linea e vada fino in fondo…
Quanto al depuratore attuale, mi pare che quello che chiedi è ciò che avverrà: Acea lo smantellerà e ne costruirà uno nuovo più adeguato, così i reflui fognari di Chiusi Scalo saranno trattati in modo più efficace e consono. O no?
No. Non c’è acun impegno a ridurre le quantità trattate. Quello è il punto. Non si conosce neppure il progetrto del “nuovo” depuratore. Hanno comprato, ma non si capisce osa faranno di preciso.
Per quanto riguarda l’apprezzamento per l’impianto di bioecologia basta andare a vedere come fu commentato l’open day.
Potrebbe essere utile rileggere:
http://www.chiusiblog.it/?p=26929
Che Acea ha acquistato il depuratore di Bioecologia è certo, che si sia impegnata a smantellarlo e a ricostruirlo “più moderno ed efficiente che pria” è stato detto svariate volte in Consiglio Comunale. Quindi in sede ufficiale, non al bar o in vegliatura…E anche tale impegno è stato presentato come un punto dirimente, per poter dare l’ok da parte del comune a tutto il progetto. Cosa più volte ribadita anche questa in Consiglio Comunale, sempre in sede ufficiale.Se gli impegni presi non venissero confermati e mantenuti faremo le dovute battaglie. Ci puoi contare. Ma dare per scontato che non lo faranno mi sembra un processo sommario alle intenzioni basato su sommari pregiudizi.
Io al Consiglio comunale vado, ma non ricordo questo impegno. Ma poi è mai possibile che queste cose arrivino dal sindaco e non dal proponente stesso? ACEA ha comprato bioecologia senza assicurazioni da parte del sindaco o chi per lui? Questa favola la vadano a raccontare altrove. Fuori il progetto. Nel link sull’open day di anni fa è stato detto che ono stati investiti milioni di euro per l’ammodernamento. Oggi si scopre che nonostante i milioni investiti l’attuale impianto sarebbe obsoleto e fuori norma. Lo dicano apertamente e prendano le misure di legge. Comunque l’investimento come ci rcconta l’esperienza non garantisce.